Teoria della pertinenza Sperber-Wilson

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Teoria della pertinenza
Sperber-Wilson
• Prima teoria cognitiva della comunicazione
• Entrano nell’ambito della discussione tra comunicazione e psicologia
vs teorie filosofiche che si attengono allo studio del linguaggio
• La pragmatica è una branca della psicologia volta all’interpretazione
degli enunciati
• Dove per comunicazione si intende l’interpretazione degli enunciati
(quindi linguaggio), e il linguaggio come sistema computazionale
• La pragmatica diventa un dominio in cui abilità linguistiche, logica e
mnestica interagiscono
• Intendono perciò studiare come un sistema cognitivo interpreta gliu
enunciati costruendo inferenze che utilizzano K linguistiche
Sistema centrale di pensiero
• Esistono capacità cognitive limitate: (es. la memoria di lavoro) perciò
deve esistere un dispositivo in grado di economizzare sforzo di
elaborazione
• Le risorse cognitive vengono allocate su input più pertinenti e
disponibili
• La teoria riguarda le applicazioni di inferenze centrali non
specializzate
• La cognizione umana si organizza, in modo automatico, per
raggiungere questo meta-obiettivo di massimo profitto e minima spesa
• Si basa su processi inferenziali non dimostrativi: la verità delle
premesse rende possibile la verità delle conclusioni (non
necessariamente vere
• Tentativo di ridurre le massime di Grice ad un unico
principio
“dove vive Mario?”
“da qualche parte nel sud della Francia”
• Grice: sincerità vs qualità
• Per Sperber la pertinenza non è mai violata, perciò il più
pertinente possibile rispetto alle sue K
• Per gli autori è necessario un solo principio e non la sua
realizzazione tra diverse massime (priorità decisa di volta
in volta)
La pertinenza
“ogni comunicazione ostensiva trasmette come presupposto la propria
pertinenza” (es. Mary e Peter)
• Comunicare significa richiamare l’attenzione di qualcuno e implica
che l’informazione comunicata sia considerata rilevante
• Principio di pertinenza: l’interlocutore è spinto a rintracciare il
contesto più vicino in cui sia rintracciabile un’interpretazione
plausibile
• Capire un enunciato significa:
– Formulare un’ipotesi sulla base di input provenienti da sistemi
percettivi e grammaticali
– Confermare tale ipotesi sul confronto con assunti di fondo depositati
in memoria
• La pertinenza come regola generale della cognizione, è
calcolata su processi inferenziali:
• “assumiamo che la meta universale della cognizione sia quella di
acquisire informazioni pertinenti, quanto più l’informazione è
pertinente tanto è meglio”
• Parlante ed ascoltatore si muovono sulla base del principio
– Effect: un’assunzione è rilevante in un determinato contesto in
base alla misura in cui i suoi effetti sul contesto sono importanti
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Effort: la rilevanza dipende dalla relazione tra effetti sul contesto
e l’impegno richiesto per tali effetti è modesto
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Definiscono le K condivise come Ambiente Cognitivo: il set di
rappresentazioni mentali manifeste che l’individuo è in grado di
considerare corrette in un momento dato (tutto ciò che è
percepibile ed inferibile in un dato momento)
Assunti diversi possono essere più o meno manifesti in un
momento dato
Ambiente Cognitivo Condiviso: qualsiasi assunzione che
condividono più individui riconoscendo che è manifesta
Inferenze non dimostrative: l’interlocutore avanza ipotesi
sull’interpretazione e questa ipotesi può essere smentita o
confermata da enunciati successivi
Si fanno inferenze sia dal contesto presente sia dalla memoria,
secondo processi probabilistici
La struttura cognitiva (acquisire più informazione pertinente)
utilizza tra gli altri mezzi il linguaggio
Problemi
• Modello di uomo di CogSci cognitiva classica elaboratore
di informazioni e memoria come magazzino di cui sono
definibili percorsi e temporalità (contesti più accessibili,
rapidità di recupero)Non verificato empiricamente e
mancano criteri specifici per generare evidenze
sperimentali
• Si affida ad un concetto troppo generale per spiegare una
capacità molto specifica
• Dimentica aspetto costituzionale degli esseri umani
“capacità di condividere esperienze”, la cooperazione la
spiega meglio
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