Introduzione alla Medicina Omeopatica I parte
“La salute è il benessere fisico, mentale, sociale, non solo l’assenza di malattia”
Organizzazione mondiale della Sanità 1974
QUANDO SI PARLA DI MEDICINA OMEOPATICA I TERMINI DI
RIFERIMENTO
PIU ’ USUALI SONO :
“EFFETTO PLACEBO”,
”E’ SOLO ACQUA FRESCA”,
”SERVE SOLO A CHI CI CREDE”,
”NON C ’E’ MAI STATA ALCUNA
VALIDAZIONE SCIENTIFICA”.
Eppure una recente ricerca statistica (fonti: istituto doxa e censis) relativa alla
valutazione dei “consumatori”(cioè dei pazienti che hanno scelto terapie non
convenzionali ed in particolare cure a base di medicinali in diluizione omeopatica) ha
segnalato che dai nove milioni nella proiezione del 2002 si è passato ai quasi undici
milioni di italiani (prevalentemente di cultura medio-superiore, più frequentemente di
sesso femminile ed abitanti in maggior misura nel centro e nel nord italia) che in
maniera sporadica o continuativa hanno scelto di rivolgersi a medici esperti in terapie
peraltro in Italia non riconosciute dal ministero della sanità e dalle istituzioni
accademiche ed universitarie e quindi non rimborsabili dal SSN..
Fino all’anno scorso I dati definivano che il 23,4% degli italiani e il 29% dei
cittadini europei ha fatto ricorso all'omeopatia. L'Italia è il terzo mercato europeo
dopo Francia e Germania. Lo Stato italiano nel 2012 ha incassato 40 milioni di
euro dalle aliquote fiscali derivanti dalla vendita di prodotti omeopatici.
I medicinali omeopatici rappresentano ormai l'1% dell'intero mercato
farmaceutico europeo, con un aumento annuo medio del 5%.
La nazione che vanta la maggiore anzianità nell’introduzione della medicina
omeopatica nel sistema sanitario nazionale (National Health Service) è la Gran
Bretagna, che ha ufficialmente riconosciuto la medicina omeopatica come
disciplina terapeutica già nel primo dopoguerra con un’apposita legge del
Parlamento Britannico del 1950, favorendo la creazione di strutture ambulatoriali
ed ospedaliere in cui si praticano terapie con medicinali omeopatici (Royal
Homeopathic Hospital di Londra, Homeopathic Hospital di Glasgow e Brystol)
In Gran Bretagna inoltre la formazione dei medici e dei professionisti sanitari che
lavorano presso ospedali ed ambulatori omeopatici inseriti nel sistema sanitario è
affidata per legge ad una Facoltà Universitaria di Omeopatia (Faculty of
Homeopathy of United Kingdom) con sedi in cinque città in Gran Bretagna e
Scozia oltre ad altri otto centri accreditati all’ estero (tra cui, unica in Italia, la scuola
Dulcamara- Kaos a Genova.)
Molte altre nazioni europee hanno introdotto in ambito sanitario in modo parziale o
totale la farmacopea omeopatica, per esempio Francia (dal 1965!!!) Germania,
Olanda, Belgio, Portogallo ecc
Repubblica
Tedesca
.

Ha riconosciuto la rimborsabilità parziale del costo delle terapie
omeopatiche

.
Nel 1976 sono stati ufficialmente riconosciuti, ai fini della registrazione dei
medicinali, tre “particolari indirizzi terapeutici” (Omeopatia, Antroposofia,
Fitoterapia) ed i medicinali di queste tre discipline sono rimborsati dalle
casse malattia.

Vi è una elevata diffusione di prestazioni sanitarie riconosciute da
assicurazioni private che frequentemente applicano premi ridotti a chi
dimostra di seguire terapie non convenzionali a carattere preventivo.
.
Repubblica Tedesca

Il 75 % dei medici tedeschi usa almeno una delle medicine
complementari nella propria
. pratica professionale.

Il parlamento tedesco nel 2005 ha approvato all’unanimità
una risoluzione che impegna il governo a collaborare con
le Società Scientifiche, con le Associazioni dei medici, dei
pazienti e dei produttori per mantenere le norme in atto
riguardanti i Medicinali Omeopatici e consentirne l’ulteriore
sviluppo.
Repubblica Tedesca 2009:
.
Per curare i figli malati oltre la metà dei genitori tedeschi s'affida alla medicina alternativa. Il
20% ricorre "sempre quando sia possibile" all'omeopatia, alla terapia con le piante o alla
medicina tradizionale cinese, e il 45% qualche volta; solo il 34% non ha mai sperimentato
.
l'omeopatia. E' quanto risulta da un sondaggio Forsa per la rivista Eltern (genitori) e la cassa
malattia DAK, su un campione di 1.008 persone con almeno un figlio sotto i sei anni. Il 60%
dice che in genere se la cava da solo con le malattie dei bambini, ricorrendo a rimedi
domestici, inalazioni, impacchi, compresse; solo il 7% ricorre al consulto telefonico in ogni
caso. Il 91% non ha problemi con le vaccinazioni, se consigliate dal pediatra; l'8% le
considera invece un'eccezione e l'1% e' sostanzialmente contrario.
http://www.eltern.de/
Olanda
.

Il 50 % dei medici usa anche medicine non convenzionali.

I medici omeopatici sono riconosciuti come tali in base ad autocertificazione
.
delle principali associazioni professionali del settore.

Solo i prodotti omeopatici registrati (precisando la composizione) possono
essere venduti come medicinali.

Il servizio sanitario nazionale non li rimborsa, ma possono essere rimborsati
dalle assicurazioni
.
Lettonia, Lussemburgo e Lichtenstein

Le prestazioni di medicina omeopatica, come quelle di
.
agopuntura, sono rimborsate
dal sistema pubblico nonché
da assicurazioni private.
Belgio
.
.

Omeopatia, Chiropratica, Osteopatia ed Agopuntura sono state
riconosciute ufficialmente da una legge approvata nel 1999
.

I medicinali omeopatici sono rimborsati, almeno in parte, sia dal sistema
sanitario pubblico che da quasi tutte le assicurazioni private.

Alcune mutue\assicurazioni pubbliche si assumono inoltre il 25% del
prezzo di vendita.
Portogallo
.

Nel 2000 sono state ufficialmente riconosciute le
seguenti medicine non convenzionali: Omeopatia,
Chiropratica, Osteopatia, Fitoterapia, Medicina
.
Tradizionale Cinese, Medicina Antroposofica.
Svizzera
.

Oltre il 60% della popolazione è coperta da un’ampia assicurazione contro le
malattie e usa medicine complementari.
.

I medicinali omeopatici sono stati rimborsabili fino al 2005, anno in cui il ministro
della salute ha espresso il suo parere contrario.

Su questa decisione ministeriale è stato organizzato e vinto un referendum
popolare istituito dopo una raccolta di firme imponente.
Stati Uniti d’ America
.

I medicinali omeopatici sono regolamentati fin dal 1938 dalla Food and Drug
Administration ( FDA ) come farmaci da banco ( OTC ) e possono essere acquistati
senza prescrizione medica .
.

Qualità e sicurezza dei prodotti devono essere garantiti secondo standard
convenzionali e dal 1988 l’FDA richiede che ogni rimedio sia provvisto di un foglietto
illustrativo che fornisce, oltre all’elenco degli ingredienti e le istruzioni per l’uso,
anche le principali indicazioni terapeutiche del farmaco.

Le linee guida per la produzione dei medicinali sono dettate dalla Homeopathic
Pharmacopoeia of the United States, gestita da una organizzazione non governativa
no-profit composta da rappresentanti delle aziende e da esperti omeopati.
Brasile
.

L’omeopatia è stata riconosciuta ufficialmente come atto medico nel 1980

E’ stata inserita nell'elenco delle 53 specialità riconosciute in Brasile dalla
Federazione degli Ordini dei Medici.

E’ stata inclusa nei percorsi di formazione medica universitaria: il diploma in
medicina omeopatica si ottiene dopo aver seguito un corso della durata di 3
anni (1200 ore) e aver superato un esame presso l'associazione brasiliana
dei medici omeopati.

Nella facoltà di farmacia sono stati istituiti corsi in questa materia.

Dal 1988 l'omeopatia fa parte del sistema sanitario nazionale brasiliano e
questa disposizione è stata riconfermata nel dicembre 2005.
Brasile

Nell'anno 2004 sono state eseguite. circa 300.000 visite omeopatiche nei diversi
stati del Brasile.

Nel 1976 è stata approvata una farmacopea omeopatica, che viene
costantemente aggiornata.

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Nel 2004 l’omeopatia è stata inserita, inoltre, fra le priorità della ricerca in
occasione della seconda conferenza su Ricerca e Innovazione in ambito
sanitario. Esiste un programma di ricerche finanziato con fondi pubblici:

ricerca clinica

ricerca di base

studi clinici patogenetici (proving omeopatico)
India
.

Ayurveda, Siddha, Unani sono i sistemi medici tradizionali dell’India.

L’omeopatia è stata riconosciuta dal 1970 con il Central Council of Indian Medicine Act.
.

L’Omeopatia è integrata nel Sistema Sanitario Nazionale attraverso una rete di ospedali
e dispensari ove spesso è possibile scegliere tra un sistema di cure moderno,
tradizionale o omeopatico.

L’Omeopatia può contare su 45.720 posti letto, condivisi con la medicina tradizionale, in
2.860 ospedali, su 22.100 dispensari e su 587.536 medici.
India
.

Il Central Council of Homeopathy, istituito nel 1973, ha un mandato di controllo
regolatorio sulla professione e sui prodotti omeopatici.
.

Nel 1975 è stato istituito il National Institute of Homeopathy, Calcutta, con
compiti di formazione e aggiornamento.

Nel 1995 è stato creato il Department of Indian System of Medicine and
Homeopathy, con compiti di controllo e regolamentazione
Unione Europea
Anche a livello comunitario ci sono state importanti iniziative legislative:
a partire dalla direttiva 92/73 (che tendeva ad armonizzare tra gli Stati dell’Unione
Europea le norme relative alla fabbricazione, al controllo ed all’ ispezione dei
prodotti omeopatici) fino alla Risoluzione n.75 del Parlamento europeo del 29
maggio 1997 ed alla Risoluzione n.1206 del Consiglio d’Europa del 4
novembre 1999 che ”ribadiscono l’invito agli stati membri a regolarizzare lo status
delle medicine non convenzionali”.
L’ Italia è come spesso succede fanalino di coda nell’adeguamento alle risoluzioni
europee (sono trascorsi ben 22 anni dalla prima!!!!!!!!!!!) ma almeno consolatorio è stato
il pronunciamento della Fnomeceo che nel 2002 nel congresso di Terni ha stabilito di
definire come “Atto Medico” la prescrizione di medicinali omeopatici.
Non avere un riconoscimento istituzionale comporta tra l’altro che in Italia la
legislazione in corso vieti l’indicazione terapeutica e la posologia nelle
confezioni dei prodotti omeopatici, il cosiddetto “bugiardino”, che è invece
obbligatoria, a garanzia dei pazienti stessi :
-in Europa:
Francia, Germania, Olanda, Belgio, Austria, Polonia, Portogallo, Repubblica
ceca ecc.
-e nel mondo:
Usa, Canada, India, Svizzera, Russia, Sud Africa e molti altri
Una nuova frontiera è stata disegnata dalla possibilità offerta alle Regioni
in materia legislativa che ha di fatto differenziato il panorama italiano in
tema di medicine complementari e\o non convenzionali :
alcune regioni, che hanno scelto l‘opportunità di sedere al tavolo della
Conferenza Stato – Regioni hanno anche legiferato in tema di
educazione, didattica, formazione ed inserimento nell’ambito del sistema
sanitario nazionale dei professionisti che si occupano di medicine
complementari:
esiste ora una situazione italiana a due velocità: una in cui Toscana, Emilia
Romagna, Lombardia, Marche, Trentino ed in parte anche Piemonte hanno già
affrontato dal punto di vista legislativo il problema ……..
In Toscana inoltre è stata approvata una specifica Legge Regionale
sulle Medicine complementari ed è stato inaugurato un reparto di
Medicina Omeopatica nell’ospedale di Pitigliano…
LA RICERCA
LA RICERCA
Anche se privi dell’appoggio dei fondi pubblici e della collaborazione di
Università ed istituzioni pubbliche la Medicina Omeopatica è stata oggetto
serie e numerose ricerche in tutto il mondo, e nel nostro piccolo anche in
Italia grazie soprattutto alla competenza e tenacia del prof Paolo Bellavite,
specialista in Ematologia Clinica e di Laboratorio e del suo gruppo di ricerca
presso il Dipartimento di Patologia e Diagnostica dell’ Università di Verona
Inhibition of CD203c membrane up-regulation in human basophils by high dilutions
of histamine: a controlled replication study.
Chirumbolo S, Brizzi M, Ortolani R, Vella A, Bellavite P.
Journal of Inflammation Research 2009 May 6. (DOI 10.1007/s00011-009-0044-4)
OBJECTIVE: Previous research suggests that human basophil activation may be inhibited
by histamine even at extremely low doses (high dilutions).
Tramite l’utilizzo di un protocollo citometrico standardizzato e di una
nuova procedura di diluizione/succussione si è dimostrato che sia
basse che alte diluizioni di istamina sono in grado di influire su basofili
umani stimolati con peptidi batterici o anti-IgE attraverso l’espressione di
membrana del CD203c (marcatore di attivazione), che è stata valutata
misurando l’intensità media di fluorescenza (MFI) dei basofili dopo attivazione
con anticorpi anti-IgE.
Le potenze 2C, 12C, 14C, 15C e 16C hanno mostrato una inibizione
significativa del MFI del CD203c rispetto al controllo.
I risultati dei test in vitro con organi isolati o colture cellulari suggeriscono che i
medicamenti dinamizzati sono efficaci non solo sull’intero organismo, ma anche
sulle sue parti isolate e perfino sulle cellule. (..a proposito di effetto placebo…)
È importante sottolineare che l’istamina in dosi omeopatiche si è dimostrata attiva anche
su modelli animali e ha mostrato significative differenze rispetto al normale solvente in
prove RMN.
Dose-effect study of Gelsemium sempervirens in high dilutions on anxiety-related
responses in mice.
Magnani P. - Conforti A. - Zanolin E. - Marzotto M. - Bellavite P. -
Psychopharmacology (Berl) 2010 Jul 20;210(4):533-45. Epub 2010 Apr 20.
Parole chiave: Alte diluizioni – Ansia
In questo studio randomizzato in doppio cieco contro buspirone e placebo
condotto su topi di laboratorio, è stato dimostrato che alte diluizioni di
Gelsemium sempervirens (4 CH, 5 CH, 7 CH, 9 CH e 30 CH) riducono l’ansia e la
paura, in un modo quantitativamente comparabile ai normali farmaci ansiolitici,
ma senza provocare alcun disturbo da sedazione (come il buspirone in questo
sistema sperimentale).
Questo studio realizzato a Verona è stato pubblicato nel 2010 su
Psychopharmacology e ha ottenuto un commento favorevole sulla newsletter
della SIF (Società italiana Farmacologica), newsletter n°18 2010.
Altro importante contributo alla comprensione del possibile meccanismo di azione delle
sostanze in diluizione ultramolecolare (o LOW-DOSES) ci è giunto da un pulpito di chiara
competenza e professionalità e di altrettanto insospettabile connivenza col mondo
omeopatico:
il prof Luc Montagnier medico , biologo e virologo, Premio Nobel per la medicina nel 2008.
Partendo dal presupposto che il DNA si organizza intorno all’acqua, che è la base
dell’organismo umano, Montagnier ha dichiarato:
“Questo principio è sempre stato evidente, ma è stato altrettanto trascurato,
come trascurate sono state le necessarie interazioni tra la medicina e la fisica,
discipline che invece sono strettamente interdipendenti, specie per quanto
riguarda l'analisi della struttura dell'acqua.
A queste nuove scoperte siamo arrivati seguendo i nostri percorsi di ricerca
sull'AIDS, collaborando con laboratori di varie parti del mondo.”
registrare onde elettromagnetiche, osservando sia in vitro i filtrati delle colture di
virus sia in vivo il plasma di persone infette. E ciò che abbiamo visto in queste
“soluzioni liquide” è una variazione non spiegabile ed assolutamente inaspettata
nelle frequenze delle onde elettromagnetiche, abbiamo osservato dei picchi nella
fascia da 0 a 20.000 hertz” .
Montagnier parla dunque di un vero e proprio fenomeno di "risonanza" nelle
molecole dell'acqua quasi che essa fosse "condizionata" e quindi "condizionabile”:
“è dunque possibile affermare, in estrema sintesi, che quando si diluisce una
sostanza fino a far rimanere "solo acqua", essa mantiene comunque un suo
background elettromagnetico.“
“Abbiamo svolto molti studi sui batteri - ha proseguito Montagnier – e ci sono
segnali da parte di molecole ad alto peso molecolare che anche se diluite alla
10 alla diciottesima potenza mantengono un loro proprio segnale: abbiamo
dimostrato che questo fenomeno non dipende dalla quantità, ma è un
fenomeno che afferisce alla fisica quantistica, alla struttura fisica dell'acqua.“
“Abbiamo inoltre lasciato due distinte provette in un contenitore di lega
metallica che impedisce l'irradiazione da e verso l'esterno, ed abbiamo visto
che tra le due provette, una diluita a 10 alla terza ed una a 10 alla nona, c'era
uno scambio di informazioni e di connotazioni a livello molecolare.
Questo ci ha dimostrato che le molecole hanno un loro background
elettromagnetico ed esso è in grado di trasferirsi da una molecola all'altra, da
una provetta all'altra.“
“Abbiamo poi misurato questi fenomeni per settimane nel sangue dei pazienti,
estraendo e misurando la parte liquida del plasma umano.
La maggior parte degli agenti patogeni, i batteri ma anche i virus, incluso l'HIV,
producono questi segnali.
Noi li abbiamo mappati, con molte tecniche di disamina differenti, e quelle che
abbiamo visto è congruente con tutto quanto ho appena esposto.“
“Occorre ovviamente raffinare l’interpretazione di questi fenomeni ma quello che è certo
è che si è ora in grado di fare degli esperimenti e poi di ripeterli, esperimenti che
hanno il requisito della riproducibilità e quindi scientificamente attendibili. Tutto
ciò potrebbe aiutare ad uscire dalla logica del "tanto più alto è il dosaggio del
farmaco, tanto più efficace è la terapia” ed aprire nuove interessanti prospettive
terapeutiche basate su paradigmi differenti da quelli indagati fino ad oggi.“
Interdiscip Sci Comput Life Sci (2009) 1: 81–90 DOI: 10.1007/s12539-009-0036-7
Electromagnetic Signals Are Produced by Aqueous Nanostructures
Derived from Bacterial DNA Sequences
.
Luc MONTAGNIER, Jamal AISSA , Stephane FERRIS ,
Jean-Luc MONTAGNIER , Claude LAVALLEE’
Abstract:
A novel property of DNA is described: the capacity of some bacterial DNA sequences to induce
electromagnetic waves at high aqueous dilutions. It appears to be a resonance phenomenon
triggered by the ambient electromagnetic background of very low frequency waves.
The genomic DNA of most pathogenic bacteria contains sequences which are able to generate such
signals. This opens the way to the development of highly sensitive detection system for chronic
bacterial infections in human and animal diseases.
L’acqua come un laser? Secondo una ricerca di fisica teorica l'acqua potrebbe conservare informazioni
.
di Emilio Del Giudice
E’ pregiudizio diffuso per molti biologi che l'acqua (che pur rappresenta il 70-80% del peso
totale della materia biologica) svolga un ruolo di mero contenitore passivo dei soluti biologici
(acidi nucleici, proteici e così via). Solo queste ultime molecole sono considerate degne di
interesse e di studio; quando si parla, in biologia, di fattori molecolari si intende sempre riferirsi
a molecole diverse dall'acqua. Ma forse questa presenza muta, questo osservatore passivo,
può svolgere un ruolo attivo nella dinamica complessiva dei sistemi biologici.
Già in un articolo apparso sul numero del 29 agosto 1988 della Physical Review
.
Letters, G. Preparata, G. Vitiello ed io abbiano dimostrato, sulla base della teoria
quantistica, che nell'acqua liquida ordinaria è presente un meccanismo dinamico
collettivo delle molecole che ricorda il meccanismo del laser.
.
Le molecole che ruotano sulla base della normale agitazione termica sviluppano un
moto d’insieme coerente, per cui si generano microdomìni della dimensione di
qualche centinaio di micron (il micron è un millesimo di millimetro) all'interno dei
quali un gran numero di molecole oscilla in modo coerente.
Grazie a queste proprietà, segnali elettrici esterni, anche piuttosto piccoli, acquistano la
capacità di generare nell'acqua una polarizzazione elettrica permanente, cioè uno stato
ordinato della materia, sul quale ulteriori meccanismi molecolari hanno la possibilità di
generare oscillazioni coerenti di frequenza, dipendente dal particolare meccanismo.
Scuola Omeopatia Classica Dulcamara - Faculty of Homeopathy of the United Kingdom
Questi processi sono descritti in un capitolo scritto da G. Doglia, M. Milani, G. Vitiello e me,
contenuto nel volume "Coherence in Biology" edito da Springer-Verlag, a cura di Herbert
Fröhlich, di recente pubblicazione.
Sulla base di questi risultati non è inconcepibile che peculiari meccanismi di memorie
possano prodursi nell'acqua e svolgere un ruolo significativo in biologia. Comunque è presto
per suonare le trombe, la ricerca continua...
Scuola Omeopatia Classica Dulcamara - Faculty of Homeopathy of the United Kingdom