Stili di apprendimento – stili cognitivi Per stile di apprendimento intendiamo l’approccio generale e preferito all’apprendimento da parte di una persona, il suo modo tipico e stabile di percepire, elaborare, immagazzinare e recuperare le informazioni. Lo stile è relativamente indipendente dal contesto e dal contenuto trattato e condiziona la scelta e l’uso di strategie di apprendimento. 1 Gli stili di apprendimento possono essere identificati e approfonditi secondo aree di fattori diversi. Possiamo classificare gli stili secondo preferenze ambientali (come i “luoghi” e i “tempi” dell’apprendimento, la luce, la temperatura, i suoni, i consumi alimentari ...) modalità sensoriali (spesso sintetizzate in visiva, uditiva, cinestetica) stili cognitivi (come le opposizioni analitico / globale, sistematico / intuitivo, riflessivo / impulsivo) tratti socio-affettivi (come l’introversione e l’estroversione). Gli stili cognitivi sono stati studiati con molteplici approcci e ne è stata elaborata una vasta gamma di possibili descrittori organizzati in scale bipolari. Va sottolineato come i descrittori degli stili cognitivi, dei tratti socio-affettivi debbano essere considerati in termini relativi, ossia come indicatori di tendenze, non di valori assoluti. Lo scopo dell’utilizzo di descrittori è solo quello di disporre di una gamma articolata di possibilità di definire un profilo personale. Tessaro2 propone quattro profili su cui valutare le competenze e personalizzare l’apprendimento dell’allievo: 1. profilo cognitivo 2. profilo socio-relazionale 3. profilo psicologico 4. profilo operativo Per ogni profilo vengono proposti otto indicatori; ciascun indicatore è valutabile mediante l’analisi di specifici descrittori. Di seguito sono riportati, in forma sintetica, a titolo di esempio i descrittori organizzati in scale bipolari relativi ai processi/indicatori in cui si articolano i primi due profili 3: Profilo cognitivo 1. Processi di Soluzione dei problemi e Definizione delle ipotesi Stile Sistematico L’alunno procede per piccoli passi; considera tutte le variabili del problema; suddivide il compito; costruisce le ipotesi di soluzione durante il lavoro. Stile Intuitivo L’alunno coglie l’essenza del problema; formula ipotesi all’inizio e cerca poi di confermarle o meno utilizzando l’analisi dei dati. 2. Processi di Osservazione della realtà e Selezione Percettiva Stile Analitico L’allievo coglie prima di tutto i particolari, i singoli elementi. Tra due figure simili (ma diverse) individua le differenze. Stile Globale L’allievo coglie una situazione nella sua totalità, nell’insieme degli elementi. Tra due figure simili (ma diverse) individua le somiglianze. 3. Processi di Selezione informativa e Decisione cognitiva Stile Riflessivo L’allievo affronta con calma il compito passo dopo passo; esamina a lungo le diverse alternative, prima di prendere decisioni. Presenta sensibilità metacognitiva. Stile Impulsivo L’allievo prende decisioni con rapidità e immediatezza utilizzando informazioni essenziali. 4. Processi di Memorizzazione e Organizzazione concettuale Stile Verbale L’allievo preferisce i compiti verbali (la lettura, la scrittura, la discussione), e le discipline che privilegiano il codice verbale.. Stile Visuale L’allievo preferisce i compiti basati sulla visualizzazione (disegni, grafici, schemi); ricorda i concetti se associati a schemi, ricorda il testo in base alla disposizione dei capitoli, paragrafi, titoli, figure. Lo studio delle differenze individuali è strettamente legato alla psicologia dell’apprendimento scolastico; tra gli altri, l’approccio degli stili cognitivi si occupa delle modalità con cui gli individui processano le informazioni; si veda Boscolo P., Psicologia dell’apprendimento scolastico, UTET, 1997, pp.98-126 2 TESSARO F., Metodologia e didattica dell’insegnamento secondario, Armando, 2002, pp. 40-50. 3 I descrittori sono rielaborati a partire da quelli proposti da Tessaro, op. cit. 1 5. Processi di Autonomia cognitiva e Costruzione del pensiero Stile Convergente L’allievo utilizza schemi e procedure noti per affrontare la realtà, anche quando si tratta di situazioni note; tende a riprodurre schemi consolidati. Stile Divergente L’allievo cerca di trovare nuove soluzioni anche a problemi già risolti; ristruttura i suoi schemi cognitivi per comprendere il nuovo. Tende a produrre nuovi schemi di pensiero. 6. Processi di Dominio dell’azione e Interazione con la realtà Stile Seriale L’allievo per eseguire il compito utilizza azioni in sequenza e procedure algoritmiche; per procedere ha bisogno di istruzioni dettagliate e progressive. Stile Olistico L’allievo procede in modo euristico, per scenari successivi; non necessita di istruzioni specifiche, ma deve comprendere il punto di arrivo. 7. Processi di Acquisizione dei saperi e Costruzione dei concetti Stile Ricettivo L’allievo apprende i concetti già organizzati da altri: adatta, modifica o sostituisce i propri concetti e conoscenze con quelli proposti dall’insegnante. Apprende in modo cumulativo, efficiente e rapido; tale apprendimento può rivelarsi poco efficace e duraturo. Stile Esplorativo L’allievo usa le conoscenze e i modelli cognitivi che già possiede per comprendere il nuovo che acquisisce in modo esperienziale e inferenziale. Apprende in modo lento e personale, ma molto efficace e duraturo. 8. Processi di Condivisione dei saperi e Relazionalità cognitiva Stile Intrapersonale L’allievo preferisce apprendere in modo individuale, come pure ama gli sport individuali. La competizione con se stesso è la sua motivazione ad apprendere. Stile Interpersonale L’allievo predilige le situazioni di apprendimento in gruppo e di studio con altri con cui condivide i percorsi di costruzione dei saperi. Ama gli sport di squadra. Avere un pubblico è la sua motivazione ad apprendere. Il profilo cognitivo Stile prevalente Stile prevalente + x - - x + Sistematico 3 2 1 1 2 3 Intuitivo Analitico 3 2 1 1 2 3 Globale Riflessivo 3 2 1 1 2 3 Impulsivo Verbale 3 2 1 1 2 3 Visuale Convergente 3 2 1 1 2 3 Divergente Seriale 3 2 1 1 2 3 Olistico Ricettivo 3 2 1 1 2 3 Esplorativo Intrapersonale 3 2 1 1 2 3 Interpersonale Il Profilo socio-relazionale 1. Interazione Descrittori a polarità positiva L’allievo si inserisce bene nei gruppi di lavoro; ha un’interazione positiva con gli altri; manifesta le sue idee, i suoi sentimenti e rispetta quelli degli altri. Descrittori a polarità negativa L’allievo tende ad isolarsi e non si inserisce in modo positivo nel gruppo; non espone il proprio punto di vista e deride le opinioni degli altri. 2. Solidarietà Descrittori a polarità positiva L’allievo mostra solidarietà e offre spontaneamente il proprio aiuto ai compagni in difficoltà; accetta l’aiuto degli altri, in caso di bisogno, e ne riconosce i meriti. Descrittori a polarità negativa L’allievo non è disponibile a condividere le sue cose; non partecipa alle difficoltà degli altri, ma pretende attenzione per le proprie. 3. Capacità di ascolto Descrittori a polarità positiva L’allievo ascolta gli altri e cerca di comprendere le loro idee; chiede chiarimenti di ciò che non capisce; rispetta le posizioni che non condivide. Descrittori a polarità negativa L’allievo non è interessato alle opinioni degli altri e non le rispetta; vuole imporre le proprie idee e scredita le opinioni che non condivide. 4. Riconoscimento sociale Descrittori a polarità positiva L’allievo, nel lavoro, dà importanza ai contributi reciproci e allo scambio; manifesta riconoscenza per il supporto ricevuto. Descrittori a polarità negativa L’allievo è indifferente o geloso del successo degli altri; tende a lodare i propri meriti e a negare o screditare quelli degli altri. 5. Cooperazione Descrittori a polarità positiva L’allievo collabora con gli altri per raggiungere il comune obiettivo e interagisce in modo costruttivo nel lavoro comune. Descrittori a polarità negativa L’allievo è interessato solo al proprio vantaggio e non interagisce in modo positivo nel lavoro comune. 6. Umorismo Descrittori a polarità positiva L’allievo sa stare agli scherzi e scherza volentieri, sa cogliere il lato umoristico delle situazioni e riesce a sdrammatizzare le situazioni difficili. Descrittori a polarità negativa L’allievo si mostra permaloso rispetto agli scherzi, ma tende a deridere gli altri; non coglie gli aspetti umoristici delle situazioni. 7. Mediazione sociale Descrittori a polarità positiva L’allievo ricerca soluzioni e mediazioni nelle situazioni di conflitto e ammette i propri errori. Descrittori a polarità negativa L’allievo tende ad esasperare il conflitto e la competizione con gli altri. 8. Partecipazione Descrittori a polarità positiva L’allievo interviene in modo pertinente e appropriato; pone domande per approfondire e per capire; esprime le sue idee per contribuire alla crescita del gruppo. Descrittori a polarità negativa L’allievo non interviene mai, anche se stimolato; non pone domande; non fa proposte e si mostra contrario ai cambiamenti proposti dagli altri. Il profilo socio-relazionale +++ ++ + - -- --- Interazione 3 2 1 -1 -2 -3 Solidarietà 3 2 1 -1 -2 -3 Capacità di ascolto 3 2 1 -1 -2 -3 Riconoscimento sociale 3 2 1 -1 -2 -3 Cooperazione 3 2 1 -1 -2 -3 Umorismo 3 2 1 -1 -2 -3 Mediazione sociale 3 2 1 -1 -2 -3 Partecipazione 3 2 1 -1 -2 -3 Negativo per eccesso