RIPENSARE GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

Stresa – Rete delle reti
VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO:
RIPENSARE GLI AMBIENTI DI
APPRENDIMENTO
Mario Castoldi
agosto 2016
FOCUS SUGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
IMPLEMENTAZIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO
Popolazione
scolastica
FOCUS SUGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE
PRATICHE GESTIONALI E
ORGANIZZATIVE
Territorio
e capitale
sociale
PRATICHE EDUCATIVE
E DIDATTICHE
ESITI FORMATIVI
ED EDUCATIVI
Ambiente di
apprendimento
Risultati
scolastici
Risultati nelle
prove INVALSI
Continuità e
orientamento
Competenze chiave di
cittadinanza
Risultati a
distanza
Risorse
economiche e
materiali
Integrazione con il
territorio e rapporti con
le famiglie
Risorse
professionali
FOCUS SUGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
SEGNALI ISTITUZIONALI
PIANO DI MIGLIORAMENTO
SCUOLE AD ALTO
POTENZIALE INNOVATIVO
SCUOLE DA
SUPPORTARE
PIANO NAZIONALE
SCUOLA DIGITALE
EDILIZIA SCOLASTICA
INNOVATIVA
ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO
AVANGUARDIE EDUCATIVE
FOCUS SUGLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
AVANGUARDIE EDUCATIVE: PRINCIPI GUIDA
TRASFORMARE IL MODELLO TRASMISSIVO DELLA SCUOLA
SFRUTTARE LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLE ICT E DAI LINGUAGGI DIGITALI
PER SUPPORTARE NUOVI MODI DI INSEGNARE, APPRENDERE E VALUTARE
CREARE NUOVI SPAZI PER L’APPRENDIMENTO
RIORGANIZZARE IL TEMPO DEL FARE SCUOLA
RICONNETTERE I SAPERI DELLA SCUOLA E
I SAPERI DELLA SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA
INVESTIRE SUL “CAPITALE UMANO” RIPENSANDO I RAPPORTI (DENTRO/FUORI,
INSEGNAMENTO FRONTALE/APPRENDIMENTO TRA PARI, SCUOLA /AZIENDA, …)
PROMUOVERE L’INNOVAZIONE PERCHÉ SIA SOSTENIBILE E TRASFERIBILE
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PROGETTO OCSE CERI – INNOVATIVE LEARNING ENVIRONMENTS
CO-COSTRUZIONE
APPRENDIMENTO SITUATO
COACHING
COMPITI AUTENTICI
COLLABORATIVE
SITUATED
NEGOZIAZIONE SOCIALE
APPRENDISTATO
CSSC LEARNING
RIFLESSIONE
ESPLORAZIONE
SELF-REGULATED
CONSTRUCTIVE
AUTOREGOLAZIONE
INTENZIONI
/ASPETTATIVE
RIELABORAZIONE
MODELLI MENTALI
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PROGETTO OCSE CERI – INNOVATIVE LEARNING ENVIRONMENTS
PRINCIPI GUIDA
• riconoscere gli allievi come ATTORI PROTAGONISTI, incoraggiare il loro
impegno attivo e promuovere una auto-comprensione della propria esperienza
di apprendimento;
• basarsi sulla NATURA SOCIALE dell'apprendimento e incoraggiare
attivamente il lavoro di gruppo e un apprendimento cooperativo ben
organizzato;
• disporre di PROFESSIONISTI DELL’APPRENDIMENTO sensibili alle
motivazioni degli allievi e al ruolo chiave delle emozioni nel successo
formativo;
• essere estremamente attenti alle DIFFERENZE INDIVIDUALI tra gli studenti,
compresi gli apprendimenti pregressi;
• progettare attività formative che risultino IMPEGNATIVE E SFIDANTI per gli
allievi, senza un eccessivo sovraccarico;
• operare avendo chiari i RISULTATI ATTESI e impiegare strategie di valutazione
coerenti con tali aspettative, assegnando una forte enfasi sul feedback
formativo come supporto all’apprendimento;
• riconoscere e valorizzare le "CONNESSIONI ORIZZONTALI " fra le aree di
conoscenza e le discipline come pure con la comunità e la realtà esterna.
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pedagogia
INSEGNANTI
meso-sistema: LIVELLO SCUOLA
RISORSE
micro-sistema:
LIVELLO AULA
organizzazione
ALLIEVI
CONTENUTO
macro-sistema: RELAZIONI CON LA
COMUNITA’ TERRITORIALE
«un concetto organico e olistico che include sia le modalità di apprendimento
che il contesto in cui avviene: un eco-sistema di apprendimento che include le
attività e gli esiti dell’apprendimento»
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PROGETTO OCSE CERI – INNOVATIVE LEARNING ENVIRONMENTS
RIPENSARE GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO:
PROGETTO OCSE CERI – INNOVATIVE LEARNING ENVIRONMENTS
As evidence and enthusiasm for innovative forms of
learning, teaching and schooling grow, the difficulties of
changing practice in established institutions and
organizations become clearer and more urgent. Nowhere is the challenge of innovation greater than in the
education sector, where centuries-old practices of
teaching are embedded in political and organizational
structures which are resistant to new ideas – even in
face of growing evidence that traditional ways of working
are not “paying off”.
L. Resnick et alii, “Implementing innovation: from visionary models to everiday practice”,
in OECD, The nature of learning: using research to inspire practice, 2010
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PROGETTO JRC-IPTS COMMISSIONE EUROPEA – CREATIVE CLASSROOMS
ambienti di apprendimento innovativi che utilizzano pienamente il potenziale delle ICT
per rinnovare e aggiornare le pratiche di apprendimento e insegnamento
DIMENSIONI CHIAVE
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PARAMETRI DI RIFERIMENTO
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promuovere l’intelligenza emotiva
promuovere molteplici strategie di
pensiero
partire dalle forze e dalle inclinazioni
individuali;
promuovere competenze trasversali (problem-solving, consapevolezza culturale, ..)
facilitare l’imprenditività sociale
applicare nelle pratiche sociali l’inclusione
e l’equità
riconoscere l’apprendimento informale e
non formale
monitorare la qualità del servizio
formativo
innovare e gestire flessibilmente i quadri
orari
migliorare le infrastrutture ICT
innovare i servizi per gli studenti
ripensare gli spazi fisici
sviluppare percorsi interdisciplinari
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apprendere attraverso l’esplorazione di
concetti e la manipolazione di idee
apprendere attraverso l’immaginazione
creativa e l’attitudine all’innovazione
apprendere attraverso modalità ludiche,
fisiche e mentali
stimolare intelligenze multiple e diversi
stili di apprendimento
potenziare l’apprendimento auto-regolato
personalizzare l’apprendimento
proporre attività significative e autentiche
facilitare la collaborazione tra pari
adattare e creare risorse digitali “aperte”
innovare modalità e strumenti valutativi
potenziare la valutazione formativa;
partecipare e promuovere eventi di
apprendimento
comunicare attraverso i social networks
promuovere una cultura del cambiamento
connettersi con il contesto e gli attori del
mondo reale
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RIPENSARE GLI AMBIENTI DI APPRENDIMENTO
“Immaginiamo che un gruppo di medici e di insegnanti di un'altra epoca
arrivino nel nostro mondo per vedere come sono cambiate le rispettive
professioni nell'arco di un secolo. Entrando in una moderna sala
operatoria, i medici resterebbero stupefatti. Individuerebbero forse
l'organo oggetto dell'intervento, ma non riuscirebbero a capire quali
siano gli scopi che si propone il chirurgo, né la funzione dei numerosi
strumenti che il loro collega contemporaneo sta usando. I riti
dell'antisepsi e dell'anestesia, i bip delle apparecchiature elettroniche e
perfino la forte illuminazione della sala apparirebbero ai loro occhi del
tutto misteriosi.
Gli insegnanti di un'altra epoca reagirebbero invece in modo
completamente diverso: noterebbero che alcune procedure sono state
modificate e forse contesterebbero l'efficacia dei cambiamenti, ma senza
eccessive difficoltà potrebbero tenere lezione al posto del collega
contemporaneo»
S. Papert, I bambini e il computer, Milano, Rizzoli, 1994