Corso di aggiornamento “Studente ADHD”

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L’intervento a scuola
Studente ADHD :I suoi problemi
• DISATTENZIONE
• IMPULSIVITA’
• IPERATTIVITA’
scarso rendimento scolastico
DSA (a volte)
bassa autostima
difficoltà relazionali
aggressività/oppositività
Studente ADHD
Scarsa consapevolezza:

stima come adeguato il proprio impegno

pensa di avere risultati come i compagni

pensa di sapere come si fa a studiare

non programma l’attività

non è rivolto verso gli obiettivi

non è proteso verso un risultato
Se si orienta verso un obiettivo:
Non lavora con determinazione
Non riesce a differenziare ciò che è importante
da ciò che non lo è
Non riconosce il livello di difficoltà di un
compito
Non sa prevedere il tempo necessario ad
eseguirlo
Non sa pianificare le procedure per eseguirlo
È caotico e frettoloso
Non tollera:
La frustrazione
Gli sbagli
Lo sforzo mentale costante
L’ ”attesa” del risultato
Non funzionano….
Minacce di punizioni : oppositività e chiusura
Note,rimproveri, punizioni :disistima di sé
Compiti
: rifiuto e disinvestimento
Sospensione : vantaggio secondario
Qualche consapevolezza
(Prima di iniziare)
La punizione non funziona
Il richiamo continuo è un “rinforzo” negativo
Non è colpa sua : non può fare altrimenti
L’impotenza mi fa arrabbiare
Se non mi organizzo ne esco sconfitto/a
7 abitudini per persone molto
efficaci (Covey)
Essere produttivi
non importa quello che il bambino fa
decidere cosa fare : non “reagire”
7 abitudini per persone molto
efficaci (Covey)
Cominciare avendo in mente la fine
visualizzare dove si vuole arrivare
E comportarsi di conseguenza
(star bene, sorridere, scherzare..)
7 abitudini per persone molto
efficaci (Covey)
Mettere le cose importanti al primo posto
urgenti e importanti,
urgenti e non importanti,
importanti ma non urgenti,
non importanti e non urgenti
( non si può litigare per tutto)
7 abitudini per persone molto
efficaci (Covey)
Pensare “win/win:
si deve vincere entrambi
Non pensiamo solo a quello che noi vorremmo
che loro facessero ma anche a ciò che a loro
piace fare….
7 abitudini per persone molto efficaci
(Covey)
Cercare prima di capire e poi di essere capiti
Metafora del conto corrente—versamenti:
Rendere quello che è importante per lui
importante anche per noi
Prestare attenzione ai piccoli gesti di cortesia
Mantenere le promesse fatte
Esporre chiaramente le aspettative
Essere coerenti
Scusarsi sinceramente e riconoscere gli errori
7 abitudini per persone molto
efficaci (Covey)
Sincronizzarsi con i bambini
non pretendere di essere sempre nel giusto
Cogliere gli aspetti creativi e valorizzarli
Cambiare le mete in base a quel che si osserva
7 abitudini per persone molto
efficaci (Covey)
Rinnovarsi
prendersi cura di sè,
concedersi momenti per stare bene
E allora
partiamo.........................................
obiettivi di un intervento
psicoeducativo:
Adattare l’ambiente ai bisogni del bambino
Migliorare le capacità di adattamento tra bambino e
contesto (genitori,insegnanti,coetanei)
Ridurre i sintomi ADHD
Ridurre i sintomi in comorbidità
Ridurre il rischio di ulteriori complicazioni
Favorire più consapevolezza nel bambino e
nell’ambiente rispetto al disturbo
Intervento psicoeducativo
in ambito scolastico

Gestione del comportamento

Intervento metacognitivo
La gestione del
comportamento
Strategia di Intervento
Strategia PROATTIVA
Strategia REATTIVA
-Dare istruzioni efficaci
-Cambiare gli obiettivi
ecc…………………………
-Rinforzo positivo
-Rinforzo negativo
ANTECEDENTI
CONSEGUENZE
Interventi basati sugli antecedenti
Tentativi di
modificare l’ambiente
in modo tale da promuovere
comportamenti prosociali e partecipativi
alle attività scolastiche
inibendo i comportamenti problematici
Antecedenti (esempi)
Sistemazione banchi
Posto “pensato”
Materiali visivi (cartelloni…)
Segmentazione del tempo
Routines
Strutturazione delle regole
Accorgimenti di vario tipo
conseguenze
• Gratificazioni ,Premi e Rinforzi
• Token economy
• Costo della risposta
• Punizioni
Predisporre un
“contesto facilitante”
•
•
•
•
•
•
•
organizzazione degli spazi (la classe)
la lezione
strutturazione del materiale e delle attività
formulazione di regole
introduzione di routine esplicite
potenziamento della motivazione positiva
riconoscimento ed enfasi dei punti di forza
La classe
• Sistemazione dei banchi:
no circolare,no gruppi – file di banchi rivolte alla
cattedra!
• Individuazione del posto strategico per essere
molto “visto” o “toccato”dall'insegnante
• Vicino a coetanei “adatti” (tranquilli ma non
troppo,tolleranti ma non troppo, da usare
come tutor)
Poniamo attenzione a:
controllare le fonti di distrazione all'interno
della classe:
 Non e' indicato far sedere il ragazzo vicino alla
finestra, al cestino, ad altri compagni rumorosi
o ad altri oggetti molto interessanti.
 Non e' ugualmente produttivo collocare
l'allievo in una zona completamente priva di
stimolazioni ( perche' va alla ricerca di
situazioni nuove e interessanti. )
……continua
Disporre i banchi in modo che l'insegnante
possa passare frequentemente in mezzo ad
essi, in modo da controllare che i piu' distratti
 abbiano capito il compito,
 stiano seguendo la lezione e
 stiano eseguendo il lavoro assegnato.
Chiediamoci:
Vedo il bambino??
È facilmente raggiungibile?
Ne incrocio lo sguardo?
Ha tanti compagni vicino?
Può vedere fuori dalla finestra?
È vicino a potenziali distrattori?
La lezione………
gestione delle lezioni…
Accorciare i tempi di lavoro. Fare brevi e
frequenti pause
Rendere le lezioni stimolanti e ricche di
novita': un brano di un libro viene compreso
meglio se contiene delle figure.
Anche il ritmo della voce dell'insegnante
quando spiega puo' incidere sulla capacita'
attentiva
Gestione della lezione………..
 Interagire frequentemente, verbalmente e
fisicamente, con gli studenti.
 Fare in modo che l’alunno debba rispondere
frequentemente durante la lezione.
 Utilizzare il nome degli studenti distratti per la
spiegazione.
 Costruire situazioni di gioco per favorire la
comprensione delle spiegazioni.
 Utilizzare il gioco di ruoli per spiegare concetti
storici, sociali in cui siano coinvolti vari
personaggi.
Gestione della lezione……….
Aiutare il ragazzo impulsivo a controllare il
proprio lavoro svolto
Aiutare l'allievo iperattivo a gestire meglio il
proprio materiale
l'insegnante dovrebbe dimostrare che dà
importanza all'organizzazione lasciando 5' al
giorno per ordinare il proprio materiale.
Il materiale
Per i bambini che dimenticano il materiale è opportuno impostare
una strategia che implichi l’uso di materiale visivo e l’introduzione di
routine finalizzata come, ad esempio:
•Preparare un cartellone di immagini /materia/ materiali
•Preparare piccole schede ritagliabili uguali a quelle del
cartellone
•Far elencare il materiale necessario per ogni materia
•Ad un’ora prestabilita della mattinata far leggere il
cartellone del giorno dopo
•Far incollare sul diario le figurine del materiale individuato
Gestione della lezione……….
 Proporsi come modello per mantenere in
ordine il proprio materiale e mostrare
alcune strategie per fare fronte alle
situazioni di disorganizzazione.
 Aiutare il ragazzo ad applicare (o inventare)
delle strategie per tenere in ordine il proprio
materiale.
 Premiare il banco meglio organizzato del
giorno.
Prima di iniziare………
consegne con istruzioni semplici e brevi.
assicurarsi che l’alunno abbia compreso le
istruzioni
per essere sicuri : “allora cosa devi fare?”
Prima di iniziare…..
Una volta dato un testo di un problema di
aritmetica o un testo che contenga delle
istruzioni :
aiutare il ragazzo disattento/iperattivo ad
individuare le parti importanti del testo.
es. sottolinearle con diversi colori
Prima di iniziare a lavorare…
Accertarsi del livello di attenzione:
spesso sono fisicamente e mentalmente
occupati a fare qualcos'altro (roteare penne,
guardare o chiamare i compagni).
In generale il contatto oculare e' la tecnica più
efficace per controllare l'attenzione del
bambino.
E ancora ….
•Far rileggere e riassumere con parole proprie cosa bisogna
fare
•Sottolineare, con l’aiuto dell’insegnante, le parti salienti delle
istruzioni con un pennarello rosso
•Far costruire un piano d’azione per punti da riportare alla
lavagna
•Scrivere promemoria da lasciargli sul banco,nel diario,nel
libro
Per le attività
I bambini ADHD sono particolarmente poco abili nel fare
stime realistiche di
grandezza, tempi, quantità, difficoltà.
Farli lavorare con tempi definiti li aiuta nel valutare,
pianificare, organizzare il lavoro.
All’inizio è preferibile che sia l’insegnante a fornire
indicazioni sul tempo di svolgimento dei compiti
assegnati, in seguito quando la variabile tempo è
acquisita nella pianificazione del lavoro, è opportuno
chiedere loro: quanto tempo serve per…?
La strutturazione del compito - autovalutazione
Facile
Poco tempo
Alla mia portata Difficile
Tempo medio
Molto tempo
Attività routinarie e tempi
prestabiliti
E' importante stabilire delle attività
programmate e routinarie
in modo che il ragazzo impari a prevedere quali
comportamenti deve produrre
in determinati momenti della giornata.
routines
Più routines ci sono all’interno delle classe,
più il bambino può prevedere tempi e richieste,
adattando meglio ad esse il proprio comportamento.
Rendere esplicite le routines, esprimendole come regole di
comportamento,
aiuta fortemente i bambini ADHD a migliorarne il rispetto
E' importante definire con chiarezza
i tempi necessari
per svolgere le attività giornaliere,
rispettando i tempi dello studente
(questo lo aiuta anche ad orientarsi meglio nel
tempo)
Alcuni accorgimenti-1
Permettere un po’ di irrequietezza
Concedere intervalli durante l’esercizio
Alternare attività a basso ed alto gradimento
Enfatizzare mentre si parla
Aumentare lodi,apprezzamenti e…premi
Tenere un rapporto 2: 1 tra premio e
punizione!
Scheda giornaliera di comportamento
Organizzare “diadi”,con tutore a turno
Alcuni accorgimenti-2
Il gruppo deve riuscire a controllare il
comportamento
Puntare prima alla produttività e poi alla
precisione
Diminuire il carico di lavoro globale
In alternativa,assegnare di volta in volta
piccole quantità di lavoro
Non assegnare a casa compiti non finiti a
scuola
Non far ripetere la classe
Non dimentichiamo che e' opportuno...
Non creare situazioni di competizione durante
lo svolgimento dei compiti con altri
compagni.
Non focalizzarsi sul tempo di esecuzione dei
compiti, ma sulla qualita' del lavoro svolto
(anche se questo puo' risultare inferiore a
quello dei compagni).
E Per casa….
Utilizzare il diario per la comunicazione
giornaliera con la famiglia
(non per scrivere note negative sul
comportamento )
E I compiti:
• Molto strutturati,molti elementi di curiosità
ed attrazione
• Brevi (il 30% in meno dei coetanei per
lunghezza e per difficoltà!)
Le regole
Innanzitutto e' opportuno definire e mantenere
chiare e semplici regole all'interno della
classe (e' importante ottenere un consenso
unanime su queste regole).
Rivedere e correggere le regole della classe,
quando se ne ravvede la necessità.
Le regole
•Per essere efficaci, devono essere condivise;
è buona prassi discutere le regole da ratificare con i bambini, dando loro la
possibilità
di approvarle o modificarle.
•E’ bene siano proposizioni positive e non divieti.
•Devono essere semplici e chiare.
•Le azioni vanno illustrate in modo operativo.
•Utilizzare simbologia pittorica e colorata
•Porre delle regole chiare stabilisce le interazioni tra pari e con gli adulti.
•Devono essere poche (4 al massimo)
Regole : NO
Vietato alzarsi dal posto prima del suono della
campana
Vietato parlare senza avere alzato la mano
Regole : Sì
“Alzarsi dal posto appena suona la campana”
“Tenere alzata la mano per 5 secondi per
chiedere la parola”
Le conseguenze
conseguenze
• Gratificazioni -Premi e Rinforzi
• Token economy
• Costo della risposta
• Punizioni
Premi versus punizioni
• Rinforziamo i bambini quando hanno
comportamenti positivi elogiandoli e
premiandoli
• Se li sgridiamo o puniamo i comportamenti
negativi non facciamo che RINFORZARLI!
Per iniziare - 1
E' importante stabilire giornalmente o
settimanalmente semplici obiettivi da
raggiungere.
E' utile informare frequentemente il ragazzo
su come sta lavorando e come si sta
comportando soprattutto rispetto agli obiettivi
da raggiungere.
Per iniziare -2
Spesso, e' necessario spiegare chiaramente
agli alunni disattenti/iperattivi quali sono i
comportamenti adeguati e quali sono quelli
inappropriati.
E' molto importante fare capire agli allievi
impulsivi quali sono le conseguenze dei loro
comportamenti positivi e quali sono quelle che
derivano da quelli negativi.
Può essere utile..
•Non utilizzare subito il rimprovero
•Interrompere il comportamento disturbante indicando
la modalità corretta
•Non essere aggressivi (attenzione alla comunicazione
non verbale!)
•Controllare, passando spesso, e segnalare subito errori
o procedure scorrette nello svolgimento dei compiti
E' piu' utile
rinforzare e premiare i comportamenti
positivi
(stabiliti precedentemente),
piuttosto che punire quelli negativi.
La gratificazione:definizione
Qualsiasi oggetto o comportamento che favorisca la
ricomparsa
dell’azione di cui la gratificazione è stata
conseguenza
E’
importante dare al bambino il feedback sul suo
comportamento.
E’ inutile rimproverare se il bambino non ne comprende il
significato e,
peraltro, elogiare un comportamento corretto produce
più risultati che
rimproverare o punire un comportamento sbagliato.
La gratificazione
•Evitare le false gratificazioni
•Gratificare azioni corrette ma messe in atto non
frequentemente
•Insegnare comportamenti positivi nuovi, gratificare i
traguardi parziali
ogni qualvolta esegue un comportamento corretto farglielo
notare con apprezzamenti
•Usare la stessa strategia educativa con i compagni ,
gratificandone i comportamenti positivi che rivolgono al
bambino ADHD
Evitare la gratificazione dei comportamenti negativi !
Ancora……..
Fare esercizi di perdono e sottolineare i
comportamenti adeguati del ragazzo attraverso
ampie ed evidenti gratificazioni.
Avere la possibilità di cambiare i rinforzi
quando questi perdono di efficacia.
rinforzi
• Avere tempo extra per la ricreazione
• Essere il leader del gruppo
• Preparare la bacheca
• Andare in biblioteca
• Fare commissioni
• Giocare una partita
• Ascoltare cd con le cuffie
Rinforzi (continua)
• Aiutare il bibliotecario
• Vedere film o videocassette
• Partecipare ad una festa
• Scegliere dove sedersi
• Avere tempo libero
• Suonare uno strumento
• Raccontare qualcosa a tutta la classe
Rinforzi -continua
• Partecipare ad una attività di gruppo
• Girare un video
• Cancellare la lavagna
• Ricevere una telefonata da un genitore
• Assistere un altro alunno
• Masticare chewing in classe
• Poter fare fotografie
Rinforzi - continua
• Avere distintivi- etichette
• Portarsi a scuola il gioco preferito
• Mostrare un suo hobby alla classe
• Ottenere un diploma speciale
• …………
• …………….
Token economy
• Sistema a “punti “che si guadagnano in base
ad accordi presi prima
• È un modo molto flessibile che consente di
adattare i premi alle varie situazioni
• Può essere graduato in tempi variabili,
secondo le necessità
Rinforzo e token economy
Bene
Così così
Male
Definito il comportamento target, stabilire le regole in cui si guadagnano o si
perdono punti.( Es.: portare tutti i materiali per le lezioni, 2 punti. Dimenticare
qualcosa di poco importante 1 punto; dimenticare materiale
importante – 1 punto).
punizioni
•Tipo a:“costo della risposta”
•Tipo b:si sottopone il bambino ad una situazione considerata per
lui spiacevole
Quando considerata necessaria deve essere priva di aggressività,
psicologicamente neutra, proporzionale alla gravità dell’azione
compiuta,
facilmente applicabile ed inevitabile.
Rischi:
•Insegnare modelli di comportamento aggressivo
•Danneggiare la relazione di aiuto
•Produrre comportamenti di evitamento o di rinforzo del comportamento problema
•Originare ansia, disagio, disturbi emozionali
Costo della risposta
Perdita di un privilegio, di un premio, di un’attività piacevole.
Il costo della risposta deve essere:
•Proporzionato all’azione negativa
•Corredato da informazioni chiare
•Controllabile nella sua applicazione
•Concordato e comunicato in anticipo
•Non flessibile nella sua applicazione
E’ utile per comportamenti negativi non gravi focalizzati sullo
scarso impegno: dire bugie, disubbidire, non svolgere o abbandonare
un’attività
Si raccomanda di non punire il ragazzo
togliendo l'intervallo, perche' il ragazzo
iperattivo necessita di scaricare la tensione e
di socializzare con i compagni.
Le punizioni severe, note scritte o sospensioni,
non modificano il comportamento del
bambino.
Intervento metacognitivo
Ricordiamoci che può imparare a
regolare:
• La capacità di attenzione e concentrazione
sostenuta
• Il percorso di pianificazione e soluzione dei
problemi
• Il comportamento motorio
• Il comportamento con gli altri
• La tendenza a dare risposte precipitose ed
impulsive
Può aumentare
La capacità di rispondere in modo positivo a
certe emozioni
Il livello di motivazione,la fiducia
nell’impegno e nello sforzo
Il livello di autostima
Abilità che si insegnano
Autoistruzioni ((pensa ad alta voce)
Riconoscere gli aspetti non verbali della
comunicazione
Riconoscere le emozioni
Come unirsi a un gruppo
Come fare e rifiutare richieste
autoistruzioni
Cosa devo fare
Considero tutte le possibilità
Fisso l’attenzione
Scelgo la risposta
Controllo la risposta
Concentrazione/attenzione
sostenuta
Non riesce a selezionareinformazioni rilevanti
da un testo
Non riesce a rispettare le consegne
Non riesce a portare a termine un lavoro
Diminuire la lunghezza del compito.
1. Dividere il compito in parti più piccole che possano
essere completate il diversi momenti.
2. Dare due compiti, facendo svolgere prima quello
che piace di meno al bambino, e poi il suo preferito.
3. Far fare pochi esercizi alla volta.
4. Nel presentare il compito usare un linguaggio
preciso e globale.
5. Parcellizzare il compito da memorizzare invece di
presentarlo nella sua globalità.
Scarsa abilità di scrittura!!!!
• Ridurre la necessità di scrittura manuale :
• Non obbligarlo a ricopiare (diminuisce la
qualità!)
• Permettergli di utilizzare gli appunti dei
compagni o preparargli le schede
• Accettare compiti al PC
Scrittura..
• Non pretendere alti livelli di qualità
• Ridurre lo standard delle attese
• Evidenziare le parti del lavoro venuti meglio
• Colorare o sottolineare le lettere che scrive
peggio come “memo” e non come errore…
Pianificazione
Non riesce a selezionare il percorso di
pianificazione e di soluzione dei problemi
Non riesce a riconoscere il materiale
necessario alla esecuzione delle consegne
Pianificazione
•
Stabilire una routine per cui è valido iniziare il lavoro solo
quando è l’insegnante a dare il via.
•
Utilizzare procedure fisse di pianificazione:
1.
2.
3.
4.
5.
Spiegazione
Realizzazione di cartellone con simboli pittorici
Associazione di ogni passaggio con formulazione verbale
Memorizzazione
Interiorizzazione sotto forma di dialogo interno
impulsività
1. Istruire il bambino a continuare una parte più
facile del suo compito (o a farne uno sostitutivo)
nell'attesa dell'aiuto dell'insegnante.
2. Insegnare al bambino ad affrontare in un test
per prime le risposte a lui note.
3. Abituare il bambino a sottolineare o a riscrivere
le domande prima di cominciare, oppure a
colorarne, con un evidenziatore, le parti più
rilevanti.
4. Incoraggiare il bambino a scarabocchiare o a
giocare con la gomma, col segnalibro o con la
matita mentre aspetta o sta ad ascoltare delle
istruzioni.
5. Incoraggiarlo a prendere appunti (anche se solo
per poche parole, quelle che lui reputa le più
importanti).
Accorgimenti per completare i
compiti
• Incrementare l’organizzazione del lavoro con
l’uso di liste, diari, quaderni di appunti,
cartelloni:
Assegnare i compiti scrivendoli su agende
tascabili
Scrivere i compiti assegnati alla lavagna e
assicurarsi che li abbia copiati
Individuare il compagno “tutor”
Materiali e vastiario
• Stabilire alcune consuetudini:
• Aiutarlo ad organizzare , con l’uso di
raccoglitori , i compiti già fatti e quelli da
svolgere
• Fargli mantenere in ordine cronologico gli
appunti o le schede del lavoro in classe
Ancora..
• Concordare con i genitori le modalità di uso
del materiale scolastico
• Aiutarlo ad organizzarsi il banco
Risposte precipitose ed
impulsive
Non aspetta il suo turno per parlare
Non pianifica prima di parlare/agire (va fuori
tema)
È disordinato nell’esposizione
È disordinato nello spazio foglio
Non chiedere al bambino di aspettare,
ma dargli un sostituto verbale o una risposta
motoria da compiere durante l'attesa,
e, quando possibile,
nel frattempo incoraggiare il suo fantasticare.
accorgimenti
Stabilire regole per prendere la parola
Ignorare chi dà risposte impulsive
Premiare chi alza la mano
Se l’adhd alza la mano essere subito a sua
disposizione
Registrare quante volte in una giornata alza la
mano per parlare
Comportamento motorio
Non sta seduto composto e fermo
È goffo e non riesce in attività motorie
coordinate
Ha comportamenti avventati e pericolosi
ACCORGIMENTI PER CONTENERE
UN'ECCESSIVA ATTIVITA’
Non tentare di ridurre l'attività, ma
incanalarla ed utilizzarla per accettabili
finalità.
1. Dare incarichi che permettano il
movimento controllato nella classe per fini
non distruttivi.
2. Permettere di stare in piedi di fronte al
proprio posto, specialmente in prossimità
della fine del compito.
Iperattività
• Usare l'attività come un premio.
1. Dare il permesso per una attività (es. dare
incarichi come portare un messaggio a
qualcuno, pulire la lavagna, mettere a posto i
libri della cattedra, sistemare le sedie) quale
riconoscimento individuale di un suo
successo.
Iperattività
Usare l'attività come risposta alle
istruzioni.
1. Usare metodi di insegnamento che
incoraggino la risposta attiva (es. parlare,
muoversi, organizzarsi, lavorare alla lavagna).
2. Incoraggiare a tenere un diario dove
scrivere, colorare ed altro.
3. Insegnare al bambino a fare domande
pertinenti.
Autocontrollo
Il meccanismo di autocontrollo può essere favorito da:
•Uso di un timer che suoni ad intervalli stabiliti per verificare il livello
di attenzione
•Un segno sul quaderno quando il bambino si accorge di aver perso il
filo
•Caccia all’errore
•Facendo un segno sul quaderno quando si accorge di essere distratto
nel momento in cui l‘insegnante usa un segnale concordato
L’uso di segnali concordati è utilissimo per migliorare la consapevolezza
dei
propri meccanismi attentivi e non coinvolge l’intera classe nella
sottolineatura di un comportamento inadeguato.
Autostima
Senso di sé come cattivo stidente
Ruolo di Bullo come gratificante
Oscilla dal sentimento di incapacità a quello
di onnipotenza
Incoraggiare il bambino a tirare fuori le sue capacità positive di
leadership invece di fraintendere la sua incapacità di attendere
come impazienza o prepotenza
1. Suggerire o rinforzare altri ruoli (es. fare il capofila,
distribuire i fogli).
2. Per i bambini che sempre interrompono, insegnare loro
come riconoscere le pause nella conversazione e come
non perdere il filo del discorso.
3. Indicare al bambino quando serve un maggior
autocontrollo per una specifica attività.
4. Insegnare e rinforzare le convenzioni sociali (es.
buongiorno, ciao, per favore, grazie).
Autostima
riconoscere la capacità e gli sforzi :
Richiamare l’attenzione sulle capacità del
bambino, creando, ogni giorno o almeno ogni
settimana, un momento in cui possa mostrare i
suoi talenti
Riconoscere che un aumento di attività, a volte
può anche essere aumento di energia e di
produttività
Autostima
• Riconoscere che essere un capobanda è una
qualità da leader
• Riconoscere che l’attenzione a nuovi stimoli
può portare anche alla creatività
Autostima
• Aumentiamo la soddisfazione del successo
aiutandolo a migliorare le sue qualità:
• Riconoscere l’entusiasmo ( non smorzarlo!)
ed usarlo per sviluppare le sue qualità
• Evidenziare i suoi successi NON i suoi
ERRORI
BUON CAMMINO A TUTTI………
GRAZIE
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