Apprendi(le)menti - Istituto Comprensivo Almenno San Salvatore

APPRENDI(LE)MENTI
IC ALMENNO SAN SALVATORE
SETTEMBRE 2016
dr.ssa Marzia Dorini (pedagogista e counsellor) e dr.ssa Marcella Messina (pedagogista)
PER UNA LETTURA PEDAGOGICA…DIAMO
UNA DEFINIZIONE ALLA PEDAGOGIA…
DISCIPLINA
CHE STUDIA LE FINALITÀ, I METODI
E I PROBLEMI INERENTI ALL’EDUCAZIONE,
ISTRUZIONE E FORMAZIONE DELL’UOMO IN
GENERALE E IN PARTICOLARE DEI FANCIULLI E
DEI GIOVANI
LA PEDAGOGIA SI DIFFERENZIA DALLE ALTRE SCIENZE PER IL
PARTICOLARE INTERESSE CHE RISERVA AI PROBLEMI DELLO SVILUPPO E
DELLA FORMAZIONE DELLA PERSONALITÀ.
(“ELEMENTI
DI
PEDAGOGIA
E DIDATTICA DELL’EDUCAZIONE MUSICALE” DI
G. VIANELLO)
 PEDAGOGIA COME SCIENZA DELL’ISTRUZIONE,
SAPERE DEI SAPERI CHE SI OCCUPA DI
ISTRUZIONE.
 IN QUANTO SAPERE DI SAPERI NON PUÒ ESSERE
AUTOREFERENZIALE, MA È INSERITA IN UN
ARCIPELAGO DI DISCIPLINE SCIENTIFICHE:
ANTROPOLOGIA, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA,
BIOLOGIA, STORIA
 SI OCCUPA ANCHE DEI RAPPORTI TRA IL SINGOLO
SOGGETTO E LA SUA COMUNITÀ
PEDAGOGIA E NUOVI SCENARI
Società liquida, società complessa
 Innovazione tecnologica e nativi digitali
 Neuroscienze e acquisizione del sapere
 Globalizzazione, interculturalità e società
multirazziale
 Identità – alterità e sviluppo personale

PEDAGOGIA





E SOCIETA’ COMPLESSA
Periodo di transizione
e mutamento sociale
Globalizzazione
Densità del sapere e
accesso al sapere
generalizzato
La società con
tipologie di famiglie
diverse
Mancanza, di fatto, di
un modello
pedagogico diffuso
Ricollocazione
sistema valoriale
 Ricollocazione valore
apprendimento
 Ruolo famiglia
 Costruzione propria
identità
 Ricollocazione ruolo
e valore incontro
con l’altro da sè

IN
SINTESI… CHI AVRETE A SCUOLA?
Se non riusciamo a decodificare i
comportamenti degli alunni/ragazzi,
tendenzialmente pensiamo di avere:
 Vivaci – iperattivi?
 Svogliati – magari dislessici?
 Chiusi – o maleducati – esagerati comunque
nei conflitti
 Polemici – contestatori
 Distratti – annoiati
 Convinti di venire a scuola per stare con gli
amici
 Divisi fra libri (che non leggono) quaderni,
lezioni e i-pod, pc, youtube e facebook
LA DIDATTICA
QUALCHE DEFINIZIONE

PARTE

METODO
DELLA PEDAGOGIA CHE HA PER OGGETTO DI
STUDIO I METODI DI INSEGNAMENTO
ADATTATO E APPLICATO ALL’INSEGNAMENTO
DI UNA SPECIFICA DISCIPLINA
IL CUORE DELLA DIDATTICA
IL PROCESSO DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO COME CUORE DELLA DIDATTICA
 DUE ASSI CONGIUNTI, INTERCONNESSI,

UGUALMENTE BISOGNOSI DI ATTENZIONE E DI
PROGETTAZIONE….MANUTENZIONE

PROFESSIONALITÀ / FUNZIONE DOCENTE E
DIDATTICA
SCRIVE ROGERS
“IL PROCESSO DIDATTICO È UN PROCESSO
DI NATURA RELAZIONALE, NEL SENSO
CHE MIRA A SOSTENERE LO STUDENTE
NELL’ACQUISIZIONE DELLA CAPACITA’ DI
DARE UN SENSO ALLA PROPRIA
ESPERIENZA, IN UN CLIMA DI SCAMBIO
APERTO E CONTINUO..”
SPUNTI DI RIFLESSIONE SUGLI APPRENDIMENTI…
Quando il contenuto
è percepito dallo
studente come
rilevante per
soddisfare i propri
bisogni
L’apprendimento più
duraturo e pervasivo è
quello che, autopromosso
e autogestito, coinvolge
oltre che l’intelletto anche
la sfera emozionale e il
sentimento
Quando l’apprendimento
nasce dall’esperienza del
fare, quando lo studente
è parte attiva del
processo di
insegnamento/apprendi
mento
L’apprendimento diventa
duraturo e formativo,
quando si basa sulla
capacità di
autovalutazione e sulla
gestione meta cognitiva
del proprio apprendere.
ESISTE UN AMBIENTE DI APPRENDIMENTO…
DAL LATINO AMBIRE
"ANDARE
INTORNO,
CIRCONDARE", POTREBBE DARE L'IDEA DEGLI
ELEMENTI CHE DELIMITANO I CONTORNI DELLO
SPAZIO IN CUI HA LUOGO L'APPRENDIMENTO…
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO È
"SPAZIO D'AZIONE" CREATO PER STIMOLARE E
SOSTENERE LA COSTRUZIONE DI CONOSCENZE,
ABILITÀ, MOTIVAZIONI, ATTEGGIAMENTI.
IN TALE "SPAZIO D'AZIONE" SI VERIFICANO
INTERAZIONI E SCAMBI TRA ALLIEVI, OGGETTI
DEL SAPERE E INSEGNANTI, SULLA BASE DI
SCOPI E INTERESSI COMUNI, E GLI ALLIEVI
HANNO MODO DI FARE ESPERIENZE
SIGNIFICATIVE SUL PIANO COGNITIVO,
AFFETTIVO/EMOTIVO, INTERPERSONALE/SOCIALE
[V. VOCE CURRICOLO
E SCUOLA].
IN EUROPA È STATO CONDOTTO UNO STUDIO
DOVE GLI ELEMENTI DELL’AMBIENTE PRESI IN
CONSIDERAZIONE SONO
Il ruolo di
insegnanti e
allievi
La presenza di
tecnologie e il
modo in cui
vengono usate
Gli obiettivi di
apprendimento
e i contenuti
d’insegnamento
I modi in cui le
attività di
apprendimento
vengono
progettate e
attuate (laboratori,
apprendimento
cooperativo…)
Il modo in cui
insegnanti e
allievi
comunicano
Il grado di
cooperazione
tra gli allievi
nella stessa
scuola e con
scuole diverse
ACQUISTANO IMPORTANZA LE CARATTERISTICHE
DEGLI ATTORI COINVOLTI, IN ORDINE ALLE LORO
MOTIVAZIONI E ALLE CONOSCENZE E ABILITÀ
POSSEDUTE.
IN
PARTICOLARE,
LE
COMPONENTI
MOTIVAZIONALI, COGNITIVE E METACOGNITIVE
SONO
ASPETTI
ESSENZIALI
DI
CUI
TENER CONTO
L’APPRENDIMENTO È UN’ABILITÀ COMPLESSA…
CHE RISULTA DALL'INTERAZIONE DI PROCESSI
COGNITIVI, METACOGNITIVI,
EMOTIVO/MOTIVAZIONALI, SOCIALI E
SOTTOLINEANO IL RUOLO CENTRALE DELL'ALUNNO
NELLA COSTRUZIONE DEI SAPERI.
IL SOGGETTO HA UN RUOLO ATTIVO E IL
PROCESSO HA UN CARATTERE DINAMICO
METACOGNIZIONE È LA CONSAPEVOLEZZA CHE
L'INDIVIDUO PROGRESSIVAMENTE ACQUISISCE
DEL PROPRIO FUNZIONAMENTO COGNITIVO E IL
CONTROLLO E MONITORAGGIO CHE, ATTRAVERSO
LE VARIE "STRATEGIE" COGNITIVE, ESERCITA SU
FUNZIONAMENTO.
TALE
L'OGGETTO DELLA "CONSAPEVOLEZZA" NON È
LIMITATO
AL
FUNZIONAMENTO
METACOGNITIVO,
MA
RIGUARDA
ASPETTI EMOTIVI/MOTIVAZIONALI
COGNITIVO
ANCHE
E
GLI
L'ATTIVITÀ COGNITIVA HA UNA CARATTERIZZAZIONE
FORTEMENTE SOCIALE
LE CONOSCENZE SI COSTRUISCONO IN CONTESTI DI
ATTIVITÀ E PRATICHE IN CUI LE PERSONE INTERAGISCONO
TRA LORO E CON GLI STRUMENTI DELLA PROPRIA CULTURA.
È INSOMMA ALL'INTERNO DELL'ATTIVITÀ CHE HA LUOGO IL
PROCESSO DI COSTRUZIONE DI SIGNIFICATI E DI
ACQUISIZIONE DI NUOVE CONOSCENZE
QUALE
LE
IL
RUOLO
DEL
DOCENTE?
MODALITÀ IN CUI IL SUO INTERVENTO SARÀ STRUTTURATO
DETERMINERÀ LA QUALITÀ
(IL
GRADO E IL TIPO) DEI PROCESSI DI
APPRENDIMENTO NEGLI ALLIEVI.
PER AIUTARE GLI ALLIEVI A COSTRUIRE UN SAPERE INTEGRATO E
COESO DIVENTA NECESSARIO AIUTARLI AD ACQUISIRE
IL "SENSO DELLA DISCIPLINA“
NEL CONTEMPO, SI RENDE NECESSARIO PREDISPORRE QUELLE
CONDIZIONI CHE PERMETTANO DI TRASFERIRE IN ALTRI AMBITI I
CONCETTI E LE PROCEDURE APPRESE, PRODUCENDO COSÌ UN
APPRENDIMENTO "FLESSIBILE" CHE CONSENTA DI UTILIZZARE IN
SITUAZIONI NUOVE CIÒ CHE UN RAGAZZO HA GIÀ IMPARATO .
"INTERDISCIPLINARIETÀ“
L’ALLIEVO PUÒ IMPARARE AD IMPARARE
Il gruppo dei coetanei può lavorare insieme per fare,
ma soprattutto può lavorare insieme per pensare,
cioè per decidere (...).
Se stabiliamo un parallelismo con il mondo del teatro, possiamo
infatti immaginare la scuola "come quel particolare palcoscenico in
cui si sviluppa - come nella recita di una pièce teatrale - un'azione
visibile, in un contesto strutturato, con specifici ruoli, diretta ad un
fine. L'insegnante, come il regista, progetta, pianifica, coordina,
gestisce, monitora e verifica tale azione"
Il fluire degli eventi scenici che si succedono (le diverse situazioni), ognuno
dei quali è caratterizzato da una particolare combinazione di aspetti che
possiamo così schematizzare
lo spazio (la scena)
L'organizzazione dello
spazio e la disposizione
degli arredi e dei materiali
prefigurano modi di
comportamento, assumono
precisi significati in
relazione alle caratteristiche
funzionali e sociali che li
contraddistinguono,
possono favorire o
ostacolare le interazioni
i partecipanti (gli attori
presenti sulla scena): sono i
bambini, gli insegnanti, altri
adulti, la cui
presenza/assenza nella
situazione determina in
diverso modo il clima
sociale e relazionale di un
certo evento
i raggruppamenti o
modalità sociali di
svolgimento delle
attività anche le
modalità sociali con cui i
ragazzi svolgono le
attività influenzano il
clima complessivo
le attività il tipo e il
contenuto delle
attività influenza il
clima complessivo
dell'evento;
le modalità di gestione
L'insegnante può gestire la situazione
in modo diretto, intervenendo per
definire le modalità con cui far
svolgere una certa attività (e quindi
stabilendo il chi, il come, il dove e
il quando), senza dare ai ragazzi
libertà decisionale e organizzativa;
oppure può lasciare agli allievi libertà
nell'organizzare in modo autonomo la
propria attività;
UN INSEGNANTE/REGISTA, PER PROGETTARE E GESTIRE
ADEGUATAMENTE L'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO, DOVREBBE
PRESTARE ATTENZIONE AD ALCUNI ELEMENTI FONDAMENTALI:
un regista sceglie innanzi
tutto il luogo in cui
rappresentare il copione
prescelto
luogo adeguato a
svolgere le attività
didattiche in base
al significato
culturale che un
certo luogo riveste
per
l'apprendimento
Individuato il luogo, il
regista sceglie lo sfondo da
collocare sulla scena…
l'atmosfera adeguata
il clima di classe più
efficace appare essere
quello basato su
reciprocità,
collaborazione e
responsabilità
individuale…cooperative
learning
Nella scena teatrale si
collocano le
necessarie impalcature
a scuola, il docente
decide le
metodologie, i tempi
e le modalità di
lavoro, le forme di
organizzazione, i tipi
di raggruppamento
degli studenti, ecc.
Il regista si prende
cura degli attori che
compaiono sulla scena
al docente spetta il compito
di gestire la soggettività
degli alunni, prestando
attenzione alle
caratteristiche di ognuno di
loro: le conoscenze, le
abilità possedute, le
motivazioni, gli stili cognitivi
di elaborazione delle
informazioni, le convinzioni,
ecc.
il regista coordina
i comportamenti degli
attori sulla scena
il docente sovrintende alle
azioni che gli alunni devono
compiere, avvalendoli
eventualmente di
particolare strumenti… il
docente diventa"facilitatore"
nel processo che porta gli
allievi alla costruzione di
conoscenze
E’ proprio il docente a mettere insieme i vari mattoncini
che costituiscono l'ambiente di apprendimento.
SITUAZIONE 1
SEQUENZIALE
SITUAZIONE 2
A SPIRALE
Il docente
- spiega
- Verifica
-Valuta
Il docente
- mostra gli strumenti
- mostra delle tecniche di studio
- verifica (il contenuto ma anche i modi e i mezzi)
-valuta
Azioni
- presentare, spiegare,
- illustrare l’argomento
- rispondere ad eventuali
domande
- assegnare il compito
- interrogare e/o verificare
- valutare la preparazione
- svolgere lavoro di recupero
Azioni
- illustrare gli obiettivi del percorso di app.
- porre quesiti generali
- fare lavorare la classe a coppie o a gruppi
- discutere le risposte in classe
- sollecitare domande di approfondimento
- uso del testo non sempre lineare
- discutere le eventuali soluzioni trovate a problemi
emersi
- fornire ulteriori informazioni
- assegnare lo studio a casa curando il metodo di
studio
-verifica
- favorire l’autovalutazione
-individuare le cause di una preparazione
insoddisfacente
- valutare tenendo conto di tutti gli elementi
emersi
IL
METODO SEQUENZIALE
È INCENTRATO SUL
DOCENTE.
L’ALUNNO È
CHIAMATO A CAPIRE,
STUDIARE E RIPETERE. LA
VALUTAZIONE È IL
MOMENTO CRUCIALE IN CUI
I LIMITI DEGLI ALUNNI
VENGONO EVIDENZIATI
COME FATTORI NEGATIVI
IL
METODO A SPIRALE È
INCENTRATO SULL’ALUNNO. LA
VERIFICA E LA VALUTAZIONE
SERVONO DA ORIENTAMENTO PER
IL LAVORO SUCCESSIVO. LE
CARENZE VENGONO
CONSIDERATE “BISOGNI” E IL
LORO SUPERAMENTO DIVIENE
OBIETTIVO PER IL FUTURO
LAVORO DI INSEGNAMENTOAPPRENDIMENTO. L’ALUNNO È
PROTAGONISTA ATTIVO
TORNIAMO AL PRINCIPIO…
CHIEDIAMOCI DEGLI APPRENDIMENTI…
Quando il contenuto
è percepito dallo
studente come
rilevante per
soddisfare i propri
bisogni?
L’apprendimento più
duraturo e pervasivo è
quello che, autopromosso
e autogestito, coinvolge
oltre che l’intelletto anche
la sfera emozionale e il
sentimento?
Quando l’apprendimento
nasce dall’esperienza del
fare, quando lo studente
è parte attiva del
processo di
insegnamento/apprendi
mento?
L’apprendimento diventa
duraturo e formativo,
quando si basa sulla
capacità di
autovalutazione e sulla
gestione meta cognitiva
del proprio apprendere?
INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
BONDIOLI A., FERRARI M. (A
MILANO, 2002.
BOSCOLO P., PSICOLOGIA
UTET, TORINO, 1997.
CURA DI),
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DELL'APPRENDIMENTO SCOLASTICO.
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ASPETTI
AA.VV., LA
FRANCO ANGELI,
COGNITIVI E MOTIVAZIONALI,
DIMENSIONE CURRICOLARE,
PARAVIA-BRUNO
DELLA GESTIONE DELLA CLASSE NELLA SCUOLA DELL'OBBLIGO,
FRANCO
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PEDAGOGIA DIFFERENZIATA. CONCETTI E PERCORSI PER LA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI,
SCUOLA EDITRICE, BRUXELLES, 2010
MASON L., PSICOLOGIA
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PEZZELLA A. ISTITUZIONI
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DI PEDAGOGIA. L’EDUCAZIONE: SENSO, QUESTIONI E PROSPETTIVE, LUP, CITTA’ DEL
PONTECORVO C., AJELLO A.M., ZUCCHERMAGLIO C. (A CURA DI), I CONTESTI SOCIALI DELL'APPRENDIMENTO.
ACQUISIRE CONOSCENZE A SCUOLA, NEL LAVORO, NELLA VITA QUOTIDIANA, LED, MILANO, 1995.
PONTECORVO C. (A
TUFFANELLI L.
CURA DI),
DISCORSO
E APPRENDIMENTO,
INTELLIGENZE, EMOZIONI E APPRENDIMENTI
ZAMBELLI F., CHERUBINI G. (A CURA DI), MANUALE
CONTESTI, FRANCO ANGELI, MILANO,1999.
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, ERIKSON,
TRENTO,
1999.
DELLA SCUOLA DELL'OBBLIGO: L'INSEGNANTE E I SUOI