Floriana Castoro Formatrice

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Percorsi di autonomia
con il
metodo Feuerstein
Floriana Castoro
Applicatrice valutatrice formatrice
del metodo Feuerstein
Reuven Feuerstein
Educazione
La sola persona che è stata educata è la
persona che ha imparato come si impara; la
persona che ha imparato come adattarsi e
cambiare; la persona che si è resa conto che
nessuna conoscenza è sicura, che solo il
processo di cercare la conoscenza dà una base
di sicurezza
Carl Rogers, Freedom to learn
Che cos’è l’intelligenza?
La componente essenziale di una
teoria dell’intelligenza è che il suo
soggetto sia ben definito: che cos’è
l’intelligenza?
In che misura è innata?
Il principio della modificabilità
‘ …. l’intelligenza non è un fattore
predeterminato e stabile ma un
elemento passibile di evoluzione’
Reuven Feuerstein
L’intelligenza può essere modificata
L’intelligenza come processo di
adattamento
L’intelligenza si evolve per adattarsi
all’ambiente e rispondere alle sue richieste.
L’intelligenza comprende tale capacità di
adattamento dell’individuo e il processo
( dinamiche e meccanismi) messi in atto.
Cosa accade durante il processo di
cambiamento
‘La corteccia cerebrale perfeziona
selettivamente le proprie capacità di
elaborazione per adattarsi al compito
da svolgere…non si limita ad imparare
ma impara come imparare’
( Merzenich, Doidge)
La filosofia e i presupposti teorici
• Modificabilità cognitiva strutturale
• Mediazione
• Ambiente modificante
Cos’è la modificabilità ?
La mente ha una propensione ad
integrare l’apprendimento derivante da
nuove esperienze in schemi plastici
precedentemente formati; gli schemi si
adattano alla nuova situazione di
apprendimento e si modificano.
Come si origina?
Qual è l’origine della plasticità e della
flessibilità della mente?
Come si spiega che la modificabilità non è
uguale in tutti gli individui e in tutte le
aree?
Modello dell’esperienza
dell’apprendimento mediato
Il mediatore
Il mediatore si interpone fra gli
stimoli e l’individuo, con lo scopo di
fornirgli dei paradigmi cognitivi e
modelli di comportamento che lo
renderanno capace poi di affrontare gli
stimoli ambientali e di organizzarli
senza restarne sopraffatto.
Come agisce la mediazione?
Il mediatore seleziona, organizza,
suddivide gli stimoli , ne cambia
l’ampiezza, la frequenza e la rilevanza ,li
converte in potenti determinanti del
comportamento al posto di stimoli
casuali
la
cui
manifestazione,
registrazione ed efficacia sono di natura
puramente probabilistica.
ESPERIENZA DI APPRENDIMENTO
MEDIATO
L’interazione fra l’individuo che apprende
e il mediatore si chiama esperienza di
apprendimento mediato ( EAM) che
produce la plasticità e la flessibilità nell’
adattamento che chiamiamo intelligenza.
Modificabilità cognitiva
• nessuno raggiunge la piena
realizzazione delle proprie potenzialità
intellettive ma può continuare a
svilupparle tutta la vita.
• Le potenzialità si realizzano alla presenza
di alcune condizioni
• Non ci sono limiti definitivi di età e, in
generale, di condizione
Caratteristiche della MCS
• una forte relazione fra le parti e il tutto
• una maggiore disponibilità dell’individuo
a essere coinvolto nei processi di
cambiamento
• tendenza del cambiamento ad autoregolarsi e auto-perpetuarsi, cioè a
conservarsi nel tempo e ad estendersi ad
altri campi
Gli effetti della mediazioneL’effetto peculiare dell’EAM è la
creazione di una propensione,
un’inclinazione a beneficiare
dell’esposizione diretta degli stimoli.
Determina una crescente espansione
degli schemi da una natura sensomotoria o percettiva a un livello astratto
di operazioni mentali.
Effetti della mediazione
Essa spiega anche lo sviluppo dei
processi mentali superiori che non
possono essere spiegati dalla mera
esposizione agli stimoli e dalla
semplice interazione con essi.
Eziologia dello sviluppo cognitivo
Due eziologie distinte spiegano lo
sviluppo cognitivo : un fattore distale
(endogeno- genetico o organico- o
esogeno,ambientale ed educativo), e un
fattore prossimale ( l’EAM), che
determina lo sviluppo cognitivo e gioca
un ruolo di primaria importanza nel
determinare l’orientamento evolutivo
I criteri della mediazione
Tre criteri fondamentali appartengono a
tutte le culture e le situazioni ; senza di
essi non può esserci apprendimento:
1. Intenzionalità e reciprocità
2. Trascendenza
3. Mediazione del significato
Altri criteri di mediazione
Altri criteri di mediazione riguardano :
• La strutturazione del contesto
• Ricostruzione della fiducia in sé
• Controllo del comportamento
La carta cognitiva
La carta cognitiva serve a descrivere l’atto
mentale associato alla risoluzione di
compiti specifici.
L’analisi del compito attraverso la carta
cognitiva permette di fare un’analisi delle
possibili carenze e orienta il mediatore
verso gli elementi specifici da acquisire.
I parametri della carta cognitiva
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
L’universo dei contenuti
Il linguaggio di presentazione
La fase dell’atto mentale
Il tipo di operazione
Il livello di astrazione
Il livello di complessità
Il grado di efficienza
Le 3 tre fasi dell’atto mentale
Le tre fasi dell’atto mentale sono:
1. INPUT: raccolta dati
2. ELABORAZIONE: rielaborazione
delle informazioni
3. OUTPUT: produzione delle risposte
Operazioni richieste dall’atto mentale
…….. confronto
analisi/sintesi
seriazione
pensiero analogico
pensiero divergente
categorizzazione/classificazione
deduzione induzione
codificazione/decodificazione
Sillogismo…………………..
I sotto- obiettivi del metodo
• Correggere le funzioni cognitive carenti
• insegnare i concetti di base
• Suscitare una motivazione intrinseca di
consolidamento delle funzioni cognitive
• suscitare una motivazione intrinseca
all’esercizio
• Produrre l’esperienza di “insight”
I sotto- obiettivi del metodo
Facilitare la costruzione di un’immagine
di sé come di una persona capace di
creare informazioni, cambiando il ruolo
del soggetto da passivo ricettore e
riproduttore di dati a produttore
consapevole delle proprie capacità di
creazione e di estrapolazione di
informazioni.
Materiali
• LPAD standard e basic
• PAS 1, 2, 3
• Pas basic 1, 2
Strumenti : LPAD
LPAD ( learning propensity assessment
device) :test ( organizzazione visuomotoria e percettiva, memoria,
operazioni mentali) per la valutazione
dinamica
Strumenti : PAS
• PAS standard ( Programma di
Arricchimento Strumentale) : 14
strumenti ( 500 schede) per
l’insegnamento delle funzioni cognitive e
delle operazioni mentali
• PAS basic: strumenti d’avvio
all’insegnamento delle funzioni cognitive
e di educazione emozionale
Andamento degli apprendimenti
Il primo strumento : OP
Progetto prisma 1 -azione 1
• Formazione di 24 educatori
• Tirocinio 30 h per 22 ragazzi
• Applicazione per 60 h per 10
ragazzi
• Corso per i genitori
Criteri e modalità di scelta degli utenti
Età compresa fra 11 e 18 anni per il
tirocinio, fra i 9 e i 13 per l’applicazione
Disturbi misti delle capacità
d’apprendimento e della sfera
emozionale
Disturbo dell’attenzione e iperattività
Disturbi specifici dell’apprendimento
Tempi dell’applicazione
• Da settembre 2015 ad aprile 2016
• Frequenza : varia, ma generalmente 2
volte alla settimana
• Durata delle sedute d’applicazione: da 1
ora a 1 e 1/2
Valutazione dei risultati
Criterio : accrescimento della
modificabilità
Modalità:
• Valutazione tramite test pre e post
• Osservazione degli educatori
L’osservazione
Criterio: diminuzione della mediazione
(cioè accresciuta modificabilità) nelle
aree corrispondenti ai sotto-obiettivi del
metodo
I sotto-obiettivi del metodo
come aree di osservazione
• Correggere le funzioni cognitive carenti
• Suscitare una motivazione intrinseca al
consolidamento delle funzioni
• Produrre l’esperienza di “insight”
attraverso la riflessione
• Facilitare la costruzione di un’immagine
di sé come di una persona capace di
creare informazioni
Aree di osservazione concreta
•
•
•
•
•
•
•
•
Attenzione e concentrazione
Interesse curiosità coinvolgimento
Metodo nell’affrontare un compito
Controllo del comportamento
Miglioramento delle funzioni cognitive carenti
Capacità di argomentare in modo logico
Autostima e sicurezza di sé
Capacità di trasferire in altri contesti quanto
appreso
Scala di valutazione
• Pochissimi progressi, quasi nulla 1
• Pochi 2
• sufficienti 3
• buoni 4
• Molto buoni 5
Indicatori di progressi
Che corrispondono a:
• Molte mediazioni, come all’inizio del percorso 1
• Molte mediazioni ma meno che all’inizio 2
• Abbastanza
mediazioni,
con
qualche
(poche)
performance migliori 3
• Alcune mediazioni di supporto 4
• Non
sono
quasi
necessarie
mediazioni
l’esecuzione del compito è autonoma 5
e
Tabulazione della raccolta dati anonimo
Risultati
Attenzione e
concentrazione
Interesse e
coinvolgimento
4
5
3
5
4
4
5
4
5
4
4
1
3
4
5
4
4
5
5
2
Metodo
Controllo
del
comportamento
Migliora
mento
cognitivo
4
4
4
4
5
4
3
4
4
2
3
4
4
3
5
5
4
5
3
1
4
4
4
4
4
4
4
4
3
2
Argomentare
Autostima
e
sicurezza
Capacità
Di
trasferire
2
5
4
3
4
4
3
4
4
1
2
5
3
4
5
5
5
5
4
1
4
4
3
3
4
5
4
3
4
1
Risultati per aree
• Attenzione e concentrazione
4 5 3 4 5 4 4 5 5 2
• Interesse curiosità
3 5 4 4 5 4 5 4 4 1
• Metodo
4 4 4 4 5 4 3 4 4 2
• Controllo
3 4 4 3 5 5 4 5 3 1
Risultati per aree
• Miglioramento FC
4 4 4 4 4 4 4 4 3 2
• Logica nell’argomentare
2 5 4 3 4 4 3 4 4 1
• Autostima
2 5 3 4 5 5 5 5 4 1
• Trasferimento
4 4 3 3 4 5 4 4 3 4 1
Obbiettivo raggiunto non previsto
Individuazione delle criticità:
• Tempi e regolarità dell’applicazione
• Individuazione del destinatario adatto
Incontri con i genitori
Obbiettivo: la creazione di un ambiente
modificante
Ciclo di 7 incontri a scadenza settimanale
Contenuti: le mediazioni del metodo
applicate alle
ruolo genitoriale
difficoltà incontrate nel
Obbiettivi raggiunti
“mi
sento più forte nel prendere le distanze da
situazioni negative”
“mi ha aiutato : a dargli fiducia …
a dar valore ai piccoli miglioramenti …
ad essere più consapevole delle mie risorse …
a osservare di più mio figlio , a capirlo meglio
…”
Reuven Feuerstein
Grazie
per
l’attenzione
Floriana Castoro
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