La prospettiva di genere

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Donne e Uomini percorsi
condivisi
Il concetto di genere: definizione, sviluppo
storico e sua applicazione nella
comprensione del fenomeno della violenza
Incontro 14 maggio 2014
La prospettiva di genere
• Sex-gender system (Rubin G., 1975)
l’insieme dei processi, delle modalità di
comportamento, delle costruzioni simboliche e
delle forme di adattamento attraverso le quali
ogni società trasforma la sessualità biologica in
prodotto dell’attività umana, organizzando non
solo la divisione dei compiti fra gli uomini e le
donne, ma anche costruendo le rispettive sfere di
vita
La prospettiva di genere
In particolare, il genere va inteso come quella
dimensione di carattere relazionale che rinvia
alle costruzioni congiunte del maschile e del
femminile nella sfera sociale e culturale e, in
parallelo, alle disparità di accesso - legittimate
da quelle costruzioni - alle risorse materiali,
sociali e simboliche da parte di uomini e donne
(Piccone Stella e Saraceno, 1996; Bimbi,
2003).
La prospettiva di genere
Detto altrimenti, la capacità di comprendere
che la realtà sociale è sessuata, che esprime e
sottintende continuamente costruzioni sociali
del maschile e del femminile e forme sessuate
di rappresentazione e percezione del mondo
(Connell, 2002/2006) da al nostro sguardo la
possibilità di estendersi e di arricchirsi
(Kimmel, 2000)
La prospettiva di genere
Potenzialità del concetto
• A differenza di quello di “condizione
femminile”, esso non si limita a segnalare
un’esperienza di subordinazione o di
oppressione delle donne rispetto agli e dagli
uomini, ma pone in modo radicale la questione
della costruzione dell’appartenenza di sesso in
chiave relazionale;
La prospettiva di genere
• Si pone quale principio organizzativo delle
strutture sociali, che prefigura per donne e
uomini disparità di accesso alle risorse
materiali, sociali e culturali (Bimbi, 2003;
Piccone Stella e Saraceno, 1996);
• Può essere considerato come base di valori
normativi che definiscono traiettorie sociali
costruite sulla appartenenza di sesso (relazione
con i ruoli sessuali).
La prospettiva di genere
Ruoli sessuali
l’insieme di comportamenti, doveri e aspettative
connesso alla condizione maschile e femminile, dunque
quelle dimensioni socialmente normate e fra loro
interconnesse, attraverso le quali funziona e si struttura
l’organizzazione sociale delle appartenenze di sesso
(Nedelmann, 1997).
La prospettiva di genere
L’attenzione per il genere non rimanda dunque
semplicemente all’interesse per le modalità
attraverso le quali “si diventa donne e uomini”,
ma anche all’analisi di come i modelli e i
rapporti di genere informano le modalità di
organizzazione sociale, attraversando e
specificando le forme di differenziazione e
disuguaglianza, e i meccanismi di riproduzione
sociali, legati, ad esempio, ai ruoli.
La prospettiva di genere
In questo senso, il genere può essere considerato
il primo terreno all’interno del quale il potere si
manifesta (Scott, 1988).
Il saggio di Scott ha quale scopo quello di
analizzare come si sia costruito il sapere sulla
differenza sessuale e attraverso quali modi si
stabiliscano specifiche relazioni di potere e di
subordinazione fra uomini e donne
La prospettiva di genere
In sintesi, il genere costituisce una lente a
grana fine attraverso la quale è possibile
guardare alle trasformazioni di carattere
sociale, economico e culturale, mettendo in
luce il ruolo che, al loro interno, giocano le
relazioni fra uomini e donne (Bimbi, 2003;
Butler, 2004/2006; Griffin e Braidotti, 2002).
La prospettiva di genere
Adottare una prospettiva di genere significa,
dunque, in chiave strettamente sociologica,
mettere a fuoco i modi e le forme attraverso le
quali le relazioni di potere fra i due sessi si
definiscono e si trasformano nel corso del tempo,
dentro le istituzioni, nella vita quotidiana.
Il rapporto fra le donne e la violenza maschile porta
esplicitamente l’impronta di questi rapporti di
potere.
La prospettiva di genere
La prospettiva di genere può dunque risultare
fondamentale per capire il modo in cui
l’appartenenza sessuale e la differenza tra i sessi
vengono socialmente costruite ed utilizzate come
forme di spiegazione e legittimazione dei
fenomeni sociali (Leccardi, Jedlowski, 2003).
La prospettiva di genere
Bisogna sottolineare come la presenza delle
donne all’interno di più universi sociali e
simbolici, dal lavoro per il mercato alla famiglia,
comporti oggi un aumento di complessità delle
identità femminili, che sempre meno possono
essere ricondotte unicamente al modello “mogliemadre” (Saraceno, 1988).
La prospettiva di genere
Tema dell’identità di genere
Con questa espressione si intende la
percezione sessuata di sé e del proprio
comportamento,
acquisita
attraverso
l’esperienza personale e collettiva, che rende
gli individui capaci di relazionarsi agli altri.
La prospettiva di genere
Identità di genere
Fattori biologici e dimensioni sociali
La prospettiva di genere
Identità di genere
Secondo Butler (2006), l’identità non è una
condizione statica, ma è essa stessa azione.
L’identità è una “pratica” in cui il soggetto non
preesiste a ciò che fa, ma si costituisce nel suo
fare, assieme agli altri che gli forniscono gli
strumenti e le istruzioni.
La prospettiva di genere
Identità di genere
La questione delle identità di genere e dei loro
processi di trasformazione: la diversa velocità
dei processi di mutamento delle identità di
genere di uomini e di donne
La prospettiva di genere
Anche il concetto di genere ha carattere
dinamico, in quanto dimensione sociale è
interno ai processi di mutamento storicosociali. Muta nel tempo e nello spazio.
La prospettiva di genere
Diseguaglianze di genere si riducono nelle
dimensioni normative, ma non nelle pratiche
Stendere un nuovo contratto di genere,
adeguato ai nostri tempi
Pensare politicamente alle questioni culturali
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