Fonti di stress psicologico

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Fonti di stress
psicologico
Lezione no. 1
Dott.ssa Nada Bucat
Stress e psicologia
• La psicologia ha fatto il suo ingresso
nell’area tematica dello stress solo
in un secondo momento, dopo che si
è considerato lo stress come
qualcosa connesso non solo con il
piano fisiologico, m
• a anche con il piano emotivo, con
delle conseguenze relazionali e
sociali.
Inizi…
• Nel 1925 Hans Selye, studente di
medicina presso l’Univ. Di Praga
notò che il suo Prof. Von Jaksch,
tralasciò gli sintomi aspecifici delle
malattie (perdita dell’appetito, dolori
muscolari, astenia, perdita della
libido, perdita degli interessi e della
concentrazione,…) e diede a questi
fenomeni il nome della SINDROME
DELLA MALATTIA PRIMITIVA.
Inizi…
• Fece ulteriori sperimenti sugli animali di
laboratorio a Montreal: iniettava ai ratti
estratti di ovaie e placenta, il risultato era:
• Ingrossamento delle capsule surrenali;
• Riduzione del volume del timo, della milza
e dei linfonodi;
• Ulcere gastriche e duodenali.
• Provò ad iniettare un po’ di formalina al
posto di estratti di ovaie, il risultato fu lo
stesso. Attribuì questo risultato ad un’
ATTIVAZIONE ASPECIFICA DELL’ASSE
IPOFISARIO-SURRENALICO.
Inizi…
• Esperimento con topi che nuotano (taglio
di baffi)
• Selye continuò a parlare di una reazione
organistica “globale e aspecifica”
• In ogni malattia abbiamo sintomi iniziali:
generali e aspecifici (neurovegetativi)
segue, reazione ormonale dell’asse
ipofisario-surrenalico (corteccia surrenale,
linfonodi, mucosa gastrica e duodenale),
finalmente gli diede il nome di SINDROME
GENERALE DI ADDATTAMENTO (SGA).
LE CAUSE DELLA SINDROME
GENERALE E ASPECIFICA
• Fatica, troppo lavoro, troppo caldo o
troppo freddo, i traumi, le emorragie,
interventi chirurgici, farmaci, …
• LO STRESS è la reazione aspecifica
dell’organismo a qualsiasi agente
stressante;
• COINVOLGE tutti i sistemi della vita:
- il sistema neurovegetativo,
- il sistema neuroendocrino,
- il sistema immunitario,
- I sistemi metabolici.
• LO SCOPO è di neutralizzare lo stressor.
Le fasi della SGA:
• 1. LA REAZIONE D’ALLARME
mobilitazione generale di tutte le
forze difensive, sistema di primo
intervento e di emergenza (fase
preliminare, fase acuta, fase di
ripresa)
• 2. LA FASE DI RESISTENZA
• 3. LA FASE DI ESAURIMENTO
→ Importanza del riconoscimento di
queste fase nel lavoro dello
psicologo clinico.
Lo stress psicologico
• Nel 1966 Lazarus per la prima volta
sottolinea che le circostanze
stressanti vengono filtrate dal
sistema cognitivo del soggetto.
• Il black box
• Il soggetto valuta lo stimolo, se per
il soggetto lo stimolo non è rilevante
può non verificarsi attivazione
emozionale e reazione di stress.
→ misurazione ????
Lo stressor
• Lo stressor è una situazione-stimolo
qualsiasi, cioè una qualsiasi cosa che ci
accade; questa può essere sia positiva che
negativa (ad es. vincere parecchi miliardi
alla lotteria oppure, viceversa, subire un
tamponamento in macchina);
• Condizioni di vita o eventi che comportano
pressioni sull’organismo,
• Le situazioni che impegnano o superano le
risorse adattive dell’individuo;
LO STRESS
• EUSTRESS
• DISTRESS
• Stress acuto
costruttivo
adattativo
• Es. ansia prima
dell’esame,
agitazione prima
di buttarsi con
bunge jumping
• Stress cronico e
permanente
• Sviluppo delle
carateristiche di
tratto di stress
Dalla reazione di
adattamento allo stress
cronico
• E’ difficile individuare le fasi di
passaggio da una condizione
positiva di eustress alle fasi di
cronicizzazione di distress.
• Ci sono in gioco:
- Contesto esterno
- Struttura biologica
- Struttura cognitivo – emozionale
del soggetto
→→→ intervento
Dalla reazione di
adattamento allo stress
cronico 2
• La reazione che costituisce lo stress investe tutto
l’organismo ed è estremamente utile perché
favorisce l’adattamento della persona agli
avvenimenti improvvisi; per questo è chiamata
reazione di adattamento. Essa è fondamentale per
la sopravvivenza e perciò è chiamata eustress.
• Quando invece la reazione di stress è troppo
intensa o lo stimolo negativo è prolungato (stress
cronico), le variazioni ormonali descritte possono
diventare stabili, predisponendo l’organismo a
problemi psicologici anche gravi ed a malattie
psicosomatiche. In questi casi si parla di stress
cronico o distress. Tale situazione a lungo andare
determina una diminuzione delle nostre capacità di
risposta e di adattamento, la cosiddetta sindrome
da esaurimento.
Vissuto soggettivo:
1. non ho le forze per combattere i
problemi così grandi (le capacità)
2. sproporzione tra le capacità
personali e i problemi da affrontare
3. sconnessione tra la parte cognitiva
ed emotiva della persona
APPRAISAL
= MEDIAZIONE COGNITIVA NELLA
RISPOSTA ALLO STRESS
(Lazarus e Folkman 1984)
1. l’accaduto può essere valutato
come irrilevante, positivo o
stressante in quanto attacca,
minaccia e sfida la propria
sicurezza;
2. Si valuta ciò che si potrebbe fare;
3. Cambiamenti che subentrano sulla
base di nuove informazioni;
Come mai non tutti considerano stressanti le stesse
situazioni o esperienze?
• Perché alcune persone sono prese
dall’ansia all’idea di prendere un aereo ed
evitano di volare, mentre per altre persone
si tratta di un’esperienza molto gradevole
(ad es. il personale di bordo)?
• Diversi studi hanno dimostrato che al
momento della partenza della gara i piloti
di Formula 1 mostrano notevoli segni di
stress (accelerazione massimale del battito
cardiaco, livelli elevati degli ormoni dello
stress), tale esperienza, però è vissuta in
modo positivo e piacevole. Appare quindi
chiaro che ciò che risulta stressante per
una persona, può non esserlo per un’altra.
Per giudicare una situazione come
pericolosa è perciò necessario l’intervento
dei nostri pensieri, cioè del nostro sistema
cognitivo.
Mediazione cognitiva
• Quando permane l’attivazione
dell’organismo anche senza stimolo
dell’evento stressante, oppure quando
l’organismo reagisca a stimoli di lieve
entità in maniera sproporzionata, come se
fossero situazioni altamente pericolose si
tratta di distress (es. F. sy. di col. irr., R
taglio capp.)
• Emozioni di preoccupazione, paura,
aggressività, tensione, forza,
concentrazione,…
• Stress: quando è richiesta una modifica del
proprio comportamento o atteggiamento
(Darley et al. 1986), ad es. emigrare,
sposarsi, …
Ognuno di noi, in presenza di u na situazione stressante ha dei pensieri appresi e automatici che sono
altamente personali; in tal modo avrà una emozione, da cui scaturirà un comportamento che potrà essere di
avvicinamento a tale situazione o di evitamento o fuga. Attraverso il pensiero, ognuno di noi puo’ rafforzare
un’esperienza stressante o addirittura “crearsi lo stress” sulla base di stimoli a minima connotazione
negativa. Negli esseri umani lo stress proviene non solo da stimoli provenienti dall’ambiente esterno, ma
anche da stimoli stressanti interni (anticipazione di eventi, ricordi negativi, ecc.)
Stimolo stressante
(esterno o interno)
Pensieri fatti
sullo stimolo
Emozione di stress
Comportamento
Conseguente
(avvicinamento,
Evitamento)
• Essendo le reazioni emotive di
stress determinate soprattutto
dal nostro “filtro cognitivo”,
cioè da come interpretiamo e
valutiamo la realtà attraverso i
nostri pensieri, anche nel caso
della depressione è possibile
risalire a contenuti cognitivi
specifici, presenti sotto forma
di regole di pensiero
generalizzate, estreme e
assolute.
Convinzioni irrazionali diffuse:
Elis 1962, Elis et al. 1989
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Una persona adulta deve essere amata o approvata da quasi
tutti.
Per sentirsi meritevole una persona deve essere competente
sotto tutti gli aspetti.
Quando le cose non vano come tu voi, è una catastrofe.
Le persone hanno scarso o nessun controllo sulle cause esterne
e delle cose che gli vanno male.
Il miglior modo per affrontare un evento pericoloso o spaventoso
è quello di preoccuparsene e di continuare a pensarci.
E’ più facile evitare certe difficoltà e responsabilità della vita
che affrontarle.
Una persona ha bisogno di dipendere dagli altri ed appoggiarsi a
una persona più forte di lei.
Il comportamento attuale di una persona è determinato
principalmente da sua storia passata.
Una persona dovrebbe essere turbata dagli problemi degli altri.
C’è sempre una soluzione perfetta per ogni problema ed è
essenziale trovarla.
E’ essenziale impegnarsi a cambiare altre persone per farli cosi
come io penso debbano essere.
Non posso avere il controllo sulle mie emozioni e non posso
evitare di sentire sente emozioni.
Certe persone sonno cattive, deboli ecc. e per questo devono
essere puniti.
Come misurare lo
stress?
• Cosa si misura quando diciamo di voler
misurare lo stress:
1. gli stressor (gli eventi stressanti, positivi e
negativi)
2. le conseguenze patologiche (malattie più o
meno psicosomatiche)
3. le risorse per gestire gli eventi (coping) o
test per la dimensione psicologica della
gestione della salute (HLC) misurazione
indiretta dello stress
4. sentirsi o percepirsi stressati (ambito
psicologico o area cognitivo-emotiva)
• Quello che non si misura sono le modalità
di cronicizzare lo stress.
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