I nuovi oppiacei e gli analgesici nella terapia del dolore Dispositivi microinfusionali e cenni di farmacocinetica Dott.ssa Giulia Burroni S.O.C Farmacia-Ospedale Fano (PU) Regione Marche Fano 07 Ottobre 2007 DISPOSITIVI MICROINFUSIONALI I sistemi di infusione meccanica attualmente in uso sono: Pompa volumetrica Pompa peristaltica Pompa siringa Pompa elastomerica POMPA VOLUMETRICA Eroga volumi prestabiliti di soluzione in modo assolutamente sicuro e preciso Esistono vari modelli: Con unica via di somministrazione Con doppia via di somministrazione Doppia pompa POMPA PERISTALTICA Ormai in disuso per somministrazione endovenosa perchè imprecisa Adatta alla somministrazione della nutrizione enterale POMPA-SIRINGA Meccanicizzazione di una siringa per l'infusione endovenosa Adatta per infondere piccole quantità di farmaco in modo estremamente preciso POMPA ELASTOMERICA Dispositivo monouso per l'infusione continua di farmaci in soluzione, a velocità costante preimpostata Caratterizzato da: Affidabilità e accuratezza del flusso Scarso ingombro (portatile) Assenza di manutenzione Impossibilità di manomissione Facilità di utilizzo Basso costo SPECIFICHE TECNICHE A SPECIFICHE TECNICHE A PARAMETRI CHE INFLUENZANO LA VELOCITA’ DI FLUSSO TEMPERATURA la velocità di flusso diminuisce del 2.3% per 1 °C di riduzione della temperatura ed aumenta del 2.3% per 1°C di aumento di temperatura, rispetto a quella misurata dal fabbricante a 32°C VISCOSITA’ la variazione della viscosità dovuta alla presenza di più farmaci, influenza notevolmente la velocità di erogazione PRIMING DEL FLUIDO MEDICINALE Adottare la tecnica asettica per l’intera procedura Il palloncino può essere riempito in un’unica operazione o a più riprese, la valvola antireflusso garantisce il non ritorno del fluido verso l’esterno dopo aver completato l’operazione di priming far circolare il fluido lungo la linea infusionale e chiudere l’apertura con tappo luer-lock applicare l’etichetta sul protettore del dispositivo FARMACOCINETICA Biotrasformazione Dose S O M M I N I S T R A Z I O N E Farmaco nel sangue o al sito di iniezione D I S T R I B U Z I O N E Farmaco nel sangue o al sito di iniezione Farmaco nella circolazione generale Farmaco nei tessuti bersaglio FARMACODINAMICA Effetto clinico Efficacia Tossicità Effetto farmacologico E L I M I N A Z I O N E FARMACOCINETICA: TERMINOLOGIA ESSENZIALE Parametro più importante da considerare per la programmazione di un regime di somministrazione a lungo Clearance : misura dell’efficacia dell’organismo di termine. eliminare un farmaco Il volume di distribuzione secondo parametro farmacocinetico v CL x di Cssdistribuzione Volume dello spazio apparente s = da considerare nel processo:dimisura eliminazione disponibile a contenere il farmaco nell’organismo V quantità di farmaco nell’org. Emivita : tempo necessario perché la concentrazione di un Lad =clearance misura il volume di liquido biologico liberato dal Emivita : misura della velocità di eliminazione del C farmaco, in al qualunque momento dopo la farmaco ed misurata è proporzionale volume di distribuzione farmaco V d pari al volumesiplasmatico: somministrazione dimezzi. farmaci legati a macromolecole plasmatiche CL= ke Vd Biodisponibilità : frazione di farmaco assorbita nella Espressione del rapporto tra volume di distribuzione e circolazione sistemica V a numerose centinaia di litri: farmaci legati a allo tessuti La clearance totale può essere determinata stato d pari clearance extracellulari stazionario usando l’equazione: CxT o AUC: area sottesa alla curva C/t descrive la T1/2= 0.693 Vd concentrazione ematica nel tempo CL = dose CL AUC FARMACOCINETICA: CONSIDERAZIONI GENERALI La farmacocinetica contribuisce a rispondere alle seguenti domande sull’uso del farmaco: La della via di di somministrazione si basa sulla la Lascelta scelta della della modalità dose di unsomministrazione farmaco si basa su in osservazioni termini 1. Ascelta quale dose misurazione della . Confronto tra di empiriche dose per in unità corso diBIODISPONIBILITÀ di tempo studidipende di fase Idalla conoscenza concentrazioni plasmatiche raggiunte con somministrazioni farmacocinetica Si Per definisce la Dose delle: Tollerabile 2. quale via Massima di somministrazione ev e concentrazioni ematiche raggiunte dopo somministrazione della stessa per vieempiriche alternative 1. Concentrazioni efficaci, definite su basi 3. Con quale modalità didose somministrazione a. Via endovenosa: garantisce assorbimento completo (dose/unità di tempo) b. Via orale : farmaci che sfruttano 2. Concentrazioni che liposolubili possono essere raggiuntemeccanismi con di trasporto passivo e farmaci chedelle possono sfruttare diversi tempi di somministrazione dosi prescelte 4. Quanto frequentemente meccanismi di esame trasporto attivo presenti a livello del farmaco in intestinale. SCALA ANALGESICA SECONDO OMS LIBERO DAL DOLORE III gradino Oppioidi dolore severo + Non oppiodi + Adiuvanti IL DOLORE PERSISTE O AUMENTA II gradino Oppioidi dolore medio-moderato + Non oppiodi + Adiuvanti IL DOLORE PERSISTE O AUMENTA I gradino Non oppiodi + Adiuvanti DOLORE SCALA ANALGESICA SECONDO OMS LIBERO DAL DOLORE III gradino Oppioidi dolore severo + Non oppiodi + Adiuvanti IL DOLORE PERSISTE O AUMENTA II gradino Oppioidi dolore medio-moderato + Non oppiodi + Adiuvanti IL DOLORE PERSISTE O AUMENTA I gradino Non oppiodi + Adiuvanti DOLORE CLASSIFICAZIONE OPPIACEI Agonista Puro Morfina Fentanyl Agonista parziale Antagonista Buprenorfina Tramadolo Codeina Naloxone CARATTERISTICHE ANALGESICO OTTIMALE Azione selettiva sui recettori m1 Basso peso molecolare Elevata lipofilia Labile legame alle proteine plasmatiche Efficacia a basse dosi d’azione, Maggiore riserva recettoriale e Minori effetti collaterali di tipo centrale e periferico MORFINA Agonista puro (NO EFFETTO TETTO) e selettivo dei recettori m (analgesia sopraspinale e depressione respiratoria) e k (analgesia spinale e sedazione) Idrofilia (lento passaggio BEE) Metabolismo epatico con produzione di 2 metaboliti attivi (morf-3-glucoronide responsabile effetti collaterali centrali, morf-6-glucoronide azione analgesica) Biodisponibilità orale molto variabile OSSICODONE Agonista puro se somministrato in monoterapia NO EFFETTO TETTO e selettivo dei recettori m e k Metabolismo epatico con produzione di metaboliti poco attivi (ossimorfone molto attivo ma presente in basse concentrazioni) Presenta maggior lipofilia rispetto a morfina Somministrato in combinazione con composti non oppioidi (effetto tetto) OSSICODONE: FARMACOCINETICA Emivita breve Durata d’azione prolungata Farmacocinetica prevedibile Biodisponibilità orale molto elevata (60-87%) minor effetto di primo passaggio, non è influenzata dal cibo OSSICODONE CR La tecnologia Oxycontin permette il rilascio controllato di Ossicodone, consentendo un veloce adattamento del dosaggio e garantendo un controllo del dolore rapido e costante: l’inizio dell’effetto analgesico avviene entro un’ora dall’assunzione5 l’effetto analgesico si mantiene costante per 12 ore6 lo steady-state plasmatico è raggiunto in 24 ore7 5. Kaiko R.F.,Clin Pharmacol & Therap,Vol 59, number 1 6. Citron M.L. et al., Cancer Invest 1998; 16: 562– 71 7. Reder R.F. et al., Clin Ther 1996; 18: 95–105 FENTANYL Agonista puro (NO EFFETTO TETTO) e selettivo dei recettori m Elevata LIPOFILIA Elevato effetto analgesico Metabolismo epatico con produzione di metaboliti inattivi Corli O. Mujisers RBR, 2001 Grazie per l’attenzione Giulia Burroni