Voltaire. Voltaire, pseudonimo di François-Marie Arouet (Parigi, 21 novembre 1694 – Parigi, 30 maggio 1778), è stato un filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e saggista francese. Il nome di Voltaire è legato al movimento culturale dell'Illuminismo, di cui fu uno degli animatori e degli esponenti principali, insieme a Montesquieu, Locke, Rousseau, Diderot, d'Alembert, d'Holbach, e du Châtelet. Francois-Marie Arouet è sicuramente l' autore che, nella coscienza culturale settecentesca, meglio rappresenta i caratteri , gli ideali e i limiti dell' illuminismo francese. In lui convivono il filosofo, lo storico, il politico, il poeta e il romanziere. Tutte queste attività sono accomunate da uno spirito critico che oscilla tra ironia e sarcasmo, soprattutto rivolto alla Chiesa cattolica e ai pregiudizi in generale, che impediscono all' uomo di pensare con la sua testa, servendosi della propria ragione. Biografia: Voltaire nacque a Parigi il 21 novembre 1694. Fu educato in un collegio di gesuiti e introdotto assai giovane nella vita dell'aristocrazia cortigiana francese. Negli anni tra il 1727 e il 1729 visse a Londra, dove ebbe modo di assimilare la cultura inglese del tempo, fortemente segnata dalle personalità di Locke e di Newton. Nelle Lettere inglesi o Lettere filosofiche egli illustra i vari aspetti di tale cultura, insistendo soprattutto su quei temi - tolleranza religiosa, libertà politica, nuova scienza, deismo - sui quali si incentrò la sua attività filosofica, storica, letteraria e politica. Dal 1734 visse a Cirey, trascorrendovi gli anni più fecondi della sua attività di scrittore. Nel 1750 si recò presso Federico ll di Prussia, dove rimase per tre anni e, dopo la rottura dell'amicizia con il sovrano, si stabilì a Ferney, in Svizzera. Ritornò a Parigi solo all'età di 84 anni per seguire la rappresentazione della sua ultima tragedia, Irene. Morì a Parigi il 30 maggio 1778 e non ricevette, per sua volontà, una sepoltura religiosa. A tredici anni dalla sua morte, in piena Rivoluzione francese, il suo corpo venne trasferito a Pantheon e qui sepolto l'11 luglio 1791. Pensiero filosofico: Tra le esperienze più significative del Voltaire intellettuale sono certamente da annoverare i viaggi, soprattutto in Inghilterra; qui il giovane parigino vide praticare attivamente la tolleranza religiosa e la libertà di espressione di idee politiche, filosofiche e scientifiche. Immerso nello studio della cultura anglosassone, Voltaire rimane accecato dalle luminose e rivoluzionarie dottrine scientifiche di Newton e dal deismo di Loche. Egli trae, da questo incontro con la filosofia inglese, il concetto di una scienza concepita su base sperimentale intesa come determinazione delle leggi dei fenomeni e il concetto di una filosofia intesa come analisi e critica dell'esperienza umana nei vari campi. Le sue opere furono considerate frivole e immorali questo perchè Voltaire assunse come suo principale bersaglio polemico la Chiesa cattolica, di cui voleva smascherare pregiudizi e superstizioni. Egli non è ateo nè miscredente; al contrario, credeva in Dio, ma il suo Dio non aveva il volto severo di colui che atterisce le sue creature con la minaccia delle pene dell'inferno: si trattava di un Dio benevolo. La religione, a suo parere, non doveva suscitare paure e sensi di colpa e nemmeno erigere steccati tra gli uomini, ma insegnare l'amore e la pace. Da queste considerazioni, Voltaire elabora una posizione coerente con i principi del deismo, l'atteggiamento religioso maggiormente diffuso presso i philosophes, secondo cui esiste una religione naturale e immutabile che si fonda su alcune verità razionlmente accettabili da tutti gli uomini. Per Voltaire l'uomo può sapere con certezza che Dio esiste; infatti, dato che c'è il mondo e che niente proviene dal nulla, si deve razionalmente ammettere l'esistenza di un essere superiore che ne è l'autore. Dice Voltaire« Ogni volta che guardo il cielo stellato, non posso non pensare che, se esiste un così perfetto orologio, esista un orologiaio ».