S.M.S.”AZZARITA-DE FILIPPO- UNGARETTI” Dirigente Prof. Giuseppe Capozza Vieni al San Paolo Lavoro di ricerca realizzato dagli alunni della classe 1^A, coordinato dai docenti Olga Cucaro e Giuseppe Caggiani. Traduzione in lingua inglese: prof.ssa Giovanna La Selva. Traduzione in lingua francese: prof.ssa Monica Fornelli. An. Sc. 2008/2009 Scopriamo le Masserie del San Paolo Masseria Caggiano LA LOCALIZZAZIONE Percorrere Viale Europa superando il quartiere San Paolo. Prima di giungere all’aeroporto, rallentare e svoltare sulla destra per un vialetto sterrato, interrotto da una cancellata: lì inizia la proprietà di pertinenza della masseria. The location Go through Viale Europa, passing San Paolo neighbourhood. Before arriving to the airport, slow up and turn right along an unsurfaced path, blocked by a railing: this is the beginning of the farm’s property. La localisation Il faut parcourir le boulevard Europa en sortant du quartier San Paolo. Avant de rejoindre l’aéroport, il est souhaitable de ralentir pour tourner à droite et prendre un petit chemin terrassé barré par une grille : c’est là que l’on s’aperçoit la ferme. Prospetto Nord IL TERRITORIO La masseria, che sorge sul tratto finale della lama Balice, comprende una vasta area coltivata sul retro dell’edificio, a nord, un lussureggiante giardino recintato verso il mare (il frutteto con agrumeto, ormai inselvatichito), una pineta con vegetazione mediterranea sul lato sud-est, di fronte all’ingresso principale. I fondi agricoli della masseria erano in passato molto più estesi; essi comprendevano infatti tutta l’area dove oggi sorge l’aeroporto di Bari-Palese. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA Prospetto Sud con caditoie L’imponente struttura è costituita da diversi corpi di fabbrica che si sono aggregati nel corso del tempo. La parte più antica, risalente al XV secolo, è la torre centrale, fortificata; essa è ancora riconoscibile dal tipo di muratura, dall’andamento sinusoidale delle pareti nei punti di unione con le successive costruzioni, e dalle due vistose caditoie in direzione degli ingressi, che in origine erano raggiungibili solo attraverso un ponte levatoio, successivamente sostituito da ponte fisso in muratura. Nel XVII secolo la masseria fu ampliata con l’aggiunta di altre costruzioni sui fianchi della torre che allargavano gli ambienti residenziali interni, e un secolo più tardi fu realizzato un loggiato verso il mare, al terzo piano. Esso aveva la duplice funzione di luogo di riposo, dove si poteva godere la brezza marina, e di punto di avvistamento, data l’altezza e l’ottimo punto di osservazione. Loggiato Ai lati del cortile sorgono altri corpi di fabbrica adibiti a depositi, abitazioni dei contadini, stalle. Attraverso un'apertura posta a sinistra rispetto alla principale struttura «a torre fortificata» si accede al grande ambiente semi ipogeo in cui fino alla fine del XIX secolo le preziose olive venivano trasformate in olio. Frantoio Sul lato a sud-est del recinto si trova la cappella, ricavata in un monoambiente con volta a botte, munita di due ingressi: uno esterno per gli estranei alla masseria, con portale architravato sormontato da un gocciolatoio modanato a timpano che racchiude l'oculo circolare, e l'altro interno sulla corte, sormontato da un bassorilievo in pietra che raffigura San Girolamo in preghiera circondato dagli attributi soliti della iconografia che lo riguarda (il libro, il teschio, il crocifisso, la fiera ammansita). Bassorilievo La Cappella La chiesa, edificata a ridosso del recinto, è in posizione laterale rispetto alla residenza. La sua struttura muraria, come quella della torre, è costituita da tufi squadrati a conci regolari. L'interno presenta una muratura ricoperta da intonaco bianco, un riquadro per l'alloggio di una grande pala d'altare - oggi non più esistente insieme all'altare settecentesco - e una acquasantiera in pietra posta nei pressi dell'ingresso laterale. La masseria oggi Prospetto Sud - Est Come dimostrano i rogiti notarili pervenutici, dopo i Caggiano la masseria entrò nei cespiti immobiliari di altre famiglie notabili, tra cui i Fraggiacomo di Molfetta ed i Serravalle di Catanzaro, sino a giungere nelle mani dei nobili Federici; a questi ultimi si riferisce la epigrafe lapidea in latino fatta apporre nel 1936 da Giacinto Lamacchia, al termine di cospicui lavori di restauro. LA PROPRIETA’ Per mancanza di documenti riguardo la proprietà, siamo costretti ad effettuare un salto di tre secoli circa, fino al momento in cui si rinvengono i rogiti notarili ed i registri catastali che attestano l’appartenenza della masseria Caggiano alla nobile famiglia omonima, residente a Barletta nel 1700. Di questa casata fu esponente Francesco Saverio Caggiano, regio prefetto della Portolania delle Puglie, di cui si ha notizia nel 1754. Epigrafe lapidea Masseria Framarino LA LOCALIZZAZIONE Dall'aeroporto Bari Palese percorrere la Strada Provinciale 73 per ModugnoBitonto. Superare il semaforo all'incrocio con la Strada Provinciale 54 ModugnoPalese e proseguire fino al punto segnalato ancora oggi dal "Titolo", termine lapideo cinquecentesco che delimitava il confine tra la zona di pertinenza dell'agro del municipio di Bitonto e quella di Bari: un segnale stradale indica la direzione per la villa Framarino, sulla sinistra. Veduta della masseria The location From the Bari Palese airport, cross the 73 Modugno-Bitonto Provincial Road. Pass the traffic lights at the crossroads with the 54 Modugno-Palese Provincial Road and go to a datum point, indicated nowadays by the sixteenth century stony word “Titolo” (which marked the boundary between the countryside around Bitonto’s area and Bari’s one): a road sign signposts the Framarino farm’s direction, on the left. La localisation Il faut s’éloigner de l’aéroport Bari-Palese et parcourir la route départementale 73 pour Modugno-Bitonto. Dépassez le feu au carrefour avec la Route Départementale 54 Modugno-Palese et poursuivez jusqu’au point signalé, encore aujourd’hui, par l’inscription en pierre « Titolo », mot que l’on utilisait pendant le siècle XVIè pour délimiter la borne entre la partie de la campagne appartenant à la mairie de Bitonto et celle de Bari. Ici un signal routier vous montrera la direction pour Villa Framarino, à gauche. La masseria prima di essere ristrutturata IL TERRITORIO La masseria è situata sul ciglio della lama Balice. Il bianco edificio domina da un leggero poggio una vasta area quasi del tutto priva di vegetazione a fusto, e con una scelta dettata da esigenze difensive ma anche scenografiche, è raggiungibile dopo un viale molto lungo e stretto, che permetteva l'agevole avvistamento dal terrazzo della residenza dei visitatori indesiderati. Una fitta vegetazione spontanea ricca di flora molto interessante riempie quasi completamente l'antico letto del torrente, e qui sono ancora visibili resti di antichi insediamenti rupestri. Nei pressi della masseria era funzionante fino a qualche anno fa una cava di estrazione del tufo che ha deturpato in parte la naturale bellezza del sito. Veduta della masseria sulla Lama Balice Cava abbandonata Parco Naturale di Lama Balice Al fine di tutelare il delicato ecosistema della lama e le sue caratteristiche geomorfologiche tipiche della "Conca di Bari", fortunosamente sopravvissuti all'urbanizzazione, è in corso di completamento l'istituzione del Parco Naturale attrezzato della Lama Balice, che avrà il suo centro direzionale proprio all'interno della villa Framarino. Qui troveranno spazio musei tematici, tra cui è auspicabile anche l'istituzione di luoghi per la conoscenza della cultura rurale, delle tradizioni contadine, e di un museo dell'olio, patrimonio della nostra zona da sempre. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA Il portale d’ingresso La masseria è il risultato di un'organica costruzione risalente all'inizio del XIX secolo, probabilmente utilizzando in parte la struttura di una torre più antica del XVI-XVII secolo individuabile nella muratura a sud. Chiuso da un muro di recinzione rettilineo, l'edificio è articolato in due zone distinte. La prima zona che si raggiunge non appena varcato il portale in conci di tufo è un cortile a elle sul lato ovest in cui al centro campeggia una bassa vasca in pietra di forma circolare. Veduta della corte interna Gli ambienti al piano terra, più bassi rispetto al piano di calpestio, sono accessibili attraverso porte a tutto sesto, o architravate, e presentano volte a botte. Una scala a due rampe ortogonali addossata alla parete permette l'accesso alle stanze del primo piano, che presentano finestre architravate con mostra a rilievo e gocciolatoio rettilineo. I locali di servizio sono separati dal piano nobile riservato alla residenza attraverso una sottile cornice marcapiano. La seconda zona della masseria, a ovest, consta di corpi di fabbrica realizzati con tecniche diverse durante il XX secolo. Nel complesso era attivo un frantoio, in seguito sostituito da una fabbrica di lavorazione del tabacco. LA PROPRIETA’ Notizie precise indicano che per cinque secoli (dal XIII al XVIII) la masseria appartenne alla nobile famiglia Effrem, per passare a fine '700 al marchese napoletano De Angelis. All'inizio del XIX secolo quest’ultimo la vendette alla famiglia dei principi Framarino Malatesta di Rimini, che la trasformarono in villa residenziale con l'aggiunta di nuovi ambienti. L'ultima discendente di questa nobile casata, nonché attuale proprietaria della costruzione, risiede a Giovinazzo. Masseria Caffariello Fronte laterale Prospetto Nord – Est con uliveto LA LOCALIZZAZIONE Dall'aeroporto percorrere la Strada Provinciale 73 per Bitonto, e al semaforo svoltare a sinistra per la Strada Provinciale 54 per Modugno. Superare il nuovo centro residenziale e dirigersi verso l'incrocio con rotatoria su cui si affaccia la Motorizzazione Civile; poco prima della rotatoria svoltare a destra per via Fiordalisi, su cui, dopo pochi metri, notiamo il cancello che conduce alla masseria. The location From the airport go through the 73 Provincial Road to Bitonto. At the traffic lights turn left to the 54 Provincial Road to Modugno. Pass the new residential area and go towards the junction with a roundabout where we can see the Traffic Control Authority; a little further back the roundabout, turn right Via Fiordalisi, where, a little later, we can see the farm’s gate. La localisation Il faut s’éloigner de l’aéroport et parcourir la Route Départementale 73 pour Bitonto ; au feu tournez à gauche pour prendre la Route Départementale 54 pour Modugno. Dépassez le nouveau centre résidentiel et continuez jusqu’au carrefour avec sens giratoire d’où on peut voir la Motorisation Civile. Peu avant le sens giratoire tournez à droite et prenez rue Fiordalisi où vous trouverez, après quelques mètres, la grille de la ferme. Prospetto Nord IL TERRITORIO La masseria è immersa nella campagna che segna i confini tra i comuni di Bari, Modugno e Bitonto, ed è a poca distanza dal ciglio della lama Balice; essa presenta coltivazioni ad olivi che in passato facevano parte dei casali della zona, fra cui quello di Cammarata, testimoniato da epoca medievale. Importanti arterie viarie, la via Traiana e la via Salapia, passavano ai limiti della proprietà Caffariello. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA La masseria Caffariello non sembra possedere le caratteristiche produttive comuni alle altre masserie della zona intorno alla lama Balice, e consiste in una proprietà di carattere residenziale. Il recinto esterno presenta una caratteristica forma ad esedra, aperta in corrispondenza del viale, e lateralmente da due portali gemelli: le tre aperture, pilastri coronati da pinnacoli a bulbo, si aprono nel Portale con pinnacolo recinto semicircolare caratterizzato dalla presenza di venti mangiatoie per cavalli su tutto il perimetro, e da due botole collegate alle cisterne dell’acqua. Recinto con mangiatoie Dall’interno del cortile lastricato con chiancarelle appare il volume dell’edificio, scandito in due piani da un ballatoio che diviene poi terrazzo praticabile ai lati; al piano terra sono gli ambienti di lavoro, le stanze per la servitù ed altre stalle, mentre al primo piano si trova l'abitazione padronale, Stalla con volta a botte Cucina costituita da sei stanze comunicanti, fra cui vi è anche una cucina con camino e soppalco in legno. Nella stanza di ingresso del primo piano è collocata una botola attraverso cui si accede ad un piano intermedio utilizzato in passato come dispensa e forse anche come rifugio. L’accesso al primo piano avviene dall’esterno attraverso una scalinata rettilinea poggiata su arco rampante, che in passato era chiusa da balaustra gradonata; oggi la scala è in più punti crollata e non ha più la balaustra. Porte e finestre sono architravate con gocciolatoio semplice e non presentano particolari decorazioni. Sul lato destro dell’edificio e adiacente ad esso, appare una grande stalla in cui su Stalla con volte a crociera Scalinata con arco rampante poderosi pilastri si sviluppano nove campate con volte a crociera. Ambienti così vasti destinati a stalle farebbero supporre ad un'utilizzazione del bestiame per i lavori dei campi, oppure ad un luogo di allevamento. Si ritiene che questa stalla sia anteriore al resto della residenza, e che la sua data di costruzione possa rientrare nel XVII secolo; su questa struttura sarebbe stata poi edificata la villa. Portale d’ingresso LA PROPRIETA’ Durante il XVII secolo la campagna circostante la masseria Caffariello rientrava nei fondi di proprietà della famiglia Effrem. La masseria Caffariello prende nome dal grande cantante Gaetano Maiorano noto alle platee di tutta Europa col nome di «Caffarelli». Egli nacque a Bari nel 1703 o nel 1710 da genitori contadini e fu educato alla musica fin da tenera età dal maestro Caffaro; passò poi al Conservatorio di Napoli e da lì, cinque anni dopo, iniziò la scalata al successo nei più grandi teatri europei. Il Maiorano, noto ormai come Caffariello, divenuto ricchissimo, acquistò il titolo di duca e il feudo di San Donato nel Salento (dove morì nel 1783) numerose proprietà a Napoli, fondi agricoli tra Ruvo e Terlizzi, ed in ultimo la proprietà Caffariello di Bari. Nell’Ottocento l’immobile e la campagna circostante furono acquistati dalla famiglia Capitaneo, di origini milanesi, a cui ancora oggi appartiene. Masseria Maselli Corte interna LA LOCALIZZAZIONE Percorrere Viale Europa e superare il quartiere San Paolo; all’incrocio, che sulla destra conduce all’aeroporto, proseguire verso la Strada Provinciale 73 Modugno - Bitonto. Dopo circa duecento metri, sulla sinistra, si incontra la masseria Maselli. The location Go along Viale Europa and pass the San Paolo neighbourhoods; at the crossroads on the right, which leads to the airport, go on to the 73 ModugnoBitonto Provincial Road. Two hundred metres after, on the left, we see the Maselli farm. La localisation Il faut parcourir le boulevard Europa en sortant du quartier San Paolo. Au carrefour, qui mène, à droite, à l’aéroport, continuez le long de la route départementale 73 Modugno-Bitonto. Après 200 mètres, à peu près, vous trouverez la ferme Maselli à gauche. Portale di ingresso IL TERRITORIO La masseria sorge sul ciglio della lama Balice, prolungamento del torrente Tiflis passante per Bitonto. E’ circondata da una fitta vegetazione, coltivata e spontanea, che prosegue verso i comuni di Modugno e Bitonto, senza grandi variazioni rispetto all'epoca a cui risalgono le masserie qui concentrate, fra cui la masseria Brengola (distrutta) e le masserie Caggiano e Caffariello. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA Veduta della torre a pianta quadrata Cappella di S. Vito L'edificio, articolato in diversi corpi di fabbrica collegati dal muro di cinta che delimita il complesso, è costituito da una torre a tre piani con feritoie e caditoie ubicate in corrispondenza delle aperture, da un fabbricato minore adibito a deposito e dalla cappella settecentesca intitolata a San Vito con il portale architravato e gocciolatoio rettilineo sottoposto ad un'apertura lobata. Semi ipogeo Nicchia La torre presenta una pianta quadrata ed organizzata su tre livelli raccordati al fabbricato prospiciente ed è interrotta da aperture con architrave che illuminano gli ambienti voltati a botte. La masseria presenta un buon numero di locali semi ipogei, preesistenti al fabbricato, coperti con una volta a botte e utilizzati come frantoio, stalle e depositi. Interno di una stanza con scritte dei militari inglesi Durante il secondo conflitto mondiale la costruzione fu occupata dai militari americani che la usarono come loro base. All'interno dei locali si possono vedere ancora delle scritte lasciate dai soldati relative agli orari dei pasti e alla vita militare. LA PROPRIETA’ Lapide Da notizie del catasto onciario del 1753 si deduce che la masseria faceva parte di una serie di proprietà della nobile famiglia Gironda, di origine francese, venuta in Italia al seguito di Carlo I d'Angiò nel XIII secolo. Nel 1846 la masseria fu trasferita da don Girolamo Sagarriga Visconti Volpi a Nicola Petruzzelli, il quale, nel 1872, la cedette a Vito Luigi Alberotanza, come attestato da una lapide posta sull'arco del portale d'ingresso. Attualmente la costruzione rurale è di proprietà del signor Vasile che sta provvedendo al recupero della stessa per trasformarla in azienda agrituristica, una volta completamente ristrutturata con l'utilizzo dei materiali originari. Masseria Triggiano La masseria ieri: prospetto principale LA LOCALIZZAZIONE Percorrere viale Europa e superare il quartiere San Paolo. La masseria è visibile alla sinistra della curva che precede l'incrocio per l'aeroporto. È situata di fronte alla masseria Caggiano, sul versante opposto della strada. The location Go along Viale Europa and pass the San Paolo neighbourhood. We can see the farm from the curve to the left before the airport crossroad. It is opposite the Caggiano farm, on the other side of the road. La localisation Il faut parcourir le boulevard Europa en sortant du quartier San Paolo. Vous verrez la ferme à gauche du virage qui précède le carrefour pour l’aéroport. La ferme Triggiano est située en face de la ferme Caggiano à l’autre côté de la rue. Masserie Triggiano e Caggiano IL TERRITORIO La campagna incolta circonda l'area intorno alla masseria, che rimane isolata nel suo stato di rudere come un fantasma della storia. Sul retro dell'edificio sta sorgendo una nuova area di edilizia residenziale accanto al quartiere popolare San Paolo. La masseria fu realizzata nei pressi della lama Balice, e vicino ad altri edifici rurali (masserie Brengola, non più esistente, Lamberti, Maselli, Caggiano), forse per una migliore difesa dalle aggressioni esterne; sorge in posizione elevata, su di un poggio naturale di pietra calcarea in cui furono scavati i locali ipogei. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA Veduta della masseria con muro di cinta Portale a tutto sesto Un viale conduce dalla strada principale all'edificio, protetto da un muro di cinta che si apre a est con un portale a tutto sesto. Varcato il portale ci si trova nel cortile, in cui domina una torre con base quadrata a due livelli risalente al XVII secolo; ad essa successivamente si sono aggiunti parte dell'edificio verso sud, e altri corpi di fabbrica per accogliere la cappella e i locali dedicati alle funzioni produttive. Attualmente lo stato di abbandono e l'incessante opera distruttiva del tempo hanno reso illeggibile in molti punti la struttura della masseria, che era protetta da un'imponente scalinata collegata ad un ponte levatoio a protezione degli abitanti. Terrazzo con feritoie Volta a botte Sul terrazzo si notavano alcuni tipici elementi di fortificazione quali i rialzi triangolari agli angoli del parapetto, che fungevano da riparo per le sentinelle e il campanile a vela per dare l'allarme alle masserie vicine nel caso di eventuali assalti da parte di briganti. Tutti questi elementi architettonici sono ormai scomparsi, e gli unici elementi di fortificazione ancora visibili sono alcune feritoie sul terrazzo. Al XVIII secolo si fa risalire un corpo di fabbrica con volta a botte antistante la torre divenuto in seguito un passaggio verso il cortile laterale. Prospetto Ovest con ipogeo Sulla sommità della torre un cordolo bombato indica il passaggio dal piano residenziale al terrazzo, chiuso all'estremo da un cornicione. Sul fianco ovest si nota una grande canna fumaria collegata al camino dell'ipogeo dove un tempo c'era il frantoio. L’ipogeo fu realizzato nelle pareti calcaree su cui poggia la masseria, e probabilmente era diviso in ambienti autonomi. Masseria Prete Veduta della masseria con ipogeo LA LOCALIZZAZIONE Da Bari percorrere Viale Europa fino al semaforo; svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per l’autostrada e la tangenziale, quindi, dopo circa 30 metri, imboccare sulla destra una stradina sterrata che conduce direttamente alla masseria Prete, già visibile nella sua fisionomia per il leggero innalzamento del livello del suolo The location Coming from Bari, go along Viale Europa up to the traffic lights; turn left following the road signs to the motorway and the bypass, then, about 30 meters after, take an unsurfaced path on the right: it leads you straight to the Prete farm, already visible because of ground’s slight raising. La localisation En arrivant de Bari prenez le boulevard Europa jusqu’au feu ; tournez à gauche en suivant les indications pour l’autoroute et le boulevard périphérique ; après 30 mètres, à peu près, prenez, à droite, un chemin terrassé qui mène directement à la ferme Prete, déjà visible grâce à une élévation du niveau du sol. La masseria vista dalla campagna IL TERRITORIO La masseria Prete fu costruita in un punto strategico, nei pressi della via trafficata che riprendeva il tracciato della antica via Traiana, e non molto distante dal torrente Gambetta, ramificazione della Lama Lamasinata. L’edificio sorge su un rilievo del terreno: intorno, suolo coltivato prevalentemente ad ulivi; sulle pareti di tufo che delimitano tale dislivello, furono scavati ambienti di lavoro (frantoio sotterraneo) in locali ipogei, ancora oggi visibili. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA La costruzione, riconoscibile dal poggio che, verso est, si interrompe con un brusco salto di quota, è articolata in più corpi di fabbrica. Nel dislivello tufaceo sono stati ricavati degli ambienti ipogei cui si accede per mezzo di una scaletta semicircolare scavata nella roccia. Lungo il viale di accesso si trova la cappella, distinta dalla zona residenziale. Cappella Veduta del dislivello tufaceo con ipogei Al centro del prospetto principale della cappella è possibile vedere il portale architravato con mostra a leggero rilievo e gocciolatoio rettilineo, una finestra mistilinea e un'edicola priva di statua. Il corpo più antico (seicentesco), e anche il più interessante, è costituito da un blocco molto compatto a due piani: a piano terra i depositi e al primo piano la residenza. A quest'ultima si ha accesso da una scala esterna collegata direttamente al fabbricato sotto l'ingresso principale con architrave e caditoia in asse. Veduta laterale Torre con protezioni in tufo a sagoma triangolare Su di un lato si trova una torretta con protezioni in tufo a forma triangolare poste ai quattro angoli. Sull'aia si affacciano diverse costruzioni, tra cui l'edificio settecentesco a due piani caratterizzato originariamente da una loggia protetta da una balaustra. Vi sono anche altri edifici risalenti ad epoche successive e individuabili da aperture ad arco ribassato Il campanile LA PROPRIETA’ La ricostruzione della storia della masseria, appartenente alla famiglia Guaccero, risulta comunque complicata per i numerosi passaggi di proprietà. Attualmente la masseria è abitata e il terreno circostante risulta coltivato. La zona presenta strade a scorrimento veloce e nessun tipo di salvaguardia del territorio, che risulta quindi degradato. Masseria Due Torri Masseria Prete Torre a base quadrata LA LOCALIZZAZIONE Dalla S.S. 96 per Modugno svoltare (all'altezza delle Officine Calabrese) per l'inversione di marcia, quindi procedere dritto oltre il cavalcavia imboccando a sinistra la Strada Provinciale 1. Giunti quasi al termine della strada, sulla destra si scorgono i pilastri del vecchio cancello di ingresso alla masseria, e, in lontananza, la torre medievale; tuttavia non si può raggiungere l'insediamento perché posto all'interno dello stabilimento alimentare Palmera. The location Along the 96 main road to Modugno, U-turn (when you see the Calabrese Workshop), then go straight beyond the flyover taking the 1 Provincial Road on the left. When we arrive almost at the end of the road, we can see the farm hall’s old gate’s pillars, and, in the distance, the medieval tower; anyway, we cannot reach the farm because it is situated in the Palmera food industry. La localisation Prenez la route nationale (S.S.) 96 pour Modugno et tournez au demi-tour près des Usines Calabrese. Continuez tout droit en dépassant le saut-demouton et en suivant la Route Départementale 1. Au bout de la route à droite vous pouvez vous apercevoir des piliers de la vieille grille de la ferme et de la tour médiévale. De toute façon on ne peut pas y entrer parce que là on a établi l’usine alimentaire Palmera. Prospetto Nord IL TERRITORIO La masseria insiste sulla zona industriale-Stanic di Bari, tra Strada S. Giorgio Martire e la S.S. 96 per Modugno, stretta tra le due ramificazioni della lama Lamasinata, che con l'erosione che per millenni ha interessato i letti dei torrenti, è probabilmente all'origine dei grandi locali ipogei che si sviluppano numerosi nel sottosuolo in direzione del cimitero di Bari. Attualmente tutto il complesso edilizio e i suoi terreni di pertinenza rientrano nella proprietà privata di un'azienda alimentare. La masseria sorgeva sul ciglio della strada antica per Bitetto: questa partiva dalla località S. Giorgio e proseguiva in direzione Modugno e Bitetto. LA STRUTTURA ARCHITETTONICA Torre con colombaie L'estremità superiore (probabilmente in origine dotata di merlature) crollata in epoca non documentata, fu sostituita da un muretto in cui trovano posto file di colombaie. La denominazione "Due Torri" fa intuire la presenza di una seconda torre gemella all'unica superstite, forse per un migliore controllo di un casale di così grandi dimensioni. Adiacente alla torre si nota un volume a base quadrata con una piccola cupola che sporge: Il grande complesso edilizio è frutto di sovrapposizioni architettoniche prodotte in epoche diverse. L'elemento più antico, e più importante ai fini di una ricostruzione storica, è la snella torre medievale a base quadrata (XIII secolo) che svetta verso l'alto, e fa parte di quel complesso di torri di avvistamento poste all'interno rispetto alle coste, per la difesa dei villaggi. Chiesetta medievale bifora lobata che dona luce al locale dall'interno del cortile sud. La chiesa, orientata, presenta l'ingresso principale inglobato nel volume della torre; un secondo ingresso è posto lateralmente, sul lato nord. Alla costruzione medievale si aggiunsero poi altri edifici da lavoro e residenziali, realizzati con conci di tufo, che insistevano su un grande ipogeo preesistente. Decorazioni a stucco e ad affresco si tratta della chiesetta medievale dedicata a S. Felice, più volte rimaneggiata nelle decorazioni a stucco e ad affresco all'interno. La disposizione della cupola al centro della unica navata, e le nicchie laterali rispetto all'altare, ricordano per tipologia costruttiva la vicina chiesa di S. Giorgio, anche se con una struttura molto più semplice. Elemento di raffinata decorazione è la Navata centrale Aperture a sesto ribassato L'ingresso alla masseria è posto verso nord-ovest, dove oggi corre la Strada Provinciale 1; dopo un lungo viale si giunge al complesso di costruzioni attribuibili ai secoli XVIII-XIX. Il primo locale che si incontra è il frantoio voltato a botte: in esso è ancora in opera un torchio ligneo. Sulla stessa parete del frantoio, altre aperture conducono agli ambienti residenziali del piano superiore (gli ultimi per epoca di costruzione) attraverso una scala quasi completamente crollata. Ancora più avanti, due aperture a sesto ribassato con mostra a rilievo evocano stili costruttivi chiaramente settecenteschi. Detti ingressi conducono ad ambienti di comunicazione tra l'edificio medievale, quello moderno e il cortile interno, dove trovavano posto anche le stalle. LA PROPRIETA’ Il luogo su cui sorge la masseria Due Torri ha storia molto antica, fortunatamente abbastanza documentata: lì sorgeva il "locus Lucinianus", "fundus" di epoca romana, così chiamato forse dal nome dell'antico proprietario (Lucinius o Lucius). Esso aveva grande estensione ed era prevalentemente coltivato ad ulivi. Un documento del 1015 riporta il casale di Lucignano tra i beni donati dall'abate rettore della chiesa di S. Gregorio di Bari, Mele figlio del presbitero Maione, al cugino Simeone; nel documento sono riportati anche i passaggi precedenti della proprietà dalla fine del X secolo, in piena epoca bizantina. Durante il medioevo numerosi documenti superstiti citano Lucignano come zona abitata, dotata anche di tre chiese. Dal 1753 la masseria e le annesse campagne passarono alla famiglia Gironda, di origine francese, proprietaria anche di altre masserie della zona. Il nome di masseria Madia Diana è riferito agli ultimi proprietari, ormai nel XX secolo, prima dell'acquisto della zona da parte dell'industria alimentare Alco, poi Palmera. Ingressi secondari con cortile Masseria Palumbo LA LOCALIZZAZIONE Dalla tangenziale nord, direzione Bari, uscire allo svincolo numero 6, Modugno-zona industriale, e imboccare la complanare, via Tommaso Columbo. The location Along the North orbital, in Bari direction, exit at the 6 junction, modugno- Industrial area, and take the coplanar, Via Tommaso Columbo. La localisation De la route nationale Nord, direction Bari, sortez à la bretelle numéro 6, Modugno-zone industrielle et prenez la rue Tommaso Columbo.