19 NOVEMBRE 2015 Gualina Simona OSS U.O. di Riabilitazione Polifunzionale Specialistica LA DIETA DEL PAZIENTE DIABETICO APPROCCIO DIETA ESERCIZIO FISICO TRATTAMENTO FARMACOLOGICO LAVORO D’ÉQUIPE INFERMIERE ASA OSS PAZIENTE LOGOPEDISTA MEDICO DIETISTA INDICE GLICEMICO Indicatore per valutare il potenziale dei carboidrati, contenuti nei diversi alimenti, nell’aumentare i livelli di glucosio nel sangue, entro 2 ore dalla loro ingestione PERCHE’ E’ UTILE Per scegliere con/per il pz gli alimenti del pasto che riducono il picco della glicemia nella fase post-prandiale ALIMENTI AD ALTO INDICE GLICEMICO ALIMENTI A BASSO INDICE GLICEMICO (IG>70) (IG>55) Determinano un rapido aumento della glicemia postprandiale Determinano una bassa risposta glicemica postprandiale Aumento dell’insulina in circolo Inducono minore incremento dell’insulina in circolo CONSIGLI Primi piatti semplici Fare 5 pasti al giorno Non saltare mai la colazione Garantire un equilibrio tra carboidrati, proteine , lipidi Privilegiare i grassi vegetali (olio) Utilizzare spesso legumi (3 volte alla settimana) Consumare almeno 2 porzioni di pesce alla settimana Assumere fibra alimentare sotto forma di verdura, frutta ed alimenti integrali Non consumare nello stesso pasto due alimenti amidacei come pasta e pane ALIMENTI CONSIGLIATI ALIMENTI DA ASSUMERE CON MODERAZIONE ALIMENTI DA EVITARE GRASSI Limitare tutti i grassi Olio d'oliva, olio di girasole, mais, soia, arachidi, Burro, lardo, olio di semi vari, strutto SECONDI Bresaola cacciagione coniglio Manzo magro Pollo Prosciutto crudo Speck tacchino Vitello magro Agnello, carne in scatola, maiale, prosciutto cotto Carni grasse, carne macinata, hamburger confezionati, coppa, cotechino, frattaglie, mortadella, pancetta, pasticci di carne, salsicce, pollo con pelle, paté, salame, wurstel PESCE Pesce bollito, in umido o al forno, tonno sott'olio (sgocciolato) o al naturale Pesce fritto, frutti di mare Uova di pesce (caviale) PRODOTTI CASEARI Albume d'uovo, formaggi magri (ricotta fresca di mucca), latte scremato, yogurt magro 1-2 uova intere a settimana Latte parzialmente scremato, formaggi mediamente grassi (caciotte fresche, parmigiano e mozzarella), yogurt magro alla frutta Latte intero, crema, panna, formaggi grassi (mascarpone, pecorino, provolone stagionato), yogurt intero VERDURE/LEGUMI/FRUTTA Ortaggi sia freschi che congelati (in particolare piselli, fagioli, ceci, lenticchie), minestrone, alcuni tipi di frutta fresca (mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche, lamponi) Alcuni tipi di frutta fresca (banane, cachi, uva, fichi), patate Frutta secca, frutta sciroppata, purè di patate CEREALI Pasta, riso parboiled, orzo, pasta e pane integrali Pane e farina bianca, riso, pasta all'uovo, fette biscottate comuni, pizza margherita, polenta, gnocchi, grissini, crackers Pane all'olio, pizza farcita DOLCI/DOLCIFICANTI Liquirizia, dolcificanti privi di calorie (aspartame e saccarina) Sorbitolo, fruttosio, miele Zucchero comune, marmellata, caramelle, creme, cioccolata, torrone, cornetti, torte, brioche, biscotti ALTRI ALIMENTI Erbe, aromi, pepe, aceto, limone, succo di pomodoro Salse per condimento e maionese light (a basso contenuto calorico) Condimenti a base di creme o formaggi, maionese BEVANDE The, Vino, Succhi di frutta, caffè, birra, Coca-Cola, bibite tipo light spremute di frutta aranciata DOSI Secondo me così va bene No, è troppo poco No, è troppo tanto COMPORTAMENTO UNIFORME DI TUTTI GLI OPERATORI COMUNICAZIONE LA DIETA DEL PAZIENTE DISFAGICO NUTRIZIONE ALIMENTAZIONE APPROCCIO IGIENE OSSERVAZIONE NUTRIZIONE La nutrizione è la scienza che studia il corretto apporto di principi alimentari attraverso il cibo e l'alimentazione. Ogni alimento si compone di un certo numero di sostanze semplici, appartenenti a uno dei tre gruppi principali (glucidi, lipidi e protidi), che in modo diverso contribuiscono alla costruzione del nostro organismo e al mantenimento della sua salute. Nutrirsi significa dare al nostro corpo tutte le sostanze di cui ha bisogno per stare bene. DISFAGIA DIFFICOLTA’ A DEGLUTIRE Comprendere come alimentare il paziente (alimentarsi: introdurre cibo nel corpo) equilibrio dei principi nutritivi Consistenza degli alimenti Tecnica di alimentazione LAVORO D’ÉQUIPE INFERMIERE ASA OSS PAZIENTE LOGOPEDISTA MEDICO DIETISTA/CUCINA CONSISTENZA DEGLI ALIMENTI 1° FASE: consistenza semiliquida (tipo yogurt), cibi cremosi e omogenei 2°FASE: consistenza semisolida (tipo budino), cibi cremosi e omogenei 3° FASE: cibi sminuzzati (pasta corta o secondi tritati) RESTRIZIONI: evitare cibi di consistenza mista o in piccoli pezzi, più difficili da gestire ALIMENTI DA EVITARE Cibi e bevande a temperature estreme Liquidi Latte (potrebbe favorire eccessiva produzione di muco) Prodotti che si sciolgono in bocca (ghiaccio, gelatina, gelato) Alimenti di consistenza mista (minestrina) Alimenti secchi e friabili Alimenti che si suddividono in tante piccole unità (pane secco, riso) Alimenti filamentosi Alimenti che impastano la bocca (pane bianco morbido, banane) Alimenti che richiedono una masticazione prolungata TECNICA DI ALIMENTAZIONE Il pz deve essere attento e concentrato Sospendere ai primi segni di stanchezza Garantire un ambiente sicuro ed adeguato Verificare la consistenza dei cibi Rimuovere dalla stanza tutte le distrazioni (spegnere la TV) Spiegare al pz di non parlare mentre mangia e non parlargli Spiegare al pz di tenere il capo leggermente flesso in avanti Spiegare al pz di non mettere altro cibo in bocca fino a quando non è completamente vuota Usare cucchiaini piccoli, non riempirli troppo Rispettare i tempi di deglutizione senza mostrare fretta e senza spazientirsi Non sdraiare subito il pz dopo l’alimentazione (seduto per 30-60 min) Controllare la bocca del paziente per rimuovere rimanenze di cibo Procedere alla pulizia del cavo orale Riordinare il materiale Compilare eventuale diario alimentare o segnalare l’assunzione del pasto in consegna CONSIDERAZIONI E’ importante somministrare una dieta ad alto valore energetico e nutritivo per compensare la ridotta assunzione di alimenti e lo sforzo necessario per mangiare e bere E’ possibile stimolare la deglutizione somministrando alimenti con temperatura,sapore e aroma più deciso (cibi freddi, dolci o acidi) E’ indispensabile garantire la corretta igiene del cavo orale GRAZIE PER L’ATTENZIONE