La prospettiva eco-sistemica nell’approccio all’azzardo: il programma Fuorigioco ANIELLO BASELICE • 1.622.614.330 Significati del Gioco • E’ un’attività umana LIBERA. Il gioco è un’opzione, non un obbligo . • E’ un’attività umana SEPARATA. ha un suo spazio,un suo tempo ed una sua dimensione che la distingue dalla serietà della vita. Faccio sul serio e non per gioco. • E’ un’attività RIPETIBILE perché artificialmente posta in essere dall’uomo. . • Un gioco può finire ma anche ricominciare. I vari tipi di gioco (Caillois, 1957) • Agon (competizione) : giochi che richiedono capacità intellettuale, fisica o di riflessi : corse, combattimenti, boxe, biliardo, scherma, dama, calcio, scacchi … • Mimicry (mimesi) : giochi d’imitazione quali le imitazioni infantili, le bambole, i giochi in maschera, il teatro… • Ilinx (vertigine) : il roteare infantile, la giostra, l’altalena, le montagne russe, lo sci, il valzer, l’acrobazia… • Alea (dal latino “dado”, hasard in francese e az-zahr in arabo): il risultato è affidato al caso, alla fortuna: testa o croce, scommesse, roulette, slot machines, lotterie… • Possono essere compresenti nello stesso gioco più tipologie (Poker) C’è gioco e gioco • Esistono giochi che aiutano a crescere armonicamente l’individuo (LUDUS). • Esistono giochi che inducono rischi e problemi se vissuti come sfida del limite, del caso o della fortuna oppure come ricerca del rischio (ALEA). L’AZZARDO NON E’ GIOCO… • Puo’ definirsi GIOCO come LUDUS un’attività che comporta • Pericolosità sociale • Danno individuale La sua riproponibilità comporta una ripetizione ossessiva ed una progressiva invasione della vita . • Qui l’uomo non gioca ma è giocato dal suo stesso gioco (G. Imbucci) ) Condizioni per definire l’azzardo Secondo Ladoucer et. al .(2000) i giochi di azzardo per essere tali debbono presentare tre condizioni: 1)Il giocatore deve scommettere danaro o oggetti di valore. 2)La scommessa ,una volta giocata , non può essere ripresa. 3) l’esito del gioco dipende dal caso. LE PECULIARITA’ DELL’AZZARDO • Ogni giocata è imprevedibile • Ogni giocata è indipendente da quella precedente • Ogni giocata non è influenzabile • Il gioco d’azzardo è l’unica attività umana in cui l’esperienza non serve l’ Azzardo nella storia • Testimonianze di immagini di dadi e di giocatori nelle raffigurazioni degli antichi egizi intorno al 3000 a.C. • Nell’antica Roma c’erano insegne con scritte “Scommesse e cibo” • I romani erano avidi giocatori d’azzardo:i soldati si giocarono a dadi (probabilmente dadi a sei facce)il mantello di Gesù. • Si scommetteva sulle corse dei cavalli. Si vendevano biglietti e tavolette della lotteria durante le festività dedicate a Saturno. • Il gioco dei dadi vanta la storia più lunga (etimologia del termine); le scommesse sulle corse dei cavalli fanno la loro comparsa intorno al XII/XIII sec.; • Le prime lotterie nascono in Italia e in Inghilterra intorno al 1500; • il filosofo Blaise Pascal nel XVI sec inventa la roulette; • nel 1885 l’americano Charles Fay sviluppa le prime slot machines. • Esempi di “accaniti giocatori”: Caligola e Nerone, George Washington, il duca di Wellington, Dostoevskij, l’Aga Khan… • Fase di grande legalizzazione Dal gioco di élite a quello di massa Un fenomeno in crescita come …. • La spesa annuale degli italiani per il gioco. • Le occasioni di gioco e i giorni in cui farlo. • Gli italiani che praticano il gioco. • I minorenni che vengono iniziati al gioco. • I giocatori problematici o dipendenti. La spesa pro- capite L’ITALIA ha il primato mondiale con circa 1260 euro pro capite (neonati inclusi ). In Sicilia, Campania, Sardegna e Abruzzo le famiglie investono in gioco d’azzardo il 6,5% del proprio reddito. La spesa annuale per il gioco • 1993: • 1999: • 2005 : • 2010 : • 2011 : 6,77 Mld di Euro 18,25 Mld di Euro 28 Mld di Euro 61,5 Mld di Euro 79,8 Mld di Euro + 23,9% in un anno ; + 332% in 8 anni. Un affare di Stato Il trend di crescita del gioco autorizzato nel nostro Paese è sicuramente attribuibile anche agli impulsi generati dalle manovre economiche. •1997 vengono introdotte la doppia giocata di Lotto e Superenalotto e le Sale scommesse; •1999 • 2003 •2005 •2006 investitura ufficiale per il Bingo; spazio in Finanziaria alle Slot machine, la terza giocata del Lotto, le scommesse Big Match, le scommesse on line, i nuovi corner e punti gioco per le scommesse • 2007 e il 2008 (col decreto Bersani sulle liberalizzazioni) vengono promossi i giochi che “raggiungono l’utente” (sms, telefonici, digitale terrestre) ; dall’agosto 2008 è reso legale il gioco d’azzardo on-line (ma con limitazioni); • 2009 (decreto n.39 del 28 aprile 2009 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo”) nascono: nuove lotterie ad estrazione istantanea, nuovi giochi numerici a totalizzazione nazionale con estrazioni giornaliere (Winfor Life), giochi on-line senza limitazioni: giochi di sorte a quota fissa (quindi anche Roulette, il gioco dei Dadi, ecc) e giochi di carte organizzati in forma diversa dal torneo (quindi anche le partite a poker in solitario con il computer) Una industria fiorente • E la terza industria dopo FIAT e ENI Offre lavoro a 120.000 addetti e muove gli affari di 5.000 aziende, E mobilita il 4% del Pil nazionale. • l'Italia con questa cifra occupa il primo posto in Europa e terzo posto tra i paesi che giocano di più al mondo. Ma lo Stato davvero ci guadagna ? • ANNO Spesa complessiva • 2004 25 miliardi di euro 7.3 miliardi = • 2005 33.7 miliardi di euro 7.3 miliardi = 21.6% • 2006 35 miliardi di euro • 2007 42.2 miliardi di euro 7.2 miliardi = 17% • 2008 47.5 miliardi di euro 7.7 miliardi = 16.3% Entrata erariale 6.7 miliardi = 29.5% 19% E il giocatore ? • SUPERENALOTTO : 1 possibilità di vincita su 1.622.614.330. E’ più probabile morire • in un incidente stradale (1/20.000) • in un incidente aereo (1/500.000) • Essere vittima della caduta di un asteroide (1/2500) • Oppure azzeccare il numero di telefono di casa di Gigi Buffon ( 1/10 MILIONI) • 37 Tipi di Gratta e Vinci. • Ogni Italiano acquista ogni anno 35 Gratta e Vinci . • Ogni 30 milioni di Euro giocati si riscuotono per vincita 11 547 Euro . • Il 38,55 di giocatori hanno la probabilità di vincere a G & V. GIOCO E MAFIE • Ben 41 clan malavitosi gestiscono “i giochi delle mafie” e fanno saltare il banco. • Da Chivasso a Caltanissetta, passando per la via Emilia e la Capitale. • Le mafie sui giochi non vanno mai in tilt e di fatto si accreditano ad essere l'undicesimo concessionario “occulto” del Monopolio di Stato. (Da AZZARDOPOLI 2012 ) Gli italiani che giocano • Sono circa 30 milioni gli italiani che tentano la fortuna. • Il gioco coinvolge maggiormente le fasce piu' deboli. Secondo i dati Eurispes 2005 investe di piu‘ chi ha un reddito inferiore: • giocano il 47% degli indigenti, il 56% degli appartenenti al ceto medio - basso, il 66% dei disoccupati. • Cresce il numero dei minori che giocano soprattutto ai videopoker. Preadolescenti "azzardati" • Il gioco d'azzardo sta coinvolgendo sempre di più adolescenti e preadolescenti. • L'età media Di INIZIAZIONE al gioco si è abbassata attualmente a 12-13 anni. • Essi sono attratti dalla possibilità di avere un facile guadagno per comprarsi così accessori che i genitori negano loro. • Ma oltre a ciò, i piccoli giocatori sono attratti dal gioco per l'eccitazione e il divertimento che da questo ne consegue. • Si tratta di ragazzi sempre più annoiati,senza stimoli, che cercano con questa attività di sconfiggere la noia di giornate sempre uguali. • In più la propensione al gioco è spesso correlata al contesto famigliare in cui si vive: se anche i genitori giocano spesso, il figlio viene stimolato Dal gioco “sociale” al gioco patologico” Il confine tra gioco normale e gioco patologico è sempre più labile e sottile , se aumentano il tempo e lo spazio dedicati al gioco . In relazione a ciò si possono perciò distinguere : Giocatori sociali (occasionali o abituali ) Giocatori problematici Giocatori patologici Gioco sociale > gioco problematico : il confine invisibile Il confine tra gioco normale e gioco patologico è sempre più labile e sottile se aumentano il tempo e lo spazio dedicati al gioco . Come per tutte le forme di dipendenza, si chiamano in causa vari fattori ( in un’ottica bio – psico – sociale) che spiegano una maggiore “vulnerabilità” di alcune persone rispetto ad altre Il passaggio dal gioco sociale a quello problematico è un fenomeno legato negli ultimi decenni ai seguenti fattori : Disponibilità Accessibilità Frequenza Velocità Il gioco d’azzardo deriva dall’interazione tra i fattori sopra indicati. più gioco, più problemi Tutte le ricerche dimostrano che un aumento del numero di persone che perde il controllo del gioco e diviene giocatore problematico o patologico e' direttamente proporzionale alla maggior quantita‘ di giochi a disposizione, sia come numero che in termini di possibilita' di accesso temporale. Chi gioca d’azzardo? • Il 3% della popolazione ha un comportamento problematico col gioco.( circa 800mila persone) • A differenza delle tossicodipendenze (3/1), nel gambling il rapporto maschi-femmine è di 9/1. • E’ assai frequente che nella medesima persona il Gambling sia associato ad altri fenomeni di dipendenza o a problemi psicopatologici. • L’80–90% delle persone gioca d’azzardo, senza per questo costituire un problema Gioco d’azzardo patologico: teorie interpretative • • • • • • • Approccio morale Approccio legale Approccio psicanalitico (Kraepelin , Freud,Bergler) Approccio cognitivista Approccio comportamentista Approccio psico-sociale Approccio ecosistemico Approccio morale • Il gioco è peccato, un atto dissipativo, distruttivo ed esecrabile, moralmente condannabile secondo varie confessioni religiose (Mormoni,Islam,Sikh,Buddismo) • Emarginazione e riprovazione sociale. • Redenzione morale Approccio legale • Il gioco è reato per cui il giocatore è soggetto a misure punitive e repressive. • Negli USA ,prima della legalizzazione (1963), il gioco era un’attività illecita. • Chiunque pertanto si fosse fatto beccare a giocare d’azzardo sarebbe immediatamente visto come criminale. Il paradigma economico • • • • Il gioco d’azzardo è business. Produce ricchezza Crea lavoro, ricchezza e profitto per le comunità locali . La sua legalizzazione può togliere potere e risorse alla criminalità. • I problemi di dipendenza non vengono presi in grande considerazione se non come espressione di devianza a carico di fasce limitate di persone caratterizzate da fragilità morale o vulnerabilità psicopatologica. Approccio psicosociale • Moran : il Gap è determinato da fattori costituzionali e fattori ambientali • Glatt : l’ambiente sembra assumere un peso maggiore rispetto alla personalità grazie all’importanza di alcuni fattori ecologici (caratteristiche del vicinato,distanza fisica dai luoghi di gioco,numero di giochi legali) Paradigma medico Secondo l’approccio neurobiologico, il craving sarebbe scatenato dall’iperattivazione del sistema neurotrasmettitoriale dopaminergico nel Nucleus Accumbens, con il rilascio di DA e conseguenti ripercussioni sulla cascata della gratificazione . L’azzardo come disturbo mentale • L’Associazione Psichiatrica Americana (APA) nel 1980 riconosce il Gioco d’Azzardo come entità patologica distinta e a sé stante. • Il GAP viene introdotto infatti nel DSM III e classificato dentro la sezione comprendente i Disturbi del controllo degli impulsi come la cleptomania,la piromania,il disturbo esplosivo intermittente e la tricotillomania. IL GAP nel DSM IV IL GAP viene inquadrato nel DSM IV come comportamento persistente ricorrente e maladattivo (criterio A) tale da compromettere le attività personali familiari e lavorative,distinguendo tuttavia se tale comportamento è attribuibile ad un episodio maniacale(criterio B) e precisando che i problemi di GAP possono manifestarsi in soggetti con Disturbo Antisociale di Personalità. GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO : CRITERI DIAGNOSTICI DEL DSM-IV (1994) 5 o più delle seguenti condizioni • • • • • • • • • • 1) la sua attenzione è assorbita dal gioco – (ad esempio, si preoccupa di rivivere precedenti esperienze di gioco e pianificare la prossima giocata, pensando ai modi di reperire denaro per giocare); 2) ha necessità di giocare con somme di denaro crescenti per raggiungere l’eccitazione desiderata; 3) ha effettuato ripetuti ed inefficaci tentativi di controllare, diminuire o interrompere l’attività del gioco; 4) inquietudine ed irritabilità sono dominanti durante i tentativi di contenere o eliminare il gioco; il gioco permette di fuggire dai problemi o di attenuare la disforia (ad esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione dopo aver perso denaro, spesso ritenta nei giorni successivi (“rincorrere” le perdite) 7) mente a familiari, al terapeuta o ad altri per nascondere il grado di coinvolgimento nel gioco 8) commette atti illegali, quali falsificazioni, truffe, furti o appropriazioni indebite per finanziarsi il gioco; 9) rischia di perdere relazioni significative, lavoro opportunità di studio o di carriera a causa del gioco 10) conta su altri per disporre di denaro per superare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco GAP Dipendenza da sostanze 1) coinvolgimento abituale nel gioco 1)Coinvolgimento abituale nella ricerca o nel consumo di sostanze 2) ha necessità di giocare con somme di denaro crescenti 2) Spesso il soggetto assume la sostanza in maggiori quantità o più a lungo di quanto previsto 3) Bisogno di aumentare la consistenza e la frequenza delle scommesse per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato 3) Bisogno di maggiori quantità di sostanze per raggiungere l’effetto desiderato 4) Inquietudine ed irritabilità sono dominanti durante i tentativi di contenere o eliminare il gioco; 4) Sindrome di astinenza 5) Il il gioco permette di fuggire dai problemi o di attenuare la disforia 5) Uso della sostanza per provare sollievo 6) reiterati sforzi per diminuire o tenere sotto controllo il gioco; 6) reiterati sforzi per diminuire o tenere sotto controllo la sostanza 7) il soggetto gioca qiuando dovrebbe adempiere a ad obblighi sociali o lavorativi 7) il soggetto usa droghe ngioca qiuando dovrebbe adempiere a ad obblighi sociali o lavorativi 8) Il soggetto abbandona importanti attività sociali , lavorative o ricreative;dopo aver perso denaro, spesso ritenta nei giorni successivi (“rincorrere” le perdite) 8) Il soggetto abbandona importanti attività sociali ,lavorative o ricreative per cercare di procurarsi le sostanze . 9) Il soggetto continua a giocare malgrado i problemi sociali, lavorativi e legali; commette atti illegali 9) Il soggetto continua a usare droghe malgrado i problemi sociali, lavorativi e legali Sviluppo del gioco patologico (Custer,1984) Gioco occasionale, vincita frequente, eccitazione legata al gioco, gioco + frequente, aumenta l’ammontare della scommessa, GROSSA VINCITA Gioco solitario, episodi di perdita prolungata, pensare solo al gioco, coperture, menzogne, non si riesce a smettere di giocare, irritabilità e ritiro, vita familiare infelice, forti prestiti Incapacità di risarcire i debiti, marcato aumento del tempo e del denaro dedicato al gioco, alienazione dalla famiglia e dagli amici, panico, azioni illegali… “Effetti” •Problemi economici: debiti, bancarotta, usura, indigenza … •Problemi familiari: rottura delle relazioni coniugali, incuria nei cfr dei figli,… •Problemi penali: frodi, furti, falsificazioni,… •Problemi lavorativi: riduzione della produttività, perdita del lavoro,… •Problemi psichici: depressione, ansia, tentativi di suicidio,… Pensieri e tentativi di suicidio, arresti, divorzi, alcol, crollo emotivo, sintomi da ritiro Sincero desiderio di aiuto, cessazione del gioco, ricostruzione dei legami sociali e familiari, ripresa del lavoro….graduale e progressiva risalita I percorsi possibili • Trattamento psicoterapeutico: Psicoterapia cognitivo-comportamentale Psicoterapeutico intensivo di gruppo • Interventi sulla famiglia: ( terapia familiare o approccio psico-educativo) • Gruppi di Self Help o Auto-Aiuto (Gamblers Anonymus) • Terapia farmacologica (SSRI, antidepressivi triciclici, sali di litio ed altri stabilizzatori dell’umore ). • Approccio eco-sistemico Approccio familiare • Famiglia come fattore causale o come luogo di condivisione della sofferenza . • Famiglia come risorsa per il cambiamento della situazione L’approccio eco-sistemico o ecologico- sociale: • L’approccio eco-sistemico è la modalità attraverso cui la psichiatria sociale di comunità individua le cause e lo sviluppo dei problemi e delle patologie gambling correlate dentro i rapporti sociali e tenta di contrastarli agendo all’interno della comunità locale. • Tale approccio ritiene che l’incidenza dei problemi AZZARDO CORRELATI è direttamente connesso alla crescita del volume di gioco, che a sua volta dipende da fattori quali : • * la crescita dell’offerta * la moltiplicazione e l’ accessibilità dei luoghi di gioco * la velocità e la frequenza delle operazioni di gioco. Il Programma FUORIGIOCO E’ un programma di intervento multidimensionale sui problemi azzardo correlati proposto dal Gruppo LOGOS Onlus di Salerno a partire dal 2000 ha visto la creazione di un approccio integrato ai problemi legati al gioco d’azzardo. Esso si propone di sperimentare nel campo del gambling i principi e i metodi dell’approccio ecologico sociale ai PAC ideato ed applicato da Vladimir Hudolin . Perché un approccio ecologico sociale ai problemi azzardo-correlati ? • Bere alcolici e giocare d’azzardo sono comportamenti accettati dalla cultura sociale, alimentati dall’industria e promossi dallo Stato grazie ai ricavi economici. • Entrambi tali comportamenti coesistono molto spesso nella medesima famiglia . • Entrambi creano sofferenza e disagio multidimensionale a tutta la famiglia . • Per entrambi occorre un approccio globale di tipo socio culturale , capace di promuovere la salute . I postulati dell’AES all’ azzardo • Secondo tale approccio il gioco e i problemi ad esso correlati non vanno più considerati come una malattia o un vizio, ma piuttosto come un comportamento, uno stile di vita e come tale determinato da molteplici fattori interni ed esterni alla persona di natura biologica, psicologica e sociale. • I problemi del gioco sono legati alla cultura del gioco presente nelle nostre comunità e che una loro prevenzione e un miglioramento dello stile di vita legato al giocare non possa prescindere da un cambiamento della cultura sociale e generale della comunità. Un approccio multidimensionale ad una sofferenza multidimensionale Il gioco d’azzardo crea una sofferenza multidimensionale (livello bio-psicosociale) • Nella persona • Nella famiglia • Nella comunità Un approccio globale deve tener presente • Il mercato • La cultura sociale • l’educazione e la promozione della salute • Il trattamento e la riabilitazione. La famiglia nell’ approccio ecologico sociale • Nell’approccio eco-sistemico utilizzato nel campo del gambling, la famiglia con problemi di gioco non è mai vista negativamente come portatrice di disturbi. È un sistema aperto al resto della comunità e quindi capace di interscambio e dotata di risorse inespresse, secondo i principi della teoria dei sistemi. Approccio Ecologico Sociale Si privilegia il trattamento multifamiliare in cui sempre più viene coinvolta la comunità in cui la persona, anzi la famiglia con problemi di gioco vive e lavora. Capisaldi del programma Fuorigioco • l’accettazione della condizione di disagio che non interessa il singolo ma coinvolge in varia misura e per la diversità dei ruoli tutti i membri della famiglia. • il coinvolgimento attivo nel trattamento della famiglia, che da luogo di conflitti diventa sede di una rielaborazione dei rapporti interpersonali alla luce di un contratto fondato sull’onestà comportamentale e sulla condivisione; Capisaldi del programma • la sospensione temporanea della gestione finanziaria diretta e la delega ad una figura tutoriale dentro o fuori la famiglia che supervisioni e controlli la disponibilità finanziaria e la capacità di spesa e di rientro dal debito; • la sensibilizzazione e l’educazione permanente della famiglia all’auto-protezione rispetto alle situazioni individuali e ambientali di rischio o alle ricadute; • la valutazione periodica del percorso di emancipazione psicologica e comportamentale dalla dipendenza. Fasi del programma • Valutazione del disagio e delle sue ripercussioni sistemiche; • Esplorazione e consolidamento della motivazione al cambiamento e delle risorse individuali, familiari e della rete sociale di riferimento; • Formulazione di un contratto e di un programma riabilitativo orientato al cambiamento dello stile di vita. • Inserimento in un gruppo di Auto Mutuo Aiuto o nella Comunità Multifamiliare settimanale. • Orientamento ed invio verso altre opzioni terapeutico-educative e riabilitative. I Servizi • • • • • Centro di ascolto telefonico STOP AZZARDO Centro di accoglienza, osservazione e diagnosi Comunità di accoglienza “L’approdo” Segretariato Sociale Programma di solidarietà e sostegno finanziario in collaborazione con Fondazione Antiusura “G.Moscati” CENTRO STUDI ATLANTIDE Famiglie in gioco : auto mutuo aiuto ma anche oltre ... • Le comunità multifamiliari si ispirano ai principi ed alle modalità di funzionamento dei gruppi di auto mutuo aiuto • Questi sono strutture di piccolo gruppo, a base volontaria, costituite da pari che si uniscono per assicurarsi reciproca assistenza nel soddisfare bisogni comuni, per superare un comune problema di vita o per impegnarsi a produrre desiderati cambiamenti personali o sociali. • Ma oltre ai principi e ai metodi dell’self help, le comunità di famiglie in gioco sono anche laboratori di sperimentazione di stili di vita dove il superamento del gioco – problema apre alla prospettiva di un riorientamento globale degli stili di vita della famiglia ed alla sua educazione ad una cittadinanza solidale e partecipe ai bisogni civici della comunità di cui è parte. CHI PARTECIPA I membri possono variare da un minimo di 4 o 5 ad un massimo di 12 un gruppo troppo piccolo può comportare una carenza di stimoli e confronto un gruppo troppo grande preclude la possibilità a tutti di esprimersi, pertanto e necessario moltiplicare CENTRO STUDI ATLANTIDE CHI PARTECIPA Persone che condividono il medesimo problema. Il gruppo è invitato ad accogliere ogni nuova persona e ogni nuova famiglia che chieda di entrare E’ contro lo spirito dell'accoglienza fare una selezione dei nuovi ingressi o rifiutarsi di accettarli. CENTRO STUDI ATLANTIDE CHI PARTECIPA Il gruppo, attivato soprattutto per le persone e le famiglie che sono in difficoltà, deve essere aperto al caso, in altre parole all'incontro casuale e all'irruzione del non previsto; ciò è premessa per il cambiamento. Un gruppo chiuso di famiglie che hanno "risolto" le loro difficoltà non serve!!! CENTRO STUDI ATLANTIDE CHI PARTECIPA I membri possono variare da un minimo di 4 o 5 ad un massimo di 12 un gruppo troppo piccolo può comportare una carenza di stimoli e confronto un gruppo troppo grande preclude la possibilità a tutti di esprimersi, pertanto e necessario moltiplicare CENTRO STUDI ATLANTIDE LA COMUNICAZIONE Focalizzare la discussione presente e non sul passato: sul Il passato non è modificabile, il cambiamento del presente può migliorare il nostro futuro. CENTRO STUDI ATLANTIDE Non esistono Potere e leadership NEI GRUPPI AMA SI E’ TUTTI UGUALI Ogni decisione, cambiamento e regola viene formulata discussa e accettata in maniera democratica e umanistica CENTRO STUDI ATLANTIDE Modalità di funzionamento o Regolarità e continuità degli incontri o Partecipazione gratuita o Riserbo sul contenuto degli incontri CENTRO STUDI ATLANTIDE Cellulare spento Puntualità Divieto di fumare Stesura del verbale Visita agli amici in difficoltà Avvisare in caso di assenza CENTRO STUDI ATLANTIDE IL FACILITATORE Il facilitatore è la persona che contribuisce, attraverso capacità personali e operazioni metodologiche, al buon funzionamento del gruppo . CENTRO STUDI ATLANTIDE Cosa fa? Stimola e facilita la comunicazione Tutela le dinamiche di gruppo Cura all’interno del gruppo l’accoglienza dei nuovi partecipanti È di aiuto nei momenti critici del gruppo Fa sì che il gruppo sia aperto alla comunità di appartenenza Come esprime il suo essere nel gruppo Ha fiducia nelle possibilità di crescita del gruppo e nelle potenzialità dei singoli partecipanti Sa ascoltare e fa sì che le persone si ascoltino È empatico e promuove l’empatia tra i partecipanti Non giudica e promuove nei partecipanti atteggiamenti, comportamenti, linguaggio non giudicanti Conosce il problema che caratterizza il gruppo Facilita e valorizza la comunicazione circolare Porta alla luce risorse già presenti in ogni persona Reindirizza domande e commenti verso il gruppo CENTRO STUDI ATLANTIDE COSA NON DOVREBBE FARE Ordinare, esigere Minacciare Fare la morale Dare soluzioni già pronte Giudicare ,disapprovare, criticare Umiliare, ridicolizzare Interpretare, diagnosticare, analizzare Consolare, minimizzare CENTRO STUDI ATLANTIDE Libertà di esprimere i propri sentimenti Rispetto dei sentimenti e delle idee altrui Fiducia e non giudizio Democrazia Responsabilità e corresponsabilità C COME SI ATTIVA UN GRUPPO DI AUTO MUTUO AIUTO? o individuare le esigenze e i bisogni espressi dalla comunità; o reperire risorse disponibili per sensibilizzare la popolazione; o pubblicizzare l’ iniziativa attraverso canali ufficiali e non CENTRO STUDI ATLANTIDE INCONTRI PRELIMINARI O FORMATIVI • i principi dell’auto mutuo aiuto • le caratteristiche dei gruppi • il concetto di cambiamento • i concetti di autostima, salute e autoprotezione, • conoscenza del problema da affrontare CENTRO STUDI ATLANTIDE Alcuni consigli per attivare un gruppo Un gruppo si promuove solo se lo si fa…(membri e facilitatore) Il gruppo nasce se prima e intorno ad esso si crea informazione e coinvolgimento. Il gruppo dovrebbe lavorare nell’ottica di creare ponti con tutti per FARE ASSIEME. Il gruppo dovrebbe assicurare formazione e aggiornamento ai suoi membri. Il gruppo dovrebbe entrare in un processo di verifica e automutuasupervisione svolti con cadenza periodica. Il gruppo per tali compiti dovrebbe far riferimento ad una associazione ombrello locale . CENTRO STUDI ATLANTIDE I gruppi attivi a Salerno Vittoria (Salerno) Gli amici di Gianni (Mercato San Severino) Arcobaleno (Salerno) Comunità Residenziale Il Focolare • Trattamento intensivo residenziale per persone che vivono una seria destrutturazione del comportamento, con perdita del controllo sul gioco, difficoltà nella gestione dei ruoli e delle responsabilità in famiglia, sul lavoro e nella rete sociale.