"LOW DOSE MEDICINE": NUOVI PARADIGMI PER LA SALUTE

Bilancio Integrato Guna
“Un mondo in cambiamento”
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"LOW DOSE MEDICINE": NUOVI PARADIGMI PER
LA SALUTE
L’Omotossicologia è una concezione innovativa dell’Omeopatia, con un suo
proprio corpus teorico e metodologico e una sua caratteristica azione
terapeutica. Questo tipo di terapie – sempre più conosciute con il nome di
“Low Dose Medicine/Medicina dei bassi dosaggi” – stimolano i meccanismi di
autoguarigione propri dell’organismo, incrementando la risposta
immunitaria specifica di ciascun soggetto, con tempi d’azione sovrapponibili
a quelli della medicina convenzionale, e in certi casi anche inferiori. La
diffusione di queste soluzioni terapeutiche, che migliorano gli indici di salute
della popolazione, sono probabilmente la nostra più importante azione di
responsabilità sociale.
L’Omeopatia nacque alla fine del XVIII secolo, per merito del medico tedesco
Samuel Hahnemann, che ebbe l’intuizione di poter curare le malattie mediante una
serie di sostanze provenienti dal mondo animale, vegetale e minerale che agiscono
assecondando ed implementando le naturali reazioni dell’organismo: migliorano le
difese immunitarie, stimolano e rendendo più efficace la capacità del corpo umano
di contrastare il disagio, rispettando l’equilibro psico-fisico del paziente.
L’Omotossicologia nacque invece negli anni ’30 del secolo scorso per merito di un
altro medico tedesco, Hans Heinrich Reckeweg che, partendo dalle intuizioni di
Hahnemann, diede nuovo impulso allo studio delle medicine
biologiche. L’Omotossicologia è una concezione innovativa dell’Omeopatia, con un
proprio corpus teorico e metodologico e una propria caratteristica strategia
terapeutica.
Il medico omotossicologo, rifiutando ogni integralismo terapeutico, utilizza tanto le
acquisizioni della medicina omeopatica quanto quelle della medicina convenzionale
allopatica, e reinterpreta tali dati secondo un paradigma coerente che spiega,
grazie alla propria specifica chiave di lettura, il manifestarsi dei fenomeni della
salute e della malattia, procedendo di conseguenza ad eliminare quelle “omotossine” endogene ed esogene che hanno superato la soglia di allarme. Le terapie
tendono, di conseguenza, a stimolare i meccanismi di autoguarigione propri
dell’organismo, incrementando la risposta immunitaria specifica di ciascun
soggetto. L’Omotossicologia e la sua evoluzione, la Medicina Fisiologica di
Regolazione, è sempre più nota con il termine “Low Dose Medicine” o “Medicina dei
bassi dosaggi”.
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Il campo d’impiego di queste discipline è lo stesso della medicina convenzionale:
tuttavia i maggiori successi si registrano nel campo delle patologie croniche, che al
giorno d’oggi rappresentano percentualmente la maggior parte di tutte le malattie
diffuse nel mondo occidentale.
Un luogo comune da sfatare è rappresentato dall’idea che le terapie omeopatiche
ed omotossicologiche richiedano dei tempi lunghi per agire. In realtà il tempo
d’azione è sovrapponibile a quello della medicina convenzionale, e in certi casi è
anche inferiore.
Il successo delle pratiche omotossicologiche e della Medicina Fisiologica di
Regolazione è confermato dalle testimonianze di molti medici – anche di formazione
allopatica – che percepiscono l’importanza nella pratica clinica quotidiana di questi
strumenti della medicina, che costituiscono una vera e propria nuova frontiera della
scienza, e non esitano a esplicitarlo in occasione dei congressi di settore o in
pubblicazioni scientifiche.
Produrre farmaci efficaci e senza effetti collaterali – in grado di migliorare
tangibilmente il grado di benessere della popolazione – è la nostra più importante
azione di Responsabilità sociale d’impresa.
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LOW DOSE MEDICINE OMEOPATIA-OMOTOSSICOLOGIA LE
PROVE SCIENTIFICHE
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Questo volume si propone come obiettivo primario quello di verificare l’ipotesi che
un medicinale omeopatico-omotossicologico produca effetti terapeutici certi, basati
sull’evidenza scientifica (EBM) e la Good Clinical Practice (GCP; 1996, 1996 bis, 1997, 2002).
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Sembra, per certi versi, impossibile, secondo i principi farmacologici convenzionali
(curva dose – risposta lineare o a soglia), che un medicinale omeopatico
-omotossicologico, contenendo basse-bassissime concentrazioni di principio/i
attivo/i, a volte non rilevabile/i, possa interagire con un organismo riportandolo alla
salute.
Ciò nondimeno – è un dato di fatto – molte biomolecole fisiologiche (ad esempio
citochine, neuromodulatori, ormoni, etc.) interagiscono nell’organismo in
concentrazioni low dose, simili o molto simili a quelle omeopatiche.
Nei suoi 200 anni di storia, l’Omeopatia ha prodotto un’enorme mole di lavori che
empiricamente confermano l’efficacia terapeutica dei medicinali omeopatici.
Soprattutto in passato, la maggior parte di questi lavori è stata prodotta utilizzando
una metodologia ed un linguaggio peculiari poco compatibili con il lessico
del mondo accademico e scientifico attuale, relegando – così – l’Omeopatia, ad un
inevitabile isolamento.
Riteniamo tale impostazione inadeguata agli scopi che intendiamo perseguire con
questo volume.
D’altro lato l’efficacia terapeutica dei medicinali omeopatici-omotossicologici
potrebbe essere confermata dal fatto che un numero progressivamente crescente di
pazienti e di medici nei cinque Continenti si rivolga anche all’OmeopatiaOmotossicologia per risolvere i propri problemi di salute.
L’indagine multiscopo condotta dall’ISTAT nel 2007 (Condizioni di salute e ricorso ai
servizi sanitari) indica che in Italia sono 7,9 milioni i cittadini (13,6% della
popolazione – 4 milioni 700 mila donne; 3 milioni 200 mila uomini) che utilizzano i
medicinali omeopatici (+ 60% rispetto al periodo 1996-1999) e che l’Omeopatia si
attesta al primo posto tra le MNC in Italia.
Questi dati sono confermati dal Rapporto Italia 2012 di Eurispes da cui risulta che
l’Omeopatia è scelta dal 70,6% dei cittadini che si affidano alle MNC (14,5% della
popolazione totale).
Il Rapporto riferisce che molto alta è la soddisfazione per i risultati raggiunti tra
coloro i quali utilizzano l’Omeopatia: il 71%. Solo il 22% dichiara di aver ricevuto
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benefici parziali ed il 6,8% di non averne avuto.
I medici italiani prescrittori di medicinali omeopatici e antroposofici sono oltre
20.000.
Peraltro è noto che in altri Paesi europei (es. Germania, Francia) un numero
maggiore di persone si affidi, con fiducia, a questa medicina.
testo tratto dalla prefazione di Alessandro Pizzoccaro, Presidente CdA
GUNA:
Riteniamo che neppure le cifre che dimostrano il largo utilizzo dei medicinali
omeopatici nel mondo possano essere considerate sufficienti per i nostri fini.
Inoltre, a livello normativo, il medicinale omeopatico è considerato, da tempo,
farmaco a tutti gli effetti, dagli Stati Uniti, al Canada, al Sudamerica, all’Asia.
La stessa Direttiva europea sui farmaci del 2004 (il Codex farmaceutico) dedica ben
6 articoli alla regolamentazione peculiare dei medicinali omeopatici.
La Direttiva è stata recepita in Italia del D. Lgs. n.219 del 2006 sgombrando – così –
il campo da ogni dubbio residuo sul fatto che il medicinale omeopatico possa o non
possa essere considerato farmaco ad ulteriore conferma che l’Omeopatia è una
disciplina medica totalmente riconosciuta.
Ma neppure questi riconoscimenti ufficiali sono sufficienti per le finalità del nostro
approccio.
Il nostro obiettivo va ancora oltre: è volto a verificare se, al di là di ogni ragionevole
dubbio, sia possibile raggiungere la certezza che i medicinali
omeopaticiomotossicologici
producano specifici effetti terapeutici (verum omeopatico). Il metodo più obiettivo e
sicuro può essere solo quello della ricerca scientifica, condotta rispettando
rigorosamente canoni metodologici adeguati.
Riteniamo che se l’Omeopatia-Omotossicologia ha le prove provate della propria
efficacia, le deve diffondere e comunicare utilizzando lo stesso linguaggio del
mondo accademico e scientifico attuale.
Abbiamo, pertanto, svolto un lungo ed accurato lavoro di analisi sulla vasta
bibliografia omeopatica/omotossicologica reperibile e selezionato solo le
pubblicazioni che rispettino in modo rigoroso i criteri e le metodologie scientifiche
attualmente imposte e validate.
[…]
Nostra precisa intenzione è quella di proporre al Lettore l’essenziale, in un testo
volutamente concreto, che miri esclusivamente all’obiettivo di segnalare i lavori
frutto di ricerche rigorose.
[…]
Il nostro obiettivo è stato quello di arrivare ad un punto fermo:il medicinale
omeopatico-omotossicologico interagisce con un organismo e, soprattutto, ha la
proprietà di riportarlo alla salute?
Come il Lettore potrà constatare, riteniamo che le pubblicazioni segnalate portino
alla inequivocabile conclusione dell’efficacia terapeutica dei medicinali omeopaticiomotossicologici oggetto delle ricerche.
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Le prove scientifiche dell’efficacia.pdf
Per richiedere la copia cartacea scrivere a [email protected]
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