Oggetto del diritto commerciale Chi nomina gli amministratori di Telecom Italia e chi controlla il loro operato ? Quale tutela ho se acquisto obbligazioni di una società che poi fallisce ? Posso far valere qualche pretesa sulla banca che mi ha consigliato di acquistarle ? Esso e Agip possono mettersi d’accordo per praticare le stesse tariffe ? Quale forma giuridica posso utilizzare per gestire insieme a due soci un internet cafè ? Possiamo chiamare il locale Rita Hayworth? Il diritto commerciale: definizione ed oggetto del corso • Il diritto commerciale oggi è quella parte del diritto privato che ha per oggetto e regola l’attività e gli atti di impresa. • La categoria del diritto commerciale ha un contenuto ed un carattere che è: a) STORICO (cambia con il volgere del tempo) b) CONVENZIONALE (è il frutto di una scelta classificatoria non assoluta, ma relativa al contesto) “la categoria giuridica del capitalismo” (Tullio Ascarelli) • Diritto commerciale come diritto del capitalismo in un duplice senso • a) Genitivo oggettivo: per l’oggetto delle norme che lo compongono (l’attività imprenditoriale) • b) Genitivo soggettivo: per i soggetti che tali norme hanno storicamente creato, elaborato ed imposto all’intera collettività → diritto dei capitalisti Genesi ed evoluzione del diritto commerciale • “Le capitalisme créa son droit” Georges Ripert • “Il diritto commerciale è un diritto di classe, fatto da banchieri, assicuratori, industriali, rappresentanti di grandi compagnie ferroviarie, camere di commercio per altri banchieri, assicuratori, industriali” Cesare Vivante L’evoluzione storica del diritto commerciale: a) lo ius mercatorum • Dopo il periodo alto medioevale connotato dalla chiusura del castello agli scambi, dalla tendenziale autosufficienza dell’economia curtense, l’economia basata sul commercio e la manifattura che rifiorisce nei comuni italiani a partire dal XII secolo genera il bisogno di un nuovo diritto, funzionale agli interessi dei mercanti: un diritto che si alimenta di consuetudini mercantili e si caratterizza per: • a) Vocazione cosmopolita: i pieds poudreux, operanti nei primi bourgs delle future villes du moyen age, danno vita alle consuetudines delle corporazioni, che poi confluiranno negli statuti comunali • b) Valori-guida: massima sicurezza degli scambi, celerità e certezza delle operazioni commerciali Evoluzione storica del diritto commerciale: b) la specialità Nella prima fase della sua elaborazione, il diritto commerciale come diritto di classe che regola gli scambi si impone prepotentemente, soppiantando le regole offerte dallo ius civile di derivazione romano-giustinianea e sostituendole con regole più elastiche, snelle e funzionali allo sviluppo dei commerci. PRINCIPI SPECIALI RISPETTO ALLO IUS CIVILE • -Libertà forme vs. solennità romanistica; • -Principio consensualistico vs. negozi reali (traditio) • -Più energica tutela del creditore: -- Il debitore non può ottenere dilazioni, né liberarsi con la datio in solutum; -- I debiti pecuniari scaduti producono automaticamente interessi -- Presunzione della solidarietà passiva dei debitori Evoluzione storica del diritto commerciale: c) gli istituti caratteristici della I fase • -Dal contratto di cambio al titolo di credito • -Dal contratto di prestito a cambio marittimo all’assicurazione • -La crisi dell’impresa: il fallimento tra sanzione del decoctor e par condicio dei creditori • - Considerazione unitaria del complesso aziendale (trasferimento) • - Segni distintivi, Ausiliari, Scritture contabili. • - Organi di giustizia interna (Consoli) Evoluzione storica del diritto commerciale: la creatività • Il nuovo diritto del commercio attinge ad istituti preesistenti, ricombinandoli per creare nuove forme contrattuali e associative. Esempio: Comunione familiare (Compagnia / Società in nome collettivo) + Commenda (Colleganza) = Società in accomandita semplice (Firenze, inizio XV secolo) Le compagnie coloniali Compagnie coloniali del XVII secolo (East India Company 1602) come primo istituto preordinato alla raccolta del risparmio tra un vasto pubblico di investitori. Caratteristiche: • - Lunga durata • - Autonomia patrimoniale perfetta (limitazione del rischio al capitale investito) • - Articolazione in organi e riserva del potere di gestione all’organo amministrativo (socio investitore, non coimprenditore) • - Ripartizione del capitale in “parti”, liberamente cedibili (shares, actions, Aktien) • Azionabilità giudiziale della pretesa (diritto a ricevere il frutto dell’investimento; action prima di tutto come titolo che legittima processualmente il singolo investitore nei confronti della compagnia) Le società per azioni • La nuova forma societaria (Company, Aktiengesellschaft, Société anonyme, Sociedad anonima, Società anonima) “Un istituto ammirevolmente adatto alla struttura sociale del Settecento, un secolo aristocratico ma pronto alle iniziative commerciali, perché grazie ad esso il magnate agrario, pur non assumendo la figura allora aborrita di “commerciante”, poteva incontrarsi nel Board con l’uomo della City e agire di comune accordo, così che l’influenza politica dell’uno si congiungesse all’ingegno affaristico dell’altro” (Trevelyan) Nascita delle borse valori • Londra, Bruges, Anversa, Parigi: luoghi deputati allo scambio delle azioni, ma soprattutto delle lettere di cambio (antenate delle cambiali) “Il est plaisant voir de proposer comme but de la société anonyme la defense de l’épargne: la société anonyme n’a pas été crée pour la defendre, mais pur la conquerir” (Ripert) Segue. L’evoluzione storica del diritto commerciale: dagli stati assoluti alle codificazioni ottocentesche Nel periodo mercantilista l’amministrazione del diritto commerciale passa ai tribunali dello Stato; con le grandi codificazioni dell’ottocento il diritto civile resta distinto dal diritto commerciale, ma quest’ultimo viene definitivamente ad essere parte dell’ordinamento giuridico statale, e non più espressione dell’autoregolamentazione di una classe Si passa ad un sistema oggettivo (“il diritto degli atti di commercio”) ed il diritto commerciale raggiunge la sua massima espansione, in quanto si applica sia agli atti “oggettivamente commerciali”, che agli atti compiuti da un commerciante nell’esercizio delle sue funzioni Segue. L’evoluzione del diritto commerciale: l’unificazione dei Codici Il codice civile del 1942 ha unificato il diritto commerciale ed il diritto civile in un unico codice, ma nel segno della COMMERCIALIZZAZIONE DEL DIRITTO PRIVATO Il libro IV (Delle obbligazioni), che disciplina unitariamente le obbligazioni senza più distinguerle in “civili” e “commerciali”, accoglie in larga misura principi e regole che nel sistema previgente (caratterizzato dalla duplicità dei Codici, Civile e di Commercio) erano propri della disciplina degli atti e delle obbligazioni “commerciali”.