Consistente la partecipazione di ieri di molti sindaci dei paesi della provincia insieme a una numerosa delegazione di parlamentari catanesi di tutti gli schieramenti politici, all’incontro con il prefetto di Catania. La manifestazione organizzata da “Agrinsieme”, sigla che comprende Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Legacoop e Agci, puntava il dito sul governo Renzi e sulla istituita tassa sui terreni agricoli, l’Imu, che ha praticamente dato il colpo di grazia al già compromesso comparto agricolo. Dalle parole del deputato Catanoso, componente della Commissione agricoltura della Camera, si ribadisce che “L’imu agricola è un’imposta iniqua e deleteria per l’intero comparto che penalizza la nostra economia, favorendo invece gli imprenditori agricoli esteri. I nostri agricoltori non sono più in grado di onorare le imposte attuali, figuriamoci questo nuovo balzello. Il Governo Renzi, per l’ennesima volta è non solo distante e totalmente sordo alle richieste avanzate dal mondo agricolo, ma dimostra ancora una volta una assoluta irresponsabilità. Tutte le aziende agricole dovrebbero essere esentate dall’Imu, indipendentemente dal conduttore e dal fatto che siano ubicate in zone montane, parzialmente montane o di pianura, perché il terreno è un fattore di produzione, un bene strumentale”. I manifestanti hanno consegnato al Prefetto, e simbolicamente anche le chiavi delle loro aziende, un documento con tutte le richieste del mondo agricolo su quella che è definita una vera e propria tassa “patrimoniale”. “Il pasticcio dell’Imu sui terreni agricoli -dichiara l’europarlamentare Michela Giuffridaaggrava le difficoltà di un settore già allo stremo, specialmente in Sicilia. Si tratta di un provvedimento fortemente in contrasto con le politiche comunitarie tese ad incentivare lo sviluppo di una economia che nell’Isola costituisce quasi la metà del Pil, e a far si che i giovani siano i protagonisti dell’agricoltura del futuro. Aggiungere una tassa sui terreni spesso improduttivi o a bassa redditività, significa portare alla chiusura aziende che già oggi faticano a sopravvivere. Le difficoltà economiche delle casse pubbliche non si risolvono gravando di tasse chi già soffre una crisi senza precedenti”. Anche la federazione di Sel-Catania ha manifestato con gli agricoltori. “L’Imu sui terreni agricoli -dice Salvo Grasso, presidente del Consiglio comunale di Palagonia- rappresenta un’imposta ingiusta che penalizza un settore che avrebbe bisogno di impulsi per rinnovarsi e decollare, considerato soprattutto la unicità dei prodotti agricoli. I criteri che individuano zone montane da parzialmente montane a non montane risultano opachi, anzi senza fondamento. Riteniamo il settore agricolo uno dei settori trainanti dell’economia già penalizzato dalla congiuntura economica per niente favorevole, allo stesso tempo la pratica dell’agricoltura offre un beneficio indiscusso all’ambiente e alla sua salubrità”. La delegazione è stata ricevuta dal Prefetto che ha accolto con il “dovuto” interesse le richieste degli agricoltori garantendo che si farà portavoce presso gli organi superiori delle richieste del comparto agricolo catanese.