Eh!! Figli miei… Quante cose serve conoscere nella vita… Non si finisce mai di imparare La Classe Seconda della Scuola Media di ANZI nell’ambito dei progetti “Educazione Ambientale” e “Informatica” è lieta di presentarvi COME SI CURAVANO I NOSTRI NONNI PER LA CURA DEI BAMBINI • IN SOSTITUZIONE DEL BOROTALCO Raccogliere la polvere che i tarli formano sulle travi e applicare sulle parti arrossate dei bambini • QUANDO I NEONATI HANNO IL SEDERINO ROSSO Sbattere latte e uova e spalmare sul sederino • QUANDO I BAMBINI NON SI ADDORMENTANO FACILMENTE Far bollire malva, camomilla e “papagne”, pianta del papavero; filtrare, addolcire con zucchero o miele e farne bere una tazza prima di andare a dormire • PER CURARE LA STITICHEZZA Ungere il gambo di prezzemolo con l’olio di oliva e infilare nel culetto del bambino • QUANDO IL BAMBINO HA “A MUCHe” (IL MUGHETTO) Passare sulla bocca o il pannolino imbevuto di pipì o la coda di gatto • PER CURARE LA PERTOSSE Portare i bambini nelle stalle per respirare l’odore del letame Scòcchia chène Rito per scongiurare che nel neonato si verificassero fenomeni di rachitismo che si supponeva potessero svilupparsi qualora alla madre, prima di partorirlo, fosse capitato di assistere all’accoppiamento di due cani. La mamma, con il capo coperto da un velo per non farsi riconoscere, si recava presso nove vicine di casa a chiedere ad ognuna un po’ di lardo; tornata a casa, faceva sfriggere le frittole di lardo e, strofinandole sui talloni del bambino, pronunciava il seguente scongiuro per nove volte. Cana canèstra quanne tu nascést e, Criste nu ng’ér e. Quanne nascìve Crést e, Tu nu ng’ìre. Traduzione Cane canestro quando tu nascesti Cristo non c’era. Quando nasceva Cristo Tu non c’eri. (Da ripetere per nove volte.) PER IL RAFFREDDORE 1. Cuocere le patate, togliere l’acqua e, con una tovaglia sulla testa per non far disperdere il vapore nell’aria, piegarsi il più possibile sulla bacinella e respirarne il vapore 2. Posare dello zucchero sul carbone e respirarne il vapore dalle narici 3. Mettere in infusione la radice della liquirizia e bere caldo 4. Fare bollire salvia e rosmarino, aggiungere un po’ di miele e bere PER IL MAL DI GOLA 1. Prendere della cenere calda, racchiuderla in un fazzoletto e avvolgere al collo 2. Mettere in un fazzoletto di stoffa una cipolla e una foglia di lattuga; schiacciare il tutto, chiudere bene e avvolgere intorno al collo 3. Fare bollire latte, caffè e liquore molto forte; addolcire il tutto e bere molto caldo RIMEDI PER LA TOSSE 1. Preparare un decotto con malva, buccia di mandorla, fiori secchi, camomilla, orzo, avena, mela, fiori di sambuco, scèsciele (giuggiole) e mentine; addolcire con zucchero o miele e bere caldo 2. Riscaldare un mattone e avvolgerlo in un panno applicandolo sul petto dell’ammalato 3. Arrostire delle mele con l’aggiunta di un po’ di zucchero e mangiarle calde 4. Poggiare i piedi nudi sulla pietra calda della base del camino. 5. Far bollire la pulmenàrje, polmonaria, colare il tutto e fare gli sciacqui RIMEDI PER LA BRONCHITE 1. Mettere un litro di vino a bollire con un po’ di zucchero e berlo caldo 2. Far bollire origano e acqua, aggiungere un po’ di miele e bere il tutto molto caldo MAL DI ORECCHIE 1. Sciogliere della cera, prendere una striscia di tela e, dopo averla imbevuta, arrotolarla intorno ad una asticella formando un cono; inserire nell’orecchio l’estremità sottile e accendere l’altra. Il calore prodotto scioglie e aspira il tappo di cerume 2. Riscaldare dell’olio in una sfoglia di cipolla e spalmarlo all’interno dell’orecchio BRUCIORE AGLI OCCHI E ORZAIOLO 1. Fare impacchi di infuso di camomilla 2. Applicare fette di patate sugli occhi 3. Spruzzare latte materno sugli occhi direttamente dal seno MAL DI DENTI 1. Prendere della radice di ortica e metterla in bocca vicino al dente che fa male 2. Far bollire la papagne, pianta del papavero, colare il tutto e fare gli sciacqui PER L’ASCESSO 1. Sciogliere in un bicchiere di acqua fredda due cucchiaini di sale e fare gli sciacqui 2. Preparare un decotto con la malva e fare gli sciacqui MAL DI STOMACO 1. Fare bollire acqua e barba di granturco e bere molto caldo 2. Riscaldare un mattone rosso di Calvello, preparare acqua e zucchero e bere tenendo il mattone sullo stomaco 3. Preparare un decotto utilizzando i semi di finocchio e bere 4. Mettere in infusione delle foglie di alloro e bere PER IL MAL DI PANCIA 1. Raschiare con un coltello la fuliggine che si forma sugli anelli della “camastre”, la catena dove si appende la pentola del focolare, e mangiarla 2. Mescolare acqua e zucchero in un bicchiere e berla 3. Preparare un decotto di salvia e bere 4. Preparare un decotto con camomilla e malva e bere PER LA DIARREA 1. Lasciare in ammollo il riso per 4 o 5 ore, colarlo e berne l’acqua EMORROIDI, VERMI INTESTINALI, STITICHEZZA E PURIFICAZIONE DELL’INTESTINO EMORROIDI 1. Bollire la corteccia di olmo e applicarla sulla parte specifica VERMI INTESTINALI 1. Arrostire del pane e mangiarlo con l’aglio 2. Strofinare l’aglio sull’ombelico STITICHEZZA E PURIFICAZIONE DELL’INTESTINO 1. Mettere in infusione la parietaria e berla 2. Fare essiccare delle prugne e mangiarle 3. Preparare un decotto di malva e berlo RIMEDI PER FERITE 1. Prendere alcune foglie di salvia e applicarle sulla ferita 2. Mescolare il sudore, il grasso, la polvere e la sporcizia che si formano all’interno dei cappelli degli uomini che non si lavano spesso e mettere sulla ferita 3. Mescolare bianco d’uovo e zucchero, u ‘mbiastre, e mettere sulla ferita 4. Prendere un po’ di sugna e spalmarla sulla ferita RIMEDI PER CONTUSIONI 1. Tagliare a metà una patata cruda e strofinare forte sulla parte dolente 2. Prendere una moneta e schiacciarla sul bernoccolo 3. Mescolare acqua e sale e immergere il piede nella soluzione molto concentrata 4. Bagnare una pezza in acqua e sale e applicarla sulla slogatura RIMEDI PER SCOTTATURE 1. Versare un po’ d’olio sul pavimento e senza parlare spalmare questo “olio muto” sulla scottatura PER IL MAL DI SPALLE 1. Riscaldare un mattone, avvolgerlo in un panno bagnato e metterlo sulla zona dolente PER LE COSTOLE 1. Accendere una candela, metterla in un bicchiere e appoggiare il bicchiere caldo sulla parte dolente PER IL MAL DI SCHIENA 1. Bollire capelli di granturco con acqua calda e applicare sulla schiena 2. Riscaldare del sale e applicare sulla parte dolente PER I CALCOLI RENALI 1. Mettere in infusione capelli di granturco, addolcire con miele e bere 2. Preparare un infuso con capelli di granturco e foglie di menta e berlo PER IL VISO 1. Mescolare albume d’uovo e latte, spalmare sulla pelle e massaggiare delicatamente 2. Grattugiare e ridurre in poltiglia un cetriolo e applicare sul viso come maschera di bellezza 3. Tagliare a fettine un cetriolo e applicare uniformemente sul viso PER IL CORPO 1. Far bollire acqua con “caruzzèlle” di finocchio o rosmarino e lavare tutto il corpo 2. Immergere un sacchetto di “canéglie”, crusca di grano duro o grano tenero, nell’acqua calda e fare un bagno caldo PER I CALLI 1. Applicare fettine di pomodoro sul callo; ripetere l’operazione fino a che l’acido non riesce a sollevarlo e staccarlo CREME DI BELLEZZA PER LE MANI 1. Mescolare sugna di maiale e limone spremuto e spalmare sulle mani 2. Raccogliere la “sapunàre”, saponaria, e strofinarla sulle mani 3. Prendere dell’urina e strofinarla sulle mani PER I PORRI 1. Prendere il liquido viscido lasciato dalla lumaca e strofinare sul porro 2. Raccogliere schiuma di acqua piovana e strofinare sul porro 3. Prendere il liquido che fuoriesce dalle pannocchie fresche e strofinare sul porro PER AMMORBIDIRE I CAPEZZOLI DELLE PARTORIENTI 1. Mettere su una foglia di fico delle gocce di latte e applicare sul capezzolo delle donne partorienti Attraverso alcune interviste ai nostri nonni sulle cure utilizzate quando loro erano giovani, abbiamo scoperto un mondo completamente diverso dal nostro. Allora, infatti, si utilizzavano rimedi e pratiche oggi assolutamente inconcepibili, ma solo se non si riflette un poco: i principi attivi, infatti, sono, tutto sommato, gli stessi utilizzati dall’industria farmaceutica moderna, che tanto pubblicizza la loro presunta origine “naturale”. Si tratta, in effetti, di sostanze molto spesso prodotte chimicamente. A noi, quindi, sorge spontaneo un dubbio: non si tratterà solo di enfatizzazione pubblicitaria che nasconde surrogati di quel “naturale” tanto sbandierato? Speriamo che nel futuro la migliore conoscenza dell’ambiente da parte di tutti ci faccia meglio capire, apprezzare e utilizzare direttamente i veri prodotti della Natura. Almeno ho capito che le piante non producono direttamente tubetti di dentifricio, creme di bellezza e confezioni di succhi di frutta.