Francesca_Piccolo - Liceo Economico Sociale M. Serao

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NATIVI AMERICANI
• Con l'espressione Nativi americani si intende indicare le
popolazioni che abitavano il continente americano prima
della colonizzazione europea e i loro odierni discendenti.
STORIA
Tutti gli scheletri umani ritrovati in America sono attribuibili a esseri
umani biologicamente moderni.Si può supporre che le Americhe non
furono popolate da esseri umani finché questi non furono in grado di
sviluppare la tecnologia necessaria che consentisse loro di sopravvivere
ed esplorare la tundra del nord-est dell'Asia.Queste condizioni
necessarie non furono raggiunte prima di 40 000 anni fa. Non ci sono
dubbi però che il Nord America fu inizialmente popolato da cacciatoriraccoglitori che si espandevano verso est da quella che è l'odierna
Alaska.I primi gruppi di cacciatori-raccoglitori avrebbero attraversato la
Beringia un istmo largo un migliaio di chilometri che univa l'Asia e il
Nord America, in un periodo tra 16000 a.C. e il 11000 a.C.
• Le ricerche di Luigi Luca Cavalli-Sforza e dei suoi collaboratori,
sostengono che i primi esseri umani siano arrivati nel continente circa
40 000 anni fa dall'Asia attraverso lo Stretto di Bering,via mare.Il
modello Clovis individuava invece tre ondate migratorie, avvenute
circa 12 000 anni fa, dall'Asia attraverso le terre emerse dello Stretto
di Berling,la Beringia.Altri flussi migratori si sono succeduti, nel
passare dei secoli, da nord verso sud.
Calo demografico e sterminio dei Nativi
• Per genocidio dei Nativi americani o genocidio indiano si intende il calo
demografico e lo sterminio sistematico condotto con motivazioni di
controllo del territorio, economiche, etniche, politiche o religiose dei
Nativi americani (detti anche Indiani d'America, Pellerossa o, nel centrosud America, Indios e Amerindi),e perpetratosi dall'arrivo degli Europei
bianchi alla fine del XV secolo fino al secolo XX periodo in cui si ritene che
una popolazione compresa tra i 50 e i 100 milioni morì a causa dei
colonizzatori, molti come conseguenza diretta di guerre di conquista
avvenuta con armi dispari, perdita del loro ambiente,razzismo,cambio
dello stile di vita e malattie introdotte volontariamente o
accidentalmente, mentre molti furono oggetto di deliberato
sterminio,poiché considerati biologicamente inferiori (teorie di
supremazia razziale) o culturalmente barbari (teorie di supremazia
culturale).
• L'impatto sulla composizione etnica della popolazione ebbe diversi
caratteri, con differenze significative di comportamento tra i
conquistatori di matrice neolatina (spagnoli e portoghesi) o
anglosassoni.Negli attuali Stati Uniti D'America e Canada lo sterminio
fu massiccio e devastante per le popolazioni native, con scarsissime
unioni tra i popoli venuti a contatto, conseguente scarsa discendenza
e assimilazione culturale forzata diffusa.Nel Centro e Sudamerica
questo fenomeno venne contrastato da una parte consistente dei
colonizzatori stessi, con la conseguenza che gran parte di queste
nazioni sono tuttora popolate da percentuali consistenti e a volte
maggioritarie di nativi americani o da individui nati dall'unione tra
l'elemento indigeno e colonizzatore. Nel Nordamerica, tra l'altro
relativamente meno popolato, l'impatto fu più devastante a causa
delle minori remore da parte dei colonizzatori e dalla loro minore
tendenza ad unirsi alla popolazione indigena; la conseguenza è che le
percentuali di indigeni nordamericani sono drasticamente più basse.
La figura del Nativo americano oggi
Nei tempi moderni invece, le civiltà mesoamericane o andine, sono state
esaltate per il glorioso passato mentre vi è stata una svalutazione del
presente, per la quale i discendenti di queste civiltà avrebbero subito una
sorta di imbarbarimento. Questa concezione è stata talmente sostenuta che
gli indigeni stessi si sono convinti della sua autenticità.Parallelamente alla
diffusione di questi stereotipi negativi sugli indigeni americani, si è assistito
alla fioritura del mito del buon selvaggio di Jean-Jacques
Rousseau.Ovviamente anche questa è una distorsione della realtà che si basa
su una visione dualistica incentrata sulla dicotomia bene/male.Nel corso
degli anni sono fioriti tutta una serie di luoghi comuni sui nativi americani
molto spesso veicolati anche da mezzi di comunicazione di massa come
i fumetti, il cinema,la televisione,la pubblicità.
• La frattura tra questi due mondi,colonizzati e i colonizzatori, non è
comunque stata ancora ricomposta completamente: il passato
continua a influenzare, spesso in modo tragico, il presente. La presa di
coscienza della propria storia e la rivendicazione sistematica dei
propri diritti si è iniziata solamente nel XIX secolo.Spesso gli indigeni,
per non far scomparire le loro culture, utilizzano una strategia basata
sulla resistenza al dominio imposto. È una tattica sotterranea, spesso
silenziosa, che raramente sfocia in azioni dimostrative ma non per
questo meno decisa e risoluta.
Le tradizioni
Le tradizioni dei nativi americani sono:
Danza pioggia
Alimenti indiani
Rito guarigione
Bevanda nativi
Spiritualità Nativi
Preghiere indiani
Frasi famose
Musica indiani
Costruire Chanunpa
La religione
• La religione più diffusa è conosciuta con il nome di Chiesa nativa americana. È
una chiesa sincretistica che unisce elementi dello spiritualismo nativo provenienti
da un numero di differenti tribù con elementi simbolici tipici del Cristianesimo. Il
suo rito principale è la cerimonia del peyote. La Chiesa del Peyote ha aiutato
molto i popoli nativi a uscire dal vortice di decadenza alla quale il popolo rosso
era arrivato apprendendo gli usi e costumi ma soprattutto i vizi dei bianchi,
recuperando almeno in parte le proprie radici culturali perse dopo i vari stermini
perpretati dagli invasori europei per puri fini commerciali e di guadagno.Molto
della cultura indiana americana si è andata mischiando ai simboli cattolici degli
invasori, così come già accadde anche per quello che riguardava la tratta degli
schiavi africani che mischiarono tradizioni nere a quelle cattoliche pur di poter
continuare a pregare le loro entità.Nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti
d'America, specialmente nel Nuovo Messico, il sincretismo tra
il Cattolicesimo portato dai missionari spagnoli e la religione nativa è piuttosto
comune; i tamburi, i canti e le danze dei Pueblo sono regolarmente parte
dellaMessa.
Musica e Arte
La musica dei Nativi americani è monofonica anche se ci sono notevoli eccezioni. La musica
nativa tradizionale prevede i tamburi ma pochi altri strumenti, anche se i flauti vengono
impiegati da alcuni gruppi. La tonalità di questi flauti non è molto precisa e dipende dalla
lunghezza del legno usato e dalla grandezza della mano del suonatore.La forma più diffusa
di musica pubblica tra i Nativi americani negli Stati Uniti è il pow-wow. Durante questa
manifestazione, così come nell'annuale Gathering of Nations ad Albuquerque nel Nuovo
Messico, membri di gruppi di suonatori di tamburi si siedono in cerchio intorno a un
grande tamburo, mettendosi a suonare all'unisono mentre cantano nelle loro lingue native
e i danzatori colorati ballano in senso orario intorno ai suonatori.Le attività musicali e
artistiche scandiscono la vita degli indiani molto più del lavoro, che è ridotto al minimo
necessario per la sopravvivenza.Le sonorità dei Nativi americani sono state riprese anche
da molti artisti di musica pop e rock, come ad esempio Robbie Robertson (The Band, con
Bob Dylan) originario di madre indiana.L'arte dei Nativi americani costituisce una categoria
importante nel panorama dell'arte mondiale. Il contributo dei Nativi americani include
stoviglie di terracotta, gioielli, vestiti, sculture.
Tieni stretto ciò che è buono
anche se è un pugno di terra
Tieni stretto ciò in cui credi,
anche se è un albero solitario.
Tieni stretto ciò che devi fare,
anche se è molto lontano da qui.
Tieni stretta la vita,
anche se è più facile lasciarsi andare.
Tieni stretta la mia mano,
anche quando mi sono allontanato da te.
Creato da:
Francesca Piccolo,Ilena Rega,Rachele Perfetto
e Annamaria Di Paola.
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