Diapositiva 1

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IL PROGRAMMA DI SVILUPPO
RURALE 2007/2013 DEL LAZIO

Il PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE
(PSR) è il documento di programmazione
regionale cofinanziato dalla UE (FEASR),
dallo Stato (fondo di rotazione) e dalla
Regione, che definisce le strategie e le linee di
intervento relative al periodo 2007/2013 per
orientare lo sviluppo dell’economia agricola e
rurale del nostro territorio;
RIPARTIZIONE FINANZIARIA
2007/2013


Maggiore incidenza del coefficiente di ripartizione tra le
Regioni (da 3.33% a 3.53%)
Incremento in termini assoluti delle risorse comunitarie
(da 269 a 288 Milioni di euro di quota UE)

Cofinanziamento nazionale (Stato+Regione) del 56% medio a
cui consegue un aumento della disponibilità
complessiva (spesa pubblica da 558 a 655 Milioni di
euro)
ELEMENTI DI CRITICITA’ EMERSI
DALLA PASSATA PROGRAMMAZIONE
Scarsa integrazione ed assenza di coordinamento tra i
soggetti che operano nei vari segmenti delle filiere
Inefficacia degli interventi a sostegno delle politiche per la
qualità dei prodotti e la sicurezza alimentare
Scarsa o nulla rilevanza delle iniziative ed azioni per il
miglioramento del capitale umano (formazione,
informazione, servizi alle imprese, ecc.)
Nessun collegamento tra le misure ambientali (ag.
biologica, integrata, ecc.) e gli interventi per la competitività;
Scarsa concentrazione territoriale delle risorse, in
particolare per le misure con un più spiccato carattere di
ruralità;
Aggravi procedurali e difficoltà operative, in particolare
per le “misure extragricole”
PUNTI DI DEBOLEZZA DEL
SISTEMA AGRICOLO REGIONALE
Diminuzione della superficie destinata ad attività agricola
Elevata frammentazione fondiaria e incremento percentuale di
aziende di ridottissime dimensioni (<1 ha )
Senilità della conduzione aziendale e difficoltà nel ricambio
generazionale;
Scarsa capacità di innovazione del processo produttivo;
Basso livello di formazione degli operatori
Difficoltà crescente nell’adeguamento aziendale agli standard
comunitari di recente introduzione in termine di ambinete,
benessere degli animali, sanità pubblica e sicurezza sul lavoro
Schema logico
utilizzato nella stesura delle Misure
Punti di forza, punti di debolezza, opportunità e minacce del
sistema agricolo regionale
+
Elementi di criticità ed elementi di successo della passata
programmazione
FABBISOGNI DI INTERVENTO E PRIORITA’
MISURE
GIOVANI IMPRENDITORI
AGRICOLI
ASSE I
•Formazione professionale
•Insediamento giovani
•Prepensionamento
•Servizi di consulenza
•Ammodernamento aziendale
•…………..
ASSE II
•Indennità zone svantaggiate
•Pagamenti agroambientali
•Pagamenti benessere animale
•…………..
ASSE III
•Diversificazione
attività agricole
•………….
MISURA 112 - INSEDIAMENTO DI
GIOVANI AGRICOLTORI
Riferimenti normativi


Articolo 22 del Regolamento CE n.1698/05
Articolo 13 del Regolamento CE n. 1974/2006
Obiettivi della misura
•
•
•
favorire il ricambio generazionale nella gestione delle imprese
agricole
incentivare il rilancio produttivo delle aziende con investimenti
finalizzati all’incremento del valore aggiunto delle produzioni, in
particolare quelle di qualità
aumentare la competitività delle aziende promuovendo innovazioni
di processo
Collegamenti con le altre misure
I principali collegamenti con le altre misure del Piano sono con:




Misura 121 – “Ammodernamento delle Aziende Agricole” - con la
realizzazione di un piano di investimento per l’ammodernamento
dell’azienda agricola
Misura 113 – “Prepensionamento degli imprenditori e dei
lavoratori agricoli”;
Misure 111 – “Azioni nel campo della formazione professionale e
del tutoraggio” e 114 – “Utilizzo di servizi di consulenza”;
con tutte le misure volte a sostenere le imprese agricole in quanto
il ricambio generazionale è individuato tra le priorità tematiche
della strategia complessiva del Programma
Descrizione tecnica della misura
La misura prevede la corresponsione di un premio che agevoli il
primo insediamento dei giovani imprenditori nella conduzione di
imprese agricole.
Sono ammissibili:

un premio unico, in conto capitale, per un importo massimo di
40.000 euro (Aree D + Progetti integrati di filiera), con possibilità
di suddividere il pagamento in numero massimo di 2 soluzioni;

l’abbuono di interessi per un importo capitalizzato non superiore a
30.000 euro
Le due forme di sostegno sono compatibili e cumulabili. In ogni
caso la combinazione delle due forme di sostegno non può superare
l’importo massimo di 55.000 €.
Cosa si intende per insediamento
L’insediamento è perfezionato quando il giovane agricoltore soddisfa i
seguenti requisiti:



iscrizione INPS a fini previdenziali in qualità di Imprenditore
Agricolo Professionale (IAP) (art. 1 D.lgs 99/2004 come modificato
dall’art. 1 D.lgs 101/2005) o di Coltivatore Diretto;
apertura di una posizione/attività IVA agricola;
iscrizione alla CCIAA nell’apposita sezione riservata alle imprese
agricole;
Nel caso l’insediamento sia effettuato in imprese organizzate in
forme societarie, al giovane agricoltore dovrà essere demandata la
responsabilità e la rappresentanza della società medesima. Sono
ammissibili forme societarie che prevedono la presenza di più giovani
aventi pari responsabilità e rappresentanza nella gestione della stessa,
fermo restando che l’importo del premio di primo insediamento è
limitato a quello previsto per un solo giovane.
Beneficiari
Giovani agricoltori con età compresa tra i 18 e i 40 anni, non
ancora compiuti al momento della presentazione della domanda,
che si insediano per la prima volta in qualità di capo dell’azienda
agricola, sia essa individuale o in forma societaria.
Non è riconosciuto il sostegno a giovani agricoltori che si
insediano in aziende create dal frazionamento di aziende esistenti,
tranne nel caso in cui la nuova azienda abbia dimensioni pari o
superiore a 2 ULU, ed inoltre dovrà essere dimostrato che le
aziende che ne derivano siano tra loro distinte ed indipendenti
Condizioni di ammissibilità e requisiti

adeguate conoscenze e competenze professionali:
• possesso di un titolo di studio universitario o di studio di scuola
media superiore conseguito in campo agrario;
• possesso di un attestato di frequenza a corsi di formazione
professionali o attraverso formazione con azioni di tutoraggio,
della durata minima di 150 ore;
• possesso di una esperienza lavorativa di almeno due anni in
qualità di coadiuvante familiare o di lavoratore agricolo (INPS)
perfezionata con la partecipazione ad un corso di formazione
professionale o con azioni di tutoraggio della durata minima di 50
ore;
E’ concesso un periodo di adattamento non superiore a 36 mesi a
decorrere dalla data in cui è stata assunta la decisione individuale di
concessione dell’aiuto per consentire di soddisfare i requisiti relativi
alla competenza e capacità professionale
Presentazione di un piano aziendale per lo
sviluppo dell’attività agricola che preveda:

•la situazione iniziale dell’azienda agricola;
•i dettagli relativi agli investimenti, alla formazione, consulenza o
altre eventuali azioni necessarie allo sviluppo delle attività
aziendali
•la richiesta eventuale di partecipazione ad altre misure per ottenere
gli obiettivi proposti
Gli investimenti e le attività previste nel piano aziendale dovranno
essere realizzate entro i tre anni successivi alla data in cui è assunta la
decisione individuale di concedere l’aiuto. La mancata rispondenza a
quanto indicato nel piano aziendale e nel relativo cronoprogramma
comporta la revisione del sostegno accordato sino al recupero totale del
premio erogato.
L’importo complessivo degli investimenti programmati nel piano
aziendale dovrà ammontare ad almeno il 70% dell’aiuto spettante,
pena la non ammissibilità della domanda.
Il beneficiario si impegna, inoltre, a:
 condurre l’azienda per un periodo minimo di cinque anni a
decorrere dal momento dell’erogazione dell’ultima rata
dell’aiuto, salvo cause di forza maggiore previste dalla
normativa vigente
L’azienda agricola oggetto di insediamento dovrà:
 dimostrare un volume minimo di lavoro necessario per la
conduzione almeno pari a 1 Unità Lavorativa Uomo (ULU),
rispondente a 225 giornate lavorative/anno. L’azienda dovrà
giustificare tale volume di lavoro a conclusione del piano
aziendale
Qualora il raggiungimento del requisito della ULU può essere
raggiunto solo attraverso la realizzazione del piano di sviluppo
aziendale dovrà essere dimostrato, al momento della presentazione
della domanda di aiuto, che l’azienda oggetto di insediamento
giustifichi un volume di lavoro almeno pari a 0,7 ULU (157 gg).
Criteri di priorità
Sono individuati i seguenti criteri di priorità:
Priorità relative
giovani che si insediano in forma associata;
imprenditoria femminile;
adesione a sistemi di qualità riconosciuti;
attivazione di servizi di consulenza aziendale
investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
introduzione di innovazioni di prodotto e di processo
investimenti per “filiere corte” (es. vendita diretta, trasformazione
aziendale, ecc.)
formazione conseguita in materie agrarie;
Priorità territoriali relative
Aree C “Aree Rurali intermedie” e Aree D “Aree rurali con problemi
complessivi di sviluppo”
MISURA 113 PREPENSIONAMENTO DEGLI
IMPRENDITORI E DEI
LAVORATORI AGRICOLI
Riferimenti normativi
Articolo 23, Regolamento CE n. 1698/2005 sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del FEASR
Articolo 14 del Regolamento CE n. 1974/2006 e Allegato II,
comma 5.3.1.1.3
Obiettivi e finalità della misura
Garantire un reddito agli imprenditori agricoli che decidono di
cessare l'attività;
Favorire il ricambio generazionale promuovendo il subentro di
nuovi giovani imprenditori
Garantire un reddito ai lavoratori agricoli che decidono di
cessare l'attività
Favorire l’adeguamento strutturale delle aziende agricole,
anche attraverso l’ampliameno di aziende esistenti
Collegamenti con le altre misure
La misura è strettamente connessa con la 112 “insediamento di
giovani agricoltori”
Descrizione tecnica della misura
Erogazione di un sostegno annuo agli imprenditori agricoli che, pur
non avendo ancora raggiunto l’età pensionabile, decidono di
abbandonare l’attività agricola, cedendo la loro azienda ad altri
agricoltori.
Erogazione di un sostegno annuo ai lavoratori impiegati nell’azienda
oggetto di cessione.

Massimali ammissibili:
fino a 18.000 euro/anno per cedente/azienda ceduta; l’importo può
variare in funzione della dimensione economica dell’azienda ceduta.
 fino a 4.000/anno per lavoratore

Il sostegno è concedibile per non più di 10 anni e in ogni caso non
oltre i 70 anni per il cedente e la normale età di pensionamento per il
lavoratore agricolo.
Beneficiari
 imprenditori agricoli
 lavoratori agricoli
Condizioni di ammissibilità, limitazioni e
requisiti
Condizione essenziale all’attivazione di questa misura è la
presenza di due figure:
•il cedente l’azienda agricola
•il rilevatario l’azienda agricola
L’imprenditore agricolo cedente deve:

avere almeno 55 anni (50 anni per le donne) al momento della
cessione dell’azienda, senza aver raggiunto l’età normale di
pensionamento, e comunque non deve trovarsi a più di 10 anni
dall’età normale di pensionamento stabilita dalle norme vigenti;

cessare ogni attività agricola a fini commerciali con la
conseguente cancellazione dai ruoli legati alla figura
imprenditoriale agricola (CCIAA, INPS, P. IVA in ragione
dell’attività agricola esclusa la definizione delle partite
commerciali in corso);


aver esercitato l’attività agricola nei dieci anni che precedono la
cessione;
avere una posizione previdenziale in regola con i versamenti
contributivi.
Il rilevatario deve:
 subentrare al cedente insediandosi alle medesime condizioni
previste dalla misura 112 “Insediamento giovani agricoltori”,
oppure

essere IAP o Coltivatore Diretto di età inferiore a 50 anni o una
persona giuridica di diritto privato, in possesso della qualifica di
IAP o di CD, e rilevare l’azienda agricola del cedente al fine di
ingrandire la propria.
Il lavoratore agricolo deve :




avere almeno 55 anni (50 anni per le donne), senza aver raggiunto
l’età normale di pensionamento, o trovarsi a non più di 10 anni
dall’età normale di pensionamento prevista dalle normative
vigenti;
aver dedicato all’agricoltura, nei cinque anni che precedono la
cessazione, almeno la metà del proprio tempo di lavoro come
coadiuvante familiare o lavoratore agricolo;
aver lavorato nell’azienda del cedente almeno l’equivalente di due
anni a tempo pieno nei quattro anni che precedono il
prepensionamento del cedente stesso;
essere iscritto a un regime di previdenza sociale ed essere in
regola con i versamenti contributivi.
Limitazione e vincoli


In caso di cessioni di un’azienda da parte di più cedenti l’importo
complessivo corrisposto non può essere superiore a quello previsto
per un solo cedente
non sono consentiti frazionamenti dell’azienda che viene ceduta
Criteri di priorità:
Priorità assoluta
Aziende ubicate in Aree D “Aree rurali con problemi complessivi di
sviluppo”
Priorità relative
 Età del subentrante
 Imprenditoria femminile
 Estensione dell’azienda
MISURA 121 AMMODERNAMENTO DELLE
AZIENDE AGRICOLE
Riferimenti normativi
Artt. 20 (b) (i) e 26 del Reg. Ce 1698/1999 sul sostegno
allo sviluppo rurale da parte del FEASR
Articolo 17 del .Reg. Ce n 1974/06 e Allegato 2, comma
5.3.1.2.1. recante disposizioni di applicazione del Reg.
CE n. 1698/2005….
Obiettivi e finalità della misura





razionalizzazione ed ottimizzazione dei processi produttivi con
incentivazione ad investimenti volti a ridurre i costi di
produzione;
miglioramento dell’ambiente naturale e delle sue risorse, delle
condizioni di igiene e benessere degli animali, delle condizioni
di vita e di lavoro;
introduzione di sistemi volontari di certificazione della qualità e
di strumenti per il controllo e la tracciabilità del prodotto lungo
tutta la filiera;
Incrementare il valore aggiunto delle produzioni agricole e
promuovere la “filiera corta”, attraverso il sostegno alle attività
di trasformazione e commercializzazione realizzabili a livello
aziendale;
Favorire gli interventi aziendali per la riconversione produttiva
ed il risparmio energetico, anche attraverso investimenti
finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili
Descrizione tecnica della misura
La misura introduce un regime di sostegno per le imprese agricole
che realizzano investimenti materiali e immateriali, funzionali al
miglioramento del rendimento globale dell’azienda agricola.
Settori di intervento
Il sostegno è concesso esclusivamente nell’ambito dei prodotti di
cui all’allegato I del Trattato dell’Unione Europea, per le filiere
produttive di seguito specificate:











lattiero-casearia, ivi incluso latte bufalino
carne bovina, suinicola, avicola e uova
ovi-caprina
cerealicola
ortofrutticola
olivicola
vitivivinicola
ortofloroviviaistica
colture industriali e oleoproteaginose
tabacco;
foresta-legno
Altri settori d’intervento:






allevamenti minori (cunicoli, equidi, api, selvaggina, struzzi,
ecc.)
funghi e tartufi coltivati
piante officinali
piccoli frutti
produzioni no-food
Sementi
Tipologia degli interventi ammissibili










costruzione, ammodernamento e miglioramento di beni immobili dell’azienda,
per la razionalizzazione dei processi produttivi, oltre che per la trasformazione,
la conservazione e la commercializzazione di prodotti agricoli aziendali;
interventi di miglioramento fondiario per la sistemazione dei terreni,
l’adeguamento della viabilità e dell’elettrificazione poderale, nonchè quelli volti
all’efficienza della rete idrica aziendale
costruzione di serre (serre fisse, serre mobili, tunnel e relativi impianti)
acquisto dei terreni, per un costo non superiore al 10% dell’investimento;
acquisto di macchinari e attrezzature nuove, impiegate nella produzione
agricola o nelle attività di trasformazione e commercializzazione realizzate
all’interno dell’azienda agricola;
investimenti per la protezione e il miglioramento dell’ambiente naturale;
investimenti per il miglioramento delle condizioni di igiene e benessere degli
animali;
realizzazione di impianti per la produzione di energia basata su fonti rinnovabili
(energia idroelettrica, solare, eolica e da biomasse);
realizzazione di nuovi impianti di colture arboree ed arbustive poliennali
permanenti o adeguamento dei preesistenti;
investimenti per l’acquisizione di certificazione di processo e di prodotto.
Limitazioni e vincoli:
Sono esclusi:










realizzazione di fabbricati ad uso abitativo di nuova costruzione;
acquisto di animali non iscritti nei libri genealogici;
investimenti di sostituzione;
acquisto di diritti di produzione;
acquisto di animali, fatti salvi i casi di ripristino del potenziale produttivo
agricolo danneggiato da calamità naturali ai sensi dell’art. 20 lettera b) punto
VI del reg 1698/2005;
acquisto di macchine nuove non a norma con le vigenti disposizioni
comunitarie e nazionali in materia di inquinamento e sicurezza;
acquisto di macchine ed attrezzature per mera sostituzione di dotazioni
esistenti, ancora in condizioni di efficienza;
acquisto di mezzi di trasporto salvo quelli permanentemente attrezzate per
l’esclusivo trasporto di merci connesse all’attività dell’azienda agricola
opere di manutenzione ordinaria;
acquisti di piante annuali e loro messa a dimora e finalizzate a coltivazioni
non permanenti
Agevolazioni previste
Sono previsti finanziamenti:

in conto capitale da calcolarsi in percentuale sul costo
totale dell’investimento ammissibile
in alternativa,

in conto abbattimento degli interessi sui mutui
concessi da Istituti di Credito
Possono essere corrisposti anticipi per un importo
non superiore al 20% dell’aiuto pubblico relativo
all’investimento
Massimali:
I massimali sono riferiti al costo totale degli
investimenti ammissibili di cui una azienda può
beneficiare nell’intero periodo di programmazione 2007/2013 con
un massimo di due piani di investimento:


per le imprese agricole singole € 1.000.000,00, elevabile a €
1.500.000,00 nel caso in cui l’investimento riguardi la trasformazione
del prodotto aziendale od interventi volti alla produzione energetica
da fonti rinnovabili.
per le imprese agricole associate e per le cooperative agricole €
1.500.000,00 elevabile a 2.000.000,00 nel caso in cui l’investimento
riguardi la trasformazione del prodotto aziendale od interventi volti
alla produzione energetica da fonti rinnovabili.
Tali massimali possono essere incrementati di un ulteriore 50% nel
caso di interventi da realizzare nell’ambito della progettazione
integrata di filiera;
L’aiuto in conto capitale è concesso nei limiti
massimi stabiliti nel seguente prospetto:
Strutture
Altri tipi di
investimento
%
Giovani agricoltori in zona
svantaggiata
55
50
Altri imprenditori in zona
svantaggiata
45
40
Giovani agricoltori in altre zone
45
40
Altri imprenditori in altre zone
35
35
“zona svantaggiata” : - le zone delimitate ai sensi della direttiva 75/268/CEE
- le zone che rientrano nei siti delle rete Natura 2000 delimitati in attuazione delle direttive comunitarie
79/409/CEE (Uccelli) e 92/43/CEE (Habitat) e le “Zone Vulnerabili dai Nitrati” come individuate
ai sensi della direttiva 91/676/CEE (Direttiva nitrati).
Per gli investimenti che si realizzano nell’ambito di operazioni incluse nell’ambito di
“progetti integrati di filiera” è prevista una maggiorazione del 5%.
Criteri di priorità
Priorità assolute
 Imprenditore Agricolo Professionale e Coltivatori Diretti
Priorità relative
 giovane agricoltore;
 imprenditoria femminile;
 adesione a sistemi di qualità riconosciuti;
 investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili
 introduzione di innovazioni di prodotto e di processo
 investimenti che promuovono le “filiere corte (es. vendita
diretta, trasformazione aziendale, ecc.)
Priorità territoriali relative
 Aree D “Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo”
MISURA 111 - AZIONI NEL CAMPO
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE E DELL’INFORMAZIONE
Riferimenti normativi
Articolo 21, Regolamento CE 1698/05 sul sostegno allo sviluppo
rurale da parte del FEASR.
Comma 5.3.1.1.1 dell’allegato II del Regolamento CE n. 1974/2006
recante disposizioni di applicazione del Reg. CE n. 1698/2005….
Obiettivi:

favorire la diffusione di nuove conoscenze tecniche e di
processi innovativi per migliorare la competitività e
l’efficienza aziendale, garantendo la gestione sostenibile delle
risorse agricole e forestali, e favorendo il miglioramento
qualitativo dei prodotti;

attivare iniziative di formazione per agricoltori e operatori
forestali, in particolare per giovani al primo insediamento
per promuovere la crescita di una cultura di impresa;

attivare iniziative di informazione e divulgazione per tecnici
pubblici e privati, consumatori, imprenditori agricoli e
forestali;

aggiornare i tecnici pubblici e privati sulle disposizioni, anche
pratico-operative, per adempiere alle normative comunitarie ed
alla nuova programmazione sullo sviluppo rurale.
Collegamenti con le altre misure


Misura 112 “Insediamento giovani agricoltori”
Misura 114 “Utilizzo servizi di consulenza”
Descrizione tecnica della misura
La misura è articolata in tre distinte azioni:
1.
Formazione nel settore agricolo, forestale e agroalimentare
2.
Informazione e aggiornamento
3.
Tutoraggio aziendale
Azione 1 “Formazione nel settore agricolo,
forestale ed agroalimentare”

finanziamento di iniziative per la formazione di imprenditori,
coadiuvanti o dipendenti di aziende agricoli e forestali, ed in
particolare per giovani agricoltori che intendono insediarsi in azienda
Le attività di formazione dovranno garantire conoscenze tecniche e
professionali per migliorare la competitività e l’efficienza
dell’impresa, affrontando i temi relativi alla gestione sostenibile delle
risorse naturali, compresa l’applicazione del regime di condizionalità
in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, la sicurezza
sul lavoro, gli aspetti connessi allo sviluppo delle agroenergie ed al
miglioramento qualitativo dei prodotti.
Beneficiari
Enti ed Organismi pubblici e/o privati riconosciuti o accreditati dalla
Regione Lazio come fornitori di formazione in agricoltura
Tipologia di aiuto
Sono concessi aiuti in conto capitale sino al 100% delle spese
sostenute per la progettazione e la realizzazione dei corsi
Azione 2: “Informazione e aggiornamento
in campo agricolo, forestale ed agroalimentare”

realizzazione di iniziative informative e divulgative (stage, seminari e
giornate dimostrative) o di attività per la qualificazione e
l’aggiornamento rivolte a:

imprenditori agricoli e forestali e loro coadiuvanti, operatori ed
altre professionalità che operano nel settore e cittadini anche in
veste di consumatori;

tecnici pubblici e privati che operano nel sistema regionale
Beneficiari

Regione Lazio, che può svolgere direttamente e/o affidare a
strutture esterne pubbliche o private le attività di informazione e
aggiornamento
Tipologia di aiuto

Sono concessi aiuti in conto capitale sino al 100% delle spese
sostenute per la progettazione e la realizzazione delle iniziative di
informazione e divulgazione
Azione 3 – “Tutoraggio aziendale”
Attività di tutoraggio da svolgere in azienda da esperti qualificati per
assicurare l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze tecniche
ed economiche ai giovani agricoltori
Sono ammissibili le spese sostenute dal giovane agricoltore per i
compensi dovuti alla prestazione fornita dall’esperto.
Beneficiari
 Giovani imprenditori agricoli in possesso dei requisiti previsti nella
misura 112
Tipologia di aiuto
 Contributo fino all’80% della spesa ammissibile, entro un limite di
spesa pari a 1500 € per prestazione.
Misura 114 – Utilizzo di servizi
di consulenza
Riferimenti normativi


Articolo 20 lettera a) punto iv) ed articolo 24
Regolamento CE n.1698/05.
Articolo 15 del Regolamento CE n. 1974/2006
e Allegato II, comma 5.3.1.1.4
Obiettivi

Adempiere alle indicazioni previste dall’articolo 13 del Reg.
CE 1782/03 per quanto riguarda il “Sistema di Consulenza
Aziendale”;

Avviare servizi di consulenza aziendale volti al miglioramento
del rendimento globale delle imprese agricole e forestali
attraverso il rispetto dei criteri minimi obbligatori (CGO) e
delle buone condizioni agronomiche ed ambientali (BCAA)
previsti dal regime di condizionalità di cui agli artt. 4 e 5 del
reg. CE 1782/03;

Proporre nuove opportunità di crescita e di sviluppo nelle
imprese agricole in relazione agli aspetti multifunzionali
dell’agricoltura;
Collegamento con le altre misure

La misura svolge un’azione di supporto trasversale
agli assi del PSR (Asse II  “Miglioramento
dell’Ambiente e del paesaggio rurale” – Asse III 
Miglioramento della qualità della vita e
diversificazione delle aree rurali”) e può essere
considerata cardine dell’Asse I  “Miglioramento
della competitività del settore agricolo e forestale” in
quanto indirizza gli agricoltori su scelte aziendali che
puntano al miglioramento del rendimento globale
dell’impresa
Descrizione tecnica della misura
Erogazione di un sostegno per la copertura dei costi sostenuti
per servizi di consulenza forniti da soggetti preventivamente
riconosciuti come “Organismi di Consulenza” dalla Regione
Lazio.
Il servizio di consulenza aziendale prevede l’attivazione di
due distinti moduli.
Il modulo 1 è attivato al momento in cui viene richiesta
l’adesione alla misura, in quanto detta gli obblighi minimi
previsti dall’art. 24 del reg. CE 1698/05; il modulo 2 può
essere attivato facoltativamente dal beneficiario a seconda
delle proprie necessità aziendali.
Modulo 1 – Condizioni minime aziendali




Il servizio di consulenza aziendale deve essere
personalizzato all’azienda e finalizzato ad individuare
soluzioni per quanto riguarda il rispetto delle norme
obbligatorie in materia di:
ambiente, sanità pubblica, salute di piante e animali e
benessere degli animali (CGO);
buone condizioni agronomiche ed ambientali
(BCAA);
sicurezza sul lavoro (SL);
criteri di gestione forestale obbligatori e buone
pratiche forestali e silvo-colturali;
Modulo 2 – Miglioramento del
rendimento complessivo aziendale
Il modulo 1 può essere integrato attivando il modulo 2, che prevede
servizi di consulenza indirizzati al miglioramento del rendimento
complessivo delle aziende agricole e forestali tramite:







razionalizzazione delle risorse umane, naturali ed economiche
aziendali;
trasformazione, commercializzazione/marketing dei prodotti
aziendali;
introduzione di tecniche innovative di produzione;
risparmio e produzione di energia in azienda;
razionalizzazione sull’uso delle risorse idriche aziendali;
integrazione del reddito aziendale tramite la produzione di beni e
servizi non agricoli (Multifunzionalità);
inserimento in progetti integrati territoriali o di filiera e sviluppo di
cooperazione ed associazionismo e dei contratti di coltivazione;
Beneficiari
Imprenditori agricoli e/o forestali singoli e/o associati in
possesso di partita IVA ed iscritti alla C.C.I.A.A.
Criteri di priorità





Imprese beneficiarie di pagamenti diretti superiori a 15.000
euro per l’anno 2006;
Imprese condotte da giovani imprenditori e/o da imprenditrici
donne;
Svantaggi territoriali (aziende ricadenti in aree Natura 2000, in
zone svantaggiate, in zone vulnerabili ai nitrati);
Aziende che aderiscono a sistemi di qualità.
Imprenditori Agricoli titolari di gestione previdenziale INPS
Agevolazioni previste

Modulo 1: il sostegno è concesso come contributo in conto
capitale fino all’80% del costo totale ammissibile per un
massimo di 900 euro l’anno.

Modulo 2: il sostegno è concesso come contributo in conto
capitale fino all’80% del costo totale ammissibile per un
massimo di 600 euro l’anno. Il modulo deve essere attivato
obbligatoriamente insieme al modulo 1.
Il sostegno è erogato a titolo di rimborso per attività
effettivamente svolte e non potrà comunque superare l’80%
del costo totale ammissibile per un massimo di 1500 euro
l’anno.
CALENDARIO DEI LAVORI
A livello regionale

Approvazione da parte degli organi istituzionali regionali
(Giunta e Consiglio Regionale) del PSR, da inviare alla UE.

Avvio del negoziato con la Commissione Europea
per l’approvazione definitiva del PSR

Contestuale definizione delle disposizioni operative
e delle procedure per la raccolta delle domande
(Avvisi pubblici)
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