Università degli Studi di Siena Dottorato di ricerca a.a. 2005/2006 Ciclo XIX Dottorato in Scienze chimiche, indirizzo ambientale (Dipartimento di Chimica) Dottorando: Tommaso Sgaragli Tutor: Prof. Riccardo Basosi "Applicazione di tecniche di Energy Management per la riduzione dei consumi energetici del Polo Scientifico di S. Miniato in Siena." INTRODUZIONE Il presente progetto di ricerca ha come oggetto l’individuazione delle criticità energetiche del polo scientifico universitario di S. Miniato in Siena, e l’applicazione di tecniche di Energy Management volte all’attenuazione di tali criticità e ad una conseguente riduzione del fabbisogno energetico del complesso. Il progetto è stato organizzato in tre principali fasi sequenziali: la prima, di reperimento di dati di vario genere, in particolare relativi ai consumi energetici del complesso, propedeutici allo sviluppo delle fasi successive; la seconda, di natura analitica, tesa all’interpretazione delle informazioni ricavate dal completamento della prima fase; infine la terza, a carattere propositivo, tesa alla definizione di possibili linee di mitigazione delle criticità energetiche riscontrate nella seconda fase. STRUTTURAZIONE DELLA PRIMA FASE Nel primo anno di studio l’impegno maggiore è stato indirizzato al completamento della prima fase del progetto, tesa alla creazione di una base di dati consistente su cui supportare le fasi di studio successive. Il reperimento dei dati è stato organizzato avendo a riferimento le due linee di sviluppo della successiva fase analitica: la caratterizzazione del complesso scientifico dal punto di vista edile e funzionale, e la sua caratterizzazione in termini impiantistici e di consumi energetici. La prima linea di sviluppo è tesa alla determinazione del comportamento “passivo” delle strutture del complesso, ovvero principalmente alla definizione della capacità di mantenere condizioni termo-igrometriche confortevoli nei vari locali in tutte le stagioni dell’anno, in relazione alla densità abitativa ed alla frequenza d’uso di ciascuno di essi. Tale obiettivo ha richiesto in primis l’analisi dei prospetti e delle planimetrie dei diversi piani in cui si articola la struttura, messi a disposizione dell’Ufficio Tecnico dell’Ateneo senese, nonché una serie di sopralluoghi in loco volti alla verifica delle informazioni contenute negli elaborati grafici ed al reperimento di informazioni di dettaglio integrative. Già in questa caratterizzazione iniziale è emersa immediatamente la complessità del sistema, legata principalmente all’eterogeneità ed all’articolazione dei locali da un punto di vista funzionale, architettonico ed edile. Non si è ritenuto opportuno, effettuare la caratterizzazione dei singoli locali; al contrario per ognuno dei piani “abitati” (Piano Terra, Primo, Secondo e Terzo) sono state delineate le caratteristiche tipo di alcune famiglie di locali, a loro volta individuate in funzione della loro destinazione d’uso (studio, laboratorio, aula per la didattica, area ricreativa o di uso pubblico, area a specifica destinazione) e della loro collocazione all’interno del complesso (posizione centrale o perimetrale, esposizione a Nord o a Sud). Avvalendosi dell’ausilio di un software applicativo della legge 10/91 si è proceduto alla definizione del comportamento termico di ciascuno dei locali “tipo” nella configurazione “invernale” ed in quella “estiva”, al fine di individuare i locali con più alta dispersione energetica in senso assoluto, nonché il rispetto dei requisiti di rendimento energetico minimo di ciascuno di essi. A tal proposito è opportuno precisare che il software utilizzato non è più bastante alla certificazione energetica dei locali, dal momento che è stato imperniato sulla base delle disposizioni contenute nella legge 10/91 e non tiene pertanto conto degli ulteriori sviluppi normativi e delle conseguenti specifiche tecniche. L’obiettivo ultimo di questa prima linea di sviluppo è la creazione di due mappe della dispersione energetica del complesso, una nella configurazione invernale ed una nella configurazione estiva, in modo tale da avere con semplici richiami cromatici la rappresentazione, seppur “statica”, del comportamento energetico del complesso nei due periodi. Tali mappe saranno poi la base di partenza della fase analitica del progetto. La seconda linea di sviluppo è stata invece imperniata sulla ricerca ed elaborazione dei dati relativi ai consumi elettrici e termici degli anni recenti (2004). Tali dati, oltre a rivelare le variazioni temporali di ciascuna delle due tipologie di utilizzo dell’energia messa a disposizione dalla rete e dall’impianto di riscaldamento, e oltre a consentire l’individuazione di progressioni stagionali di consumo (termici nella fase invernale) o di picchi saltuari e concentrati (elettrici a luglio), sono stati basilari per l’analisi dell’andamento temporale del rapporto relativo tra i consumi elettrici e termici. Tale rapporto è infatti significativo per la valutazione della potenziale applicabilità di un sistema di approvvigionamento energetico di tipo cogenerativo al posto della doppia alimentazione da caldaia e da rete elettrica. STATO DI AVANZAMENTO DELLA PRIMA FASE Le difficoltà incontrate sono state molteplici e dovute in particolare alle dimensioni del complesso scientifico, alla parziale incompiutezza di alcuni lotti, ed alla dispersione delle informazioni di partenza nei vari uffici delle amministrazioni locali. Tali difficoltà non hanno reso ancora possibile l’epilogo definitivo della prima fase del progetto, dal momento che ancora è da concludere il processo di caratterizzazione del comportamento energetico “passivo” dei locali “tipo” e quindi anche la stesura delle due mappe conseguenti. Analogamente l’analisi dei consumi termici ed elettrici ha consentito per il momento solo considerazioni di carattere generale mentre ancora non si è potuti valutare le specifiche esigenze di certe porzioni del complesso rispetto ad altre. È tuttavia opportuno evidenziare che, seppur il progetto sia stato concettualmente impostato sull’organizzazione in tre fasi sequenziali, all’atto pratico la prima e la seconda fase si fondono in un processo reiterativo di approssimazioni successive, per cui la fase analitica verrà portata avanti parallelamente alla prima fase e, una volta effettuate le caratterizzazioni “attiva” e “passiva” del comportamento energetico del complesso, anch’essa potrà ritenersi conclusa.