sult.it ercasi Sconfiggere la piralide - Fito

agri-CONSULT consiglia
Sconfiggere la piralide
Sconfiggete la piralide del bosso con i nostri consigli!
Una pericolosa minaccia incombe da qualche stagione sui bossi
(Buxus spp.) – pianta diffusissima
nei nostri parchi e giardini – : è la
Cydalima perspectalis, nota come
piralide del bosso.
Questo insetto, un lepidottero appartenente alla famiglia delle Pyralidae, originario dell’Estremo Oriente, è stato segnalato in Europa per
la prima volta nel 2007 in Germania, mentre in Italia ha fatto la sua
comparsa solo nel 2011.
Essendo di recente introduzione,
non è ancora del tutto chiaro il suo
ciclo biologico: si è certi che compia 2-3 generazioni all’anno e che
sverni come larva in un bozzolo
formato tra le foglie; particolari
condizioni climatiche – caldo intenso e alta umidità – possono accelerare i tempi biologici dell’insetto,
che a maturità si presenta come
una piccola farfalla biancastra con
bande scure sui bordi.
In realtà Cydalima perspectalis non
causa danni quando è ormai adulta,
ma è molto pericolosa quando, allo
stato di larva, si nutre delle foglie
del bosso in modo molto vorace,
defogliando la pianta in pochissimi
giorni.
La diagnosi sicura di infestazione
della piralide si ha grazie alle tracce
lasciate dalle larve, in particolare
alle tele bianche simili a ragnatele
e alla rosura presente, cioè i loro
escrementi.
A seconda del periodo in cui ispezioniamo la pianta, possiamo trovare l’insetto presente in diversi stadi: all’inizio di ogni generazione
si possono notare gruppi di uova
giallastre sulla pagina inferiore della foglia; le larve erodono le foglie
in maniera diversa a seconda dello
stadio di accrescimento: le larve
appena nate si nutrono della pagina inferiore delle foglie, lasciando
intatta la pagina superiore; le larve
mature si nutrono dell’intera lamina
fogliare, lasciando intatta solo la
nervatura centrale.
Le larve mature – lunghe 5 centimetri – sono verdi con striature nere
e bianche e si incrisalidano ben nascoste all’interno della vegetazione.
Come ci si può difendere da questa
minaccia esotica?
Mentre per piccole infestazioni si
può provvedere manualmente alla
raccolta e distruzione delle larve in
primavera alla schiusura delle uova
o in autunno quando svernano nei
loro bozzoli, in caso di pesanti attacchi, Agri-Consult consiglia interventi su larve giovani con Bacillus
thuringensis, un batterio entomopatogeno attivo però solo su larve nei
primi stadi; altrimenti, in presenza
di larve mature – ed è la situazione
più comune – , si possono impiegare prodotti abbattenti come Runner
e Decis.
Bisogna sottolineare che i trattamenti sono esclusivamente curativi
e non preventivi e devono essere
eseguiti solo in presenza di infestazioni.
È bene integrare poi la lotta chimica
con opportune concimazioni con
biostimolanti – ORGANIC PLANT
FEED – al terreno per favorire la
nuova emissione di foglie e sostenere la ripresa della pianta.
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