Daniele Mugnaini Poppi - 4 marzo 2013 Argomenti • ADD/ADHD -> Difficoltà di apprendimento in lettura, scrittura, comprensione e studio • Memoria Verbale di Lavoro (MVL) e interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio • DSA e interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio (variabilità della prestazione, interferenza sui compiti superiori, stancabilità) (+povera MVL) • Dislessia-> Disattenzione -> Difficoltà di apprendimento • ADD/ADHD (clinico o subclinico) + DSA: interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio • Indicazioni ADHD ADD-Tipo Sluggish ADHD -> Difficoltà di apprendimento in lettura, scrittura, comprensione e studio Muove con irrequietezza mani o piedi, o si dimena sulla sedia. DISTURBA CHI E’ SEDUTO VICINO (cinema, bar, ristorante, messa). DISTURBA LE OCCASIONI DI RIUNIONE A SEDERE (PROVOCANDO RISPOSTE Lascia il proprio posto in classe o in altre situazioni in cui ci si aspetta che DI ESCLUSIONE, RIFIUTO, AGGRESSIVITA’). stia seduto. DISTURBA I VICINI, L’AMBULATORIO, LA GUARDIA DEL SUPERMERCATO, IL CUSTODE, IL MAESTRO, L’ALLENATORE. Corre, scorrazza e si arrampica in modo eccessivo laddove ciò è fuori luogo. OSTACOLA LE ATTIVITÀ NORMALI. DISTURBA I COMPAGNI, IL CUSTODE, IL MAESTRO. E’ sempre eccitato, quindi impulsivo, incapace di aspettare, in movimento. Ha difficoltà a giocare o a dedicarsi ad attività ricreative in modo tranquillo. ANCHE IL GIOCO È FRENETICO, O PERICOLOSO, O DISTRUTTIVO. SI MUOVE IN MODO INAVVEDUTO. E’ PIÙ FREQUENTE L’INCIDENTE CON GLI ALTRI E CON SÉ: MOVIMENTI INAVVEDUTI. Si muove di continuo o agisce come spinto da un “motore interno sempre QUINDI DISTURBA L’INTERLOCUTORE ADULTO E PARI. acceso”. Parla eccessivamente. Incontra difficoltà ad aspettare il proprio turno (per es. stare in fila). Quindi disturba il partner adulto o coetaneo. DISTURBA IL PARTNER ADULTO O COETANEO. QUINDI DISTURBA L’ADULTO E IL PARI, DA SOLO O IN GRUPPO. OPPURE SI PRECIPITA NEL GIOCO O IN ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE PRIMA DI Interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti (es. si intromette in un AVERNE BEN COMPRESO LA CONSEGNA. gioco o in una conversazione). Quindi disturba il partner mentre sta facendo un’altra cosa o sta parlando. Risponde precipitosamente prima ancora che la domanda sia stata interamente formulata Per un insieme dei fattori sopra elencati Viola le regole nei vari contesti (casa, luoghi pubblici) Ha bisogno di continua supervisione / E’ poco indipendente Si adatta con difficoltà alle nuove situazioni Mostra di avere poca cura di se stesso (si sporca, tiene il moccio al naso, ecc.) Ha poco rispetto per le cose sue e/o altrui Fa cose pericolose per se stesso o per altri Mostra poco buon senso Richiede continue sanzioni (time-out, rimproveri, ecc.) Ha un cattivo rapporto con figure di riferimento (es. familiare, insegnante) Ha problemi nei giochi di gruppo (distrae, disturba, elicita negli altri comportamenti analoghi) Viene ignorato o rifiutato dai coetanei Ha relazioni scadenti coi coetanei Quali deficit cumulativi o secondari: Appare socialmente immaturo (preferenze da bambino più piccolo) Mostra di avere scarse abilità sociali Non mostra rispetto per i sentimenti altrui Mostra mancanza di rispetto per i genitori, i fratelli, gli altri parenti / Discute Nei compiti scolastici o in altre attività incontra difficoltà a COMPIE ERRORI DI DISTRAZIONE, PRENDE BRUTTI VOTI, concentrare l’attenzione sui dettagli. FALLISCE NEL SEGNARSI I COMPITI PER CASA, NEL FARE I COMPITI (A CASA E IN CLASSE), NELLE ATTIVITÀ DI GRUPPO. SENZA AVERE UN ADULTO VICINO CHE LO RICHIAMA O LO AIUTA, Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione nelle attività NON RIESCE A SEGUIRE LE LEZIONI ORALI, A TERMINARE IN TEMPO I assegnate. COMPITI ASSEGNATI. ----- Pur avendo compreso bene e non avendo intenzioni oppositive, NON SEGUE LE ISTRUZIONI E NON PORTA A TERMINE I COMPITI, LE INCOMBENZE O I DOVERI SCOLASTICI. Non se li ricorda, si distrae. Non sa da dove cominciare, non calcola bene i tempi, è disordinato, Incontra difficoltà nell’organizzare le proprie attività e i propri è disorientato di fronte a un foglio pieno di istruzioni, pianifica o si compiti. monitora poco. FALLISCE NEI COMPITI. Evita, prova avversione, o è riluttante a impegnarsi in compiti che NON FA I COMPITI O CI METTE UN TEMPO SPROPOSITATO richiedono uno sforzo mentale protratto (come i compiti a scuola o a casa). Viene distratto facilmente da stimoli esterni al compito (per es. quando l’insegnante spiega oppure durante un’altra attività). ----- PERDE OGGETTI NECESSARI PER I COMPITI O LE ATTIVITÀ SCOLASTICHE (PENNE, LIBRI, COMPITI A SCUOLA, O ALTRO MATERIALE). Manifesta smemoratezza nelle attività quotidiane. E’ tanto distratto NON SI RICORDA LE COSE. da non ricordarsi che deve dire/fare certe cose. Vive un po’ come in NON RIESCE A SEGUIRE LE PICCOLE ROUTINE DELLA CLASSE. un mondo suo. OPPURE SI PRECIPITA SUL COMPITO PRIMA DI AVERNE BEN Risponde precipitosamente prima ancora che la domanda sia stata COMPRESO LA CONSEGNA. IMPULSIVITA’ NEL COMPITO. interamente formulata. Disfunzionalità scolastica ADHD Eventuali sintomi associati, quali: • la difficile regolazione della rabbia di fronte alle frustrazioni, • la bassa autostima (con conseguente difficoltà a persistere sul compito con senso di sfida e a resistere alle pressioni sociali -lasciarsi trascinare, fare il pagliaccio-), • le difficoltà linguistiche (es. organizzazione del discorso) e conversazionali (es. capacità di ascolto, di seguire il filo del discorso), • la disgrafia, • una certa immaturità nelle scale di adattive (es.Vineland), • una minore memoria a breve termine, • e uno scarso senso del tempo, • uno stile impulsivo e non progettuale di affrontare la vita sociale, il gioco e i conflitti (Barkley, 1997) Bambini con ADHD hanno deficit nella comprensione del testo narrativo, per problemi 1) nel cogliere i nessi causali e la struttura/ rappresentazione del testo (per cui se tali nessi sono più forti non è molto rilevante per gli ADHD) 2) fare inferenze 3) monitorare costantemente la comprensione Ipotesi del deficit di Memoria Verbale di Lavoro (MVL) -Problemi in comprensione e in produzione di frasi/concetti che fanno molto leva sulla MVL «Indica quella forma che non è un cerchio, ma è gialla o nera» Quale? Scrittura in ADHD Aspetti disortografici e di povertà nella produzione del testo Aree deboli nell’ADHD Inibizione della risposta impulsiva Resistenza alla distraibilità Memoria Verbale di Lavoro Organizzazione e pianificazione Povertà calligrafica in ADHD-Comb • Variabilità delle dimensioni del tratto • Imprecisioni Non regola bene tutti i sotto-compiti di un compito Lettura-decodifica: associazione grafo-fonemica, digrammitrigrammi, sintesi fonetica, doppie e accenti, punteggiatura, tenere il filo del discorso in MVL… Ortografia: associazione fonemo-grafemica (stampatello/stampato/corsivo, minuscolo/maiuscolo), digrammi-trigrammi, utilizzo regole QU, MB e MP, ZIO, doppie e accenti, separazione fra parole, maiuscole, divisione sillabica per andare a capo, apostrofo, accenti monosillabe… Scrittura: calligrafia, ortografia, produzione del testo, punteggiatura… Orientamento b/d Memoria visiva Sx > Dx Sequenza Funzioni esecutive Organizzazione Modulazione dell’attenzione Attenzione sostenuta Monitoraggio DSA e interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio Cosa è il Disturbo Specifico dell’Apprendimento DSA Diagnosi che rientra nelle maggiori classificazioni internazionali dei disturbi con insorgenza in età evolutiva (ICD-10, DSM-IV) A oggi, migliaia di articoli scientifici da tutto il mondo. Linee guida e progetti interistituzionali in tutte le nazioni ad alta civilizzazione. SOCIETA’ ITALIANA DI NEUROPSICHIATRIA DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA LINEE GUIDA PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Coordinatore del gruppo di lavoro: Giuseppe A. Chiarenza In Italia , dove esiste un sistema linguistico trasparente, la prevalenza viene valutata intorno al 2,5-3,5 % da Stella, in accordo con Levi e Soresi; mentre sono rilevati valori inferiori da Coscarella (0.88-1.23%) e superiori da Curci e Ruggerini (3.65%), e Mazzotta (4.35%). DSA Criterio diagnostico necessario e sufficiente • Prestazioni significativamente “scadenti”. (scorrettezza e/o lentezza), Non dovute principalmente a malattie neurologiche, bassa scolarizzazione, deficit in udito-o-vista, deficit del bagaglio cognitivo generale, disadattamento importante secondario a fattori di stress cronici e/o gravi. + Criterio dell’Interferenza funzionale Insuccessi scolastici Evidente discrepanza fra qualità di alcune prestazioni e prestazioni intellettive, adattive e di problem- solving Disagio (es. ansia da lettura ad alta voce, demotivazione a lettura/studio) Criterio a volte utili: Criterio sindromico: fallimento in scrittura, memoria verbale a breve termine (memorizzazione), fallimento in tabelline (e altri fatti aritmetici), fallimento in altre aree linguistiche (es. grammatica, lingue straniere), disattenzione, necessità di maggior tempo (sia per reggere un dettato, sia per comprendere una consegna scritta) Necessità di supplemento di aiuto per studiare a casa Criterio Response to Intervention (RTI) (peri piccoli e gli immigrati) (Familiarità) Disturbi Specifici dell’Apprendimento Disturbo Deficit della Attenzione e/o Iperattività Grafia Lettura DISLESSIA Calcolo DISCALCULIA Disturbo Non Verbale? Disturbi Aspecifici dell’Apprendimento: Bagaglio cognitivo borderline Ritardo mentale o qualsiasi altro quadro in cui sono compromessi tutti gli ambiti di apprendimento (Dist.Personalità) Ortografia DISORTOGRAFIA DISTURBO MISTO ORTOGRAFIA + CALCOLO Perché considerare il tempo? Nella Dislessia e nella Disortografia si tratta (almeno a livello descrittivo) di un deficit di automatizzazione degli specifici processi cognitivi coinvolti (con conseguente dispendio attentivo e cognitivo, che aumenta lo stress e ostacola gli altri compiti). -> Interferenza sull’apprendimento di compiti “superiori” che suppongono le abilità scolastiche di base PENSIAMO A QUANDO SI IMPARA… a guidare?! Sentiamo il pesante impegno mentale e l’importante dispendio attentivo: cerchiamo di ricordare tutte le varie cose (guardare la strada e i cartelli, percepire quando dover cambiare marcia, cambiare marcia con delicatezza senza far “singhiozzare” l’automobile) abbiamo poi l’impressione di non ricordare tutto, di non ricordarlo bene, di non essere capaci di regolare tutto come si deve, non siamo sicuri se stiamo facendo bene (anzi, effettivamente, non stiamo facendo bene: cambiamo marcia un po’ troppo presto, andiamo un po’ troppo lenti in curva, abbiamo poco occhio nel parcheggiare vicino al marciapiedi), abbiamo paura di agire in modo pericoloso, abbiamo la sensazione che non impareremo mai. E’ un’esperienza stressante. Ne usciamo esausti. Maurer et al., 2007 in BRAIN ; Kronbichier et al. 2007 in HUMAN BRAIN MAPPING “La dislessia è un fenomeno comune a tutte le culture, ma nel mondo anglosassone il disturbo della lettura è più difficile da superare che in Italia per le complessità della lingua inglese. La dislessia rende difficile connettere suoni verbali con le lettere o i simboli che rappresentano il suono. Per questa ragione imparare a leggere in inglese è molto più difficile che in italiano. L’inglese ha 40 suoni o fonemi, ma questi suoni possono essere rappresentati da oltre mille combinazioni di lettere (o grafemi) diverse. In italiano i suoni sono 25, e 33 i modi di scriverli” (ANSA 15/03/2001, da un articolo di Paulesu su Science). Il bambino dislessico e disortografico avrà quindi difficoltà maggiori nella lettoscrittura inglese che in quella italiana. Possibili aspetti della dislessia maggiormente suscettibili di influire negativamente sull’APPRENDIMENTO DELLE LINGUE STRANIERE 1. la scarsa discriminazione uditiva e del ritmo del discorso, 2. la scarsa capacità di percepire e mantenere correttamente sequenze di tipo uditivo senza inversioni, 3. limitazioni a livello della memoria di lavoro, 4. debolezza dell’elaborazione fonologica e dell’associazione fra suono e corrispondente forma grafica, 5. la poca sensibilità per la dimensione grammaticale, 6. la tendenza alla confusione in campo sintattico. Conseguenze • SVANTAGGIO • Interferenza nei compiti superiori (es. comprensione del testo, produzione del testo scritto, compiti scritti, compiti con componente matematica, prendere appunti) – PER LA SCORRETTEZZA e per – IL DISPENDIO DELLE RISORSE COGNITIVE (es. attenzione) • Dilatazione dei tempi necessari ad una corretta prestazione di lettura (di schede, dalla lavagna, del diario, del testo del problema, del numero…) o di scrittura (che è anche copiatura dalla lavagna o dal testo, scrittura su dettato, utilizzo del diario, prendere appunti…) o matematica • Importanti difficoltà nella letto-scrittura della seconda lingua, specie l’inglese • (Interferenza nella letto-scrittura di numeri, operazioni, ecc.) • STRESS Deficit di automatismo Variabilità della prestazione Interferenza sui compiti superiori Stancabilità Se poi anche la MVL è povera… Dislessia-> Disattenzione -> Difficoltà di apprendimento Dislessia con ADHD Mugnaini D, Chelazzi C, Rocco F, Romagnoli C, Vitta A (2007). La disattenzione scolastica nella dislessia. Dislessia. La disattenzione a scuola è correlata alle difficoltà di lettura e non sono rari i casi di Dislessia associata a un Disturbo da Deficit dell’Attenzione e/o Iperattività (DDAI). Si è indagato la presenza di rilevanti difficoltà attentive in bambini dislessici, calcolando l’incidenza di una sintomatologia disattentiva disfunzionale per le attività scolastiche in un gruppo di dislessici senza DDAI. Più della metà dei dislessici senza DDAI già nelle prime fasi della loro carriera scolastica presenta una disattenzione degna di considerazione. Una metà di questi presenta poi una sintomatologia disattentiva “importante”. Distribuzione % somme items: -Nei compiti scolastici o in altre attività incontra difficoltà a concentrare l’attenzione sui dettagli o compie errori di distrazione. -Incontra difficoltà nel mantenere l’attenzione nelle attività assegnate (scolastiche, ludiche, o altro). -Viene distratto facilmente da stimoli esterni al compito (per es. quando l’insegnante spiega oppure durante un’altra attività). 0 = Mai o quasi 1 = A volte 2 = Spesso 3 = Molto spesso ADHD (clinico o subclinico) + DSA: interferenza su lettura, scrittura, comprensione e studio Non regola bene tutti i sotto-compiti di un compito, già deboli Possibile innesto dell’ansia • Blocco cognitivo Possibile innesto futuro di un disadattamento scolastico generalizzato Interventi • «Tutor» a casa (…e a scuola?) • Attivare la motivazione (meglio se intrinseca) • Strutturare la scansione temporale del compito (es. Time-timer), con pause gradite • Esercizi con scalette procedurali • (Per MVL) Esercizi che lavorino sui singoli sotto-compiti e gradualmente chiedere esercizi che richiedono l’integrazione di due sottocompiti, poi tre, poi… Frasi brevi e lineari (eventualmente lette da un altro) • Preparare/dare strumenti che «diano il La»: mappe visive, domande chiuse, una spintina iniziale o in corso • Incoraggiare e riconoscere gli sforzi • Accorgimenti per eventuale DSA in comorbilità (con attenzione …ad es. sintesi vocale?) • Modalità per valorizzare in classe i suoi punti forti • Comunicare molto per comprendere dove bisogna «avere polso» (es. richiedere tutor, utilizzo di scaletta, ecc.) • Prevenire circostanze ansiogene e compromettenti l’agio scolastico