Prova di valutazione della competenza lessicale Scuola secondaria II grado SCHEDA 2 - Classe II Scuola secondaria di II grado NOME E COGNOME . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Scheda - Competenza logico- lessicale: il lessico e i significati Flash di una supercatastrofe La violenta esplosione di una stella ha generato i raggi gamma più luminosi mai osservati. Captati grazie alle strumentazione italiana a bordo del satellite Fermi Una violentissima esplosione, causata dal collasso di una stella, ha generato il lampo di fotoni gamma (Gamma Ray Burst, Grb) più luminoso mai osservato. A catturarlo è stata la strumentazione italiana a bordo del satellite Fermi della Nasa e ne dà notizia, sulle pagine di Science, Peter Michelson, capo del Fermi's Large Area Telescope presso l'Università di Stanford. Il lampo gamma rivelato dal satellite il 16 settembre 2008, chiamato GRB 080916C, è stato emesso da una remota galassia distante dalla Terra più di 12 miliardi di anni luce. Secondo i ricercatori sarebbe derivato da un collasso di materia di straordinaria violenza (il più intenso mai registrato, che avrebbe dato luogo a un buco nero), la cui eco si è propagata con eccezionale rapidità. “Un getto di materia altamente ionizzato si è propagato nel cosmo a una velocità prossima a quella della luce”, spiega Ronaldo Bellazzini, responsabile dell'esperimento Fermi per l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn): “La velocità del plasma ad altissima temperatura è paragonabile a quella che sarà raggiunta dalle particelle all'interno del Large Hadron Collider, il super acceleratore al Cern di Ginevra”. Il Gamma Ray Burst prodotto nell'esplosione è stato captato dal rilevatore di fotoni gamma LAT (Large Area Telescope, assemblato nella sezione di Pisa dell'Infn) e dal GBM (Gamma-ray Burst Monitor). È durato circa due minuti, ma la sua luminosità è stata superiore a quella di qualsiasi altra sorgente mai osservata. Dopo questo breve tempo, la sorgente si è spenta rilasciando, nei giorni successivi, un debolissimo bagliore, rilevabile solo dai più sensibili telescopi. I raggi gamma sono arrivati in un intervallo di energia molto ampio: il fotone più energetico rilevato ha sprigionato energia un milione di volte maggiore rispetto a quello meno energetico. I ricercatori hanno anche riscontrato uno scarto nei tempi di rilevazione dei raggi, tra quelli di più luminosi e quelli di minore intensità: “Un ritardo di cinque secondi su un viaggio di 12 miliardi di anni può sembrare insignificante'”, dice Patrizia Caraveo, responsabile di Fermi per l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), “invece è un dato importante che si sta rivelando una caratteristica comune dei lampi gamma”. Questo fatto suggerisce che i raggi gamma vengono prodotti in zone diverse della sorgente, oppure che alcuni fanno più fatica di altri a farsi strada, durante il loro viaggio. (e.r.) Pubblicato 20 febbraio 2009 in www. Galileo, Giornale di scienza e di problemi globali Agenzia Scuola © 2009 1 1 – Sottolinea nel testo le parole che non conosci 2 – Ritorna su ciascuna delle parole e stabilisci quali possono essere ‘ indovinate’ a partire dal contesto e di quali bisogna cercare la definizione nel dizionario. Inseriscile nella tabella predisposta. Parole ‘indovinate’ Parole da ricercare 3 – Nel testo vi sono diverse espressioni che si riferiscono all’evento dell’esplosione o ad un elemento di essa: il lampo. Sottolinea nel testo, con due colori diversi, le parole che si riferiscono ai due diversi concetti e trascrivile creando le due diverse catene ( anaforiche). Completa le catene: Flash ( rosso) = ________________________________________________________________ Supercatastrofe ( giallo) = _______________________________________________________ La ‘ correzione’ della prova va realizzata in classe. Diviene oggetto di discussione. E,’ infatti, evidente che non è tanto una lettura quantitativa che permette di valutare la competenza linguistica degli alunni (anche se il contare gli errori può essere il primo passo che lo studente compie verso la conoscenza di una situazione) quanto una lettura qualitativa. Attraverso la discussione il docente ha modo di interpretare meglio l’atteggiamento che gli studenti assumono nei confronti dell’aspetto linguistico indagato e le conoscenze lessicali degli alunni. La discussione a partire dallo strumento indicato può costituire un primo passo verso una valutazione condivisa. Tutte le persone sono soggetti e non oggetti di valutazione. La valutazione è partecipata a tutti gli attori (allievi, docenti, ..) e non deve essere subita da alcuno, nemmeno dagli allievi. Gli oggetti di valutazione non sono quindi gli allievi ma gli apprendimenti e l’allievo è tenuto a valutare i propri apprendimenti. Lo studente deve sentirsi protagonista dei percorsi di apprendimento in cui viene immerso. Indipendentemente dall’età un allievo apprende solo se è soggetto consapevole del senso del sapere che scopre e che costruisce, integrando il nuovo al conosciuto. Agenzia Scuola © 2009 2