Centro Tutela Consumatori Utenti Comunicato stampa Bz, 08.03.2010 L’UE ammette la patata OGM CTCU: decisione non rispetta la volontà dei consumatori La Commissione Europea ha dato il via libera alla patata geneticamente modificata „Amflora“. Si tratta di una patata che contiene un gene per la resistenza agli antibiotici. La patata non è destinata alle tavole, ma servirà come fonte di amido per prodotti industriali. In tutta Europa però le associazioni ambientaliste e di tutela dei consumatori temono seri pericoli per la salute dell’uomo e l’ambiente. Il pericolo più serio dell’uso di tale prodotto è quello di potenziare anche la “resistenza” di vari organismi agli antibiotici. Da anni l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) mette in guardia riguardo tale pericolo, e chiede ai governi nazionali di considerare seriamente la problematica del continuo aumento della resistenza agli antibiotici. I sostenitori della patata OGM non la classificano come “alimento”, però i resti non utilizzati di Amflora potranno, sempre secondo la decisione della Commissione Europea, essere utilizzati come mangime per animali. Prima o poi quindi anche i consumatori verranno a contatto con i geni della patata artificiale, attraverso la catena alimentare. “L’ammissione al mercato di una patata resistente agli antibiotici è in netto contrasto con il principio di precauzione, oltre ad essere palesemente contro la volontà espressa dai consumatori di tutta l’Europa. Norme di questo tipo andrebbero evitate in un settore di importanza così vitale come l’agricoltura”, così il commento di Walther Andreaus, direttore del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU). Il CTCU chiede al Ministro per l’Agricoltura Zaia di attivarsi con decisione, perché venga difeso e ribadito il divieto di coltivazione di prodotti geneticamente modificati. Anche all’Assessore per l’Agricoltura Berger l’invito di attivarsi in tutte le sedi affinché i prodotti agricoli dell’Alto Adige rimangano “OGM-free”.