Gli ordini mendicanti e il papato avignonese

Gli ordini mendicanti ed il papato
avignonese
Innocenzo III
Innocenzo III, nato Lotario dei Conti di Segni
(1160 – 1216), era figlio di Trasimondo Conti.
Studi a Roma e a Parigi . Scrisse De miseria
humanae conditionis, detto anche De contemptu
mundi.
Decreto Venerabilem del maggio 1202: su
relazioni tra Impero e Papato.
Promesse non mantenute di Ottone IV. Ottone
scomunicato il 18 novembre 1210.
Il Papa ottenne che si ripudiasse l'Imperatore
scomunicato ed eleggesse al suo posto Federico
II di Sicilia. Federico fece le stesse promesse di
Ottone IV, la sua elezione venne ratificata da
Innocenzo e fu incoronato ad Aquisgrana il 12
luglio 1215
La quarta crociata
Indetta da Papa Innocenzo III nel 1198 con la
sua prima enciclica.
I crociati in realtà non arrivarono mai in Terra
Santa; Enrico Dandolo sfruttò le divisioni
nella dinastia regnante bizantina per la
conquista di Costantinopoli.
L'impero bizantino venne spartito tra i
crociati.
In risposta, Innocenzo scomunicò i veneziani
ma,accettò il risultato.
L'esito della crociata in realtà non fece altro
che acuire le incomprensioni tra cattolici e
ortodossi.
Il concilio lateranense IV (1215)
Venne introdotta l'espressione transustanziazione;
Vennero condannate come eretiche le dottrine di Gioacchino da Fiore, dei Catari, dei
Valdesi: la repressione dell'eresia venne elevata a legge generale della Chiesa;
Fu stabilito il primato papale e l'ordine delle sedi patriarcali;
Venne data un’organizzazione più omogenea alla vita religiosa: gli ordini religiosi
vennero invitati ad uniformare le Regole che governavano le loro comunità. Inoltre,
venne proibita l'adozione di nuove regole e la creazione di nuovi ordini;
Ai chierici venne proibito il concubinato e ribadito l'obbligo al celibato; si ribadì la
condanna della simonia;
Si imposero ai fedeli la confessione e la comunione annuale (il Precetto pasquale);
Venne ribadita l'impossibilità per un laico di assegnare cariche religiose e venne
proibito al potere secolare di imporre tasse al clero;
Un matrimonio si sarebbe potuto considerare valido solo se la donna fosse stata
consenziente;
San Francesco
Nacque ad Assisi nel 1182 ca. e morì nel 1226.
Nella guerra tra Assisi e Perugia, fu prigioniero per più di
un anno.
Tornato ad Assisi nel 1205, Francesco si dedicò a opere di
carità tra i lebbrosi e cominciò a impegnarsi nel restauro di
edifici di culto in rovina. Nel 1208, durante la Messa,
ricevette l'invito a uscire nel mondo.
Francesco raggruppò intorno a sé dodici seguaci che
elessero Francesco loro superiore.
Nel 1210 l'ordine venne riconosciuto da papa Innocenzo III;
nel 1212 anche Chiara d'Assisi prese l'abito monastico.
Intorno al 1212 Francesco partì per la Terra Santa e la
Spagna, dove intendeva fare proseliti tra i mori.
Nel 1219 si recò in Egitto e predicò davanti al sultano, poi
si recò in Terra Santa, rimanendovi fino al 1220; al suo
ritorno, trovò dissenso tra i frati e si dimise dall'incarico di
superiore.
Ritiratosi sul monte della Verna nel settembre 1224
ricevette le stigmate. Compose ad Assisi nel 1225 il cantico
delle creature.
Sant’Antonio da Padova
Fernando di Buglione nasce a Lisbona nel 1195 e a 15
anni è novizio tra gli agostiniani.
Nel 1219 viene ordinato prete. Nel 1220 con il permesso
dei francescani e degli agostiniani, entra nel romitorio dei
Minori mutando il nome in Antonio.
Invitato al Capitolo generale di Assisi, ha modo di
ascoltare Francesco, ma non di conoscerlo
personalmente.
Su mandato dello stesso Francesco, inizia a predicare in
Romagna e poi nell'Italia settentrionale e in Francia. Nel
1227 diventa provinciale dell'Italia settentrionale
proseguendo nell'opera di predicazione.
Il 13 giugno 1231 muore a Padova.
San Domenico
Nato nel 1170 a Caleruega, si distinse fin da
giovane per carità e povertà.
Convinto che bisognasse riportare il clero
all’austerità di vita, fondò a Tolosa l'Ordine dei
Frati Predicatori basato sulla predicazione
itinerante, la mendicità, una serie di osservanze
di tipo monastico e lo studio approfondito.
San Domenico si distinse per rettitudine, spirito
di sacrificio e zelo apostolico.
Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle
grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore
circondato dai suoi frati, nel convento di
Bologna, in una cella non sua, perché lui, il
Fondatore, non l'aveva.
San Tommaso d’Aquino
Roccasecca, Frosinone, 1225 circa – Fossanova, Latina, 7 marzo 1274
Domenicano (1244), formatosi nel monastero di Montecassino e nelle grandi
scuole del tempo, e divenuto maestro negli studi di Parigi, Orvieto, Roma,
Viterbo e Napoli, impresse al suo insegnamento un orientamento originale e
sapientemente innovatore.
La sua vita fu interamente dedicata allo studio e all’insegnamento; la sua
produzione fu immensa; due vastissime “Summae”, commenti a quasi tutte le
opere aristoteliche, opere di esegesi biblica, commentari a Pietro Lombardo, a
Boezio e a Dionigi l’Areopagita , 510 “Questiones disputatae”, oltre 40
opuscoli.
Tommaso scriveva per i suoi studenti, perciò il suo linguaggio era chiaro e
convincente, il discorso si svolgeva secondo le esigenze didattiche, senza
lasciare zone d’ombra, concetti non ben definiti o non precisati.
Alcune tesi di Tommaso d’Aquino fecero scalpore e suscitarono reazioni da
parte dei teologi contemporanei. L’Ordine Domenicano, si impegnò nella
difesa del suo più grande maestro e nel 1278 dichiarò il “Tomismo” dottrina
ufficiale dell’Ordine.
Ma la condanna fu abrogata solo nel 1325, due anni dopo che papa Giovanni
XXII ad Avignone, l’aveva proclamato santo il 18 luglio 1323.
Federico II di Svevia
Ottenne la corona imperiale verso il 1218 e in cambio si impegnò a guidare una crociata per la
riconquista della Terrasanta.
Quinta crociata conclusa a Damietta nel 1219.
Sesta crociata, da scomunicato, del 1228-1229 giunge fino a Gerusalemme, ma dopo accordi con
l’emiro del Cairo. Federico II condusse perciò una crociata non combattuta sul piano militare.
In Italia, codice che prevedeva un regno fortemente accentrato e fiscalismo eccessivo.
Sul piano religioso Federico II era un miscredente.
Nel 1237, a Cortenuova di Brescia i comuni della Lega lombarda furono sconfitti e il Carroccio fu
inviato al papa come monito.
Nel 1241, il papa Innocenzo IV abbandonò in gran segreto Roma, sbarcò a Genova e poi si diresse
a Lione dove iniziarono i lavori per indire un Concilio che scomunicasse Federico II.
Dopo il 1245 i suoi successi furono molto pochi e crebbero le sconfitte come quella di Parma.
Alcuni storici ammirano Federico II perché si mostrò ateo, anticlericale, statalista, laico, oppositore
della Curia romana, ma i suoi progetti fallirono tutti: la sua dinastia si spense, il Regno di Sicilia fu
trasferito agli Angiò guelfi e il partito ghibellino in Italia entrò in una crisi irreversibile.
San Luigi dei Francesi
Luigi IX nacque il 25 aprile 1215 in Poissy. Incoronato re
di Francia, si assunse il compito di diffondere il Vangelo.
Nell'anno 1244 fu sorpreso da una fortissima febbre.
Guarito, volle di persona guidare una crociata.
Sbarcato in Egitto, presso la città di Damietta, attaccò
con successo i Saraceni. Ma una pestilenza decimò
l'esercito crociato, colpendo lo stesso re. Assalito dai
Turchi, venne sconfitto e fatto prigioniero. Dopo essere
stato rilasciato, proseguì come pellegrino per la Terra
Santa.
Tornato in Francia, governò con giustizia e cristiana
pietà, fondando la Sorbona e preparando una nuova
crociata.
Partito per Tunisi, una nuova epidemia colpì l'esercito.
Luigi IX, sentendosi morire, si fece adagiare con le
braccia incrociate sopra un letto coperto di cenere e
cilicio, dove spirò. Era il 25 agosto del 1270.
Gli Angioini in Italia
La definitiva sconfitta del partito ghibellino avvenne con la battaglia di Benevento del
1266. Manfredi rimase ucciso e Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX,
divenne re di Sicilia come vassallo della Santa Sede.
Due anni dopo Corradino di Svevia, che aveva tentato la riconquista con le armi del
regno appartenuto al nonno, fu sconfitto a Tagliacozzo. Fu decapitato sulla piazza
del Mercato di Napoli.
Nel 1282 i Vespri che cacciarono i francesi dalla Sicilia che fu affidata a Pietro
d’Aragona, marito di Costanza, figlia a sua volta di Manfredi. Il trasferimento della
capitale a Napoli permetteva agli Angiò un più attivo controllo del papato a favore
della Francia.
L’elezione del papa Gregorio X richiese un conclave durato quasi tre anni, un segno
in più della crescente difficoltà da parte del papato di mantenere l’equidistanza da tutti
i regni europei. Questi furono i prodromi del papato avignonese.
Bonifacio VIII
Aspettative per un papa angelico; breve pontificato di
Celestino V e sua rinuncia
Nel dicembre 1294 fu eletto papa Bonifacio VIII, della
famiglia Caetani, ostile ai Colonna filofrancesi
Controversie con la Francia di Filippo IV (scontro su
tasse e foro ecclesiastico)
Primo Giubileo del 1300 con grande afflusso di
pellegrini a Roma
Bolla Unam Sanctam (1302):
–
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Non c’è salvezza fuori dalla Chiesa
Capo è Cristo che opera attraverso Pietro e i suoi
successori
La Chiesa esercita direttamente il potere spirituale e
delega quello temporale
Il primo è superiore e giudica il secondo
Reazione francese appoggiata da due cardinali
Colonna: accuse al papa di eresia e malversazione
Nel settembre 1303, schiaffo di Anagni, e morte del
papa tre mesi dopo
Breve pontificato di Benedetto XI e poi elezione di
Clemente V (arcivescovo di Bordeaux, francese)
Filippo IV il Bello
Tassazione dei beni ecclesiastici per finanziare la
guerra contro gli inglesi
Dopo la bolla Clericis laicos, divieto di trasferire
all’estero denaro e valori
Processo e condanna al nuovo vescovo di Pamiers
nominato dal papa senza consulto con il re
Rifiuto della Ausculta filii, manipolata da Pierre Flote e
convocazione degli Stati generali
Alla bolla Unam Sanctam, il re, su consiglio di
Guglielmo di Nogaret, ingiunse al papa di presentarsi
davanti a un suo tribunale
Spedizione militare ad Anagni per arrestare il papa
Pubblicistica di sostegno al re e all’imperatore (Defensor
pacis)
Il papato ad Avignone
Clemente V non si recò mai a Roma e si fece
incoronare a Lione; nominò nove nuovi cardinali
francesi e uno inglese e, dal 1309, scelse
Avignone come sede papale lasciando a Roma
gli archivi
Giovanni XXII (1316 – 1334)
Benedetto XII (1334 – 1342)
Clemente VI (1342 – 1352); la peste nera uccide
un terzo della popolazione di tutta l’Europa
Innocenzo VI (1352 – 1362)
Urbano V (1362 – 1370) torna temporaneamente
a Roma
Lo scioglimento dell’ordine dei
Templari
Nel 1307 Filippo IV ha ancora bisogno di soldi:
espelle gli ebrei e vuole impossessarsi dei beni
dei Templari
Questi sono accusati di ogni crimine ed il papa
convoca un tribunale ecclesiastico che li giudica e
li assolve, ma solo al di fuori della Francia
In Francia il re forza la situazione e viene
convocato il concilio di Vienne nel 1311; il 3 aprile
del 1312 il concilio decide la soppressione
dell’Ordine
Nel 1314 gli ultimi Templari di Francia, con il Gran
Maestro Jacques de Molai , morirono sul rogo
Guglielmo da Occam
Surrey, 1280 – Monaco di Baviera, 1349
Francescano, studia a Oxford 1316-1320, poi insegna logica e
teologia
Nel 1324 va ad Avignone per discolparsi da un’accusa di eresia
e nel 1328 a Pisa entra al seguito dell’imperatore Ludovico il
Bavaro
Opere polemico-politiche sulla povertà francescana,
sull’ecclesiologia, sull’origine e natura dello Stato, sui rapporti tra
Chiesa e Stato
Affermazioni sulla libertà assoluta di Dio e sulla metafisica
Santa Caterina da Siena
Nata nel 1347 Caterina non va a scuola, non ha maestri. I suoi
avviano discorsi di maritaggio quando lei è sui 12 anni. E lei dice di
no, sempre e chiede solo una stanzetta che sarà la sua ""cella"" di
terziaria domenicana (o Mantellata, per l'abito bianco e il mantello
nero).
La stanzetta si fa cenacolo di artisti e di dotti, di religiosi, tutti più
istruiti di lei. Lei impara a leggere e a scrivere, ma la maggior parte
dei suoi messaggi è dettata. Con essi lei parla a papi e re, a donne
di casa e a regine, e pure ai detenuti.
Va ad Avignone, ambasciatrice dei fiorentini per una missione di
pace presso papa Gregorio XI e dà al Pontefice la spinta per il
ritorno a Roma, nel 1377.
Deve poi recarsi a Roma, chiamata da papa Urbano VI dopo la
ribellione di una parte dei cardinali che dà inizio allo scisma di
Occidente. Ma qui muore a soli 33 anni.
Sarà canonizzata nel 1461 dal papa senese Pio II. Nel 1939 Pio XII
la dichiarerà patrona d'Italia con Francesco d'Assisi.