La piralide del mais (ppt)

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LA PIRALIDE DEL MAIS
SISTEMATICA
Regno: Animalia
 Classe: Insecta
 Sottoclasse: Pterygota
 Ordine: Lepidoptera
 Famiglia: Pyralidae
 Sottofamiglia: Pyraustinae
 Genere: Ostrinia
 Specie: Ostrinia nubilalis Hb.

INFORMAZIONI GENERALI
Origine eurasiatica;
 Ampiamente diffusa in Europa e America settentrionale;
 Polifago;
 Le larve danneggiano numerose piante erbacee, sia coltivate che
spontanee. Il mais è il bersaglio preferito;
 Da sempre presente in Italia, negli ultimi anni l’interesse al
controllo del parassita è aumentato sia a causa di una crescente
pericolosità sia a seguito dei numerosi studi condotti per
documentare i danni causati ;
 La presenza della piralide aiuta lo sviluppo dei funghi
(micotossine);
 Clima favorevole: estati miti e umide con temperature minime
notturne.

DESCRIZIONE
MORFOLOGIA
Uova
Larva
Adulto
• Appena deposte sono bianche
• In pochi giorni si imbruniscono
• 4-5 giorno si intravede la capsula cefalica
• misura circa 20-25 mm di lunghezza
• Si presentano di colore grigiastro o nocciola, con bande
longitudinali, una mediana e due laterali, tendenti al verde
• Capo e protorace bruno scuro
• Farfalla di medie dimensioni (circa 25-30 mm di apertura alare);
• Dimorfismo sessuale: maschio più piccolo della femmina
• Ali anteriori giallastre, con variegature più scure nel maschio e
meno evidenti nella femmina; l
• Ali posteriori uniformi e color crema, nelle femmine la tonalità di
colore è più chiara.
ORGANI ATTACCATI
DANNI
Fisiologici
• La formazione di gallerie porta ad una alterazione
delle funzionalità metabolica della pianta impedendo
il normale flusso di acqua, sostanze nutritive ed
elementi prodotti dalla fotosintesi.
• Causa: decremento produttivo con stroncatura dei
fusti indeboliti.
Quantitativi
• Stroncatura dei tutoli con conseguenza della
perdita di raccolto.
Qualitativi
• Le gallerie e i fori causati dall’attacco
dell’insetto costituiscono la via di accesso di
alcuni funghi parassiti, i più diffusi sono del
genere Fusarium e Aspergillus.
CHI CREA I DANNI?
Larva: di prima
generazione
Larva: di seconda
generazione
• Guaine fogliari,
• Foglie
• Entrano nel
culmo, dove,
raggiunta la
maturità e si
incrisalidano.
• Attaccano le
spighe,
• Rodono le
cariossidi,
• Penetrano nei
tutoli e culmi
danneggiandoli
(spingendosi fino
alla base, dove
trascorrono
l'inverno).
adulti
• Non creano
particolari danni.
CICLO BIOLOGICO
La piralide compie 2-3 generazioni all’anno. Sverna come larva matura nei
residui della coltura rimasti in campo, quali fusto, spighe e negli stocchi del mais e
nelle erbe infestanti.
PRIMA GENERAZIONE
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Dopo lo sfarfallamento e la deposizione, le larve si sviluppano
nell’arco di circa 1 mese.
Non attacca le piante molto giovani (fino alla 6° foglia) per la
presenza di un glucoside ad azione repellente, DIMBOA ( poco
attrattivo dalla larve).
Successivamente le larve attaccano i giovani tessuti fogliari delle
piante di mais ancora arrotolati su se stessi.
Il primo volo si verifica verso la fine di aprile e i primi giorni di
maggio, con temperature superiori ai 13 – 14°C (i maschi
sfarfallano prima delle femmine (proterandia)).
• Dopo circa 2 giorni dallo sfarfallamento avviene
l’accoppiamento.
• In seguito avviene l’ovi deposizione in cui ogni
femmine depone circa 10 ovature per notte per 10
notti (ognuna di 15-30 uova) sulla pagina inferiore
delle foglie.
Vale per tutte
le generazioni
SECONDA GENERAZIONE
Le uova si schiudono 3-7 giorni dopo la
deposizione.
 Si sviluppa sulle piante ormai accresciute e
penetra i fusti, gli apici vegetativi, i peduncoli
delle spighe e le spighe stesse.
 Verso il 3°-4° stadio le larve penetrano
nello stocco creando delle gallerie,
indebolendolo e rendendo la pianta suscettibile
agli stroncamenti.

TERZA GENERAZIONE
Solo nelle regioni più calde, alla fine
dell’estate gli adulti della seconda
generazione depongono le uova dalle
quali si svilupperà la terza generazione di
insetti.
 Le larve si alimenteranno delle guaine
fogliari , del tessuto del collare, dei fusti,
dei peduncoli e della pannocchia.

MEZZI DI LOTTA AGRONOMICI
Sfibratura degli stocchi e aratura,
 Rotazione delle colture,
 Scelta della varietà e delle tecniche colturali che
favoriscono uno sviluppo equilibrato del mais ( tra cui di
uno stocco robusto) anticipo delle semine (sfasamento
ciclo biologico della Piralide)

MEZZI DI LOTTA CHIMICI
Solo in caso di forti infezioni si attua la lotta chimica;
consistete in un intervento, alla comparsa della prima
generazione ( prima che penetri nel culmo). Trattamenti
ripetuti sulla seconda generazione solo in caso di
necessità.
 I trattamenti vengono effettuati in base intervenire in
funzione dei voli rilevati con le trappole a feromoni del
tipo a cono di rete o trappole luminose.
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MEZZI MECCANICI PER I
TRATTAMENTO CHIMICI
IRRORATRICI A CANNONE

Larghezza di lavoro 40 m, che
consente di coprire un appezzamento
con due passaggi lungo i bordi;
macchinario ad aero-convenzione.
MEZZI DI MONITORAGGIO
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Trappola a cono di
rete:innescata con
ferormoni che attira i
maschi, o con aroma
naturale
(fenilacetaldeide/PAA)
che attira entrambi i
sessi;
Trappole luminose:
l’abitudine degli adulti di
dirigersi verso fonti di
luce.
MEZZI DI LOTTA BIOLOGICI
E BIOTECNOLOGICI
L’uso di preparati a base di Bacillus thuringiensis;
 L’utilizzato dell’ Imenottero trichogramma; parassitizzazione
delle uova della piralide;
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Nuova tecnica biotecnologica (messa a punto dagli USA) con
l’uso DNA ricombinante, fra il genotipo di alcuni ibridi di Mais
ed alcuni geni del Bacillus thuringiensis.
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