Obiettivo C-1 Prof.ssa. M.Rosaria Visone Enea, dopo essere stato a Cartagine dalla regina Didone, e dopo aver celebrato i giochi funebri in onore del padre Anchise, si reca a Cuma per incontrare la Sibilla, la sua guida nell’Averno. Enea sbarca sulle spiagge di Cuma e incontra una donna del luogo. Venite la Sibilla vi attende Oh, sa di noi? L’ha letto nelle interiora di un animale Prima di poter scendere nell’Averno, la Sibilla ricorda ad Enea che deve cogliere un rametto da una pianta con le foglie d’oro, seppellire un compagno morto e……… No, sul giornale …..pagare il biglietto! Entrati nel vestibolo dell’Averno, dopo aver incontrato le fiere mostruose, come gli orridi centauri, la spaventosa chimera e le raccapriccianti Gorgoni, si avvicinano a Caronte, il nocchiero che traghetta oltre l’Acheronte le anime di chi ha avuto regolare sepoltura. La Sibilla spiega ad Enea che……. C’è sempre una fila interminabile davanti alla barca!! Si avvicinano al fiume, ma Caronte non vuole far salire sulla barca Enea, essendo un vivente. La Sibilla, allora, consiglia all’eroe di mostrargli “l’infallibile lasciapassare” e cioè………. Un paio di centoni. Guarda là, ci sono quelli che faranno grande Roma e la porteranno a regnare su tutto il mondo Attraversato finalmente il fiume, si inoltra in una pianura popolata “da morti prima del tempo”: bambini, persone condannate ingiustamente, suicidi. Qui incontra Didone. Continuando il cammino, entra nei Campi Elisi, dove tra i beati (poeti, musici, benefattori, eroi dell’umanità) rincontra il padre Anchise, che mostra al figlio tutti i suoi discendenti…… E quello è Ottaviano cesare Augusto, colui che riporterà l’Impero all’età dell’oro. Terminata la visione di questi uomini, Enea e la Sibilla escono dall’Averno. La storia è stata raccontata dai ragazzi prendendo spunto da testi sull’Eneide a fumetti. Le vignette sono state realizzate a mano libera dagli alunni: De Luna Angela, Di Marzo Nunzio, Formato Luisa, Piscuoglio Giuseppe, Spinelli Luigi.