IL RISCHIO NELLA GESTIONE DEGLI ANTIBLASTICI Introduzione ai CTA SOC FARMACIA TSLB ERIKA GLEREAN CENTRALE DI DILUIZIONE ANTIBLASTICI © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 1 I FARMACI ANTIBLASTICI • Per “farmaci antiblastici” o “chemioterapici” si intende un ampio gruppo di sostanze chimiche largamente utilizzate nel trattamento di pazienti affetti da neoplasie per: • prevenire la formazione di metastasi • mantenere la remissione del tumore • indurre immunodepressione e stimolare un’azione antiinfiammatoria © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 2 I FARMACI ANTIBLASTICI • AZIONE PRINCIPALE • Provocare lesioni citotossiche in grado di arrestare la progressione della neoplasia mediante un attacco ai siti metabolici essenziali della replicazione cellulare • PERO’ • Molte di queste molecole sono scarsamente selettive e colpiscono i normali tessuti ad elevata capacità proliferativa – es.: bulbo pilifero • epitelio intestinale • midollo osseo © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 3 INFORMAZIONI SUI RISCHI • Il rischio farmacologico legato alla manipolazione dei farmaci antiblastici riveste un carattere di notevole importanza perché alcuni di essi sono risultati mutageni e cancerogeni in animali da esperimento e secondo l’INTERNATIONAL AGENCY FOR RESEARCH ON CANCER (IARC – istituto deputato alla valutazione del rischio cancerogeno da sostanze chimiche) probabili cancerogeni per l’uomo © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 4 INFORMAZIONI SUI RISCHI • Chemioterapici antiblastici valutati dalla IARC come cancerogeni, o sospetti tali, per l’uomo • Gruppo 1: cancerogeni per l’uomo – 1,4-butanediolo dimetansulfonato (Myleran) – Ciclofosfamide – Clorambucil – 1(2-cloroetil)-3(4-metilcicloesil)-1-nitrosourea (metil-ccnu) – Melphalan – Mopp – N,N-bis-(2-cloroetil)-2-naftilamina (clornafazina) – Tris(1-aziridinil)fosfinosolfuro (tiotepa) • Gruppo 2: sospetti cancerogeni • 2A: probabilmente cancerogeni – Adriamicina – Aracitidina – Bis(cloroetil)nitrosourea (bcnu) – Cisplatino – 1-(2-cloroetil)-3-cicloesil-1-nitrosourea (ccnu) – Mostarda azotata- procarbazina • 2B: possibilmente cancerogeni – Bleomicina – Dacarbazina – Daunomicina – Mitomicina c © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 5 INFORMAZIONI SUI RISCHI • A tale riguardo non va dimenticata l’enorme distanza esistente tra le dose terapeutiche e quelle derivate dall’esposizione professionale • FARMACI PERICOLOSI per: 1. Cancerogenicità 2. Teratogenicità 3. Tossicità riproduttiva 4. Tossicità d’organo a basse dosi 5. Genotossicità 6. Nuovi farmaci con strutture e profili tossicologici analoghi ai farmaci esistenti e definiti pericolosi in base ai 5 criteri sopra elencati. • NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health – Istituto nazionale per la sicurezza e la salute dei lavoratori negli U.S.A.) © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 6 INFORMAZIONI SUI RISCHI • • Molte attività lavorative possono comportare un’esposizione di chemioterapici antiblastici con possibili e diversi rischi per gli operatori • Ma una condizione determinante per la manipolazione in sicurezza dei chemioterapici antiblastici, come di tutte le sostanze a rischio, è la FORMAZIONE DI UNA COSCIENZA RESPONSABILE tra gli esposti al rischio specifico, attraverso: situazioni protette personale qualificato • Conoscenze di base per comprendere la natura del pericolo • Come sia possibile evitarlo o ridurlo al minimo • Trasmettere in modo efficace in ambito lavorativo il messaggio © Azienda Ospedaliero-Universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine 7