La piramide alimentare è un grafico concepito per invitare la popolazione a seguire i consigli dietetici proposti da un organismo o una società qualificata in materia di salute. Per interpretarla, si parte dal presupposto che gli alimenti situati al vertice della piramide sono quelli che dovrebbero essere consumati in piccole quantità e, di conseguenza, gli alimenti posti nella parte bassa sono quelli che bisogna consumare con più frequenza e in quantità maggiori. La nuova piramide della Dieta Mediterranea moderna proposta dall’INRAN (Istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione) segnala i cibi da includere nei pasti principali e, salendo, gli alimenti che vanno introdotti ogni giorno, ma non per forza in tutti i pasti. Per la prima volta viene detto agli italiani di mangiare la stessa quantità di carne (“non più di 2 porzioni a settimana“ ) e di legumi (“ almeno 2 porzioni a settimana“• ). Il suggerimento è di consumare prodotti locali e di stagione. Per attività fisica moderata e regolare si intende semplicemente praticare un’attività motoria (non necessariamente sportiva) che non sia eccessivamente intensa (es. camminare, correre, nuotare o pedalare, fare giardinaggio, salire le scale, ecc.), per almeno 30 minuti al giorno e per almeno 5 giorni alla settimana. La seconda piramide riflette le abitudini alimentari e comprende le tradizioni dell’Africa. La cucina prevede soprattutto alimenti freschi come frutta e verdura a foglia situate alla base della piramide. Poco sopra ci sono gli alimenti più nutrienti e a basso contenuto di sodio, zuccheri e grassi insaturi. In questa sezione, che costituisce la base giornaliera da cui partire, abbiamo frutta come banane, papaia, anguria e avocado, verdura come carote e melanzane e infine tuberi, fagioli, noci e arachidi, oltre ai cereali. Spezie e salse tradizionali vanno consumati almeno due volte a settimana, come pure pesce e frutti di mare. La carne rientra con uova, pollo e olio nella lista degli alimenti da mangiare moderatamente, seguita da yogurt e latte. In cima sono stati collocati i dolci. La piramide asiatica è molto simile a quella mediterranea, in quanto privilegia i carboidrati e penalizza proteine animali e grassi. La carne occupa infatti l’apice della piramide, seguita, procedendo dall’alto verso il basso, dai livelli dei dolci, di uova e pollame, di pesci e latticini e di oli vegetali. Sotto questo livello si trova un livello composito, popolato da frutta, legumi, noci e semi vegetali e verdura. La base della piramide è costituita da riso, prodotti a base di farina impastata (simili alla nostra pasta), pane, miglio, grano e altri cereali integrali. In una versione proposta dai promotori dello stile di vita mediterraneo - asiatico , la piramide si appoggia su una base di esercizio fisico giornaliero, anche se tale indicazione non compare in tutte le descrizioni della piramide asiatica. La piramide della dieta latino-americana propone un regime economicamente accessibile e semplice da preparare, seguendo le abitudini alimentari della popolazione della vasta area che va dal Centro al Sud - America. Alla base troviamo gli alimenti di ogni pasto: verdure, frutta (avocado, cocco e mango, tipiche di queste zone), cereali integrali come riso, mais, legumi (fagioli e lenticchie) e infine erbe e spezie come coriandolo, prezzemolo, cannella e peperoncino. A seguire pesce e frutti di mare per almeno due volte a settimana, mentre tra i cibi da consumare moderatamente troviamo pollo, uova, formaggio, yogurt, e tra le bevande vino e birra. In cima alla lista la carne di manzo o maiale.