Salvatore Parlato – Responsabile Ufficio Studi, IFEL Torino, 23 febbraio 2011 Sommario 1. Normativa, Accordi e Convenzioni : a) Legge 5 maggio 2009, n. 42 b) Accordo Conferenza Stato città ed autonomie locali, 15 luglio 2010 c) Piano operativo IFEL SOSE, 30 luglio 2010 d) Decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216 2. Attività preliminari 3. Attività svolte e Piano operativo a) Preparazione dei questionari b) Piattaforma informatica c) Somministrazione dei questionari d) Assistenza telefonica 4. Attività di pubblicità del progetto 5. Prossime attività e l’impegno dei Comuni 2 1. Normativa, Accordi e Convenzioni Legge 5 maggio 2009, n. 42 - Delega al Governo in materia di Federalismo fiscale • Determinazione di costi e fabbisogni standard e definizione degli obiettivi di servizio cui devono tendere le Amministrazioni locali nell’esercizio delle funzioni riconducibili ai livelli essenziali delle funzioni fondamentali • Finanziamento delle spese: finanziamento integrale in relazione al fabbisogno standard + tributi propri, compartecipazioni e addizionali • Ripartizione del fondo perequativo per le funzioni fondamentali in base a: a) un indicatore di fabbisogno finanziario (spesa corrente* al netto degli interessi – (gettito* dei tributi + entrate proprie) b) un indicatore di fabbisogno di infrastrutture per il finanziamento della spesa in conto capitale * I valori sono standardizzati: quota pro capite, corretta in relazione a ampiezza demografica e caratteristiche territoriali, demografiche, sociali e produttive 3 Legge 5 maggio 2009, n. 42 - Delega al Governo in materia di Federalismo fiscale Nella fase transitoria • Necessità di riequilibrio delle risorse a favore degli Enti locali sottodotati, in termini di trasferimenti erariali, rispetto ai sovradotati • Superamento della spesa storica anche in fase transitoria con: 1. il fabbisogno delle funzioni di comuni e province è finanziato considerando l’80% delle spese come fondamentali ed il 20% di esse come non fondamentali, ai sensi del comma 2; 2. per comuni e province l’80% delle spese di cui al numero 1) è finanziato dalle entrate derivanti dall’autonomia finanziaria, comprese le compartecipazioni a tributi erariali, e dal fondo perequativo; il 20% delle spese di cui al numero 1) è finanziato dalle entrate derivanti dall’autonomia finanziaria, ivi comprese le compartecipazioni a tributi regionali, e dal fondo perequativo; 3. ai fini del numero 2) si prende a riferimento l’ultimo bilancio certificato a rendiconto 4 Legge 5 maggio 2009, n. 42 - Delega al Governo in materia di Federalismo fiscale Funzioni fondamentali per i Comuni a) funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, nella misura complessiva del 70 per cento delle spese come certificate dall’ultimo conto del bilancio disponibile alla data di entrata in vigore della presente legge; b) funzioni di polizia locale; c) funzioni di istruzione pubblica, ivi compresi i servizi per gli asili nido e quelli di assistenza scolastica e refezione, nonché l’edilizia scolastica; d) funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti; e) funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell’ambiente, fatta eccezione per il servizio di edilizia residenziale pubblica e locale e piani di edilizia nonché per il servizio idrico integrato; f) funzioni del settore sociale Funzioni fondamentali per le Province a) funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo, nella misura complessiva del 70 per cento delle spese come certificate dall’ultimo conto del bilancio disponibile alla data di entrata in vigore della presente legge; b) funzioni di istruzione pubblica, ivi compresa l’edilizia scolastica; c) funzioni nel campo dei trasporti; d) funzioni riguardanti la gestione del territorio; e) funzioni nel campo della tutela ambientale; f) funzioni nel campo dello sviluppo economico relative ai servizi del mercato del lavoro 5 Conferenza Stato-città ed autonomie locali, 15 luglio 2010 - Accordo in materia di mutua collaborazione per la determinazione dei fabbisogni standard per il finanziamento delle funzioni fondamentali e dei relativi servizi di comuni, province e città metropolitane ANCI e UPI, tramite IFEL, si impegnano a fornire al Ministero dell’Economia e delle Finanze il supporto per: •l’elaborazione della metodologia per la determinazione dei fabbisogni standard •la predisposizione e la somministrazione dei questionari •la realizzazione di tutte le attività necessarie alla graduale introduzione dei fabbisogni standard Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per i lavori di cui sopra, si avvale della Società per gli Studi di Settore – SOSE SpA 6 Piano Operativo IFEL – SOSE, 30 luglio 2010 Il Piano operativo viene predisposto in attesa del decreto legislativo attuativo della legge n. 42 del 2009 e dunque anticipa l’avvio delle attività. Declina le attività da svolgere e le relative tempistiche: -identificazione delle funzioni fondamentali da sottoporre ad analisi nel primo triennio di attività; - costituzione dei gruppi di esperti per il supporto alla definizione dei questionari; - progettazione e realizzazione dei questionari per la rilevazione dei dati necessari all’identificazione degli standard; - test a campione sui questionari realizzati; - somministrazione dei questionari a Comuni e Province attraverso portale telematico appositamente progettato e realizzato da SOSE; - creazione della banca dati con annessa analisi e controllo qualità dei dati; - realizzazione e condivisione delle stime dei fabbisogni standard; - consegna delle note tecniche e metodologiche alla COPAFF. 7 Decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216 – Disposizione in materia di determinazione dei costi standard e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province Disciplina la determinazione del fabbisogno standard per Comuni e Province limitatamente alle spese per funzioni fondamentali, nonché la predisposizione di indicatori per la definizione di obiettivi di servizio. Norma di assoluta novità nel panorama italiano: è il pilastro per il superamento del criterio della spesa storica nel finanziamento integrale delle funzioni fondamentali svolte da Comuni e Province (il provvedimento non riguarda le Unioni di Comuni) Nella fase transitoria prevede la seguente tempistica: a) 2011: fabbisogni standard per 2012 di almeno 1/3 delle funzioni fondamentali; a regime nel triennio successivo b) 2012: fabbisogni standard per 2013 per almeno 2/3 delle funzioni fondamentali; a regime nel triennio successivo c) 2013: fabbisogni standard per 2014 per tutte le funzioni; a regime nel triennio successivo 8 Decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216 – articolo 5, comma 1 SOSE a) predispone le metodologie per individuazione dei fabbisogni standard e ne determina i valori con tecniche statistiche che danno valore alle caratteristiche dei singoli Enti b) monitora la fase applicativa e aggiorna elaborazioni per la determinazione dei fabbisogni standard c) predispone appositi questionari al fine di raccogliere i dati contabili e strutturali d) si avvale della collaborazione scientifica di IFEL in tutte le attività previste dal decreto in oggetto IFEL d) collabora con SOSE nella realizzazione di tutte le attività previste dal decreto in oggetto. In particolare: 1. fornisce analisi e studi in materia di contabilità e finanza locale e partecipa alla fase di predisposizione dei questionari e della loro somministrazione agli enti locali 2. concorre allo sviluppo della metodologia di calcolo dei fabbisogni standard, nonché alla valutazione dell'adeguatezza delle stime prodotte 3. partecipa all'analisi dei risultati 4. concorre al monitoraggio del processo di attuazione dei fabbisogni standard 5. propone correzioni e modifiche alla procedura di attuazione dei fabbisogni standard, nonché agli indicatori di fabbisogni fissati per i singoli enti 9 6. fornisce assistenza tecnica e formazione ai Comuni e alle Province 2. Attività preliminari Analisi delle funzioni fondamentali (come specificate nella legge n. 42) e comparazione con quanto contenuto nelle proprie Banche Dati ufficiali, nei DB nazionali e nei certificati di conto consuntivo per individuare una prima bozza di struttura dei questionari SOSE ha fatto altrettanto con le Banche Dati ufficiali a propria disposizione Obiettivi: evitare la duplicazione dei dati non scaricare sugli Enti l’onere di comunicare dati ormai pubblici avere dati omogenei per tutti gli Enti quando possibile (es. popolazione da ISTAT, scuole da MIUR, autoveicoli circolanti da ACI …) 10 IFEL ha individuato un gruppo stabile di esperti di contabilità degli Enti locali e di analisi statistiche sulla finanza locale, cha ha partecipato a tutti i tavoli, sia tecnici per la predisposizione dei questionari, sia ristretti per le scelte metodologiche Obiettivi: fornire adeguato supporto tecnico/scientifico fin dall’avvio del progetto definire correttamente i dati finanziari dei questionari garantire l’uniformità delle rilevazioni con la corretta estrapolazione dei dati dai bilanci degli Enti locali IFEL, con il supporto delle ANCI Regionali, ha individuato un gruppo di esperti per singola funzione da invitare ai tavoli tecnici per la predisposizione dei questionari Obiettivo: Ottenere le informazioni migliori dagli addetti ai lavori, garantendo la massima omogeneità per comparto 11 3. Attività svolte Preparazione questionari 1. Identificate le funzioni fondamentali per l’anno 2011: • Comuni: Funzioni Polizia Locale e Funzioni generali Funzioni generali, per complessità e dimensione, è suddiviso in: Servizio Anagrafe Tributi locali Ufficio tecnico Altri servizi generali • Province: Funzioni generali e Servizio Mercato del Lavoro 2. Costituzione dei gruppi di lavoro per singola funzione, o parte di essa come nel caso delle Funzioni generali per i Comuni, con tecnici altamente qualificati scelti considerando l’esperienza personale, la dimensione territoriale, l’ubicazione geografica e la popolazione dell’Ente di appartenenza in modo da garantire la presenza di un campione rappresentativo dell’intera Nazione 12 Preparazione questionari 3. Attività svolta per la progettazione dei questionari: • 30 riunioni esperti IFEL e SOSE, con coinvolgimento della Ragioneria Generale dello Stato • 30 riunioni in tavoli tecnici che hanno coinvolto circa 60 partecipanti: • • • • • • • • 9 SOSE 8 IFEL (interni e consulenti) 3 REF 1 UPI 3 ANCI (di cui una ANCI Regionale) 22 esperti per i Comuni 11 esperti per le Province 3 esperti per la RGS 4. test preliminare per il questionario relativo alla Funzione di Polizia locale, a cura di IFEL, coordinamento ANCI regionali e UPI, con un campione di Comuni e Province per testare reperibilità e qualità dei dati richiesti e tarare il questionario alle osservazioni raccolte 13 Preparazione questionari 5. 31 dicembre: • ultimati i questionari per le 4 funzioni • realizzate le istruzioni a supporto alla compilazione dei questionari • terminate le specifiche tecniche (essenzialmente a cura di SOSE) 6. struttura dei questionari: • parte contabile: i dati richiesti sono coerenti con l’articolazione e i contenuti del Certificato di Conto Consuntivo e ne costituiscono un dettaglio ulteriore o una integrazione • parte strutturale: i dati richiesti sono desumibili dai sistemi gestionali o dalle ordinarie fonti informative a disposizione dell’Ente Chi compila i questionari? Province Comuni Unione di Comuni Esclusi i Comuni appartenenti alle Regioni a Statuto Speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano (decreto legislativo n. 216/2010 - art. 8, comma 4) 14 Piattaforma informatica Progettazione portale SOSE ha sviluppato il portale “Progetto Federalismo Fiscale” (https://opendata.sose.it/fabbisognistandard) e ha redatto un documento di dettaglio per la descrizione di contenuti e funzionalità. Il portale è così strutturato: •Parte pubblica: informazioni comuni a tutti gli Enti •Area riservata: gli Enti accedono con credenziali personalizzate e accedono ai questionari •Sezione amministrativa: area riservata a IFEL e SOSE che permette il monitoraggio del progetto e la possibilità di scaricare, in qualsiasi momento, i dati inseriti. 15 Somministrazione dei questionari Modalità di somministrazione e gestione questionari I questionari saranno on-line per tutti gli Enti il giorno 31 gennaio 2010. L’Ente entra nell’Area riservata tramite le credenziali comunicate da SOSE attraverso PEC o Raccomandata A/R, aggiorna i propri dati e accede al questionario che può essere compilato in più volte, ma entro due mesi dal ricevimento delle credenziali. Non è permesso l’accesso multiplo per singola utenza. Nell’area riservata all’Amministrazione è possibile il monitoraggio del progetto e l’invio di solleciti agli Enti in ritardo. Compilato il questionario in ogni suo quadro, l’Ente invia una stampa dello stesso firmata dal Sindaco e dal Responsabile finanziario (così come disposto dal decreto legislativo n. 216/2010) 16 Assistenza alla compilazione Assistenza telefonica di I livello 1.Attività giornaliera lun-ven dalle 9:00 alle 17:00. Assistenza telefonica continua dalle 9:30 alle 16:30 a rotazione 2.8 postazioni fisse (7 addetti peri i Comuni e 1 per le Province) 3.Soluzioni immediate ai quesiti posti Assistenza di II livello 1.Le questioni che richiedono tempi di gestione più lunghi sono risolte da personale esperto, individuato anche grazie alla collaborazione delle ANCI Regionali, distribuito lungo la Penisola al fine di risolvere anche eventuali “casi regionali” 2.Il I livello registra su un apposito portale telematico, con accesso con credenziali, la domanda posta dall’ente, la assegna all’esperto di II livello e monitora tempi e modalità di risposta. A cura di SOSE Assistenza problemi tecnici legati al portale (connessione, smarrimento pwd ecc…) 17 4. Attività di pubblicità del progetto Comunicazione interna ed esterna •Lettera ANCI a tutti i Sindaci coinvolti •Articoli sulla stampa specialistica •Coinvolgimento delle ANCI Regionali con convegni informativi e formativi per illustrare i contenuti dei questionari e raccogliere i suggerimenti indispensabili per affinare le metodologie di stima che saranno applicate per il calcolo dei fabbisogni standard •Realizzazione di un rapporto annuale sullo stato di attuazione dei fabbisogni standard •Costituzione di un comitato scientifico presso SOSE •Predisposizione di un programma di formazione per gli addetti ai lavori, sia di ausilio alla compilazione dei prossimi questionari, sia per l’utilizzo degli indicatori che verranno elaborati 18 4. Prossime attività e l’impegno dei Comuni IFEL • Test preliminare per il secondo questionario con un campione scelto di Comuni, individuato grazie all’ausilio del coordinamento delle ANCI regionali • Realizzazione finale del secondo lotto di questionari • Analisi e controllo della qualità dei dati inseriti dagli Enti e creazione della banca dati • Sviluppo metodologia di stima del fabbisogno standard • Predisposizione della nota tecnica e metodologica da presentare alla COPAFF COMUNI • Partecipare con impegno alla compilazione dei questionari • Il modello di stima premia chi compila correttamente • Maggiore il contenuto informativo dell’operazione, maggiore l’obiettività con cui saranno distribuite le risorse in futuro • Gli standard sono uno strumento indispensabile per migliorare la gestione dell’ente 19