A cura di
Associazione Sognando
In collaborazione con
Remigio Raimondi
Edizione 2009
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Hanno concesso l’Alto Patrocinio alla manifestazione:
Hans-Gert Pöttering
presidente del parlamento europeo
Giorgio Napolitano
Presidente della Repubblica Italiana
Renato Schifani
Presidente del Senato
Gianfranco Fini
Presidente della Camera
Claudio Martini
Presidente della Regione Toscana
Osvaldo Angeli
Presidente della Provincia di Massa e Carrara
Roberto Pucci
Sindaco Comune di Massa
L’Associazione Sognando ringrazia per l’attiva collaborazione coloro che a titolo
personale quali rappresentanti delle Istituzioni hanno contribuito alla realizzazione
della manifestazione:
Osvaldo Angeli Presidente della Provincia di Massa e Carrara
Lara Venè Assessore alla Cultura della Provincia di Massa e Carrara
Sara Vatteroni Assessore Finanze, Tributi e Patrimonio, Politiche Giovanili,
Politiche Sociali e Sanitarie, No profit e Volontariato, Politiche del Turismo
Provincia di Massa e Carrara
Roberto Pucci Sindaco Comune di Massa
Massimo Bertozzi Capogabinetto Comune di Massa
Alessandro Volpi Assessore Finanze e Bilancio Comune di Massa
Gabriella Gabrielli Assessore Politiche Sociali Comune di Massa
Franca Leopardi Assessore Sanità Comune di Massa
Carmen Meschini Assessore Cultura Comune di Massa
Elisabetta Cialdini Ufficio Sindaco Comune di Massa
Federico Binaglia Sindaco di Montignoso
Alberto Pincione Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
Marco Baudinelli Direttore Accademia delle Belle Arti di Carrara
Gino Cappè Direttore Liceo Artistico di Carrara
Nadia Lombardi Direttore Istituto d’Arte Felice Palma di Massa
Giuliano Minuto Presidente Consorzio Alberghi Conftourist
Fabio Evangelisti Deputato al Parlamento
Graziella Candeloro Istruttore Amministrativo Politiche Giovanili
CESVOT Centro Servizi Volontariato Toscana
La rassegna è stata realizzata grazie ai contributi di:
Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara
Comune di Massa
2
Provincia di Massa e Carrara
Comune di Montignoso
Associazione degli Industriali del Marmo di Carrara
Accademia delle Belle Arti
Liceo Artistico Statale di Carrara
Istituto d’Arte Felice Palma di Massa
L’organizzazione alberghiera è stata curata da:
M.D.R. Conftourist s.r.l. www.conftourist.it
Comitato organizzativo:
Aldo Dell’Amico
Annamaria Glavina
Azzurra Baldi
Marusca Martinelli
Olimpia De Pietro
Paola Pucciarelli
Il comitato scientifico è costituito da:
Claudio Facchinelli giornalista e saggista, esperto di teatro nel sociale
Fernando Petroli regista teatrale
Michele Chialvo vice capo redattore Redazione cultura e spettacolo TG3
Remigio Raimondi direttore Dipartimento di salute mentale ASL 1 Massa e
Carrara
3
CONFERENZA MINISTERIALE EUROPEA
SULLA SALUTE MENTALE
Helsinki, Finlandia 12-15 gennaio 2005
Noi, Ministri della salute degli Stati membri della regione Europea
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) alla presenza del
Commissario Europeo per la Salute e la protezione dei Consumatori,
insieme al Direttore Regionale Europeo dell’OMS, incontrandoci alla
Conferenza Ministeriale sulla Salute Mentale dell’OMS, tenutasi a
la salute
mentale e il benessere mentale sono
fondamentali per la qualità di vita e la
produttività degli individui, delle famiglie,
delle comunità e delle nazioni, rendendo
capace la gente a sentire la vita come
significativa e per essere cittadini attivi e
creativi. Noi crediamo che lo scopo primario dell’attività di salute
mentale sia quella di accrescere il benessere della
gente e che ciò si realizzi attraverso il
focalizzarsi sulle loro forze e risorse,
rafforzando la resistenza e potenziando i
fattori protettivi esterni.
Helsinki dal 12 al 15 gennaio 2005, riconosciamo che
?
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Teatr’anch’io
4a biennale di teatro impegnato nel disagio psichico
5
L’impresa tragicomica del Re Nudo allo specchio della vita.
In ogni epoca il potere dell’uomo sull’uomo si è mascherato di legittimità di
volta in volta avallata e giustificata da nuovi e diversi paradigmi che omuncoli,
cortigiani e faziosi, si cimentano a costruire sul verosimile di ciò che appare e non
su ciò che è.
Anche oggi il Re Nudo si mira allo specchio per pavoneggiarsi di quanta
potenza è stato rivestito dalle fanfaronate degli adulatori, dei millantatori e degli
imbonitori.
Questi prevaricatori dell’umanità costringono i malati di mente e i loro familiari
a sopportare l’affanno della solitudine, derisi e arrampicati sul ciglio spugnoso di
promesse ricorrenti mai mantenute.
È un vecchio gioco quello di dare del folle a chi non sa difendersi, a chi non sa
usare parole adatte per far capire che l’abisso in cui si precipita è fatto di angoscia
infinita perché cancella il senso e la ragione.
Nessuno dei saggi consumatori dell’effimero moderno riesce a capire la tragedia
che si nasconde dietro l’arresto del tempo delle relazioni conciliate, lungo le inutili
strettoie burocratiche che impediscono occasioni di vita dignitosa a chi cerca amore
e comprensione ma trova diffidenza ed emarginazione.
Il mondo riflesso dallo specchio, che costruisce illusioni distorsive della realtà,
fa credere al nuovo Re che il limite e la sofferenza mentale sono espressioni alienate
e disumane.
Il teatro è una cura della follia? Dimostratelo… percentualizzatelo…
evidenziatelo… con numeri e statistiche… prove oggettive e non percezioni
soggettive… ordina dal riflesso dello specchio il nuovo Re Nudo.
Il teatro non cura la follia ma rappresenta una occasione di vita, una possibilità
che va oltre la metafora e rende possibile a uomini prigionieri di limitazioni di
riannodare rapporti e relazioni con il mondo degli altri senza sentirsi esclusi ed
emarginati.
Il teatro restituisce spazi di vita a chi ne è stato espropriato a causa della sua
malattia.
Vogliamo chiamare cura questa opportunità?
E allora signor Re il teatro è cura e lei… è nudo.
Remigio Raimondi
Direttore Dipartimento Salute Mentale
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Accolgo sempre con grande piacere la richiesta di porgere un indirizzo di saluto
per la manifestazione “Teatr’anch’io”; si tratta, infatti di un’iniziativa che non solo
mi piace, personalmente e come gusto personale, ma che ritengo, anche e
soprattutto, in grado di far riflettere tutti su quelli che sono i lati poco esplorati della
nostra coscienza e delle nostre consuetudini.
Un modo diverso e convincente per “accendere un faro” su quel mondo, ai più
“invisibile”, ma esistente e reale, che il più delle volte ci fa paura e ci spaventa
perché, semplicemente non lo conosciamo o non lo vogliamo conoscere; chi non ha
paura della malattia mentale? Quanti pregiudizi ancora accompagnano questa
malattia?
Riuscire, quindi, a “portare in scena” quel “Maelström” di emozioni che sempre
accompagna chi lotta per superare le proprie difficoltà psicologiche traducendole in
uno spettacolo teatrale, è un lavoro non solo difficile ma anche impagabile e
necessario per far pensare e riflettere tutti noi.
Ringrazio, quindi, tutti coloro che con grande impegno e passione, con la testa ed
il cuore, con la pancia e l’anima riescono ogni anno a dare vita a tutto questo.
Osvaldo Angeli
Presidente della Provincia di Massa-Carrara
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Il Comune di Massa che sostiene, mettendo a disposizione i propri spazi e le
proprie strutture teatrali, la rassegna Biennale di teatro impegnato nel disagio
psichico fin dalle sue origini, saluta con piacere il consolidamento dell’iniziativa,
che arriva ora alla sua quarta edizione.
In un mondo che sempre più vive e si alimenta di rapporti, di scambi e di
comunicazioni, consentire anche a chi vive forme di disagio psicologico di
esprimere la propria personalità e di comunicare le proprie emozioni, non è soltanto
forma di assistenza medica e sociale, ma rappresenta soprattutto un importante
contributo alla realizzazione di una società impegnata ad abbattere tutti gli steccati,
e a valorizzare le diversità, per un miglioramento e un arricchimento della qualità
dei rapporti umani e sociali, contribuendo così a superare la più subdola e pericolosa
delle barriere, quella che guarda con sospetto il diverso, innalzando rigide quanto
assurde forme di chiusura e di esclusione, soprattutto nei confronti delle
manifestazioni di ogni forma di disagio mentale.
Roberto Pucci
Sindaco Comune di Massa
L’amministrazione comunale di Montignoso ha aderito con convinzione anche
questo anno al progetto della Compagnia Sognando, avente oggetto le
problematiche connesse alla salute mentale. L’appuntamento è ormai diventato un
punto di riferimento per la nostra zona quale importante momento di riflessione
coinvolgente gli studiosi e gli operatori, e di intervento in un settore dove tanto è
stato fatto ma molto ancora occorre fare. Sicuramente da un lato occorre potenziare
la ricerca scientifica e medica in un ambito dove ancora molti interrogativi
rimangono aperti per intervenire in maniera adeguata alla risoluzione delle malattie
mentali ancora avvolte in un alone di grande mistero. Dall’altro lato le questioni
umane e sociali legate a tale problematica impongono interventi concreti per far
uscire le persone che si trovano in simili condizioni da un rischio di emarginazione e
di isolamento. Tutti, pertanto, dobbiamo essere chiamati ad un impegno concreto,
amministrazioni locali, Asl, e terzo settore per garantire una vita dignitosa,
aumentando le opportunità offerte per chi si trova già in situazioni di svantaggio e
diminuendo così le differenziazioni. Da molti anni la Compagnia Sognando si è
ritagliata un ruolo importante in questa realtà perseguendo proprio questi nobili
obiettivi con impegno e professionalità dei loro associati, ai quali dobbiamo essere
grati.
Settimo Del Freo
Assessore alle Politiche Sociali
Comune di Montignoso
8
Quando andavamo a scuola uno dei giochi più praticati all’aperto era nascondino.
Uno contava con gli occhi bendati e tutti gli altri andavano a nascondersi.
Dovevamo nasconderci bene perché vinceva il gioco chi riusciva a liberarsi senza
essere visto. La cosa interessante era che si poteva liberare tutti quelli che erano stati
visti con un forte libero per tutti, allora sì che era una grande soddisfazione. Ora
siamo grandi, e scopriamo che esiste un nascondino per adulti dove i bambini non
sono invitati, dove gli adulti si nascondono bene e dove soprattutto non esiste il
libero per tutti.
Teatro dei Disincanti
“L’arte di dimostrare l’indimostrabile dimostrato”
180
cm
altezza
85
Kg
peso
75
cm
spalle
95
cm
petto
86
cm
vita
3645
abbonamento dell’autobus
Associazione Sognando
??
9
INSTALLAZIONI - MOSTRE
Dal 24 al 31
m
aggio 2009
ore 9,00 - 18,00
Saranno visibili pr
e
g
sso Sala de
r
li Svizze i
Palazzo Ducale, Massa
Associazione Sognando
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Card nal Maffi, Olmarello
SPDC
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atro dei Disincanti
Remigio Raimondi
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INVISIBILI
?
10
WORKSHOP
STANZE DEL GUGLIELMI
PIAZZA DEL TEATRO, MASSA
ORE 15,30
Lunedì 25
“Dal testo agli attori” di Fernando Petroli
Giovedì 28
Proiezione di un cortometraggio
a cura di Rino Marino
Venerdì 29
Proiezione di cortometraggi:
a cura di Narciso Mostarda
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Sabato 30 maggio 2009
Salone congressi dell’Associazione Industriali Massa e Carrara
Viale XX Settembre, 118 - Carrara
Convegno di studi su teatro e disagio
L’arte di dimostrare l’indimostrabile dimostrato
Ore 8,45
Accreditamento dei partecipanti
Ore 9,00
Saluto delle autorità
Ore 9,30
L’arte di dimostrare l’indimostrabile dimostrato:
divagazioni rigorose di Remigio Raimondi e Pierangiolo
Berrettoni, corroborate da letture e interviste video
Ore 10,30
Laboratori tenuti da:
Annet Henneman
Donatella Massimilla
Alessandro Pecini
Ore 12,30
Restituzione dei percorsi laboratoriali
Ore 13,00
Pausa rinfresco
Ore 14,30
Teatro e disagio
Rompe il ghiaccio Lella Costa
Seguono testimonianze e provocazioni di:
Azzurra Baldi, Annet Henneman, Rino Marino, Donatella
Massimilla, Narciso Mostarda, Alessandro Pecini, Fernando
Petroli
Coordina Claudio Facchinelli
Ore 16,30
Consegna dei premi e delle schede critiche alle
compagnie partecipanti
Ore 17,00
Chiusura dei lavori
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TEATRO GUGLIELMI
PIAZZA DEL TEATRO, 1 - MASSA
Domenica 24 maggio, ore 21,00
“Folle... mente”
Compagnia teatrale “Ipertesi”
Regia Antonio Bertusi
Lunedì 25 maggio, ore 21,00
La luna in maschera
Compagnia teatrale “Itinerari sperimentali”
Regia Jerry Turano
Martedì 26 maggio, ore 21,00
Delle mie brame
Compagnia teatrale “La polena”
Regia Simonetta Porazzo
Mercoledì 27 maggio, ore 21,00
Narrate o donne la vostra storia
Compagnia teatrale“La voce della luna”
Regia Raffaele Castria, Anna Masullo
Giovedì 28 maggio, ore 21,00
S’immagini malato
Compagnia teatrale “Spettaculanti ”
Regia Teresa Petruzzelli
Venerdì 29 maggio, ore 21,00
Kaspar
Compagnia teatrale “Fili e colori”
Regia Alessandro Mantechi, Elena Turchi
Domenica 31 maggio, ore 21,00
Si può essere felici anche senza santi in paradiso
Compagnia teatrale “Sognando”
Regia Fernando Petroli
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Domenica 24 maggio, ore 21,00 - Massa, Teatro Guglielmi
La compagnia teatrale “Ipertesi” di Sarzana (SP) presenta:
“Folle… mente”
La compagnia degli Ipertesi del centro Diurno Psichiatrico di Sarzana (ASL 5 Liguria) si
costituisce nell’anno 2000. La compagnia è formata da ospiti del Centro Diurno, operatori e
volontari. Negli anni 2004 - 2006 tutti i componenti della compagnia hanno partecipato ad un
corso biennale per operatori dello spettacolo.
In questi anni di attività, il gruppo degli Ipertesi ha cercato di essere in rete con altre realtà
del teatro sociale favorendo, con giornate di studio, convegni, spettacoli, uno scambio attivo
con la realtà del territorio e momenti di riflessione sul disagio psichico e sul ruolo dell’arte in
psichiatria.
Note di regia
Lo spettacolo vuole essere una riflessione tra follia ed arte. Queste due discipline appaiono
strettamente connesse perché entrambe si occupano di sentimenti umani approfondendone,
sia pure da punti di vista differenti, le radici e i significati.
I testi usati nello spettacolo sono di A. Merini, F. Pessoa, F. Nietzsche, Brentano, D.
Campana, V. Van Gogh e offrono allo spettatore spunti di riflessione su come la follia sia
capace di portare grandi spunti di creatività e di vita. Lo spettacolo quindi si pone come un
collage di immagini, pensieri, emozioni sulla follia, e sulla necessità e capacità di cercare
nuove forme di comprensione della realtà.
“Quando il mondo dentro di noi è distrutto, morto e senza amore, quando gli oggetti del
nostro amore sono a pezzi e noi stessi in una impotente disperazione allora dobbiamo ricreare
quel mondo, riunire le schegge, rianimare i frammenti morti, ri-creare la vita”. A. Segal
Interpreti
Loretta Baudacci
Daniela Campagnolo
Paola Mandorli
Maitè Pedroncini
Paola Polini
Angelo Bellati
Pasquale Conte
Mariella Mezzani
Claudia Piccinini
Alessandra Tognoni
Arnaldo Botto
M. Luisa Glazzo
Annalisa Mangiacavalli
Matteo Procuranti
Emanuela Lagomarsini
Regia
Antonio Bertusi
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Lunedì 25 maggio, ore 21,00 - Massa, Teatro Guglielmi
La compagnia teatrale “Itinerari sperimentali” di Cesena presenta:
La luna in maschera
Il gruppo teatrale “Itinerari sperimentali” nasce dalla collaborazione tra il Gruppottanta
(Associazione culturale di volontariato) ed alcuni operatori ed utenti del Centro di Salute
Mentale di Cosenza. L’attività teatrale nel nostro centro è iniziata nell’anno 1997.
Note di regia
Lo spettacolo-performance “La luna in maschera” è stato costruito lentamente, partendo
da discussioni di gruppo intorno a problematiche varie che ciascuno riteneva importanti.
Abbiamo iniziato con la lettura di alcuni brani di Italo Calvino, tratte dalle “Le città
invisibili”, del racconto scritto da Francesco, componente del gruppo teatrale, intorno a due
personaggi nobiliari, con la lettura e l’ ascolto della poesia“A livella” di Totò e poi dopo la
riscoperta della maschera: Pulcinella. Pulcinella ci ha ricondotto sia ai problemi di ieri ma
soprattutto a quelli contemporanei della sua città. Abbiamo rivisto il documentario di Lina
Wertmuller “Munnezza e Bellezza” che il regista ha in seguito modificato, utilizzando alcune
parti ed inserendovi scene del film “Ferdinandi I re di Napoli”. Inoltre i nostri utenti attori e
percussionisti sono intervenuti con le loro testimonianze nelle lezioni del corso, organizzato
dalla nostra associazione insieme a Radio 180, “I Matti siete voi”, corso per giovani
volontari ed operatori dei centri diurni. Pertanto nell’ultima fase di definizione dello
spettacolo abbiamo cercato ed ottenuto la collaborazione-partecipazione attiva di alcune
corsiste.
L’esperienza è stata interessante e ci ha condotto anche in parte a modificare lo spettacolo
finale con l’entusiasmo di tutti i partecipanti, compreso il pubblico. Le problematiche trattate
non si riferiscono solo alla città di Napoli o al meridione, perché in realtà rispecchiano
situazioni e pericoli universali per l’uomo contemporaneo, come del resto la cultura e l’arte
napoletana appartiene a tutta l’ Umanità. Per dire ciò abbiamo utilizzato come metafora la
maschera di Pulcinella, le cui caratteristiche umane ritroviamo nelle maschere di altri paesi
del bacino mediterraneo ed europei. A questi contenuti si sono aggiunte , man mano che
procedeva il nostro corso di formazione, idee apportate dai corsisti e precisamente una poesia
di Bertold Brect che ha per tema la radio, un monologo tratto dal libro di Kim Edwards
“Figlia del Silenzio”, modificato in parte per l’occasione che pone l’accento sul come vivere
la diversità propria ed altrui ed infine una poesia scritta all’occorrenza dalla vice-presidente
dell’Associazione Radio 180 che ha per tema la Solidarietà. I sottofondo-musicali sono in
parte registrati ed in parte suonati dal vivo, i percussionisti sono tutti utenti diretti dalla
musico terapeuta.
Interpreti
Massimo Lanzino
Voci recitanti: Maria Rosa Bianco, Anna Maria di Rosa, Teresa Cozzitorto, Francesca
Pellicori
Musicista: Francesco Pallone
Percussionisti: Luigi Morelli, Massimo Toscano, Mario Mancuso
Danzatori: Fantesca Pellicori, Massimo Lanzino, Rita Vircillo
Regia
Jerry Mussaro
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Martedì 26 maggio, ore 21,00 - Massa, Teatro Guglielmi
La comunità “La Polena” di Savona presenta:
Delle mie brame
Da dieci anni la Cooperativa sociale La Polena lavora nel campo della riabilitazione del
disagio mentale, costruendo ponti creativi fra intervento terapeutico e reinserimento sociale.
L’arte, in tutte le sue forme, è al centro del nostro progetto:intesa non solo come momento di
aggregazione e scambio, ma come a opportunità di espressione e crescita della persona.
Collaborando con soggetti pubblici e privati, abbiamo dato vita negli anni a una serie di
esperienze e ricerche che hanno offerto un’occasione di riflessione sulla condizione umana,
sulle potenzialità creative individuali e di gruppo, sul rapporto fra arte e psicologia. Ci hanno
accompagnato nomi importanti del teatro di ricerca: fra gli altri Pippo Delbono, Claudio
Misculin e l’Accademia della Follia di Trieste, da ultimo il Teatro dell’Archivolto di Genova
con la produzione della pièce teatrale Chisciotte, ovvero l’intelligenza rovesciata, per la regia
di Giorgio Scaramuzzino.
Parallelamente agli spettacoli teatrali, La Polena ha promosso una serie di progetti
incentrati sull’arteterapia e sulla valorizzazione del patrimonio artistico presente sul territorio.
Note di regia
Delle mie Brame è uno spettacolo composto a puzzle, un insieme di riflessioni citazioni
gioiosamente esibite e mescolate. Un gruppo di persone si incontra e scontra per mettere in
scena uno spettacolo di cabaret sulla vita stessa e sulla funzione degli specchi. Lo spettacolo
propone una riflessione sul tema dello specchio, specchio come metafora della ri-flessione
sull’uomo, la società, l’interiorità, il tempo, il rapporto con l’arte teatrale. Sono presenti molti
momenti cinematografici, il doppio lavoro teatrale e cinematografico trasmette
simbolicamente la tematica del doppio e dell’alterità espresso dal soggetto - oggetto specchio.
La cooperativa sociale “La Polena”, nata dal disagio, prosegue la propria ricerca ricercando la
gioia. Il linguaggio teatrale non serve a nascondere o travestire la realtà quanto a liberare
l’espressività di ciascun interprete e, usciti dal tunnel della sofferenza, a farti conoscere
all’esterno. La danza, la musica, la recitazione sono mezzi per entrare in contatto con se stessi
e con gli altri. Il lavoro compiuto manifesta il desiderio di presentare la funzione catartica
dell’espressione.
Interpreti
Barbara Alessandri
Sara Borelli
Elisa Falce
SilviaGiacobini
Greta Parodi
Stefano Tonelli
Roberta Antonello
Patrizia Casiraro Silvia Fiorentini
Walter Marsano Antonella Parlanti
Simonetta Corazzo
Enrica Scarpone Andrea Vacava
Giuseppe Berruti
Marco Di Girolamo
Gabriele Gatti
Federico Magone
Patrizia Ricca
Laura Sestini
Davide Sassarini
Antonio Mondì
Giorgio Scaramuzzino
Regia
Simonetta Porazzo
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Mercoledì 27 maggio, ore 21,00 - Massa, Teatro Guglielmi
La compagnia “La voce della luna” di Roma presenta:
Narrate o donne la vostra storia
Dalla fine degli anni novanta il Centro Diurno Sperimentale Integrato “La Voce della
Luna” opera e organizza le proprie attività all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa
Maria della Pietà, nel Dipartimento di Salute Mentale della ASL RM/E, Modulo 18. Unico a
Roma, è stato pensato e progettato per divenire un luogo ove le persone che avessero
difficoltà e problemi di carattere psichico fossero immerse in un clima artistico e culturale.
Un clima nel quale potessero iniziare un percorso “alternativo” verso la fuoriuscita dai propri
problemi; alternativo rispetto ad un’idea che vedeva e vede l’individuo come una monade,
come un oggetto isolato da dover analizzare e curare. La “filosofia” che ha ispirato e ispira
questo Centro, muove verso l’arte, nel senso che tutto il mondo che avvolge la persona è
l’oggetto della Cura; l’arte ci indica il modo attraverso il quale relazioni armoniche possono
lasciar vivere tutte le infinite e differenti possibilità delle soggettività. Quindi l’idea guida del
Centro non risiede nel restituire ai pazienti un corretto e “sano” uso delle facoltà psichiche,
ma nell’accompagnare gli individui verso l’accettazione ed il rispetto delle proprie e altrui
differenze, delle proprie e altrui modalità di relazione, del proprio e altrui mondo. Accogliere
e lasciar libera la differenza è propriamente una “ontologia dell’arte”, ed il teatro, disciplina
privilegiata del Centro, ci mostra l’esemplarità dei rapporti che possiamo, anzi dobbiamo,
costruire tra noi tutti. Il Centro dunque ha posto il teatro, a partire dalle sue diverse
articolazioni laboratoriali come disciplina d’elezione per la propria attività terapeutica.
Note di regia
Una serie di ritratti di donne che, nell’epoca in cui il loro ruolo sociale è stato messo in
discussione, raccontano la difficoltà di confrontarsi con una cultura che stenta a stare al passo
con i loro mutamenti interiori.
Ritratti tracciati da autori e autrici che hanno assistito a un epoca che sta ridisegnando la
figura femminile, una figura da sempre maestra nel nascondersi nel suo misterioso mondo
pieno di ombre.
Insieme al fruire delle parole e degli sfoghi, è il corpo che esprime la parte più intima e
profonda dell’essere.
Si sta formando così, sotto i nostri occhi, uno spettacolo ibrido, tra teatro della parola e
teatro del corpo, uno spettacolo aperto a diverse definizioni, o forse a nessuna.
Interpreti
Luca Andreuccioli
Franco Piscopello
Nadia Carli
Sabrina Mozzetti
Anna Cimino
Remo Rosi
Andrea Cefali
Maria Rosaria De Angelis
Caterina Mancini
Simone Saponaro
Tatiana Cicero
Luca Raparelli
Carla De Simone
Sergio Venditti
Antonella Carlucci
Michele Modica
Sonia Bacchini
Luca Quercini
Rosanna Tuoni
Antonella Capitelli
Alessandro Benedetti
Maria Grazia Percuoco
Regia
Raffaele Castria, Anna Masullo
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Giovedì 28 Maggio ore 21, 00 - Massa, Teatro Guglielmi
La compagnia teatrale “Spettaculanti” di Bari presenta:
S’immagini malato
La Compagnia Spettaculanti ha all’attivo tre spettacoli teatrali e tre laboratori teatrali più
un laboratorio di scrittura creativa che ha contribuito alla stesura del testo S’immagini malato.
Note di regia
Ennio Flaiano disse che recitare accademicamente Molière sia un errore. L’interprete
deve portare la sua personalità al personaggio.
In S’immagini malato, liberamente tratto dal Malato Immaginario di Molière, si
contribuisce ciascuno a proprio modo alla messinscena con grande forza e onestà.
Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, scrisse “Il malato immaginario”, non tanto per la
sua ossessiva paura della morte e delle malattie, ma per la paura di vivere. Lo dimostra il fatto
che non si tratta di una critica alla medicina o alla farmacopea, ma di un feroce ritratto di
perverse dinamiche intra-familiari. Questo è stato il nostro punto di partenza. Unendo con
testardaggine monosettimanale per un intero anno i nostri comuni disagi sul vivere, abbiamo
letto e poi riscritto l’opera. Abbiamo seguito passo dopo passo l’intero canovaccio e l’intero
plot: dall’invocazione della Musa, ai ringraziamenti al sovrano - committente, ai dialoghi, ai
personaggi. Naturalmente cambia il contesto e forse, quel che ne è nato è un pochino
“ristretto”. Tutta colpa dei lavaggi. Abbiamo lavato e rilavato le nostre emozioni rispetto a
temi, a noi gruppo - di lavoro, molto molto cari. Si è prodotto un piccolo libretto auto
prodotto e presentato il 3 giugno presso la Biblioteca della VI Circoscrizione di Bari. Qualche
mese più tardi si è deciso di mettere in scena il testo con il gruppo teatrale. Nessuno sconto.
Tutti hanno offerto qualcosa di sé: autoironia, ricordi, dolori, piccole ossessioni, illusioni,
allusioni e delusioni. Questo è un progetto finanziato e organizzato dalla ASL, ma potrebbe
avere un qualsiasi altro acronimo, considerata la serietà con cui gli attori tutti rigorosamente
non professionisti hanno partecipato.
Ho voluto fortemente un debutto teatrale, per evidenziare e rendere visibile il lavoro di
cesello attoriale, la cura drammaturgia e la ricerca stilistica anche nei dettagli. Grazie anche al
prezioso contributo dell’aiuto regista, fotografa e consulente musicale Donatella Tummillo.
Oltre alla gioia puramente narcisistica che avvolge gli attori e gli addetti ai lavori del teatro
prima di un debutto.
Interpreti
Alfredo Cristiani
Michele De Gioia
Valerio Nicassio
Nicoletta Glionna
Pasquale Laricchiuta
Cristiano Marti
Gabriele Romano
Donatella Tummillo
Regia
Teresa Petruzzelli
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Venerdì 29 maggio, ore 21, 00 - Massa, Teatro Guglielmi
La compagnia “Fili e colori” di Firenze presenta:
Kaspar
Dal 2001 è attivo un laboratorio teatrale per utenti psichiatrici e giovani operatori - attori
presso il Circolo Le Panche via Caccini Firenze e rivolto alla Comunità Terapeutica IL
VILLINO e al Centro Diurno Fili e Colori di Firenze. Il laboratorio teatrale ha una cadenza
settimanale e a fine laboratorio sono state presentate dimostrazioni di lavoro e spettacoli..
Note di regia
“Vorrei essere come già un altro fu” fa dire Kaspar a Peter Handke. Prendendo spunto dal
volume “Teatro”, mirabile raccolta di testi teatrali degli anni ‘60 di Peter Handke tra cui
l’attuale “Insulti al pubblico” il Kaspar del Centro Diurno di Fili e Colori ASL 10 di Firenze è
un viaggio verso lo scrittore tedesco e la sua concezione teatrale. La misteriosa storia del
giovane Kaspar Hauser e i vani tentativi di integrarlo nella società miseramente falliti, il
phisyque du rôle di questi nostri attori non-attori che incarnano e che vivono la storia del
protagonista tutti i giorni nella loro desolante istituzionale realtà, la moderna solitudine dello
sconosciuto in condizione di diversità, il tema dell’identità e della memoria personale, mi
hanno convinto che la storia di Kaspar Hauser è di un’insolente attualità. Lo sguardo della
Comunità civilizzata che si abbuffa di sgozzamenti e tras-missioni, che organizza per il suo
squallido tornaconto le frontiere fra normalità e follia, tra giusto e sbagliato, sempre pronta a
condannare il Kaspar di turno è materia per un Teatro sociale sempre al limite tra
autobiografia e testimonianza. Il viaggio verso Peter Handke e attraverso i suoi testi “Kaspar”
“Insulti al pubblico” “Autodiffamazione” e “profezia” è qui scandito dalle avventure dei
protagonisti, novelli Kaspar che si scambiano il testimone, all’interno di una staffetta senza
vincitori né vinti, con l’amara considerazione di “non essere stati ciò che siamo stati”. Il
tema dell’identità sociale, del controllo e della cura, dell’inserimento/integrazione secondo
modelli pre-costituiti, il disagio e l’impotenza si scatenano in questo Kaspar carousel
attraverso la presenza in scena dei nuovi Kaspar e il lavoro comune con alcuni giovani attori
della Scuola di Teatro Sociale di Firenze.
Interpreti
Francesca Spisto
Elisa Taormina
Giulia Comper
Andrea Licita
Marta Pinzauti
Salvatore Maria
Giampaolo Mazza
Walter Bonechi
Monica Cauli
Mario Cerrata
Cecilia Stratini
Alberto Margani
Dario Marchi
Patrizia Randazzo
Lorenzo Senesi
Lorenzo Soldani
Giancarlo Cordano
Regia
Alessandro Mantechi, Elena Turchi
19
Domenica 31 Maggio ore 21,00 - Massa, Teatro Guglielmi
La Compagnia Teatrale Sognando di Massa presenta:
Si può essere felici anche senza santi in paradiso
L’Associazione Sognando nasce nel 1999 come sfida contro i pregiudizi e i preconcetti
verso i pazienti psichiatrici. Oltre agli utenti del DSM di Massa e Carrara, ne fanno parte
operatori e volontari. Dal 2000 con la commedia brillante “Dal Voi … al Tu” di M. Raffaella
Cuomo Lanzara inizia il tour di spettacoli in giro per l’Italia proponendo di anno in anno testi
nuovi. Dal 2003 organizza la Biennale di teatro impegnato nel disagio psichico
“Teatr’Anch’Io”. Quest’anno siamo impegnati con la commedia brillante “Si può essere felici
anche senza santi in paradiso” di Remigio Raimondi che concluderà la rassegna teatrale della
IV Biennale di teatro impegnato nel disagio psichico. L’aspetto importante di questa
esperienza è sì il risultato artistico dell’opera ma soprattutto il percorso compiuto dai ragazzi
della compagnia che per dieci anni si sono incontrati, hanno studiato il copione e provato le
battute, imparando a conoscersi, giocare e divertirsi, proprio il divertimento è la parola chiave
che ha consentito di aprire tante porte: quella della solidarietà tra i compagni pronti a
sostenere chi cade in fallo e quella della creatività e dell’attivismo in persone in cui
solitamente queste caratteristiche vengono occultate dalla sofferenza
Note di regia
Non è la prima volta che, da regista, tengo a battesimo un autore, ma ogni volta, nel
consegnare un’opera teatrale al giudizio del pubblico, che diventa arbitro, nel bene o nel
male, del suo possibile cammino artistico, mi assale l’ansia di essere all’altezza delle
aspettative. Quando poi l’autore è Remigio Raimondi, uomo di scienza e umanista di vasta
cultura che, con discrezione, lascia che il regista agisca in piena libertà su un testo di tale
profondità di pensiero, le responsabilità di chi dirige diventano ancora maggiori.
Con questa consapevolezza si è sviluppato il lavoro di regia, col duplice obiettivo di
divertire lo spettatore, mettendo in luce la sottile e sotterranea brillantezza della commedia, e
di non stravolgere - con una messa in scena fantasiosa - l’intento dell’autore che con “Si può
essere felici anche senza santi in paradiso” vuole evidenziare la filosofica concezione
dell’uomo riguardo alla vita terrena, in rapporto con il mistero affascinante e insoluto del
“dopo”. Un lavoro scrupoloso che si è plasmato sulla tipicità degli attori-personaggi che,
grazie all’originalità del copione, va ad arricchire il felice percorso teatrale della Compagnia
Sognando.
Interpreti
Andrea Dubesc
Mario Mastrini
Romano Poli
Gabriele De Mori
Olimpia De Pietro
Marcello Bartolucci
Emanuela Orsini
Domenico Pieroni
Azzurra Baldi
Raffaele Currà
Gloria Barontini
Daniele Menconi
Pier Luigi Dewepp
Lorenzo Mariani
Rita Morelli
Elisabetta Molendi
Giovanna P. Lorenzetti
Paola Pucciarelli
Alessandro Arrighi
Giuditta Giannotti
Andrea Baldassini
Regia
Fernando Petroli
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Un ringraziamento particolare va
a tutti coloro che,
quest’anno più che mai,
ci hanno ostacolato nell’organizzazione
di questa manifestazione,
perché è a dispetto di loro che tra due anni saremo
ancora qui,
ad organizzare la V Biennale
per tutti coloro che invece vogliono continuare a
sognare e a parlare.
Associazione Sognando
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