MACROECONOMIA Analisi dei meccanismi che determinano il funzionamento e la performance di un sistema economico nel suo complesso Fenomeni macroeconomici • • • • • • • • la produzione nazionale l’inflazione la disoccupazione la crescita economica il ciclo economico la recessione il boom economico la distribuzione del reddito domande macroeconomiche • da quali fattori dipende la produzione nazionale? • perché i governi temono un’inflazione troppo alta? • come diminuire la disoccupazione? • Quali sono gli incentivi alla crescita economica • perché le economie attraversano fasi di espansione cui seguono fasi di recessione? Fenomeni macroeconomici domande macroeconomiche modelli macroeconomici (risposte macroeconomiche) Previsioni macroeconomiche Politica economica Un sistema economico è l’esito di miriadi di singole decisioni individuali (decisioni microeconomiche). La visione macro di tale insieme micro si ottiene allontanandosi dalla “scala” micro per osservare l’economia “dall’alto”. osservare l’economia “dall’alto l’economia significa AGGREGARE La macroeconomia è lo studio dei comportamenti aggregati all’interno di una nazione La rappresentazione del Sistema Economico Macrosoggetti Variabili macroeconomiche un soggetto o un insieme di soggetti il cui comportamento può modificare la performance di un sistema economico (di una nazione) Stato Banca Centrale Famiglie Imprese Resto del Mondo La rappresentazione del Sistema Economico Macrosoggetti Variabili macroeconomiche L’azione intrapresa da un soggetto macroeconomico … Stato Banca Centrale Resto del Mondo Spesa pubblica Tassazione Offerta di Moneta Importazioni Esportazioni Consumo Offerta di lavoro Famiglie Investimenti Domanda di lavoro Produzione Imprese Misurare il reddito di una nazione: il PRODOTTO INTERNO LORDO Reddito Totale Spesa Totale Il PIL è il valore di mercato di tutti i beni e servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo di tempo … valore di mercato per sommare tra loro merci e servizi fisicamente eterogenei si usano i prezzi di mercato ai quali tali beni sono stati venduti … di tutti il PIL cerca di includere tutti i beni e servizi prodotti compreso il sommerso e parte delle attività criminali Con l'introduzione del nuovo standard Sec2010 per la compilazione dei conti nazionali, l'Istat ha rinnovato le metodologie di stima delle componenti dell'economia sommersa e ne ha introdotte alcune relative alle attività illegali Il valore aggiunto connesso alle attività illegali vale, nel 2013, circa 16 miliardi di euro, pari all'1% del Pil. l’inclusione di specifiche attività illegali nel Pil è una decisione presa a livello europeo e rende operativo, il principio già presente nel Sec 1995, secondo il quale i calcoli che esprimono il reddito di una nazione devono essere esaustivi e, quindi, tenere conto anche di attività vietate dalle leggi nazionali ma che hanno caratteristiche di scambio volontario tra soggetti economici il valore aggiunto generato dall'economia sommersa vale, nel 2013, circa 190 miliardi di euro, pari all'11,9% del Pil, in aumento rispetto agli anni precedenti (11,7% nel 2012, 11,4% nel 2011). Nel 2011, il contributo principale alla stima delle attività illegali deriva dal valore della commercializzazione di droga valutata, in termini di valore aggiunto, in 10,5 miliardi di euro e dall’attività di prostituzione, pari a 3,5 miliardi. Il valore dell’attività di contrabbando di sigarette, al contrario, risulta modesto e pari a 0,3 miliardi NB La modifica introdotta non può essere definita in alcun modo come inclusione nella misurazione del Pil dell’economia criminale né, in generale, dell’insieme di transazioni monetarie corrispondenti a comportamenti illegali. … beni e servizi il PIL comprende sia i beni tangibili sia beni non tangibili (visite mediche, servizi bancari, corriere postale ..) … finali nel computo del PIL sono esclusi i beni intermedi (beni incorporati nella produzione di altri beni) perché il loro valore è già incluso nel valore del bene finale bene intermedio valore bene finale IMPRESA FERRO IMPRESA AUTO RICAVI COSTI Salari PROFITTI RICAVI COSTI Salari Ferro PROFITTI 100 80 20 210 70 100 40 = 70 + 100 + 40 Un’altra definizione di PIL … Il PIL è pari alla somma dei valori aggiunti nell’economia in un dato periodo di tempo Valore aggiunto (Sistema europeo dei conti, Sec 95) È la risultante della differenza tra il valore della produzione di beni e servizi conseguita dalle singole branche produttive ed il valore dei beni e servizi intermedi dalle stesse consumati (materie prime e ausiliarie impiegate da altre unità produttive).. bene intermedio bene finale IMPRESA FERRO IMPRESA AUTO RICAVI COSTI Salari PROFITTI RICAVI COSTI Salari Ferro PROFITTI 100 80 20 Valore aggiunto = 100 210 70 100 40 Valore aggiunto = 210 – 100 =110 PIL = 100 + 110 = 210 La terza definizione di PIL … Il PIL è pari alla somma dei redditi dell’economia in un dato periodo di tempo bene intermedio bene finale IMPRESA FERRO IMPRESA AUTO RICAVI COSTI Salari PROFITTI RICAVI COSTI Salari Ferro PROFITTI 100 80 20 Redditi = 80 + 20 = 100 PIL = 100 + 110 = 210 210 70 100 40 Redditi = 70 + 40 = 110 … prodotti il PIL comprende i beni e servizi prodotti attualmente e non le transazioni che riguardano i beni prodotti nel passato. … in un paese il PIL misura il valore della produzione nell’ambito dei confini geografici di un paese Il PIL misura la produzione complessiva del sistema economico valutata ai prezzi di mercato. Pertanto, se il PIL aumenta, la ragione può essere determinata da due cause: i) ii) L’economia ha prodotto una maggiore quantità di merci e servizi I beni e servizi prodotti sono stati venduti a prezzi più elevati Per separare la variazione del PIL dovuta all’ effetto quantità dalla variazione dovuta all’effetto prezzi si distingue tra PIL NOMINALE e PIL REALE Tasso di crescita del PIL nominale ANNO 2007 2008 2009 2010 Pa 1 1.2 1.3 1.3 Pb 10 11 13 12 Qa 200 220 230 210 Pil (2009) = 1.3x230 + 13x60 = 1079 Qb 50 55 60 60 PIL Nom Var%Pil Nom 700 869 0.241 1079 0.242 993 -0.080 (PIL t – PIL t-1)/ PIL t-1 (869 – 700) / 700 = 24% Per costruire il PIL REALE si sceglie un ANNO BASE (uno qualunque va bene) e si calcola il PIL di ogni anno usando le quantità registrate in quell’anno e i prezzi dell’anno base. Per tale motivo il PIL reale è anche detto PIL a prezzi costanti. Ad esempio …. ANNO BASE ANNO 2007 2008 2009 2010 Pa 1 1.2 1.3 1.3 Pb 10 11 13 12 Qa 200 220 230 210 Qb 50 55 60 60 PIL Nom Var%Pil Nom PIL Real Var%Pil Real 700 700 869 0.241 770 0.100 1079 0.242 830 0.078 993 -0.080 810 -0.024 Pil Reale (2010) = 1x210 + 10x60 = 810 (PIL t – PIL t-1)/ PIL t-1 (830 – 770) / 770 = 7.8% esiste dibattito sulla capacità del Pil di misurare il benessere di una nazione … “Il PIL non considera la salute dei nostri figli, la qualità della loro istruzione, la gioia dei loro giochi. Non considera rilevanti la bellezza della nostra poesia o la forza dei nostri matrimoni, l’intelligenza del dibattito politico o l’integrità dei pubblici funzionari. Non misura né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né la nostra devozione al nostro paese. Misura tutto, meno la ragione per la quale siamo orgogliosi di essere americani” Robert Kennedy, 1968 GLI INDICATORI DEL MERCATO DEL LAVORO POPOLAZIONE ATTIVA = POPOLAZIONE IN ETA’ DA LAVORO 16 – 64 anni FORZA LAVORO = OCCUPATI + DISOCCUPATI Persone in età da lavoro che nell’ultima settimana hanno svolto almeno un’ora di lavoro che preveda un corrispettivo monetario. (sono inclusi gli assenti dal lavoro – ferie, malattia …) Persone in età da lavoro che hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nell’ultimo mese e che sono disponibili a lavorare DISOCCUPATI TASSO DI DISOCCUPAZIONE = E’ la quota di forza lavoro che sta attivamente cercando un’occupazione (sono esclusi i lavoratori “scoraggiati”) FORZA LAVORO OCCUPATI TASSO DI OCCUPAZIONE = Misura il grado di utilizzo della forza lavoro in un sistema economico POPOLAZIONE ATTIVA FORZA LAVORO TASSO DI PARTECIPAZIONE = Misura il grado di “fiducia” nel mercato del lavoro, ma è influenzato da diversi fattori sociali e culturali (ingresso delle donne nel mercato del lavoro, fenomeni migratori etc ) TASSO DI INATTIVITA’ = Un altro indicatore del il grado di “fiducia” nel mercato del lavoro (è 1- tasso di partecipazione). Il numero di persone in età da lavoro che non hanno un lavoro e non lo stanno cercando. POPOLAZIONE ATTIVA POP ATTIVA - FORZA LAVORO POPOLAZIONE ATTIVA Occupazione, disoccupazione e partecipazione in Italia Tasso di disoccupazione 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 -0.2 -0.4 -0.3 -0.9 -0.7 0.1 1 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 0 0 -0.1 -0.4 -0.4 0.5 1.3 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 -0.2 -1.1 -0.7 -2.1 -1.2 1 0.5 Tasso di occupazione Tasso di partecipazione Italia 0.8 -0.1 0.1 0.9 0.3 0.1 -1.2 Centro-Nord 0.9 0.1 -0.1 0.6 0.4 0.3 -1.2 Sud -0.1 -0.4 -0.4 0.4 -0.1 -0.5 -1.4 0.8 -0.4 -0.4 0.3 -0.2 0.5 -0.6 1 0.1 -0.1 0.4 0.1 0.7 -0.3 -0.2 -1.2 -0.8 -0.5 -0.8 0.1 -1.4 Dati in variazioni percentuali rispetto all’anno precedente. Fonte: Istat e Banca d’Italia Relazione Annuale (vari anni) Inattivi "scoraggiati" in Italia e nell'Unione europea - Anni 2006-2009 (incidenze percentuali sul totale) 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 200 6 200 7 200 8 Italia 200 9 Unione europea 201 0 Incidence of unemployment by duration Unit Percentage Time 2000 2001 Country Duration Germany < 1 month 6 > 1 month and < 3 months 11.7 > 3 month and < 6 months 14.8 > 6 month and < 1 year 16.1 1 year and over 51.5 Italy < 1 month 5.7 > 1 month and < 3 months 8.3 > 3 month and < 6 months 9.6 > 6 month and < 1 year 14.6 1 year and over 61.8 United States < 1 month 44.9 > 1 month and < 3 months 31.9 > 3 month and < 6 months 11.8 > 6 month and < 1 year 5.4 1 year and over 6 2002 6.5 11.4 16 15.8 50.4 5.5 8.7 9.7 14 62.2 41.9 32.3 14 5.7 6.1 2003 5.8 12.5 16.9 17 47.8 6.1 8.7 10.2 15.5 59.6 34.5 30.8 16.3 9.8 8.5 2004 5.2 11.2 15.1 18.5 50 6.1 9.4 11 15.4 58.1 31.7 29.8 16.5 10.2 11.8 2005 5.3 11.7 15.4 15.8 51.8 8.1 15.1 14.5 13.3 49 33.1 29.2 15.9 9.2 12.7 2006 6 12.2 12.4 16.3 53 7.6 13.6 14.7 14.3 49.8 35.1 30.3 14.9 7.9 11.8 2007 5.8 11.7 11.3 14.9 56.4 7.2 14.7 14.6 14 49.6 37.3 30.3 14.8 7.6 10 2008 6.3 12.6 11.4 13.2 56.6 8.3 15.6 15.1 13.5 47.5 35.9 31.5 15 7.6 10 2009 6.8 13.8 12.9 14 52.5 8.5 16.1 15.5 14.1 45.7 32.8 31.4 16 9.1 10.6 2010 7.7 15.6 14.9 16.3 45.5 7.4 14.6 16.4 17 44.6 22.2 26.8 19.5 15.3 16.3 2011 7.6 14.7 14.3 16.1 47.4 6.9 13.2 15.3 16.1 48.5 18.7 22 16 14.3 29 2012 9.2 15.1 13.1 14.7 47.9 6.4 11.6 15.1 15 52 19.5 21.8 15 12.4 31.3 2013 9.9 15.9 14.2 14.5 45.4 5.3 11.8 14.2 15.6 53.2 21.1 22.9 14.9 11.8 29.3 2014 9.4 16 14.4 15.6 44.7 4.8 10.8 13 14.5 56.9 22.6 24.1 15.8 11.7 25.9 9.9 16.3 14.2 15.3 44.3 4.4 10 11.9 12.4 61.4 25.7 25.3 15.6 10.5 23 Il TASSO DI INFLAZIONE Il tasso di inflazione misura il tasso di variazione del livello generale dei prezzi nel tempo Per calcolare il livello generale dei prezzi (cioè un livello medio dei prezzi) si usano degli INDICI DI PREZZO L’ IPC (Indice dei Prezzi al Consumo) è una media dei prezzi riferiti ad un dato paniere di beni di consumo, rappresentativo della famiglia media italiana Il DEFLATORE del PIL misura il livello generale dei prezzi implicito nel calcolo del PIL reale, ed è calcolato dal rapporto tra il Pil nominale e il Pil reale. ANNO 2007 2008 2009 2010 PIL Nom PIL Reale1 700 700 869 770 1079 830 993 810 DEFLATORE 1 INFLAZIONE PIL Reale 2 DEFLATORE 2 INFLAZIONE 1.000 790 0.886 1.129 0.12 869 1.000 0.12 1.300 0.15 936 1.153 0.15 1.226 -0.05 912 1.089 -0.05 Deflatore (2010) = 993 / 810 = 1.226 Tasso di Inflazione (2009) = Def (2009) – Def (2008) Def (2008) Il deflatore serve a calcolare il tasso di inflazione. Nota che il deflatore del Pil non ha significato nei livelli, poiché cambia al cambiare dell’anno base, il quale è scelto arbitrariamente.