La Cognizione Sociale: il ruolo delle associazioni implicite Implicit Association Test-IAT (Greenwald, McGhee e Schwarz, 1998) Misura cognitiva di automatica tra concetti associazione Misura la forza dei legami associativi tra concetti, tra un concetto ed una valutazione generale nella struttura delle rappresentazioni cognitive delle persone Indaga il concetto che le persone hanno di sé in modo indiretto resistente ai tentativi di distorsione consapevole previsione di comportam spontanei donne-discipline umanistiche afroamericani-tratti negativi i questionari necessitano di capacità introspettive e di autopresentazione Implicit Association Test-IAT La logica del funzionamento Attraverso alcune prove di categorizzazione si indaga il legame esistente, nella rappresentazione cognitiva del rispondente, tra_ _ _ _e _ _ _ _ concetto di sé e tratto di timidezza attraverso blocchi critici di associazione che evidenziano il legame associativo più forte attraverso il tempo di latenza: rappresentazione implicita di sé e comportamenti spontanei che denotano timidezza-autovalutazioni esplicite e comportamenti che indicano forme più controllate di timidezza Implicit Association Test-IAT Le applicazioni nella ricerca Lo studio dell’opinione di sé Lo studio dei tratti di personalità Lo studio degli stereotipi Lo studio dei pregiudizi La Cognizione Sociale È il processo che permette alle persone di pensare e dare senso a se stesse, agli altri e alle situazioni sociali (Fiske e Taylor, 1991); comprendere i processi di elaborazione delle informazioni sociali che stanno alla base delle nostre percezioni, dei nostri giudizi e dei nostri comportamenti sociali; Studia i processi attraverso cui le persone acquisiscono informazioni dall’ambiente, le interpretano, le immagazzinano in memoria e le recuperano da essa; comprendere e organizzare di conseguenza i propri comportamenti I Bias cognitivi Bias di positività Quando le persone immaginano gli esiti futuri, le loro aspettative generali amplificano la frequenza attesa degli eventi positivi rispetto a quelli negativi (Parducci, 1968) I tratti desiderabili sono ritenuti più comuni di quelli indesiderabili (Rothbart e Park 1986) Nella maggior parte delle lingue, i termini positivi soverchiano in numero i termini negativi (Zajonc, 1998) I Bias cognitivi Esperimento: sensibilità verso l’evento negativo (Fiske, 1980) •le persone osservavano più a lungo i comportamenti negativi e li osservavano tanto più a lungo quanto più essi erano negativi; •I comportamenti che attiravano maggiormente l’attenzione influenzavano anche maggiormente le impressioni successive delle persone; •la rarità degli eventi negativi li rende più informativi in quanto differenziano la persona dalla norma; Impossibile mantenere continuamente un elevato livello d’allerta si tende rapidamente a minimizzare ciò che è negativo, ripristinando un livello di base più positivo. bias positivi/giustificazioni/effetto moderatore degli altri eventi Le Euristiche Euristica della disponibilità (Tversy e Kahneman, 1973) Definisce il modo in cui, a seconda della facilità e velocità con cui esemplari di oggetti o situazioni da stimare vengono in mente, le persone emettono giudizi di frequenza o di probabilità. esempio: probabilità di causa di morte incidente di auto vs infarto Le Euristiche: la funzione della memoria implicita Esperimento: effetto di falsa fama (Zogmaister, 2004) Quando una specifica esperienza del passato influenza i processi cognitivi e comportamentali del presente, senza che l’individuo metta in atto processi consapevoli o intenzionali di recupero di informazioni dalla memoria Risultato: la sensazione di familiarità puo’ influenzare i successivi processi di giudizio anche quando il ricordo consapevole si è affievolito nel tempo (gli effetti mnestici impliciti sono soggetti ad un decadimento temporale più lento, rispetto al ricordo esplicito Stereotipi e Pregiudizi Esperimento: effetto di falsa fama (Zogmaister, 2004) L’effetto di falsa fama era maggiore per i nomi maschili che per quelli femminili, a causa delle aspettative stereotipiche che attribuiscono maggiore notorietà agli uomini; le donne venivano giudicate famose solo quando il livello di familiarità del loro nome era molto elevato. Stereotipi e Pregiudizi Il gruppo razziale ed il genere sono tra le prime e più importanti informazioni acquisite dagli individui di fronte ad una persona sconosciuta (Fiske e Neuberg, 1990). L’esempio del razzismo inconsapevole (Devine, 1989) : l’atteggiamento dichiarato nei sondaggi era in contrasto con l’aumento di episodi di discirminazione razziale negli USA. I comportamenti si producono attraverso processi automatici e processi controllati Stereotipi e Pregiudizi • Processi automatici: danno luogo a risposte che si sono sviluppate mediante una ripetuta associazione in memoria, non richiedono sforzo consapevole e si attivano in seguito alla presenza di unno stimolonei cui confronti la risposta si indirizza. • Processi intenzionali: sono automatici e richiedono l’attenzione attiva dell’individuo e la capacità/disponibilità di elaborare l’informazione. All’interno di uno stesso contesto socioculturale, attraverso un processo di socializzazione comune, tutte le persone possiedono le stesse conoscenze dei tratti sistematicamente associati a determinati gruppi sociali, indipendenetemente dalle proprie personali convinzioni. Stereotipi e Pregiudizi I risultati di molti esperimenti mostrano che le persone caratterizzate da credenze egalitarie e dal fatto di non condividere gli stereotipi sociali non siano in grado di inibire gli stereotipi attivati automaticamente, ma possono solo correggere le loro risposte verso i membri della categoria stigmatizzata in un momento successivo del processo (Arcuri e Zogmaister, 2006) Testi consigliati • Arcuri, L. e Zogmaister, C. (2006). Metodi di ricerca nella cognizione sociale, Bologna, Il Mulino. • Zogmaister, C. e Castelli, L.(2006). La misurazione di costrutti impliciti attraverso l’Implicit Association Test, Psicologia Sociale, 1, pp 65-94.