Le foreste sono un habitat naturale per milioni di forme di vita. La distruzione delle foreste causa l'estinzione di numerose specie vegetali e animali, con conseguente impoverimento genetico. La biodiversità è l'aspetto meno conosciuto e compreso. Grazie alla biodiversità da miliardi di anni la vita ha saputo adattarsi all'ambiente. Le forme di vita possono nascondere segreti non ancora conosciuti dall'uomo che potrebbero essere utili in futuro, ad esempio per produrre nuovi farmaci. La perdita della biodiversità equivale a un’irreversibile perdita di opportunità futura per l'uomo. Il problema della riduzione della biodiversità è particolarmente grave nelle zone tropicali, dove per vasti territori l'ambiente è biologicamente ancora incontaminato dalla presenza dell'uomo. Una spedizione britannica ha setacciato le foreste in cerca di animali e, naturalmente, non sono mancate le scoperte sorprendenti. Ha documentato la presenza di branchi in salute di elefanti asiatici e ottenuto prove solide della presenza di tigri. E’ inoltre riuscita a scattare diverse foto del gatto dorato asiatico, di orsi e dei loro cuccioli, di tapiri malesi, di oranghi. Però molti di questi animali sono in pericolo e in via di distinzione a causa della deforestazione, della caccia, ma soprattutto della presenza di metalli e minerali preziosi come carbone, rame, oro, zinco, tungsteno, gemme. Dittatura di Suharto Haji Mohammad Suharto nasce l’8 giugno del 1921. Secondo politico dell’Indonesia, prese il potere nel 1965 attraverso un colpo di stato. Carriera Iniziale Prima di salire al potere si arruolò nell'esercito coloniale e studiò in un'accademia militare. Partecipò alla Seconda Guerra Mondiale come comandante di un battaglione dell’esercito filo-giapponese. La salita al potere Nel 1965 usando la scusa di impedire un tentativo di colpo di stato comunista, Suharto prese il controllo del potere esecutivo dal governo di Sukarno e costrinse quest'ultimo a farsi da parte e a cedergli tutti i poteri esecutivi l'11 marzo 1966. Epurò il Parlamento dai comunisti, eliminò i sindacati ed aumentò la censura della stampa. Inoltre ruppe le relazioni con la Repubblica Popolare Cinese e ristabilì quelle con le nazioni occidentali. Da 1 a 2 milioni di persone furono giustiziate nella repressione e altre 200.000 furono arrestate semplicemente perché sospettate di essere coinvolte nel colpo. Il 12 marzo 1967 Suharto assunse le funzioni di presidente. Il 21 marzo venne eletto f per il primo mandato quinquennale come Il Nuovo Ordine Suharto portò avanti la repressione anche contro i cinesi indonesiani, vietando l'uso della scrittura cinese nella maggior parte del materiale scritto. Egli governò attraverso il controllo militare e la censura sui mass media. Inoltre controllava la finanza concedendo monopoli ai suoi parenti. Il suo patrimonio familiare arrivò a 15 miliardi di dollari. Nel 1973 vinse le elezioni per un nuovo mandato presidenziale di 5 anni. Suharto venne rieletto anche nel 1978, 1983, 1988, 1993 e nel 1998. Nel 1975, ordinò alle truppe indonesiane di invadere l'ex colonia portoghese di Timor Est e si stima che 100.000 persone, vennero uccise dall'esercito indonesiano. Successivamente Timor Est ottenne l’indipendenza. Nel 1996 Suharto estromise Megawati Sukarnoputri (figura particolarmente importante), dalla guida del Partito Democratico Indonesiano. In giugno, i sostenitori di Sukarnoputri occuparono il quartier generale del partito. Dopo che le forze di sicurezza li arrestarono, scoppiarono delle rivolte a Giacarta. Il ritiro di Suharto Nonostante le sue precedenti promesse di ritirarsi, Suharto si assicurò la sua rielezione nel marzo 1998. Dopo numerose dimostrazioni e la pressione politicmilitare contro di lui, egli fu costretto a dimettersi il 21 maggio durante la Rivoluzione Indonesiana del 1998. Il suo successore fu il vice, Jusuf Habibie IL VULCANISM0 Fenomeno che si manifesta come risalita, dalla parte alta del mantello, di materiali rocciosi allo stato fuso (magmi) mescolati a gas e vapori; si tratta di un processo isostatico, dovuto alla minor densità delle masse fuse rispetto ai materiali circostanti. Il magma si forma tra i 15 e i 100 km di profondità a causa di particolari condizioni fisico-chimiche e l’attività vulcanica persiste fino all’estinguersi di tali condizioni. IL KRAKATOA Il Krakatoa è un vulcano di un’isola indonesiana. Conosciuto per le sue eruzioni molto violente, soprattutto per quella che si verificò il 27 agosto 1883, provocando il rumore più forte mai udito sul pianeta, un boato che arrivò a quasi 5000 km di distanza. L'esplosione ridusse in cenere l'isola sulla quale sorgeva il vulcano e scatenò un'onda di maremoto alta 40 metri. L’ERUZIONE DEL 1883 L'eruzione del 1883 espulse più di 5 miglia cubiche di roccia, cenere e pietra pomice, generando un boato tra i più forti mai registrati dall’ essere umano, l'esplosione del cataclisma fu distintamente ascoltata fino in Australia, e all'isola Mauritius. 165 villaggi furono devastati, 36.000 persone morirono e molte migliaia di persone furono ferite dall'eruzione, di cui gran parte a causa dello tsunami che seguì la tremenda esplosione. L'eruzione del 1883 distrusse i due terzi del territorio che allora era l'isola di Krakatoa. Il Krakatoa è stato inattivo per due secoli, prima dell'inizio dell'eruzione il 20 maggio 1883. Per diversi anni si verificarono fortissimi maremoti. L'ultima di queste eruzioni si aprì dalle fessure nella roccia del vulcano, ed in questo modo l'acqua del mare si riversò nella camera magmatica. L'esplosione risultante del vapore surriscaldato distrusse gran parte dell'isola. Fu il suono più forte registrato nella storia: tale primato è però conteso dal suono generato dall'eruzione del monte Tambora nel 1815, sempre nell'arcipelago indonesiano. L'eruzione del 1883 fu tra le più dannose esplosioni vulcaniche nell'era moderna. Le onde d'aria generate dall'esplosione "viaggiarono" sette volte intorno al mondo, e il cielo si scurì per i giorni successivi. L'isola di Rakata quasi cessò di esistere, dal momento che oltre due terzi della superficie fu polverizzata, e il fondo dell'oceano che la circondava fu drasticamente alterato. La cenere vulcanica continua a costituire una parte significativa della composizione geologica di queste isole. Ci sono alcune prove che dimostrano come l'esplosione finale possa non essere stata causata dall'ingresso dell'acqua di mare nel vulcano. La camera magmatica sotto il vulcano era composta da materiale di colore chiaro e relativamente freddo. Dopo l'eruzione del 20 maggio entrò nella camera, dalla profondità, materiale più caldo e di colore scuro. Il nuovo materiale riscaldò la roccia fusa originaria, emettendo gas disciolti, ed aumentando la pressione. Le eruzioni del 25 e 26 agosto liberarono la gola del vulcano rilasciando la pressione nella cataclismica esplosione che distrusse gran parte dell'isola. La pietra pomice dell'eruzione evidenzia una miscela di materiali di colore chiaro e scuro. ANAK KRAKATAU Nel 1927, si manifestò un’eruzione sottomarina proprio in quell’area. Alcuni giorni dopo, una nuova isola vulcanica, chiamata Anak Krakatau (“Figlio del Krakatoa”), emerse dall’acqua. Inizialmente l’eruzione fu di pomice e cenere e quest’isola e altre due furono velocemente erose dall’oceano; tuttavia alla fine Anak Krakatau produsse flussi di lava più velocemente di quanto le onde potessero eroderli, emergendo definitivamente dall’acqua.