Anatomia della tiroide La tiroide è una delle ghiandole endocrine più grandi e nell’adulto pesa circa 20 gr. È composta di due lobi (forma a farfalla) che giacciono ai lati della trachea sotto la laringe. I due lobi sono connessi fra loro da un lembo di tessuto detto istmo. Contrae rapporti con le ghiandole paratiroidi che appaiono come 4 piccoli noduli di colore più chiaro. Secerne gli ormoni tiroidei che hanno la funzione di aumentare la rate metabolica dell’organismo. Secerne anche calcitonina. istmo La ghiandola è molto vascolarizzata, tanto da essere uno degli organi più vascolarizzati dell’organismo e ha anche un’elevata capacità di crescita come si dimostra in casi di carenze di iodio in cui si verifica una condizione patologica nota con il nome di gozzo. Molto caratteristica è la struttura interna della tiroide che risulta essere organizzata in follicoli (100-300 µm) strettamente stipati. Nell’adulto sono circa 3 milioni. Nello spazio fra due follicoli si trovano le cellule parafollicolari che secernono l’ormone calcitonina. L’ultrastruttura microscopica delle paratiroidi è invece molto diversa perché le cellule sono invece strettamente assiepate ed organizzate in una sorta di rete a stretto contatto con i capillari sanguigni L’epitelio follicolare è monostratificato e cuboidale e l’interno del follicolo è riempito con un liquido che prende il nome di colloide la cui componente principale è una proteina detta tireoglobulina che serve come precursore degli ormoni tiroidei. Ogni follicolo è circondato da una fitta rete capillare. Vediamo come sono sintetizzati gli ormoni tiroidei. T3 e T4 L’ormone principale prodotto dalla tiroide è il T4 o tiroxina, mentre l’ormone T3 è prodotto in quantità decisamente inferiori. I composti monoiodotirosina (MIT) e diiodotirosina (DIT) non sono praticamente secreti nel sangue. Parte fondamentale della molecola di ormoni tiroidei è lo iodio. Poiché lo iodio non sempre è presente nella dieta in quantità adeguate, la tiroide ha la capacità di concentrarlo. Struttura degli ormoni tiroidei La tireoglobulina è una grossa (MW 660 kDa) glicoproteina la cui parte glicidica viene aggiunta alla parte proteica a livello dell’apparato del Golgi. Contiene 134 tirosine di cui solo alcune sono usate per fare T3 e T4. Dal Golgi la tireoglobulina viene secreta dal lato apicale delle cellule nel lume del follicolo. Qui viene iodinata ed immagazzinata come parte del colloide. Steps per la formazione degli ormoni tiroidei: – Captazione di iodio in forma ionica (I-) dal plasma attraverso un trasporto attivo secondario che è un simporto Na+/I- (iodine trap), il quale determina un elevato gradiente di iodio fra esterno e interno della cellula (circa 30 volte in condizioni normali e fino a 250 volte in casi di iperfunzionamento della ghiandola). A questo proposito va detto che è necessario ingerire con la dieta circa 1mg/settimana di iodio. 2. 1. – Diffusione verso la parte apicale della cellula e da qui verso la colloide. Nel follicolo lo iodio viene ossidato dall’enzima perossidasi tiroidea, che è una proteina integrale della membrana apicale della cellula, a formare iodio. La tireoglobulina viene organicata, cioè lega iodio sulle Tyr sostituendo uno ione H e questo processo è molto velocizzato dall’azione di un enzima detto iodinasi. Si forma così un residuo MIT che resta legato alla tireoglobulina mediante legami peptidici. Se viene aggiunto un altro iodio si forma DIT. A questo punto due Tyr iodinate adiacenti danno luogo ad un accoppiamento con formazione di tironina. 1MIT + 1DIT= T3 e 2DIT= T4 Quando è indotto il rilascio di ormoni tiroidei la cellula epiteliale emette pseudopodi nel lume del colloide circondando gocce di colloide e formando vescicole pinocitotiche che inglobano la tireoglobulina. All’interno della cellula la goccia di colloide si fonde con i lisosomi a formare un fagolisosoma i cui enzimi digeriscono la tireoglobulina e liberano gli ormoni tiroidei. Questi ultimi, a livello della parte basale della cellula, sono rilasciati in forma libera e passano nel sangue e quindi in circolo (90% T4 e 10% T3) MIT e DIT liberati nella cellula sono deiodati da una deiodinasi che permette di riciclare lo iodio per la formazione di nuovi ormoni. Il principale fattore di controllo per il rilascio degli ormoni tiroidei è il TSH (28 kDa) per il quale esistono specifici recettori a livello della membrana basale delle cellule epiteliali del follicolo. Tali recettori sono accoppiati all’adenilato ciclasi che porta ad un aumento del c-AMP. Quali sono gli effetti del TSH sulle cellule follicolari? Effetti del TSH. Il TSH stimola: 1. Captazione di iodio 2. Sintesi di tireoglobulina 3. Ossidazione dello iodio 4. Formazione di pseudopodi e inglobamento di colloide 5. Movimento dei lisosomi dalla parte basale a quella apicale 6. Movimento dei fagolisosomi in senso opposto 7. Attività di deiodinasi 8. Crescita delle cellule follicolari Tutto il sistema è sotto controllo ipotalamico attraverso l’asse ipotalamoipofisario. Infatti sappiamo che esiste un fattore TRH ipotalamico che interagisce con le cellule secernenti dell’adenoipofisi attraverso un meccanismo mediato dalla fosfolipasi C e quindi dal DAG e IP3. Lo stimolo principale per la secrezione di TRH e TSH è il freddo. Tuttavia gli ormoni tiroidei rispondono anche all’assunzione di cibo e alla diminuita rate metabolica durante il digiuno. Come sono trasportati nel sangue gli ormoni tiroidei? Essi circolano legati a proteine plasmatiche e fra queste in particolare alla globulina legante la tiroxina (TBG) di origine epatica, ma anche all’albumina e alla transtireina. In questo modo si mantiene un pool stabile di ormoni tiroidei da cui gli ormoni liberi sono rilasciati per legarsi alle cellule target. Nell’organo bersaglio il T4 viene convertito in T3 che è molto più attivo, anche se, di tutti gli ormoni tiroidei liberati, il T3 rappresenta solo il 7% e il T4 il 93%. Recettori per T3 e T4 Appartengono alla superfamiglia dei recettori nucleari e agiscono modulando l’espressione genica. I recettori per T3 e T4 si legano al DNA in assenza dell’ormone determinando in generale repressione della trascrizione. Il legame dell’ormone determina un cambiamento conformazionale del recettore che causa il suo funzionamento come attivatore della trascrizione. Il recettore degli ormoni tiroidei nei Mammiferi è codificato da due geni designati α e β. Inoltre il trascritto primario di ciascun gene può subire splicing alternativo generando diverse isoforme. Comprende tre domini funzionali: - Dominio di transattivazione: all’N-terminale interagisce con altri fattori di trascrizione a formare complessi che attivano o inibiscono la trascrizione. - Dominio che lega il DNA: si lega a sequenze del promotore dette hormone-responsive-elements - Dominio di legame dell’ormone e di dimerizzazione: al Cterminale The different forms of thyroid receptors have patterns of expression that vary by tissue and by developmental stage. Effetti degli ormoni tiroidei L’effetto generale degli ormoni tiroidei è quello di determinare un aumento della trascrizione nucleare di molti geni che codificano per proteine strutturali, enzimi, proteine di trasporto etc. con un generale aumento del metabolismo corporeo. Si può dire che rivestano un ruolo fondamentale nella regolazione dello sviluppo corporeo e nel controllo della velocità con cui avvengono le reazioni metaboliche dell’organismo. Non sono ormoni indispensabili per la vita, ma la loro mancanza determina un accrescimento corporeo più lento e non corretto, un’attività basale rallentata. L’ipotiroidismo ha comunque conseguenze più o meno gravi in funzione dell’età. Hanno un ruolo importante nella produzione di calore e nell’aumentato consumo di O2. Conseguenza ne è una forte vasodilatazione ed un aumento di frequenza e gittata cardiaca per distribuire più sangue, nonché un aumento della rate respiratoria. Sono essenziali per l’accrescimento corporeo e determinano regolazione del gene per il GH. N.B.: conversione di T4 in T3 che determina una percentuale del tipo 10% T4 90% T3 Una forte secrezione di ormoni tiroidei induce un aumento del metabolismo fra il 70 e il 100% che determina: Accelerazione dei processi metabolici per la conversione dei nutrienti in energia Accelerazione del catabolismo Eccitamento dei processi mentali (stimolano lo sviluppo del sistema nervoso fetale e neonatale) Aumento dell’attività cardiaca (aumento di frequenza, contrattilità e volume sistolico) Aumento della rate respiratoria Aumento della sudorazione Aumento delle secrezioni ghiandolari Aumento ovviamente del consumo di ATP Metabolismo Metabolismo lipidico: stimola la mobilitazione dei grassi con un aumento di acidi grassi nel sangue. Incrementa l’ossidazione degli acidi grassi. Metabolismo glucidico: potenziano l’ingresso di glucosio mediato da insulina nelle cellule, aumentano la gluconeogensi e la glicogenolisi per generare glucosio libero Nei soggetti giovani gli ormoni tiroidei hanno anche pesanti ripercussioni sulla crescita, tanto che soggetti ipotiroidei in fase giovanile manifestano problemi di accrescimento. Nella vita fetale sono fondamentali per il corretto sviluppo del cervello: la carenza durante lo sviluppo determina cretinismo. massa magra richiesta di vitamine uptake di glucosio gluconeogenesi assorbimento intestinale secrezione di insulina massa adiposa T3 , T4 colesterolo, fosfolipidi e trigliceridi nel plasma output cardiaco frequenza cardiaca volume ematico rate respiratoria secrezioni e motilità gi mobilizzazione dei grassi dai tessuti ossidazione degli acidi grassi Uno degli effetti principali degli ormoni tiroidei è l’induzione della termogenesi. Gli ormoni tiroidei agiscono infatti per disaccoppiare la funzione mitocondriale dalla produzione di ATP determinando la trascrizione di geni che codificano per proteine a funzione disaccoppiante. Il gradiente protonico mitocondriale viene sfruttato per produrre calore invece che per la formazione di ATP. Questo avviene soprattutto nel tessuto adiposo bruno che deve il suo colore proprio all’elevato numero di mitocondri presenti. Brown adipose tissue varies in color from dark red to tan, reflecting lipid content. Its lipid reserves are depleted when the animal is exposed to a cold environment, and the color darkens. In contrast to white fat, brown fat is richly vascularized and has numerous unmyelinated nerves which provide sympathetic stimulation to the adipocytes. Brown fat is most prominent in newborn animals. In human infants it comprises up to 5% of body weight, then diminishes with age to virtually disappear by adulthood. Brown fat is of particular importance in neonates, small mammals in cold environments, and animals that hibernate, because it has the ability to dissipate stored energy as heat. In contrast to other cells, including white adipocytes, brown adipocytes express mitochondrial uncoupling protein, which gives the cell's mitochondria an ability to uncouple oxidative phosphorylation and utilize substrates to generate heat rather than ATP. Exposure to cold leads to sympathetic stimulation of brown adipocyte via norepinephrine binding to beta- adrenergic receptors. As in white fat, sympathetic stimulation promotes hydrolysis of triglyceride, with release of fatty acids and glycerol. However, within brown adipocytes, most fatty acids are immediately oxidized in mitochondria and, because of the uncoupling protein, a large amount of heat is produced. This process is part of what is called non- shivering thermogenesis. Tessuto adiposo giallo vs tessuto adiposo bruno Gozzo Un tipico esempio di cattivo funzionamento della tiroide in seguito a mancanza di iodio nella dieta è lo sviluppo del gozzo. Senza iodio gli ormoni tiroidei non possono essere formati dai loro precursori 1. L’assenza di ormoni tiroidei determina il rilascio del fattore ipotalamico TRH 2. Questo stimola la secrezione di TSH ipofisario 3. Questo stimola la sintesi dei precursori di T3 e T4 che tuttavia non sono formati per mancanza di iodio. I precursori si accumulano determinando ingrossamento della tiroide e quindi il caratteristico gozzo. Ipertiroidismo e….. Quali sono le cause di ipertiroidismo? • morbo di Basedow -Graves • gozzo iperfunzionante • un nodulo iperfunzionante (adenoma tossico) • inappropriata secrezione di TSH • secrezione tumorale di fattori TSH simili • tiroiditi • assunzione farmacologica in eccesso di ormone tiroideo • tumori ovarici • metastasi di tumori tiroidei differenziati Si tratta nella maggior parte dei casi di una forma ad origine autoimmune. Le patologie autoimmuni della tiroide rappresentano, dopo il diabete, la forma più diffusa di malattie endocrine. Altre volte può trattarsi di una forma tumorale Gli effetti sono: Aumento della rate metabolica Scarsa tolleranza al caldo e sudorazione eccessiva Tendenza a perdere peso Affaticamento muscolare per catabolismo delle proteine contrattili Palpitazioni e tachicardia Irritabilità nervosa, tensione, ansia Esoftalmo per edema oculare ….ipotiroidismo (sindrome di Hashimoto) La tiroidite di Hashimoto è causata da anticorpi prodotti dal sistema immunitario che distruggono la tiroide. L’ipotiroidismo (nell’adulto detto mixedema) può essere dovuto a: Mancata produzione di T3 e T4 Carenza di TRH o TSH per cui la tiroide è scarsamente stimolata Carenza di iodio nella dieta e quindi mancata produzione di ormoni Gli effetti sono: Ridotta rate metabolica Scarsa tolleranza al freddo Tendenza ad aumentare di peso Scarsa resistenza muscolare Movimenti lenti e deboli Riflessi lenti e scarsa attenzione Gonfiore della faccia, mani e piedi per accumulo di mucoproteine nel tessuto connettivo (mixedema) Capelli ruvidi e scarsi; pelle secca e giallastra Tireotossicosi da hamburger Gli ormoni tiroidei si dice che siano oralmente attivi perché il consumo di carne proveniente dalla tiroide determina una caratteristica forma di ipertiroidismo. Diverse forme di questo ipertiroidismo erano dovute alla pratica, comune negli USA e ora abolita, di utilizzare la carne proveniente dal collo di animali macellati per fare hamburger. Poichè la carne della tiroide ha un colore rosso ed è localizzata nel collo, non veniva facilmente individuata e separata da altri tipi di carne e finiva nell’impasto di hambuger e salsicce. Il consumo di questi cibi facilmente induceva nei consumatori abituali una forma di ipertiroidismo anche con pesanti conseguenze. Quadro clinico dell’ipotiroidismo congenito Cretinismo Il cretinismo si sviluppa in neonati che manchino della funzione tiroidea. Prima della nascita il bambino riceve gli ormoni dalla mamma, ma poche settimane dopo la nascita inizia a manifestare difficoltà nei movimenti e la crescita fisica e mentale è molto rallentata. Insorge nanismo disarmonico perché gli ormoni tiroidei regolano con il GH l’accrescimento corporeo A 44 yr. old man who has always been cared for by his mother is presented. He is severely retarded and cannot communicate. He is only 40” tall, his epiphyses are still open, although severely damaged. He has very thick, dry skin. His tongue is thick, and he has a saddle nose. He still has his primary teeth; the secondary teeth have not erupted. Il sistema delle ghiandole paratiroidee insieme alla secrezione di calcitonina da parte della tiroide costituisce un sistema fondamentale per la regolazione del calcio e del fosfato plasmatico i cui sali sono fondamentali per la formazione delle ossa e dei denti. Prima di parlare dell’ormone PTH e della calcitonina vediamo qualcosa su calcio e fosfato e sul loro ruolo nel processo di ossificazione. Calcio e fosfato sono entrambi assorbiti per via intestinale. Il normale turnover di calcio giornaliero in un adulto è come segue: mg Intake 1000 Assorbimento intestinale 350 Secrezione nei succhi gastrointestinali 150 Assorbimento netto (350-150) 200 Perdita con le feci 800 Escrezione con le urine 200 Quanto calcio? Da dove? Per quanto riguarda il fosfato questo viene escreto con le urine. Quando la concentrazione plasmatica è uguale o inferiore a 1mM/l allora il rene non ne elimina perché viene tutto riassorbito per essere utilizzato. Se la concentrazione è superiore allora il rene ne elimina con le urine in accordo con la concentrazione plasmatica. Vedremo che l’azione del PTH e della calcitonina è coadiuvata dall’azione della vitamina D che deve essere attivata attraverso una serie di passaggi che avvengono nel fegato e nel rene portando alla formazione di un composto attivo che viene chiamato 1,25-(OH)2 -D3 (1,25diidrossicolecalciferolo). PELLE Colecalciferolo (D3) FEGATO 7-deidrocolesterolo 25-OH-colecalciferolo RENE 1,25-(OH)2-colecalciferolo EPITELIO INTESTINALE* Ca-binding-protein Ca-stimulated ATPase Fosfatasi acida Assorbimento intestinale di calcio * Effetto ormonale dell’ 1,25-(OH)2-colecalciferolo Calcio nel plasma e nel fluido interstiziale La concentrazione del calcio nel plasma è circa 9-10mg/dl ed è presente in tre diverse forme: 9%ca Ca legato a sali (diffusibile) non ionico 41% ca Ca legato a proteine, principalmente albumina (non diffusibile) 50% ionico diffusibile metabolicamente attivo Ca2+ Fosforo nel plasma e nel fluido interstiziale Il fosforo è presente in diverse forme: A. 30% fosforo inorganico 10% legato a proteine (non filtrabile) 90% ionico (liberamente filtrabile) • 5% esiste come sale di fosfato divalente di Ca o Mg • 30% come sale di Na • 65% ione fosfato libero 20% H2PO480% HPO42- B. 70% fosforo organico (fosfolipidi, fosfoproteine, fosfonucleotidi) Ormone paratiroideo: PTH Il PTH (ormone ipercalcemizzante) è secreto dalle ghiandole paratiroidee che sono 4 e localizzate subito dietro alla tiroide. Sono molto piccole e difficili da localizzare. Queste ghiandole, assolutamente vitali, contengono le cosiddette cellule principali che secernono PTH, oltre alle cellule ossifile che sono probabilmente cellule principali invecchiate. Lo stimolo principale per la secrezione di PTH è una diminuzione della concentrazione plasmatica di calcio. • Polipeptide finale attivo di 84 aminoacidi (9kDa) • Sintetizzato come parte di un pre-pro-ormone di 115 aminoacidi di cui una parte eliminata a livello del Golgi • Gene localizzato sul cromosoma 11 Osso Le ossa dello scheletro sono di due tipi: Osso corticale più esterno che forma la parte più compatta e forte, densamente impaccata, molto densa. L’osso corticale comprende l’85% dello scheletro. Non ha contatti con il midollo osseo. L’osso trabecolare è la parte spugnosa più interna composta da una matrice di collagene. Costituisce il 15% della massa scheletrica ed ha una rigidità ed elasticità che sopporta gli stress meccanici. Contiene al suo interno il tessuto ematopoietico. Il rimodellamento dell’osso avviene lungo tutto l’arco della vita, anche se rallenta con l’età. Il bilanciamento fra attività degli osteoblasti e degli osteoclasti risulta in degradazione e sintesi di nuovo osso. L’attività di questi due tipi cellulari si condiziona a vicenda attraverso una modulazione paracrina. Gli osteoblasti derivano da cellule mesenchimali e sono adagiati sopra l’osso. Sono cellule mononucleate e contengono la fosfatasi alcalina che ha una funzione importante nella mineralizzazione dell’osso. Depositano calcio nella matrice cioè formano l’osso corticale e producono collagene e altre proteine per formare la matrice interna. Dagli osteoblasti derivano gli osteociti che restano intrappolati nelle lacune interne pur rimanendo in contatto con gli osteoblasti di superficie. La matrice osteoide è formata da sali minerali e calcio sotto forma di idrossiapatite, mentre la parte organica è costituita da collagene. Sotto l’azione del PTH il calcio è catturato dagli osteociti, trasportato in superficie agli osteoblasti che lo pompano nel liquido extracellulare Gli osteoclasti sono cellule di origine macrofagica, plurinucleate che sono localizzate nella matrice dell’osso e vicino al sito di riassorbimento (lacune di Howship). Contengono fosfatasi acida contro il substrato minerale. Dapprima liberano calcio e poi degradano la matrice ossea. Fasi dell’ossificazione intramembranosa Differenziazione degli osteoblasti nel connettivo Formazione di gruppetti di osteoblasti che iniziano a secernere le componenti organiche della matrice La matrice (sostanza osteoide) va incontro a mineralizzazione Alcuni osteoblasti rimangono intrappolati in lacune ossee e si differenziano in osteociti L’osso si espande in direzione centrifuga rispetto al centro di ossificazione, formando estroflessioni dette spicole 4 tipi di cellule tre stadi evolutivi periostio della stessa cellula osteoblasto osteoide matrice ossea mineralizzata canalicolo osseo fibre collagene preosteoblasto osteoclasto: cellula derivante dallaosteoclasto linea monocitoorletto increspato macrofagica lacuna di Howship osteocito Gli osteoclasti riassorbono l’osso. Sono cellule grandi, plurinucleate, di forma irregolare, che derivano dalla linea cellulare ematopoietica. Gli osteoclasti hanno recettori specifici per la calcitonina e per 1,25(OH)2D3 , PTH. + - La secrezione di PTH è sotto controllo stretto dellla concentrazione del calcio plasmatico. Le cellule principali delle ghiandole paratiroidee portano infatti in superficie un recettore (140kDa) per il calcio legato a G-proteine. Se la concentrazione di calcio è elevata la subunità α della Gproteina mantiene attiva la PLC con formazione di IP3 e DAG. La produzione di cAMP è inibita e così la produzione di PTH. L’opposto avviene per basse concentrazioni di calcio con stimolazione del PTH. Quando il calcio è in valori fisiologici c’è un bilanciamento fra i due meccanismi che mantengono una valore basale di PTH. The calcium-sensing receptor is a member of the G protein-coupled receptor family. The large (~600 amino acids) extracellular domain is known to be critical to interactions with extracellular calcium. The receptor also has a rather large (~200 amino acids) cytosolic tail. Gli organi bersaglio dell’ormone PTH sono: Osso: riassorbimento di calcio e fosfato dall’osso stimolando l’attività degli osteoclasti Rene: riassorbimento tubulare di calcio dalle urine e formazione di 1,25-(OH)2D3. Intestino: riassorbimento di calcio grazie all’attivazione della vitamina D a livello renale. L’azione del PTH è mediata dal cAMP che funziona come secondo messaggero Parathyroid hormone (PTH) acts via a G-protein (G) linked receptor (R) to activate adenyl cyclase (AC) which converts ATP to cAMP. This second messenger stimulates signal transduction processes that activate various functions on bone cells and kidney tubular cells Assorbimento di calcio dall’intestino Il calcio entra attraverso i microvilli degli enterociti attraverso canali del calcio la cui apertura e chiusura è regolata dalla concentrazione del calcio stesso. Gli ioni sono trasportati verso la membrana basolaterale con una serie di proteine (calmodulina, calbindina e pompa Na+/Ca2+) che hanno un’affinità via via crescente per il calcio. In assenza di vitamina D l’assorbimento di calcio è fortemente compromesso. Un meccansimo alternativo prevede il passaggio transcellulare…… …..oppure formazione di vescicole endocitotiche. Tutti i meccanismi di trasporto richiedono Ca-BPs la cui sintesi è incrementata dalla vitamina D. Sindromi delle paratiroidi Elevati livelli ematici di PTH determinano iperparatiroidismo: se la causa risiede nelle ghiandole si parla di iperparatiroidismo primario (adenomi, iperplasia e cancro delle paratiroidi), mentre se dipende da cause esterne si parla di iperpartiroidismo secondario (disordini renali) Bassi livelli di PTH determinano ipoparatiroidismo. Le cause più comuni includono incidenti chirurgici derivanti da un’errata asportazione della tiroide, malattie autoimmuni ed errori metabolici congeniti Calcitonina L’ormone calcitonina è l’antagonista del PTH, nel senso che è un ormone ipocalcemizzante. È secreto dalle cellule parafollicolari della tiroide ed è un ormone proteico di 32aa (MW 3400) che deriva da un pre-proormone più grande. Contiene un singolo legame S-S. Lo splicing alternativo del trascritto primario dà origine al calcitonin-gene-related-peptide (CGRP) che funziona come mediatore a livello di SNC e sistema cardiovascolare. Il recettore per la calcitonina appartiene alla famiglia dei 7helix-spanning-receptors e attiva l’enzima AC. L’effetto principale della calcitonina è quello di diminuire i livelli di calcio plasmatico agendo su due bersagli principali: - Osso: inibisce l’azione degli osteoclasti - Rene: promuove l’escrezione urinaria di calcio e fosfato inibendo il riassorbimento tubulare L’ organo bersaglio principale della calcitonina è l’osso, mentre l’azione sul rene è più ridotta e sull’intestino praticamente assente. A livello dell’osso la calcitonina riduce la formazione di nuovi osteoclasti e ne riduce l’attività di riassorbimento. Sono due ghiandole, ciascuna del peso di circa 4 gr, che si trovano al di sopra dei reni da cui il nome surrenale. La loro integrità anatomica e funzionale è fondamentale per la sopravvivenza. Ciascuna ghiandola comprende due diverse entità funzionali: una parte corticale (circa l’80-90% del peso totale) una parte midollare. La parte midollare deriva ed è correlata al sistema nervoso autonomo simpatico derivando dalle cellule neuroectodermiche dei gangli simpatici. Secerne adrenalina e noradrenalina nelle reazioni di fight-and-fly response. Le ghiandole surrenali sono molto vascolarizzate ed hanno un flusso sanguigno per grammo di tessuto fra i più alti di tutto l’organismo. La parte corticale di derivazione epiteliale è suddivisa a sua volta in tre zone: Glomerulare (elettroliti → mineralcorticoidi): secerne aldosterone. Sovraintende al mantenimento dell’equilibrio idrico-salino Fascicolata (effetti sul glucosio → glucocorticoidi): secerne cortisolo, cortisone, corticosterone (è la zona più grande). Ha effetti anche sul metabolismo dei grassi e delle proteine Reticolare (ormoni androgeni): secerne ormoni sessuali ma di scarsa importanza Glucocorticoids & sex steroids support growth & development, especially in the embryo, gonads, brain, & pubertal animal. Glucocorticoids helps maintain glucose homeostasis & modulate stress responses Mineralocorticoids help maintain sodium balance & blood pressure Sex steroids regulate & maintain gametogenesis & reproductive function Sono stati individuati almeno 30 ormoni secreti dalla corticale. Gli ormoni della parte corticale sono di natura steroidea e sono definiti corticosteroidi. Essi hanno come precursore comune il colesterolo. Indispensabile per azione gluco- o mineralcorticoide Indispensabile per azione glucocorticoide The broad spectrum of physiological functions steroids control steroid over- or under- production are key features of many health problems: • Delayed or precocious growth or development • Diabetes • Abnormal immune response • High blood pressure or sodium imbalance • Female infertility, endometriosis, cystic ovaries, ovarian failure, hirsutism, early pregnancy loss, menopausal symptoms, osteoporosis, lactational failure • Male infertility, spermatogenic insufficiency, erectile dysfunction, prostatic hyperplasia • Reproductive cancers: breast, ovary, cervix, endometrium; testicular, prostate Nelle cellule il colesterolo è assunto per endocitosi mediata da recettori. Il colesterolo è veicolato dalle lipoproteine a bassa densità (LDL) che contengono elevate concentrazioni di colesterolo e si legano a recettori presenti sulla superficie cellulare. La maggior parte dei processi che portano alla formazione degli ormoni surrenalici avviene in mitocondri e reticolo endoplasmico. *Attività note regolate da ACTH Desmolase 17-α Hydroxylyase 3-β Hydroxysteroid 21-β-Hydroxylyase 11-β-Hydroxylyase 17-20 Lyase colesterolo cortisolo MEMBRANA PLASMATICA Recettore LDL colesterolo Esteri del colesterolo VACUOLI colesterolo cortisolo MITOCONDRI 11-desossicortisolo pregnenolone pregnenolone progesterone RETICOLO ENDOPLASMICO 17-OH-progesterone 11-desossicortisolo Nel sangue il cortisolo è legato ad una globulina detta transcortina, mentre altro è legato all’albumina. Solo il 5% circola in forma libera. Tutti i corticosteroidi sono degradati a livello epatico mediante ossidazione e coniugazione con acido glucuronico. Sono eliminati con la bile nelle feci e in maggior quantità con le urine. Ruolo di ACTH ACTH (ormone corticotropo), che deriva da un precursore di grosse dimensioni il POMC, regola la produzione della zona fascicolata e in minor misura della reticolare. ACTH si lega al suo recettore con la produzione di cAMP. L’effetto sulla produzione di cortisolo è abbastanza importante con un classico feed-back negativo nel controllo della secrezione di corticotropina, ACTH e cortisolo. La produzione di ACTH è sotto controllo del CRH ipotalamico che determina il rilascio di ACTH con un meccanismo cAMP dipendente. ACTH cAMP Peptide attivatore della steroidogenesi Peptide di induzione dell’ormone steroideo IGF-2 immediato successivo lungo termine Colestrolo esterasi Produzione di pregnenolone Legame al P450 Colestrolo estere sintetasi Trascrizione di: P450 Recettore LDL Dimensione e complessità degli organelli Numero e dimensioni delle cellule La secrezione di mineralcorticoidi dalla zona glomerulare è stimolata da meccanismi differenti. Uno degli stimoli principali è il legame dell’angiotensina II a recettori di membrana accoppiati alla PLC. Si ha produzione di PKC e aumento del Ca2+ intracellulare. A livello renale l’aldosterone prodotto regola la ritenzione del sodio inducendo la trascrizione del gene per la Na+/K+ ATPasi responsabile della ricaptazione del sodio dalle urine. Glomerulare: mineralcorticoidi Manca l’enzima 17-α-idrossilasi e quindi non vengono sintetizzati né cortisolo né androgeni. Sono prodotti 17-α Hydroxylyase solo mineralcorticoidi la cui mancanza causa la morte entro 2-3 giorni. Infatti la concentrazione di NaCl scende sotto i valori normali per eccesso di escrezione urinaria e di conseguenza, il LEC diminuisce e quindi il volume ematico. L’output cardiaco diminuisce molto e sopravviene morte per shock. L’aldosterone rappresenta il principale mineralcorticoide responsabile del riassorbimento di Na+ e dell’escrezione di K+. Quando per situazioni patologiche l’aldosterone non viene secreto, grandi quantità di sali sono perse con le urine causando non soltanto un pericoloso sbilanciamento degli elettroliti, ma anche una diminuzione del LEC. L’aldosterone (steroideo) si lega ad un recettore citoplasmatico con cui penetra nel nucleo stimolando la trascrizione di mRNA e in particolare stimola la sintesi di nuove Na-K ATPasi e trasportatori apicali per il sodio Sono noti 4 fattori che controllano la secrezione di aldosterone dalla ghiandola surrenale che, in ordine di importanza sono: un aumento del potassio extracellulare (aumenta moltissimo la secrezione di aldosterone) un aumento dell’attività del sistema reninaangiotensina (aumenta moltissimo la secrezione di aldosterone) un aumento del sodio extracellulare (debolmente riduce la secrezione di aldosterone) ACTH rilasciato dall’adenoipofisi è fondamentale per il rilascio di aldosterone, ma non ha effetto sul controllo della rate di secrezione. L’aldosterone è un ormone liposolubile che si lega la recettore citoplasmatico attivando la sequenza di attivazione del DNA. Specifici geni sono trascritti come il gene della Na-K ATPasi e di chinasi che fosforilano proteine cromatiniche. Fascicolare: corticosteroidi Almeno il 95% degli effetti legati a questi ormoni sono dovuti al cortisolo. Un’alterata funzionalità delle ghiandole surrenali si ripercuote anche su un cattivo utilizzo delle sostanze nutritive, su problemi mentali di scarsa resistenza allo stress e su infezioni specialmente respiratorie. Si dice che il cortisolo è un ormone permissivo, nel senso che la sua importanza non è tanto nell’iniziare i processi, quanto piuttosto nel consentire che essi avvengano L’effetto principale del cortisolo è la sua capacità a stimolare la gluconeogenesi epatica (effetto anti-insulinico o diabetogeno). Viene indotta anche glicogenosintesi e quindi lo storage di glicogeno epatico (anabolismo epatico). Questo comporta un aumento dell’attività degli enzimi coinvolti nel processo, specialmente quelli destinati a convertire aminoacidi in glucosio. Aumenta l’attività della G6Pasi che libera glucosio in circolo. Mobilita aa extraepatici (specie dal muscolo, catabolismo muscolare) che entrano nel processo di gluconeogenesi epatica. La glicemia aumenta considerevolmente (+50-100%): si parla di diabete surrenalico. Effetto antinfiammatorio Per quanto riguarda il metabolismo proteico, il cortisolo induce la riduzione degli stores proteici in tutte le cellule, fatta eccezione per quelle epatiche, sia stimolando il catabolismo, sia inibendo nuova sintesi proteica. Gli aa sono mobilitati dai tessuti extraepatici. Le proteine epatiche e le proteine plasmatiche, che sono sintetizzate a livello epatico, aumentano. In presenza di grandi quantità di cortisolo il muscolo scheletrico può diventare talmente debole da non consentire la posizione eretta. Al contrario la sintesi proteica a livello epatico aumenta e così pure il livello delle proteine plasmatiche. Per quanto riguarda il metabolismo lipidico il cortisolo aiuta noradrenalina e glucagone a mobilitare gli acidi grassi dal tessuto adiposo (azione permissiva del cortisolo) e stimola l’ossidazione degli acidi grassi nelle cellule. Questo avviene soprattutto in caso di necessità per ricavare energia dai depositi adiposi. Il rilascio di cortisolo è fortemente stimolato da ACTH in condizioni di stress fra cui: Traumi di qualunque tipo Infezioni Caldo o freddo intensi Iniezioni di norepinefrina o sostanze simpaticomimetiche Interventi chirurgici Immobilizzazione Malattie debilitanti Stress emotivi forti Il cortisolo ha anche importanti effetti anti-infiammatori bloccando il processo infiammatorio nei primi stadi poiché inibisce la sintesi di acido arachidonico e quindi la produzioni di fattori infiammatori; inoltre stabilizza le membrane lisosomiali e riduce quindi la liberazione di enzimi proteolitici limitando i danni tissutali. I gluco-corticoidi riducono anche il numero di linfociti T e il reclutamento di linfociti B. RISPOSTA INFIAMMATORIA Fosfatidilcolina Fosfolipasi Lipocortina Acido arachidonico ciclossigenasi lipossigenasi Prostaglandine trombossani Leucotrieni Vasodilatazione Funzione neutrofila Permeabilità Fagocitosi INIBIZIONE Azione battericida Lo stimolo principale per il rilascio di cortisolo è ACTH ipofisario La via del POMC CRH stimola la produzione di POMC che aumenta la produzione di β-lipoproteine All’interno della loro sequenza esse contengono β–MSH e β –endorfine che si legano a recettori per gli oppiacei e modulano la percezione al dolore Pro-opiomelanocortin (POMC) is a precursor polypeptide with 241 amino acid residues. This gene encodes a polypeptide hormone precursor that undergoes extensive, tissue-specific, post-translational processing via cleavage by subtilisin-like enzymes known as prohormone convertases. There are eight potential cleavage sites within the polypeptide precursor and, depending on tissue type and the available convertases, processing may yield as many as ten biologically active peptides involved in diverse cellular functions It is synthesised by corticotrope cells of the anterior pituitary gland melanotrope cells of the intermediate lobe of the pituitary gland about 3000 neurons in the arcuate nucleus of the hypothalamus smaller populations of neurons in the dorsomedial hypothalamus and brainstem melanocytes in the skin Reticolare: ormoni androgeni Gli ormoni androgeni della reticolare hanno scarsa importanza in condizioni normali, ma possono conferire caratteri sessuali secondari particolari nel caso in cui vengano secreti in maniera anomala per disfunzioni della ghiandola sessuale. Comprendono il DHEA (deidroepiandrosterone) ed il suo solfato che hanno però un’affinità molto inferiore per il recettore degli androgeni rispetto al testosterone del testicolo. Sono trasformati in testosterone, che, rispetto a quello di origine testicolare è trascurabile. Nelle femmine invece il testosterone surrenalico è importante per mantenere alcuni caratteri sessuali secondari. Anche progesterone ed estrogeni, che sono ormoni tipicamente femminili sono secreti dalla ghiandola. Hanno alcuni effetti sui caratteri sessuali secondari Anomalie della secrezione surrenalica Perdita di grandi quantità di Na+ e acqua Diminuzione dell’output cardiaco IPOFUNZIONAMENTO Sensibilità a stress Forte diminuzione del LEC e diminuzione del volume ematico Alterazione del glucosio ematico Forte pigmentazione dovuta alla melanina IPERFUNZIONAMENTO Increase in abdomen size Rounded face Increased fat on upper back Thinning of the skin Thinning and weakness of the muscles of the upper arms and upper legs Increased acne Scalp hair loss in women Excess facial hair in women. Irregular menstrual Severe fatigue Weak muscles High blood pressure Irritability, anxiety and depression Formata dalle cellule cromaffini, la zona midollare è il principale sito di conversione dell’aminoacido tirosina nelle catecolammine adrenalina e noradrenalina. Le cellule della midollare derivano dalla cresta neurale embrionale e quindi sono sostanzialmente neuroni. In particolare, sono neuroni post-gangliari del sistema simpatico che hanno perso i loro assoni e dendriti ricevendo innervazione delle corrispondenti fibre pre-gangliari (nervo splancnico). La midollare del surrene è di fatto un ganglio del sistema nervoso simpatico. In risposta a stress quali esercizio fisico o pericolo imminente, le cellule della midollare rilasciano catecolammine nella percentuale di 70:30 di adrenalina : noradrenalina allo scopo di mobilitare rapidamente substrati energetici. Gli effetti si manifestano in: aumento della frequenza cardiaca, vasocostrizione, dilatazione bronchiolare e aumento del metabolismo, effetti caratteristici della risposta “fight-and-fly” Questi ormoni sono poi veicolati dal torrente ematico e si legano ai recettori adrenergici presenti sulla membrana delle cellule bersaglio, dove inducono gli stessi effetti dell’innervazione simpatica. Rate limiting step DOPA decarbossilasi Dopamina β-idrossilasi N-metil transferasi Adrenalina e noradrenalina sono impaccate in granuli elettron-densi che contengono anche ATP e diversi neuropeptidi fra cui le enkefaline. La secrezione di questi ormoni è stimolata da ACh rilasciata dalle fibre pre-gangliari che innervano la midollare. Diversi stress stimolano il rilascio, quali esercizio intenso, ipoglicemia e traumi. Granuli elettron-densi Recettori adrenergici e meccanismo d’azione • I recettori adrenergici appartengono alla categoria dei 7- helix-spanning receptors, accoppiati a proteine G che stimolano o inibiscono alcune pathways metaboliche cellulari. • La risposta fisiologica è complessa perché esistono diverse sottoclassi di recettori differenzialmente espressi in tessuti e cellule. I due gruppi di recettori α- e βadrenergici sono stati identificati sulla base di agonisti e antagonisti farmacologici Receptor Effectively Binds Effect of Ligand Binding α1 Adrenalina, Noradrenalina Increased free calcium α2 Adrenalina, Noradrenalina Decreased cyclic AMP β1 Adrenalina, Noradrenalina Increased cyclic AMP Adrenalina Increased cyclic AMP β2 L’azione dello stesso ormone su due recettori differenti produce spesso effetti opposti. Ad esempio la noradrenalina induce vasocostrizione quando si lega ai recettori α e vasodilatazione quando si lega ai recettori β. Quando si legano allo stesso recettore adrenalina e noradrenalina hanno praticamente lo stesso effetto. ) ) Risposta adattativa allo stress Descritta per la prima volta da Walter Cannon nel 1951. Normalmente in condizioni normali i neuroni del locus ceruleus hanno una frequenza di scarica piuttosto bassa. Uno stimolo di allerta viene percepito dalla corteccia sensoriale e, attraverso il talamo stimola il tronco encefalico, determinando un aumento della scarica di questi neuroni nel locus ceruleus che è appunto preposto alla risposta fisiologica a panico e stress. In casi di pericolo prolungato i neuroni del locus ceruleus attivano la branca simpatica del sistema autonomo che rilascia noradrenalina su vari target A livello di surrenali l’acetilcolina rilasciata dal nervo pregangliare determina il rilascio delle catecolammine midollari che intervengono nella risposta fight and fly Esistono fondamentalmente due tipi di agenti stressogeni: Fattori che sono processati a livello cosciente di corteccia cerebrale: sono tali quei fattori che coscientemente sono considerati pericolosi nell’ambiente esterno. Stress sistemici: sono variazioni dell’omeostasi corporea come ipossia, ipotensione, necrosi. Sono stress in genere accompagnati da dolore e/o emozioni intense