Dalla rete Internet un archivio elettronico specialistico come ausilio

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Dalla rete Internet un archivio elettronico specialistico
come ausilio per una scelta informata e consapevole nel
percorso della maternità
di Mario Fameli
Agli utenti della rete Internet è offerta la possibilità di consultare un nuovo archivio
elettronico, denominato BIG (“Bibliografia sull’Interruzione della Gravidanza, Bioetica
d’inizio vita, Ingegneria Genetica e procreazione medicalmente assistita”), contenente dati
bibliografici specialistici relativi al dibattito socio-giuridico e politico-culturale in tema
d’interruzione volontaria della gravidanza, diritto alla vita del nascituro e diritti
fondamentali delle donne (in particolare, il diritto alla maternità volontaria quale forma
d’autodeterminazione della donna sul proprio corpo). Si tratta d’un database unico nel
suo genere in Italia, in quanto interamente incentrato sulle problematiche relative non solo
al concepimento della vita umana e alla sua tutela, ma anche ai molteplici settori
d’interesse che con questi temi si presentano più o meno strettamente correlati (tecnologie
di riproduzione assistita, sterilizzazione, contraccezione, genetica, eutanasia, ecc.).
L’accesso avviene, in maniera del tutto gratuita, collegandosi al sito Web dell’Istituto
di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del Consiglio Nazionale delle
Ricerche di Firenze (http://www.ittig.cnr.it) e, all’interno di esso, selezionando l’indirizzo
specifico della banca dati BIG (http://www.ittig.cnr.it/banche/big/big.htm).
L’attuale dimensione dell’archivio ammonta ad oltre 12.000 schede, relative sia agli
anni più recenti (che hanno fatto registrare un nuovo incremento di pubblicazioni a
seguito del moltiplicarsi delle discussioni relative alla fecondazione artificiale, alla
procreazione assistita – si tenga presente, tra l’altro, che, su questo tema, il 10 marzo di
quest’anno è entrata ufficialmente in vigore una nuova legge – e al regime giuridico
dell’embrione, ma anche a causa del formarsi d’una crescente giurisprudenza in materia
di responsabilità civile del sanitario per danni conseguenti a interruzione di gravidanza
non riuscita), sia a periodi storicamente più risalenti, come gli anni Settanta e Ottanta, in
cui, in corrispondenza con l’entrata in vigore della legge 194/1978 e con la prova
referendaria che avrebbe potuto abrogarla, si sono svolti con maggiore intensità i dibattiti
e le polemiche sul tema. Può essere tuttavia importante rilevare che, sebbene l’arco di
tempo preso in esame ai fini della raccolta della documentazione abbia inizio dal 1970,
nel materiale raccolto sono stati inclusi anche ulteriori contributi d’epoca precedente,
selezionati tra quelli rivelatisi meno caduchi col trascorrere degli anni.
Per l’acquisizione dei dati immessi nell’archivio elettronico in questione s’è cercato
d’adottare criteri di selezione il più possibile oggettivi, avendo cura che le fonti di
spoglio individuate per l’analisi (desunte attualmente da più d’un migliaio di opere
librarie e da oltre 200 periodici) riproducessero in forma adeguata e condivisibile una
situazione di sostanziale bilanciamento ideologico delle contrastanti opinioni espresse
sul tema.

Primo Ricercatore presso l’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG)
del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Firenze.
L’impostazione sistematica adottata per l’organizzazione del materiale documentario
nell’archivio tende a individuare tutti i possibili risvolti argomentali comunque
ricollegabili al tema primario e ciò non solo avendo riguardo ai vari rami del diritto
positivo (costituzionale, amministrativo, civile, penale, del lavoro, internazionale,
canonico ed ecclesiastico, straniero e comparato), ma anche allargando la ricerca alle
discipline scientifiche connesse (medicina, psicologia, psichiatria, biologia,
antropologia), nonché ai rapporti con le scienze filosofiche, morali, politiche e sociali
(etica, bioetica, deontologia, sociologia, demografia, statistica).
Tra i vari dati forniti per ogni unità documentaria un particolare interesse riveste
l’indicazione delle principali “fonti giuridiche” citate nei documenti originali, siano esse
fonti normative (di diritto interno, straniero, internazionale, comunitario e canonico),
storiche o giurisprudenziali.
Le unità bibliografiche sono corredate da riassunti (abstracts) esplicativi dei
principali contenuti del documento primario; all’abstract, tuttavia, s’è fatto ricorso solo
nei casi in cui l’autore del contributo non avesse predisposto alcun supporto utile a una
rapida presa di conoscenza degli argomenti in esso trattati (quali sommari, riassunti,
ovvero altri strumenti informativi).
In conclusione, si ritiene possa risultare particolarmente utile segnalare alle lettrici di
questa rivista l’esistenza e l’agevole accessibilità, attraverso la rete Internet, d’un
archivio elettronico specialistico contenente un’enorme mole di materiale informativo
su quanto è stato pubblicato in Italia nell’ambito d’una tematica di così vasto interesse
culturale e sociale.
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