La fine della Rivoluzione: il Direttorio

La fine della Rivoluzione: il
Direttorio
Dopo la morte di Robespierre (luglio 1794) e la fine della sua Repubblica/Dittatura e
del Terrore, comincia la fase del Direttorio (1795-1799), più moderata.
La Francia è una Repubblica governata:
1. da un Direttorio di 5 membri, con potere esecutivo;
2. da 2 Camere, dei Cinquecento e degli Anziani, con potere legislativo;
3. da una Magistratura, con potere giudiziario.
Il suffragio universale, istituito da Robespierre, è abolito. Votano solo i ceti borghesi
possidenti: il proletariato, che era stato sfruttato dalla borghesia per portare avanti la
Rivoluzione, è fuori dalla vita politica.
La ricca borghesia è riuscita ad ottenere il potere politico e continua ad aumentare
quello economico: si arricchisce ancora di più grazie alla grande libertà di commercio
concessa dal Direttorio. Con l’abolizione del calmiere sui prezzi, invece, le classi
popolari sono ridotti alla povertà.
Continua la guerra
Intanto nel 1796 la Francia è ancora in guerra con Austria ed
Inghilterra: le potenze europee vogliono impedire che le idee
rivoluzionarie e anti-monarchiche contagino altri Paesi.
Contro l’Austria sono predisposte 2 spedizioni: una verso Vienna,
un’altra verso l’Italia.
Napoleone Bonaparte
1. LA SPEDIZIONE IN ITALIA
La spedizione in Italia è affidata al giovane generale (di appena 26 anni) di
origine corsa Napoleone Bonaparte. L’Armata d’Italia posta al suo
comando doveva solo distrarre e tener impegnato il nemico ed invece il
generale comincia le sue prime conquiste, che lo condurranno presto a
creare un Impero.
36mila francesi guidati da Bonaparte riescono a battere 70mila tra austriaci
e piemontesi, grazie all’astuzia di Napoleone, che sbaraglia il nemico
affrontando i due eserciti separatamente.
I Savoia firmano l’armistizio di Cherasco, rinunciando a Nizza e alla Savoia;
Gli Austriaci, mentre Napoleone risale verso Vienna, firmano l’armistizio di
Lèoben, riconoscendo le conquiste nel nord Italia. Con il Trattato di
Campoformio, Napoleone «scambia» la Repubblica di Venezia (cedendola
all’Austria), in cambio del Belgio e della Lombardia.
REPUBBLICHE SORELLE
CONQUISTE IN ITALIA tra 1796-99
I territori conquistati in Italia sono organizzati come Repubbliche sorelle, cioè «alleate» della
Francia, in realtà poste sotto il suo controllo politico e militare. Nel nostro Paese Napoleone è
accolto come liberatore: i borghesi italiani pensano che egli porterà libertà, uguaglianza, fraternità
contro l’assolutismo di austriaci, piemontesi, dello Stato della Chiesa o dei Borbone spagnoli.
Le Repubbliche sorelle sono:
1. Repubblica Cisalpina, comprendente Lombardia ed Emilia Romagna;
2. Repubblica Ligure;
3. Repubblica Romana;
4. Repubblica Partenopea, comprendente il sud Italia tolto ai Borbone spagnoli.
In esse si attuano riforme in senso democratico: si approvano Costituzioni, si aboliscono i privilegi
feudali, si confiscano i beni della Chiesa, è riformata la giustizia.
LA POSIZIONE DI NOBILI, UOMINI DI CHIESA E POPOLO ITALIANO
Diversamente dai borghesi, nobiltà e clero restano nemici di Napoleone e delle idee rivoluzionarie in
generale: essi intendono conservare i privilegi di cui godono. Le fasce popolari più povere vengono
condizionate dall’aristocrazia e dalla Chiesa e non accolgono le idee repubblicane e democratiche francesi.
LE REPUBBLICHE IN ITALIA
Repubblica Cisalpina
Repubblica Ligure
Repubblica Romana
Repubblica Partenopea
Napoleone Bonaparte
2. LA SPEDIZIONE IN EGITTO
Per battere l’Inghilterra, Napoleone utilizza ancora una volta l’astuzia: conscio di
non poter salpare su un’isola, protetta dalla più potente flotta europea, tenta di
colpire la sua economia.
L’Egitto è il paese che fa da ponte tra Inghilterra ed Oriente. Gli Inglesi importano
dai paesi orientali le materie prime utili per l’industria nascente. Occupando
l’Egitto, Bonaparte avrebbe interrotto le importazioni inglesi e messo al collasso
l’economia britannica.
Con la Battaglia delle Piramidi (1798) Napoleone conquista l’Egitto.
Ma la flotta inglese interviene immediatamente: sconfigge Napoleone ad Abukir
(vicino ad Alessandria d’Egitto) e lo blocca in Africa, mentre la seconda coalizione
antifrancese, approfittando dell’assenza del grande generale, sconfigge i francesi
in Germania ed in Italia.
Napoleone Bonaparte Console
IL COLPO DI STATO 1799
La Francia, a causa della lunga guerra, è ormai allo stremo: economicamente
impoverita dalle ingenti spese militari e politicamente debole (il Direttorio si rivela
incapace di gestire la situazione, con le casse dello Stato svuotate e la
disoccupazione crescente).
Napoleone approfitta della situazione di crisi in Francia e attua un colpo di Stato:
elimina il Direttorio ed istituisce un Consolato (formato da 3 consoli). Si nomina
primo console e di fatto instaura una Dittatura, concentrando su di sé tutti i
poteri.
Le Riforme di Napoleone
Mentre è al potere, Napoleone si occupa di alcune importanti riforme:
RIFORMA AMMINISTRATIVA
Crea uno Stato centralizzato, in cui tutti i funzionari dipendono direttamente da lui. Si accerchia solo di
persone fidate e crea dei Licei per formare funzionari obbedienti ai suoi ordini.
DIRITTO
Napoleone si occupa di redigere un’importante opera per il futuro: nel 1804 esce il Codice Civile che
resterà alla base di tutti i moderni Codici europei.
Nel Codice Civile fa scrivere tutti i diritti conquistati dai francesi durante la Rivoluzione (uguaglianza dei
cittadini di fronte alla legge; diritto alla libertà di pensiero, diritto al lavoro, alla proprietà privata e
all’ereditarietà di essa, laicità dello Stato). Non tutti i diritti vengono rispettati: la polizia arresta
facilmente, i tribunali speciali condannano i nemici di Napoleone, la censura di stampa impedisce
l’uscita di giornali contrari al potere.
RELIGIONE
La Francia è uno Stato laico, in cui non è imposta una religione che i cittadini devono professare,
semplicemente è «a maggioranza cattolica». I beni della Chiesa sono confiscati e venduti ai borghesi. In
cambio, i sacerdoti sono stipendiati. I vescovi, pur essendo nominati dal Papa, devono essere
confermati dal Governo.
RIFORME ECONOMICHE
Fonda la Banca di Francia, rende più efficiente la riscossione delle tasse, risanando le casse dello Stato. I privilegi
feudali sono aboliti e la borghesia mercantile ha grande libertà di commercio.
Napoleone Bonaparte Imperatore
NUOVE VITTORIE
Napoleone sconfigge i propri avversari a Marengo (1800, Piemonte) e costringe
alla Pace tanto l’Austria (che gli riconosce le conquiste in Italia, comprese
Piemonte e Toscana) quanto l’Inghilterra (cui è restituito l’Egitto).
NAPOLEONE IMPERATORE
Il 2 dicembre 1804 nella chiesa di Notre Dame a Parigi, Napoleone si incorona di
propria mano imperatore (papa Pio VII è solo uno spettatore e gli porge la
corona). Subito dopo è sempre lui ad incoronare imperatrice la prima moglie
Giuseppina. Egli non considera il suo potere di origine divina, come i vecchi re
assolutistici, ma derivante dalla volontà popolare (il Senato gli propose il titolo di
imperatore ed un plebiscito – voto del popolo - riaffermò questa volontà. In realtà
tutto fu manovrato dall’abilità politica di Napoleone!)
Napoleone Imperatore nell’arte
L’IMPERO NAPOLEONICO
Germania
Polonia
Olanda
Spagna
Italia
Napoleone domina l’Europa
NUOVE CONQUISTE
Contro Napoleone imperatore si muove la terza coalizione: gli inglesi
dell’ammiraglio Horatio Nelson lo sconfiggono a Trafalgar (1805, vicino
Gibilterra), mentre ad Austerlitz (Moravia) è lui a battere austriaci e russi. Negli
anni seguenti (1806-1809) Napoleone vincerà ancora, dominando in tutta Europa:
dalla Spagna alla Germania, dall’Italia alla Polonia, all’Olanda. A capo di questi
paesi pone membri della sua famiglia.
BLOCCO CONTINENTALE CONTRO L’INGHILTERRA
Contro l’acerrima nemica – l’Inghilterra – usa ancora una volta la minaccia
economica. Istituisce il blocco continentale: tutti i Paesi da lui sottomessi non
possono commerciare con l’Inghilterra ed invita anche gli altri paesi europei a non
fare entrare navi inglesi nei loro porti. In questo modo intende colpire l’economia
inglese, ma in realtà mette in ginocchio la stessa Francia che necessita degli
scambi commerciali con l’Inghilterra. Molti paesi europei, pur essendo sotto il
dominio francese, non rispettano il blocco.
Napoleone Bonaparte in Russia
CAMPAGNA IN RUSSIA: INIZIA IL DECLINO DI NAPOLEONE
La Russia, conscia che la sua economia ne avrebbe risentito pesantemente, non
aderisce al blocco imposto da Napoleone contro l’Inghilterra e continua ad
esportare grano e legname e ad importare tessuti e macchinari. Bonaparte decide
allora di vendicarsi e parte con 600mila uomini alla conquista della Russia.
L’eccessiva ambizione questa volta lo tradisce: Napoleone deve affrontare enormi
distanze, l’arrivo del freddo e l’astuzia dei russi.
Giunti a Mosca, i francesi trovano una città abbandonata, data alle fiamme dai
suoi stessi abitanti fuggiti. I soldati russi non affrontano Napoleone al suo arrivo
ma, strategicamente, solo quando i suoi soldati presi di fame, infreddoliti e
ammalati, iniziano la ritirata. L’esercito russo decima facilmente l’esercito francese
già gravemente indebolito.
Solo 100mila soldati francesi fanno ritorno a casa.
Il declino di Napoleone
LA SCONFITTA A LIPSIA
Al rientro di Napoleone dalla Russia, le potenze europee approfittano della sua debolezza
e lo sconfiggono facilmente a Lipsia, in Germania, nel 1813: è nota come Battaglia delle
Nazioni, perché vi partecipa praticamente tutta l’Europa.
ESILIO ALL’ELBA
Napoleone è costretto ad abdicare (Trattato di Fontainebleau) ed è esiliato nell’isola
d’Elba (aprile 1814), nel Tirreno, mentre in Francia torna Luigi XVIII di Borbone, che
ristabilisce l’Ancien Regime, cancellando tutte le conquiste rivoluzionarie.
I CENTO GIORNI
Nel febbraio 1815 Napoleone fugge, con 1000 uomini fedelissimi, e a Parigi è accolto
come trionfatore dalle truppe francesi. Il nuovo governo dura 100 giorni, durante i quali
Napoleone affronta i nemici. A Waterloo, il 18 giugno 1815, è definitivamente sconfitto.
ESILIO A SANT’ELENA
Gli Inglesi lo confinano in un’isola sperduta dell’Oceano Atlantico: Sant’Elena. Qui muore
il 5 maggio 1821, mentre in Francia tornano i Borbone.
IN TUTTA EUROPA SONO RIPRISTINATE LE VECCHIE MONARCHIE…
Napoleone dopo Waterloo nell’arte
La vita di Napoleone