FAQ 350 [email protected] [email protected] DOMANDA: Nel confronto fra due certificazioni di edifici realizzati nella medesima zona abitativa rileviamo che i gradi giorno riportati negli elaborati si presentano con numeri diversi con conseguenti indicazioni di consumi energetici che presentano una variazione di circa 8%. Mi risulta che i gradi giorno dovrebbero avere il medesimo valore. Come è possibile questa differenza? RISPOSTA: Nella progettazione degli impianti i gradi giorno (GG) sono stati stabiliti inizialmente con la legge 373 del 1976 dove gli analisti hanno potuto disporre di rilevamenti meteorologici durati per un decennio se non oltre. I valori riportati sono medie statiche ben ponderate che tengono conto anche della ciclicità delle variazioni :costanti per alcune zone e non per altre. I dati metereologi stagionali se osservati anno per anno presentano delle sensibili diversità ma che nel tempo, su base statistica non si discostano da quelli indicati nelle normativa vigente (DPR 412/1993) che fa ancora riferimento alla Legge 373 /1976. Nell’elaborazione della certificazione energetica è opportuno fare riferimento alla normativa vigente. Se invece si volesse compiere una verifica sul decorsa stagione invernale si può ricorrere ad un attento calcolo dei GG riscontrabili dai dati metereologi locali. I capoluoghi di regionali dispongono di questi dati annuali. Per le varie provincie difficilmente si possono avere questi riscontri a condizione che, un tecnico progettista, dovendo risolvere una contestazione in atto, non si dedichi alla ricerca dei dati meteorologici dell’anno in oggetto proponendosi per un preciso calcolo dei GG. Dobbiamo fare quindi una distinzione fra il fabbisogno energetico “normalizzato” e quello “effettivo”. Si prenderà in considerazione quello normalizzato per la certificazione energetica dell’edificio e quello effettivo per un’analisi corrente dei consumi energetici. Riportiamo un esempio anni: 2008 GG 2132 2009 GG 2197 2010 GG 2416 per la zona di Milano dove i GG 2404 normalizzati di differisco per gli -11,3 % -9,07 % +0,50% Potremmo notare che, a breve termine le differenze possono essere alquanto significative, mentre a lungo termine mediando i valori rilevati annualmente lo scostamento dai valori normalizzati è insignificante anche se la scienza su studi inerenti alla meteorologia ne indica un lieve abbassamento per i tempi futuri (irrilevanti per l’attuale epoca). Per valutare la coerenza dei consumi in relazione alla classe energetica dell’edificio bisogna considerare i consumi energetici dell’anno trascorso diviso per i m 2 di superficie calpestabile porli a confronto con quanto indicato nella certificazione. Esempio: Suddivisione consumi energetici condominio “X” in Milano: Superficie unità abitativa “X” 120m2 Consumo equivalente di gas Metano nella gestione invernale 15 ottobre / 15 aprile 2010 = 1400 m3 Consumo equivalente gas Metano nella gestione estiva 16 aprile / 14 ottobre 2010 = 280 m3 Consumo effettivo per il riscaldamento stagione invernale Consumo energetico per unità di superficie = (1120 / 120) x 8500pci x1,16/1000= 92 kWh/m2 400-280 = 1120 m3 equivalente ad una classe energetica D/E L’unità abitativa è stata certificata in Classe B Essendo un’unità immobiliare sono presenti per ogni unità abitativa contatori di calore con il riporto del consumo energetico . Per l’attuale riscontro, per la fase riscaldamento invernale si rilevano MWh 7,96 equivalente a : 7,96 x1000 /120 = 66,33 kWh/m2 Per detto consumo energetico l’unità abitativa può porsi nella Classe energetica B/C Il rapporto (66,33 / 92,00)100 = è significativo come espressione del rendimento impianto valutato in: 72,1%; detto valore che dovrebbe essere rivisto per un riporto al 85% volgendo l’attenzione ad una correzione del bilanciamento impianto ed alle coibentazioni di centrale. Abbiamo ragione di credere che, con un opportuno bilanciamento anche nella singola unità abitativa ed una più adeguata correzione termostatica della temperatura ambiente, si possa ottenere un ulteriore contenimento del consumo energetico con l’effettivo riporto alla Classe B come da impostazione del Certificatore energetico. Modulo di contabilizzazione Shorty Art.6502G03 Memorandum + Modulo di contabilizzazione Basic Art.6512P01 Gruppo di miscelazione a punto fisso Art.3896PF-1” + Kit valvole termostatiche Art.3302Kit nelle versioni con valvole diritte ed a angolo per tubi attacco Rame e Multistrato Comando elettrotermico Art.9567 Sensore termostatico programmabile Art.