I nuovi sistemi planetari • La migrazione dei pianeti • Risonanze • Pianeti in sistemi binari. MIGRAZIONE NEL SISTEMA SOLARE: Necessaria per spiegare l’orbita di Plutone e le caratteristiche della Kuiper Belt. I Plutini sono in risonanza 3:2 con Nettuno. Migrazione puo’ spiegare cattura in risonanza (meccanismo di protezione dinamica). Anche la belt ‘calda’ (valori elevati di e e i) sarebbe diretta conseguenza della migrazione Nettuno Migrazione per close encounters (S-U-N) Componente z di L H = (a (1 – e2) )½ cos i Se H > Hp migrazione verso esterno Se H < Hp migrazione verso interno Migrazione per scattering (solo G) Conservazione dell’energia GM ٭/ 2 ( 1 / ap + 1 / as) = GM ٭/ 2 ( 1 / a’p ) Sempre migrazione verso l’interno Migrazione: 3 processi fisici distinti 1) Il pianeta interagisce marealmente con il disco di gas (e polvere). Avviene nei primi 3-5 Myr, poi il disco di gas viene dissipato. Caso degli ‘hot Jupiters’? 2) Migrazione per scattering di planetesimi. Avviene nelle fasi finali di formazione dei pianeti e continua fino a che tutti i planetesimi sono stati spazzati via. Il sistema solare. E’ il caso anche di altri pianeti extrasolari? 3) Migrazione per espulsione di uno o piu’ pianeti dal sistema. Avviene al termine del processo di formazione planetaria, dopo un periodo di evoluzione dinamica caotica. E’ il caso di pianeti extrasolari eccentrici? Migrazione di tipo I: pianeti piccoli. Risonanze di Lindblad e corotanti (gia’ note per i dischi planetari) causano la formazione di onde di densita’ a spirale, trasferimento di momento angolare dal pianeta al disco. Il momento torcente delle risonanze esterne piu’ forte rispetto a quelle interne: migrazione verso l’interno Corotante: m (n - P) = 0 Lindblad: m (n - p) = ± Verticale: m (n - p) = ± p = pattern speed: velocita’ angolare dei termini perturbativi nello sviluppo del potenziale gravitazionale del pianeta m p = m np + k p + p p cr = j p + j’ + p p + p’ + q p + q’ Attenzione: n non e’ Kepleriano per la pressione del gas! ngas < nKep Onde di densita’ causate da risonanze Differenza tra i momenti torcenti esterno e interno I = (2.7 + 1.1 ) -1 Mstar2 / (Mp rp2 ) (c / rp p)2 p -1 Problema: un pianeta di 10 MTerra a 5 AU in un disco con 0.02 Msole cade nel sole in 8 x 104 anni!! Il pianeta cresce e si forma un gap in corrispondenza all’orbita del pianeta: migrazione di tipo II II = 3 x 105 ( / 10-4) -1 yr Variazione di densita’ nel disco. Pianeti in risonanze di moto medio GJ876, HD82943, 55Cnc.. Durante la migrazione (per interazione con il disco protoplanetario o con un disco di planetesimi) i pianeti rimangono intrappolati in una risonanza di moto medio. Massa del pianeta 1 MTerra Migrazione tipo I Il pianeta cresce rapidamente in massa: 10 MTerra Migrazione tipo II Cosa impedisce al pianeta di cadere sulla stella? Il pianeta raggiunge la sua massa finale mentre rimane agganciato al moto viscoso del disco. LA MAGNETOSFERA DELLA STELLA Quando la pressione magnetica del campo della stella equivale la pressione dovuta all’evoluzione viscosa del disco la materia viene deviata dal campo. Il disco viene svuotato e l’inflow segue le linee di campo. Questo avviene in prossimita’ del raggio di corotazione. Rc = (GM* P* / 4 2) 1/3 Periodo di rotazione delle stelle T-Tauri ~ 1-10 giorni P = 1 giorno Rc ~ 0.02 AU P= 5 giorni Rc ~ 0.06 AU P = 10 giorni Rc ~ 0.09 AU 21 pianeti extrasolari orbitano entro 0.09 AU dalla stella (51 Peg, Ups And b, Tau Boo......) Altri meccanismi…….. 2) Interazione mareale con la stella (tipo sistema TerraLuna) 3) Scambio di massa con la stella per fuoriuscita dal lobo di Roche 4) Un’intensa fotoevaporazione del disco in prossimità della stella apre un gap nel disco e può fermare la migrazione. PROBLEMA 1: SISTEMARE I TEMPI SCALA Formazione pianeti giganti: Core-accretion: ~ 2-5 x 106 yr Instabilita’: ~ 103 yr Migrazione planetaria: Tipo 1: 104 – 105 yr Tipo 2: 105 – 106 yr Vita media del disco di gas: 2-5 x 106 yr PROBLEMA 2: LE ORBITE DI MOLTI PIANETI SONO ECCENTRICHE Migrazione planetaria richiede orbite circolari. Se orbite eccentriche (e > 1.1 h/r) la migrazione puo’ anche invertirsi! (Papaloizou & Larwood 2000) PROBLEMA 3: SISTEMI CON PIU’ DI UN PIANETA. 1) Per la migrazione di tipo I, cosa succede alle onde di densita’? Se sovrapposizione, i momenti torcenti si intrecciano. Non ci sono simulazioni al momento. 2) Le mutue perturbazioni tra i pianeti fanno aumentare le eccentricita’ e la migrazione si puo’ invertire. Inoltre, non si sa se il pianeta riesce ad aprire un gap in presenza delle perturbazioni del secondario. Mancano simulazioni e i vari autori glissano.... PROBLEMA 4: LA MIGRAZIONE PER SCATTERING DI PLANETESIMI RICHIEDE DENSITA’ 50-200 VOLTE LA MMSN (Murray et al. 1998). 3. Interazioni tra pianeti giganti (modello dei Jumping Jupiter) ( Weidenschilling & Marzari 1996 ; Marzari & Weidenschilling 2002 ) 1) I pianeti giganti si formano oltre la frost–line secondo il modello standard 2) I pianeti effettuano incontri ravvicinati (fase caotica) 3) Espulsione di un pianeta in orbita iperbolica Inserimento di un altro in orbita eccentrica, interna ed inclinata, Le orbite sono interne, eccentriche e con elevate inclinazioni mutue TEMPI SCALA PER L’INSTAURARSI DELL’INSTABILITA’ Simulazioni numeriche dell’evoluzione di un sistema di 3 pianeti di massa Gioviana. Lo scattering gravitazionale accoppiato all’interazione mareale puo’ spiegare le orbite degli ‘Hot Jupiters’ Stellar pollution: il pianeta cade sulla stella. EVOLUZIONE DINAMICA DI SISTEMI EXTRASOLARI Risonanze apsidali Risonanze di Kozai Risonanze apsidali Equazioni della teoria secolare linearizzata per DUE PIANETI e1 sin 1 = e11 sin 1 + e12 sin 2 e1 cos 1 = e11 cos 1 + e12 cos 2 e2 sin 2 = e21 sin 1 + e22 sin 2 e2 sin 2 = e21 cos1 + e22 cos 2 e1e2 cos = (e11 e21 + e12 e22) + (e11 e22 + e12 e21) cos(1 - 2) Con = 2 - 1 e i = gi t + i S = |e11 e22 + e12 e21| / |e11 e21 + e12 e22)| Se S < 1 LIBRAZIONE di HD 12661: a1 = 0.83 a2 = 2.56 AU M1 = 2.30 M2 = 1.57 MJ e1 = 0.096 e2 < 0.1 RISONANZA DI KOZAI Approccio Hamiltoniano kgk gk + sk sk + G,H,g 2 H = (a(1 – e )) (1/2) cos i H e’ una costante del moto e quindi quando e e’ grande i e’ piccolo: oscillano in antifase. 1) Asteroidi NEA (3352) Camillo, Kozai con Giove 2) Comete Sun-grazer (ad ex. 1965 VIII Ikeya-Seki) 3) Satelliti irregolari di Saturno e Giove (Cuk et al. 2004) 4) Shaping della Kuiper Belt 5) Coinvolta nella crescita delle inclinazioni dei Troiani di Giove (Marzari & Scholl 1998) 16 Cygni B: il pianeta. Mp sin i = 2.69 MJ a = 1.67 AU Se l’inclinazione tra il piano orbitale della stella e quello del pianeta e’ maggiore di 40o, Il pianeta e’ in risonanza di Kozai con la componente principale e = 0.67 aB = 850 AU (?) qB = 100 – 500 AU MB = 1.01 MSun MA = 1.03 MSun FORMAZIONE DEI PIANETI IN SISTEMI STELLARI BINARI ~ 50% delle stelle in sistemi binari Picco del semiasse ~ 50 AU, picco dell’eccentricita’ 0.2-0.4 DOMANDA: e’ possibile la formazione dei pianeti nonostante le perturbazioni gravitazionali della stella compagna? L1551 IRS5: dischi attorno a ciascuna componente (infrarosso, Rodriguez et al. 1998). Le masse dei dischi sono circa 0.04 MSUn > MMSN Troncamento del disco dovuto alle perturbazioni della secondaria. (Artymowicz & Lubow 1994)) Diversi valori di viscosita’ Log = -14, -11, 8 ... = 0.3 e = 0 = 0.3 e = 0.3 Il pianeta in Gamma Cephei Il Pianeta La Stella Msini = 1.67 MJ M1 = 1.59 MSun a = 2.03 ± 0.01 AU M2 sini = 0.4 MSun e = 0.2 ± 0.07 a = 18.5 AU P = 903 ± 6 yr e = 0.44 ± 0.06 P = 74 ± 16 yr theb2 theb1 Evoluzione planetesimale La fase dei grandi impatti: MIGRAZIONE !! Stabilita’ a lungo termine di orbite planetarie in sistemi binari con stelle vicine. (Holman & Wiegert 1999) ALCUNI DEI PROBLEMI APERTI Formazione dei pianeti giganti e presenza del core: il modello standard funziona ancora? Massima massa di un pianeta (nana bruna?) Migrazione planetaria: tempi scala e processi fisici coinvolti. Come fermare le migrazione? I pianeti di tipo terrestre possono sopravvivere in presenza di un gigante gassoso che migra? Gli ‘Hot Jupiters’ possono evaporare? Sistemi come il nostro sono rari? La dinamica e stabilita’ di orbite di tipo S e P in sistemi stellare binari (e multipli)