LO STRESS
Giuseppe Favretto
Elisa Bortolani
Riccardo Sartori
Genova, 30 Novembre 2006
LO STRESS VIENE CLASSICAMENTE
DEFINITO COME:
RISPOSTA ASPECIFICA*
DELL’ORGANISMO A UNA
QUALSIASI** RICHIESTA***
PROVENIENTE DALL’AMBIENTE
*
aspecifica perche’ l’organismo tende a rispondere
mediante sindrome predefinita
** qualsiasi perche’ fortemente indipendente dalle
caratteristiche fisiche delle richieste, che sono
estremamente variegate
*** richieste: stressor
SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO
(S.G.A.)
LE DIVERSE FASI
1.
ALLARME
- shock: perdita del tono muscolare, aumento
della frequenza cardiaca, caduta della
pressione arteriosa e della temperatura
corporea (effetto sorpresa)
- contro-shock: vengono mobilitati tutti quei
meccanismi fisiologici di difesa che, in
pratica, ribaltano le reazioni fisiologiche della
fase di shock
SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO
(S.G.A.)
2. RESISTENZA
- miglioramento e scomparsa dei sintomi
iniziali
- diminuzione nella resistenza ad altri
stimoli nocivi
3. ESAURIMENTO
- fase di perdita graduale della capacita’
di adattamento allo stressor
- insorgenza di patologie psicosomatiche
di vario tipo
LO SVILUPPO DELLA
SINDROME GENERALE DI ADATTAMENTO
LIVELLO DI
ATTIVAZIONE
soglia
FASE DI
ALLARME
FASE DI RESISTENZA
FASE DI
ESAURIMENTO
STRESS
• Mutuato dal gergo delle fabbriche negli
anni della Rivoluzione Industriale inglese
• Con il termine stress si indicava la
resistenza che le strutture metalliche
oppongono all’applicazione di determinate
forze
• Il termine si è poi caricato, nel suo attuale
significato biomedico, di connotazioni
prevalentemente negative
STRESS
• Il termine sembra avere origine dal latino
stringere (Cox, 1978), in particolare dal
participio passato strictus, che significa
stretto, angusto, serrato
• Successivamente è stato utilizzato nella
lingua inglese, all’inizio con significato di
difficoltà, avversità o afflizione, in seguito
con quello di forza, pressione, tensione o
sforzo
STRESS
• Meno frequentemente, ma più correttamente,
lo stress viene considerato come condizione
capace addirittura di migliorare le capacità
prestazionali dell’individuo
• E di esercitare, entro certi limiti, un effetto
training
• Il termine training fa riferimento ai concetti di
addestramento e apprendimento e alla
capacità che l’individuo ha di imparare
qualcosa
STRESS
• È infatti dimostrato che l’individuo
sottoposto ad un certo livello di stress,
livello che naturalmente non deve
superare le capacità di farvi fronte,
migliora le prestazioni, anche quelle
che si riferiscono all’apprendimento
• Individui attivati rendono meglio di
individui eccessivamente rilassati
Qualità della prestazione
Yerkes e Dodson, 1908
Livello di attivazione (arousal)
LA LEGGE DI YERKES-DODSON
EUSTRESS
BUONO
RENDIMENTO E/O
STATO DI SALUTE
l’organismo, per raggiungere livelli ottimali di efficienza, ha
bisogno di operare in rapporto a quantità di stress non
estreme: sollecitazioni eccessive o carenza di stimoli hanno
effetti negativi sull’efficienza
INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
OTTIMALE
ECCESSIVA
STIMOLAZIONE E/O ATTIVAZIONE FISIOLOGICA
LA TERMINOLOGIA
STRESSOR
STIMOLI E ACCADIMENTI CHE INTERESSANO
L’INDIVIDUO NEL SUO VIVERE QUOTIDIANO
1) ESTERNI (DI TIPO FISICO)
2) INTERNI (INTRAPSICHICI)
EUSTRESS
E’ LO STRESS “POSITIVO”, ADATTIVO, COSTRUTTIVO
L’ORGANISMO, DI FRONTE A UNO STIMOLO STRESSORIO,
REAGISCE UTILIZZANDO LE PROPRIE RISORSE FISICHE E
PSICHICHE
DISTRESS
E’ LO STRESS “NEGATIVO”, DISTRUTTIVO, DISADATTIVO
L’INDIVIDUO, IN UNA SITUAZIONE MINACCIOSA, NON
RIESCE A “CONTROLLARE” LA REALTA’ E VIVE
SENTIMENTI DI INADEGUATEZZA E IMPOTENZA:
PERICOLO PER LO STATO PSICOFISICO
PATOLOGIE PSICOSOMATICHE CHE POSSONO INSORGERE
•
•
•
•
•
MALATTIE DELL’APPARATO DIGERENTE
- GASTRODUODENITE, ULCERA PEPTICA,
RETTOCOLITE ULCEROSA
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
- IPERTENSIONE, INFARTO, ARTERIOSCLEROSI,
CORONAROPATIE
MALATTIE ENDOCRINE E METABOLICHE
- DIABETE MELLITO, MORBO DI CUSHING, IPER E
IPOTIROIDISMO
MALATTIE CONNESSE A DISORDINI DEL SISTEMA
IMMUNITARIO
- ALLERGIE, INFEZIONI, MALATTIE REUMATICHE E
AUTOIMMUNITARIE
ALTRE MALATTIE
- RENALI, GINECOLOGICHE, CUTANEE, OCULARI E
DISPLASTICHE
IL MANIFESTARSI DI UNO QUALSIASI DEI DISTURBI E’
COLLEGATO A
TRE FATTORI
1. intensita’ dello stimolo stressorio
2. durata dello stimolo stressorio
3. carattere e personalità del soggetto
sottoposto allo stressor
LA CONCLUSIONE E’ CHE:
LO STATO DI STRESS E’ UNO
STATO FISIOLOGICO
NORMALE, QUINDI NON PUO’
E NON DEVE ESSERE
EVITATO
«LA COMPLETA LIBERTA’ DALLO STRESS
E’ LA MORTE.
CONTRARIAMENTE A QUANTO SI PENSA
DI SOLITO, NON DOBBIAMO ED, IN
REALTA’, NON POSSIAMO EVITARE LO
STRESS, MA POSSIAMO INCONTRARLO
IN MODO EFFICACE E TRARNE
VANTAGGIO IMPARANDO DI PIU’ SUI
SUOI MECCANISMI ED ADATTANDO LA
NOSTRA FILOSOFIA DELL’ESISTENZA AD
ESSO»
(SELYE, 1974)
IL COPING
LAZARUS E FOLKMAN (1984, p.141)
DEFINISCONO IL COPING COME:
«L’INSIEME DEGLI SFORZI
COMPORTAMENTALI E COGNITIVI,
VOLTI ALLA GESTIONE DI SPECIFICHE
RICHIESTE ESTERNE E/O INTERNE,
VALUTATE COME SITUAZIONI CHE
METTONO ALLA PROVA O CHE IN
OGNI CASO ECCEDONO LE RISORSE DI
UNA PERSONA»
DAVANTI A UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA,
L’INDIVIDUO PUO’ REAGIRE ATTRAVERSO
DUE DIVERSE MODALITA’:
1.
IL COPING BASATO SUL PROBLEM SOLVING
CIOE’ IL TENTATIVO DI RISOLVERE
COGNITIVAMENTE IL PROBLEMA
2.
IL COPING BASATO SULLA REGOLAZIONE
EMOZIONALE
QUANDO SI AGISCE TENTANDO DI
CONTROLLARE SOPRATTUTTO L’EMOZIONE
O/E L’ANGOSCIA CHE INSORGONO IN
RISPOSTA AL PROBLEMA
IL PROCESSO DI COPING



Situazione di squilibrio (o minaccia), provocata
dalla constatazione dell’esistenza di un
problema;
Ciò comporta connotazioni di tipo sia emozionale
sia conoscitivo (primary appraisal).
Subentra la secondary appraisal, che si attua
attraverso due processi di adattamento:
1.
2.
tentativo di risolvere o modificare la situazione
(controllo primario)
apprezzamento cognitivo della situazione (controllo
secondario), in cui avviene una ristrutturazione
della situazione di squilibrio per ridurne le
potenzialità di disadattamento
Tale fase precede quella finale di mastery (momento
di padronanza della situazione, in cui vengono
attuate le diverse strategie che sfoceranno nel
cambiamento)