pls : progetto lauree scientifiche

PLS : PROGETTO LAUREE
SCIENTIFICHE
Referente: Prof.ssa Francesca Maiello
Alunni partecipanti: Calderone Fabiana,
Cataldo Francesco, Cotroneo Matilde, D’orzo
Giorgia, Eletto Federica, Foresto Marco, Izzo
Roberta, Melillo Francesca.
LA SCENA DEL CRIMINE
L’esperienza è incentrata sul
risolvere un delitto immaginario
avvenuto nella biblioteca del
dipartimento di chimica
dell’università Federico II. Tramite
l’osservazione della scena si
delinea la dinamica della vicenda
e in seguito la repertazione dei
campioni e la loro successiva
analisi per stabilire la presenza o
meno di un ipotetico sospettato
sulla scena del crimine. I reperti
saranno di natura biologica in
modo di identificare la presenza
di DNA , fluidi biologici e
campioni non biologici che
verranno analizzati per risalire
alla loro natura.
LA REPERTAZIONE
La Repertazione è finalizzata all’acquisizione
scrupolosa di elementi che possono risultare utili alle
indagini.
Gli studenti, come dei veri agenti di polizia scientifica,
hanno indossato camici, guanti e mascherine per
evitare contaminazioni biologiche raccogliendo tutti i
reperti, contrassegnati da lettere e numeri,
etichettandoli e conservandoli negli appositi
contenitori e provette.
ESTRAZIONE DEL
DNA:
Utilizzando enzimi di restrizione, i frammenti
verranno analizzati mediante un processo di
elettroforesi. L'elettroforesi è un metodo di
separazione basato sulla diversa velocità di
migrazione di particelle elettricamente cariche
attraverso una soluzione, sotto l'influenza di un
campo elettrico.
ANALISI DEI CAMPIONI
MEDIANTE
SPETTROMETRIA DI
MASSA:
POLVERE DA
SPARO
DROGHE
PROTEINE PER
L’INDIVIDUAZIONE
DI FLUIDI
BIOLOGICI
ANALISI POLVERE DA
SPARO:
Le tracce di polvere nera
presente sulla pistola saranno
recuperate e risospese in
opportuna soluzione per
essere analizzate mediante
ICP-MS. Tale metodica analitica
è in grado di determinare
diverse sostanze inorganiche,
presenti in concentrazioni
molto basse. I residui di sparo
sono costituiti da una mix di
sostanze generate da un colpo
d’arma. Subito dopo lo sparo, i
residui, fuoriescono dall’arma
come vapore e si solidificano in
particelle che si depositano
sulle mani e i vestiti di chi
spara. L’eventuale presenza di
bario, antimonio e piombo
permetterà l’identificazione del
reperto come polvere da
sparo.
ANALISI DELLE
DROGHE:
ANALISI DI PROTEINE PER
L’INDIVIDUAZIONE DI FLUIDI
BIOLOGICI:
Con una spatolina verrà
prelevata una piccola
quantità di polvere bianca
dalla bustina ritrovata sulla
scena del crimine.
Il campione sarà analizzato
mediante GC – MS (metodica
analitica che prevede
l’accoppiamento di un GAS
CROMATOGRAFO, che
separa i composti presenti
nel campione, inviandoli
successivamente allo
SPETTROMETRO DI MASSA).
Il fluido prelevato sulla scena
del crimine sarà sottoposto ad
IDROLISI ENZIMATICA che
causa la scissione di una
sostanza per effetto dell’
acqua, con l’aiuto di ENZIMI
PROTEOLITICI a bassa
temperatura (40 – 60°C) come
la TRIPSINA (prodotta dal
pancreas) che riduce le
proteine a polipeptidi più
piccoli o singoli amminoacidi
che possono essere assimilati
dall’intestino.
La miscela di peptidi sarà
analizzata mediante MALDITOF. I segnali saranno inseriti
in un software per la ricerca in
una banca dati di proteine.
L’identificazione delle proteine
caratteristiche del sangue
(EMOGLOBINA) permetterà
l’attribuzione del reperto,
come sangue, e ne definirà la
specie di provenienza.