Campagna SAS
una Siringa, un Ago, un Solo uso
Campagna cantonale sulle corrette procedure
per le iniezioni
DATA ODIERNA
PRESENTATORE
Slides a cura di Nico Nonella
Ufficio del medico cantonale
Dipartimento della sanità e della
socialità
CH – 6501 Bellinzona
www.ti.ch/med
Ufficio del medico cantonale
Perché una campagna?
• il rischio di trasmissione nosocomiale di malattie
infettive è documentato nella letteratura
• ogni anno nel mondo, il mancato rispetto delle
corrette procedure per le iniezioni e le infusioni
è la causa di circa 21 milioni di infezioni da epatite
B, 2 milioni di casi di epatite C e 260’000 di HIV
(Hauri, 2004)
• il problema non si limita solo ai paesi poveri, in
guerra e in via di sviluppo ma tocca anche i Paesi
occidentali, inclusa la Svizzera
Ufficio del medico cantonale
Quali sono le procedure a rischio?
• tutte le procedure invasive
• la somministrazione di sedativi e anestetici per
procedure chirurgiche, diagnostiche o gestione del
dolore (Comstock, 2004)
• la somministrazione di farmaci endovena (Bruguera,
2002)
• l’uso di soluzioni saline per sciacquare iniettori di
liquido di contrasto e linee e cateteri per endovena
(Lagging, 2002; Krause, 2003)
• la somministrazione di vaccini intramuscolari
• l’iniezione di liquidi di contrasto
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Quali sono i comportamenti a rischio?
• l’utilizzo della stessa siringa per somministrare medicamenti
a più di un paziente, anche se l’ago è stato cambiato
(Comstock, 2004)
• L’utilizzo di dispositivi medici contaminati (Desenclos, 2001)
• l’utilizzo di medicamenti monodose/monouso per più di un
paziente (Krause, 2003; Bruguera, 2002; Lagging, 2002). In
particolare con l’inserimento di una siringa già utilizzata in
una fiala o sacca, ed in seguito il riutilizzo del medicamento
per un altro paziente
• il mancato utilizzo di tecniche asettiche nella preparazione e
nella somministrazione dell’iniezione (DeMaria, 2012;
Williams, 2004)
• errori nell’ambito delle manipolazioni e delle procedure di
preparazione per l’esame TAC (Panella, 2008; Quer, 2008)
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Casi documentati –
utilizzo della stessa siringa su più
pazienti
Nell’agosto 2002, l’Oklahoma State Department of
Health ha ricevuto un rapporto riguardante sei pazienti
infettati dal virus dell’epatite C dopo il ricovero nella
stessa clinica.
Lo studio si è concentrato sulle pratiche seguite dal
personale sanitario e ha rivelato che un operatore
sanitario
ha
utilizzato
la
stessa
siringa
per
somministrare un sedativo a più pazienti durante lo
stesso giorno (Comstock, 2004).
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Casi documentati –
utilizzo di dispositivi medici
contaminati
Nel 2001 è stato condotto uno studio allo scopo di
identificare le vie di trasmissione nosocomiale del
virus dell’epatite C. Sono state svolte delle indagini
epidemiologiche - contemporaneamente ad una
verifica delle pratiche igieniche - presso un istituto
acuto nel sud della Francia (Desenclos, 2001)
Lo studio ha riportato che l’utilizzo su più pazienti
dello stesso dispositivo per il prelievo di sangue
capillare può portare ad una trasmissione di epatite C
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Casi documentati –
utilizzo di medicamenti monodose
per più pazienti (1)
Allo scopo di identificare la fonte di un caso di
trasmissione di epatite C a 3 pazienti di un istituto
della Florida nel novembre 1998 è stato condotto uno
studio approfondito su 41 pazienti ricoverati nella
struttura nello stesso mese
L’indagine ha individuato come una fiala multidose di
soluzione salina contaminata dal sangue di un
paziente infetto da epatite C sia stata riutilizzata su
altri pazienti (Krause, 2003)
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Casi documentati –
utilizzo di medicamenti monodose
per più pazienti (2)
Due differenti studi (Lagging, 2002 e Bruguera,
2003) hanno individuato come si possano verificare
casi di trasmissione di epatite C utilizzando una fiala
muldidose di soluzione salina contaminata per
sciacquare più cateteri per endovena
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Casi documentati –
mancato utilizzo di tecniche
asettiche nell’iniezione
Due studi (Williams, 2004 e DeMaria, 2012) hanno
rilevato come la trasmissione di malattie infettive sia
tipicamente associata al mancato rispetto delle
corrette procedure per le iniezioni
Entrambi gli studi confermano che per prevenire
l’insorgere di infezioni, il personale sanitario deve
rispettare scrupolosamente le precauzioni standard di
prevenzione delle infezioni
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Casi documentati –
errori durante le procedure di
preparazione per l’esame TAC
Due studi spagnoli descrivono otto casi di trasmissione di
epatite C in diverse strutture ospedaliere della zona di
Barcellona occorsi nel 2004, dovuti a errori nell’ambito
delle manipolazioni e delle procedure di preparazione per
l’esame TAC (Panella, 2008; Quer, 2008).
Sono state individuate due cause possibili:
 la pratica scorretta di disconnessione del paziente
dall’iniettore del mezzo di contrasto
 la mancanza di protocolli scritti dettagliati
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Casi documentati –
errori durante le procedure di
preparazione per l’esame con mezzo
di contrasto
Nel 2013 si sono verificati in Ticino quattro casi di
trasmissione del virus dell’epatite C durante un esame
invasivo
Si presume che un paziente sottoposto all’esame quel
giorno fosse portatore cronico dell’epatite C e che sia
stato
commesso
un
errore
nell’ambito
delle
manipolazioni e delle procedure di preparazione per
l’esame
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 si ipotizza l’utilizzo della stessa siringa e/o dello
stesso ago per prelevare la soluzione di NaCl da
una fiala multiuso per sciacquare l’iniettore del
mezzo di contrasto
 durante il procedimento la siringa e l’ago utilizzati
si sono contaminati e il loro successivo riutilizzo su
una fiala multidose ha contaminato anche
quest’ultima
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Possibili cause dei comportamenti
a rischio
• Mancanza di protocolli scritti
• Carenza di conoscenza dei protocolli di sicurezza
• Dimenticanza / Eccesso di confidenza
• Mancanza di tempo
• Mancanza di materiale necessario o accessibilità
• Interessi economici (ad esempio i costi del
materiale monouso)
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Malattie infettive maggiormente
trasmesse
Le malattie infettive più comunemente trasmesse in
ambito medico sono
 l’epatite B
 l’epatite C
 l’HIV
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L’Epatite B
• il virus dell'epatite B, altamente contagioso, si
trasmette attraverso i fluidi del corpo (soprattutto
tramite sangue e secrezioni genitali) di persone
infette, con la condivisione di aghi per iniezioni.
• l'epatite B acuta di solito guarisce completamente,
e causa il decesso in meno dell'1% dei malati.
Tuttavia circa il 5-10% dei pazienti adulti con
infezione e il 90% dei neonati contagiati durante la
nascita possono sviluppare una malattia cronica
che può portare a cirrosi o cancro del fegato.
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• Epidemiologia: l'epatite B è diffusa in tutto il mondo,
ma specialmente in Asia, Vicino e Medio Oriente,
Africa e in alcune zone dell'America, dove il tasso di
infezione raggiunge spesso il 60% in della
popolazione. In Svizzera, circa 300-500 persone
contraggono l’epatite B ogni anno.
• Prevenzione: la vaccinazione è raccomandata a tutti
gli adolescenti e ad alcuni gruppi a rischio. Praticare
sesso sicuro, non condividere siringhe e rinunciare ad
altre procedure invasive in paesi con un alto grado di
contaminazione diminuiscono inoltre il rischio di
contrarre la malattia.
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L’Epatite C
• l’epatite C è un’infezione dovuta ad un virus che si
moltiplica nel fegato causandone l’infiammazione. Si
trasmette soprattutto tramite il contatto del proprio
sangue con sangue infetto.
• il rischio di infezione è particolarmente alto in caso di
condivisione di siringhe per iniezioni e durante le
procedure mediche eseguite con strumenti non
adeguatamente sterilizzati. Il virus è raramente
trasmesso attraverso il contatto sessuale.
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• il 20-30% circa delle persone riescono ad eliminare il
virus da sole, il restante 70-80% sviluppa un’infezione
cronica. Esistono però terapie che permettono ormai di
eliminare il virus in oltre il 90% dei casi.
• Epidemiologia: in Europa ed in Svizzera, circa lo 0,71% della popolazione è infetto dal virus dell’ epatite C.
• Prevenzione: non esiste un vaccino contro l'epatite C.
L'unica protezione possibile è la prevenzione.
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L’HIV
• la Sindrome da ImmunoDeficienza Acquisita (SIDA o
AIDS) è una malattia causata dall'HIV, il Virus
dell'Immunodeficienza umana.
• il virus viene trasmesso attraverso rapporti sessuali
non protetti e con lo scambio di siringhe e aghi nel
consumo di droghe.
• nei paesi che in medicina dispongono di standard
tecnici meno elevati rispetto ai paesi industrializzati, è
notevole il rischio di trasmissione durante le trasfusioni
di sangue. L’infezione da HIV si manifesta nell’ultimo
stadio come AIDS, sindrome da immunodeficienza.
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• Epidemiologia: in tutto il mondo vivono ca. 35
milioni di persone infette da HIV o già affette da
Aids. In Svizzera vivono circa 20'000 persone
sieropositive o affette da Aids.
• Prevenzione: per proteggersi da un'infezione è
necessario osservare le regole del Safer Sex e non
utilizzare mai su altre persone strumenti usati per
le iniezione su un paziente infetto.
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Le procedure sicure di
iniezione
La regola d’oro rimane sempre
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 Manipolare il materiale di infusione/iniezione con
tecniche asettiche
rispettando le precauzioni standard di prevenzione delle
infezioni per non contaminare il materiale sterile
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 Siringhe, aghi e cannule sono dispostivi medici
sterili e monouso. Dopo il primo uso, non devono
essere riutilizzati
• su di un altro paziente
• due o più volte sullo stesso paziente
• per prelevare soluzioni o medicamenti da flaconi
multi dose.
• per somministrare medicamenti dalla stessa siringa a
più pazienti anche se l’ago o la cannula vengono
cambiati
Ufficio del medico cantonale
 Fiale o ampolle di medicamenti iniettabili devono
essere monodose quando possibile
• non somministrare mai medicamenti da una fiala
monodose a più di un paziente
• gettare in sicurezza (sharp safe) eventuali rimanenze.
Ufficio del medico cantonale
 In caso di uso indispensabile di fiale o ampolle di
medicamenti iniettabili multi dose, assicurarsi che
l’ago o la cannula e la siringa utilizzati per
accedervi siano rigorosamente sterili.
• non tenere mai ampolle o fiale di medicamenti multi
dose aperti nelle zone dove vengono curati i pazienti
• non lasciare mai dispositivi di prelievo sui flaconi
multi dose iniziati, ma utilizzare ogni volta nuovo
materiale sterile
• eliminare in sicurezza le fiale o le ampolle qualora la
loro sterilità non sia garantita.
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 Usare un flacone o una sacca di liquido di infusione
ed il set per la sua somministrazione per un solo
paziente ed eliminarlo subito dopo l’uso.
• non utilizzare mai flaconi, bottiglie o sacche di soluzioni
endovenose come fonte comune per più pazienti.
• gli aghi o le cannule sono considerati contaminati una
volta che sono stati connessi al flacone di infusione
intravenosa del paziente o al set per la
somministrazione intravenosa.
Ufficio del medico cantonale
Le procedure sicure in breve
Ufficio del medico cantonale
Ufficio del medico cantonale
Bibliografia
Bruguera M et al. Outbreak of nosocomial Hepatitis C virus infection resolved by
genetic analysis of HCV-RNA. J Clin Microbiol. 2002;40:4363-6
Comstock RD et al. A large nosocomial outbreak of hepatitis C and B among patients
receiving pain remediation treatments. Infect Control Hosp Epidemiol. 2004;25:57683
DeMaria A et al. Nosocomial hepatitis C: more of a hidden epidemic. Ann Intern Med.
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Desenclos JC et al. Hepatitis C in a ward for cystic fibrosis and diabetic patients:
possible transmission by spring-loaded finger-stick devices for self-monitoring of
blood glucose. Infect Control Hosdp Epidemiol 2001;22:701-7
Fretz R et al. Hepatitis B and C in Switzerland – healthcare provider initiated testing
for chronic hepatitis B and C infection. Swiss Med Wkly. 2013
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Hauri AM et al. The global burden of disease attributable to contaminated injections
given in health care settings. Int J STD AIDS. 2004;15(1):7-16.
Krause G et al. Nosocomial transmission of hepatitis C virus associated with the use
of multidose saline vials. Infect Control Hosp Epidemiol. 2003 Feb;24(2):122-7.
Lagging LM et al. Nosocomial transmission of HCV in a cardiology unit during the
window phase of infection: an epidemiological and molecular investigation. Scand J
Infect Dis 2002;34:580-2
Panella H et al. Transmission of Hepatitis C Virus during Computed Tomography
Scanning with contrast. Emerg Infect Dis 2008;14:333
Quer J et al. Nosocomial transmission of hepatitis C virus during contrast-enhanced
computed tomography scanning. Eur J Gastroenterol Hepatol 2008;20:73-8
Williams IT et al. Viral hepatitis transmission in ambulatory health care settings.
Healthcare epidemiology. 2004; 38, 1592-1598.
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Grazie per l’attenzione !
Slides a cura di Nico Nonella
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socialità
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