i ghiacciai

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I GHIACCIAI
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Un ghiacciaio è una massa policristallina fatta di acqua,
aria e detriti
Attualmente ricoprono circa il 10% delle terre emerse.
FORMAZIONE DEL GHIACCIO
NEVE FARINOSA
(cristalli di ghiaccio )
NEVE GRANULARE
(cristalli perdono
la forma caratteristica)
NEVATO
(nel giro di un anno, per continua azione di
gelo-disgelo)
GHIACCIO COMPATTO
(negli strati più profondi,
i cristalli di neve fondono parzialmente
ricristallizzano e l’acqua fusa circolante li cementa)
DISTRIBUZIONE DEI GHIACCIAI
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Neve e ghiaccio si conservano solo sopra il limite delle nevi persistenti, che rappresenta la quota
sopra la quale non tutta la neve caduta fonde e quindi una parte di essa si sovrappone a quella
dell’annata precedente dando luogo ad accumuli permanenti.
La quota del limite delle nevi persistenti varia sulla superficie terrestre principalmente in funzione
della latitudine.
STRUTTURA
fronte
Torrente
glaciale
Come è fatto un ghiacciaio?
Fronte
Zona di
accumulo
Limite delle
nevi
persistenti
Zona di
fusione
CLASSIFICAZIONE
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In base alla temperatura

Ghiacciai polari o freddi: ghiacciai situati a latitudini
elevate, conserva per tutto l’anno temperature al di
sotto di zero gradi (es. Antartide).
Ghiacciai temperati o caldi: ghiacciai situati alle medie
latitudini dove nei mesi caldi le temperature possono
superare di molti gradi lo zero (es. Alpi e Ande).
Ghiacciai intermedi o subpolari: situazione intermedia
in cui la fusione è limitata ed arriva non oltre una certa
profondità (es. Isola di Baffin Canada).
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IN BASE ALLA FORMA
CALOTTA
DI MONTAGNA
Ghiacciai continentali o inlandis
1
Ghiacciai di tipo Scandinavo
2
Pedemontani o Alaschiani
3
Ghiacciai Himalayani o vallivi
composti
4
Ghiaciai alpini o vallivi
5
Ghiacciai pireneici
6
Ghiacciai a calotta
inlandis
Presenti in Antartide possono avere spessori superiori ai 2000 m spesso
giungono fino al mare dove blocchi di ghiaccio possono staccarsi come iceberg
la parte che affiora rappresenta solo l’11% circa della montagna di ghiaccio
galleggiante.
Ghiacciai montani
di tipo Himalayano
Ghiacciai di tipo himalayano ( o vallivi composti) confluiscono da più
valli con lingue che scendono da alte catene e si sovrappongono o si
affiancano in un unico letto, la loro lunghezza può giungere a 70-80 km
Ghiacciai a calotta
scandinavi
Ghiacciai scandinavi partono a calotte glaciali ma poi scendono
con più braccia lungo le valli
Ghiacciai montani
di tipo alpino
Ghiacciai di tipo alpino partono da un ampi cavità in roccia detta circo e
scendono verso valle con una lingua che può essere molto sviluppata in
lunghezza
Ghiacciai montani
pireneici
Ghiacciai pireneici di dimensioni ridotte sono adagiate in forme più o
meno concave scavate sotto le creste o lungo i pendii dei monti non
presentano espansioni a terminali a lingua
LA DINAMICA DEI GHIACCIAI
Un ghiacciaio non è una massa immobile ma si
comporta come un solido deformabile sotto il suo
stesso peso che si muove a causa dei seguenti fattori
concomitanti:
 la forza di gravità,
 la natura del fondo,
 le stagioni e le variazioni climatiche (alcuni
granuli di ghiaccio possono fondere facilitando
lo spostamento).
Crepacci dati dai
movimenti
ineguale nella
massa del
ghiacciaio.
CIRCO conca da cui
prende origine il
ghiacciaio
LINGUA DEL
GHIACCIAIO
Il movimento dei ghiacciai è molto
lento ed è maggiore in superficie e
minore sul fondo e lungo le pareti a
causa dell’atrito con le rocce
BILANCIO DI MASSA
Cosa accade ai nostri ghiacciai?
Secondo
l’ultimo
censimento
del 1989 i
ghiacciai
delle Alpi
italiane
erano circa
ottocento
Variazione media cumulata tra il 1980 ed il 1999 di un
campione di 104 ghiacciai. La variazione media per
ghiacciaio è valutata in –4,8 m/anno, per complessivi –95,4
m nell’arco del ventennio considerato. La fase di regresso è
stata più consistente per il settore Lombardo, per il quale
il ritiro medio cumulato delle fronti
è di quasi 150 m.
Fotografie a confronto di un ghiacciaio
alpino (Ghiacciaio Vernagt – Austria).
I ghiacciai alpini dal 1925-2004
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A partire dalla fine del 1800, la temperatura media globale del nostro pianeta è aumentata di un valore compreso
fra 0,4 e 0,8 °C.
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Molti piccoli ghiacciai sono scomparsi, mentre i maggiori si sono talora frazionati in individui minori, arretrando le
loro fronti anche di 1-2 km. Questa fase di ritiro glaciale, riconosciuta in quasi tutti i ghiacciai di montagna della
Terra, viene attribuita al riscaldamento climatico in corso.
Perché le modificazioni dei ghiacciai
sono così importanti?
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Il ghiacciaio contiene informazioni sulle caratteristiche fisico-chimiche
dell’atmosfera da cui proviene la neve che lo ha formato.
I ghiacciai costituiscono una fondamentale risorsa d’acqua dolce utilizzabile
per scopi agricoli, civili ed industriali. Numerosi sono gli impianti idroelettrici
alimentati, almeno in parte, da acque di fusione glaciale. I ghiacciai
contribuiscono, quindi, in maniera sensibile alla produzione di energia
idroelettrica, che nel nostro Paese rappresenta circa il 20% del totale
dell'energia elettrica prodotta.
I ghiacciai sono inoltre un elemento caratterizzante del paesaggio alpino, e
costituiscono un fattore di attrazione e una risorsa per l’escursionismo,
l’alpinismo, lo sci estivo ed invernale.
L’ arretramento dei ghiacci rilascia aree con abbondanza di detriti instabili ed
acqua di fusione, con conseguente sostituzione del sistema glaciale con quello
fluvio-torrentizio, i torrenti glaciali avranno portate ben al di sopra della
media, tali instabilita possono causare situazioni anche molto pericolose.
come viene modellata dai
ghiacciai la superficie terrestre?
superficie terrestre
erosione
residui
valli a u
rocce montonate
deposito
morene
costruzioni moreniche
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morene: materiali rocciosi trasportati, o lasciati sul
posto dopo la fusione del ghiaccio,
alla base del ghiaccio stesso (morene di fondo)
detriti possono essere trasportati ai margini e
formare le morene laterali
morene frontali di forma tipicamente convessa (tipo
anfiteatro) che segnano il limite massimo di
espansione glaciale
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Quando un
ghiacciaio si ritira:
costruzioni
moreniche (piccole
colline e rilievi)
valli glaciali con la
loro tipica forma,
in sezione, ad U
(anche i fiordi)
le valli "fluviali"
hanno una forma a
V
Come si forma una valle glaciale?
Con formazione di valli
ad U con pareti levigate
e striature rettilinee
provocate dai detriti più
grossolani che sfregano
contro la roccia
Restano allo
scoperto le morene
Ghiacciai montani
alaschiani
Ghiacciai alaschiani scendono da più colate montane distinte e
si congiungono a formare un unica fascia ai piedi delle catene
montuose
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