IL LIBRO DELL’ESODO
Attraversare
a cura di
Antonella Anghinoni e Silvia Franceschini
© Silvia Franceschini, 2010
1872, William Blake, La morte del figlio primogenito del Faraone
Morte dei primogeniti
… A mezzanotte JHWH colpì ogni primogenito nel paese d'Egitto,
dal primogenito del Faraone che siede sul trono fino al
primogenito del prigioniero nel carcere sotterraneo, e tutti i
primogeniti del bestiame. Si alzò il Faraone nella notte e con lui
i suoi ministri e tutto l’Egitto; un grande grido scoppiò (fu) in
Egitto, perché non c'era casa dove non ci fosse un morto! Il
faraone chiamò Mosè e Aronne nella notte e disse: «Alzatevi e
uscite da mezzo al mio popolo, voi e i figli d’Israele! Andate,
servite JHWH come avete detto. Prendete anche il vostro
bestiame e le vostre greggi, come avete detto, e andate! E
benedite anche me!». Gli Egiziani fecero pressione sul popolo,
affrettandosi a mandarli via dal paese, perché dicevano: «Stiamo
per morire tutti!» …(Es 12,29-33)
1872, Sir LAwrence Alma-Tadema, La morte del figlio
primogenito del Faraone
La partenza
… Il popolo caricò con sé la pasta prima che fosse lievitata, recando sulle loro
spalle le loro madie avvolte nei loro mantelli. I figli d’Israele fecero come
aveva detto Mosè e chiesero agli Egiziani oggetti d'argento e d'oro e vesti.
JHWH diede grazia al popolo negli occhi dell’Egitto, e concessero loro e
spogliarono /salvarono l’Egitto. Così essi spogliarono gli Egiziani. I figli
d’Israele partirono da Ramses alla volta di Succot, circa seicentomila uomini
capaci di camminare, senza contare i bambini. Inoltre una grande massa di
gente promiscua salì con loro e insieme greggi e armenti in gran numero. […]
Il tempo durante il quale i figli d’Israele abitarono in Egitto fu di 430 anni. Al
termine dei 430 anni, proprio in quel giorno, tutte le schiere di JHWH uscirono
dal paese d'Egitto ... (Es 12, 34-38.40-41)
XIV sec., Miniatura francese, Uscita degli Ebrei dall’Egitto
Grido di Faraone
… Quando fu raccontato al re d’Egitto che il popolo era fuggito, il cuore
di Faraone e dei suoi ministri si rivolse (si mutò) contro il popolo, e
dissero: «Che abbiamo fatto, lasciando partire Israele, così che più
non ci serva!». E legò il suo carro e prese con sé il suo popolo. Prese
poi seicento carri scelti e tutti i carri di Egitto con i combattenti sopra
ciascuno di essi. YHWH rese ostinato (rafforzò - Hzq) il cuore di
Faraone, re d’Egitto, il quale inseguì i figli d’Israele, mentre i figli
d’Israele uscivano a mano alzata …(Es 14,5-8)
1865-80 ca., Erastus Salisbury Field, Partenza delle armate del Faraone
Grido dei figli d’Israele
… Gli Egiziani li inseguirono e li raggiunsero, mentre essi stavano
accampati presso il mare: tutti i cavalli e i carri di Faraone, i suoi
cavalieri e il suo esercito erano presso Pi-Achirot, davanti a BaalZefon. Quando Faraone si avvicinò, i figli d’Israele alzarono i loro
occhi: ecco, l’Egitto muoveva il campo dietro di loro! Allora i figli
d’Israele temettero molto e gridarono a YHWH. Poi dissero a Mosè:
«Forse perché non c’erano sepolcri in Egitto ci hai portati a morire
nel deserto? Che cosa ci hai fatto, portandoci fuori dall’Egitto? Non ti
dicevamo in Egitto: Lasciaci stare e serviremo l’Egitto, perché è
meglio per noi servire l’Egitto che il nostro morire nel deserto?» …
(Es 14,9-12)
XV sec., Passaggio del Mar
Rosso, miniatura
Grido di Mosè
… Mosè disse al popolo: «Non temiate! Fermatevi! (ycb) e vedete la
salvezza che YHWH oggi fa a voi; perché l’Egitto che voi oggi
vedete, non continuerete a vederlo ancora, per sempre YHWH
combatterà per voi, e voi tacerete (stare zitto, immobile – Hrš)».
YHWH disse a Mosè: «Cosa gridi a me? Parla ai figli d’Israele e
partano.. E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e
taglialo, ed entrino i figli d’Israele in mezzo al mare all’asciutto.
Ecco io rendo ostinato (irrigidente – Hzq) il cuore dell’Egitto, così
che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria su Faraone e
tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. L’Egitto saprà
che io sono YHWH, quando dimostrerò la mia gloria contro Faraone,
il suo carro e i suoi cavalieri» … (Es 14,13-18)
1902, Bridgman Frederick, La sommersione delle armate del Faraone
Entrarono nel mare all’asciutto
… L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, e partì e
andò dietro loro. Anche la colonna di nube partì e dal davanti loro
passò indietro loro. Venne così a trovarsi tra l’accampamento
dell’Egitto e quello d’Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni,
mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono
avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Allora Mosè stese la sua
mano sul mare. E YHWH durante tutta la notte, risospinse il mare
con un forte vento d’oriente, e rese il mare come steppa; le acque
furono tagliate. I figli d’Israele entrarono in mezzo al mare
all’asciutto, mentre le acque erano per loro muro a destra di loro e
a sinistra di loro … (Es 14,19-22)
1966, Marc Chagall, Il passaggio
del mar Rosso, New York,
collezione privata
E le acque sommersero l’Egitto
… L’Egitto li inseguì con tutti i cavalli di Faraone, i suoi carri e i suoi
cavalieri, entrando dietro di loro in mezzo al mare. Frenò le ruote
dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora
L’Egitto disse: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché YHWH
combatte per loro contro gli Egiziani!». YHWH disse a Mosè:
«Stendi la tua mano sul mare: le acque tornino sull’Egitto, sui loro
carri e i loro cavalieri». Mosè stese la sua mano sul mare e il mare,
sul far del mattino, tornò al suo livello, mentre gli Egiziani,
fuggendo, gli si dirigevano contro. YHWH scosse l’Egitto così in
mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i
cavalieri, tutto l’esercito di Faraone, che erano entrati nel mare
dietro a loro: non restò neppure uno ... (Es 14,25-28)
XIV sec., Sommersione delle Armate del Faraone, miniatura
Comando di Dio ed esecuzione
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vv. 1-14 Dio ordina a Mosè di accamparsi presso il mare
vv. 15-25 Dio ordina a Mosè di alzare il bastone e stendere la mano sul
mare per aprire le acque
vv. 26-31 Dio ordina a Mosè di stendere il bastone perché il mare si
richiuda
Israele si accampa
Mosè stende il bastone
Mosè stende di nuovo il bastone
1999, Ratner Phillip, Il passaggio
del Mar Rosso, Bethesda, Dennis
and Phillip Ratner Museum
Narrazione e reazione agli eventi
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Descrizione di Faraone che decide di inseguire Israele per
riprenderlo
Descrizione del mare che si divide e Israele passa in mezzo
inseguito da Faraone
Le acque si richiudono e uccidono l’Egitto
Reazione d’Israele che ha paura e Mosè allora risponde
Dio interviene e gli Egiziani hanno paura e tentano la fuga
Reazione d’Israele alla visione dell’Egitto morto nel mare: timore
nei confronti di Dio, fede in Dio e fiducia in Mosè
1481 circa, Cosimo Rosselli, Il passaggio del mar Rosso, Città del Vaticano,
pareti inferiori della Cappella Sistina
Progressione spaziale
‫ ים־סוף‬yam-sûf Mare delle Canne
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Israele accampato al di qua del mare
Israele dentro il mare
Israele dall’altra parte del mare
1947, Segall Lasar, Exodus I
Esodo e liberazione
… In quel giorno YHWH salvò Israele dalla mano dell’Egitto e
Israele vide l’Egitto morente sulla riva del mare. Israele vide la
mano grande con la quale YHWH aveva agito contro l’Egitto e
il popolo temette YHWH e credette in YHWH e nel suo servo
Mosè … (Es 14,30-31)
• Racconto paradigmatico che riguarda il Popolo, ogni credente e
ogni uomo: rappresenta la tentazione strutturale nell’uomo di
appropriarsi della salvezza di Dio
• Questo Israele che è uscito dall’Egitto con la mano alzata deve
decidersi a calare la mano per lasciare solo a Dio la mano alzata,
per comprendere che la vittoria è solo di Dio e che la salvezza
solo da Lui può venire
1960 ca., Marc Chagall, The Exodus
Israele: la salvezza e la lode
• Israele crede e teme Dio e quella bocca che si era prima aperta nel
grido insensato: Dio ci fa morire; che si era poi ammutolita al
comando di Mosè: State fermi e zitti, ora si apre in un canto di lode
• Entrato nella morte del mare e uscito alla vita, Israele può uscire
dalla paura e aprirsi a un diverso timore, che è il timore di Dio, che
nella fede riconosce il Dio della salvezza. Solo adesso Israele è
salvo
• Così Israele vede la salvezza e si apre alla lode
1896-1900, Tissot, Sommersione
degli Egiziani
Canto dopo l’attraversamento
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Israele ha celebrato la Pasqua nella notte della grande liberazione, è uscito a mano
alzata dalla casa della schiavitù, l’Egitto, ha esultato nel suo Dio, sperimentando tutta
la misericordia possibile. È diventato un popolo nuovo, riscattato, portato su ali
d’aquila al di là del mare
Dio ha aperto le acque davanti a loro e hanno camminato sull’asciutto, illesi, benedetti.
Hanno visto il faraone crollare, lui il potente divenuto inerme, incapace di muoversi. È
affogato nel mare insieme a tutti i suoi carri, i suoi cavalli e i suoi cavalieri
Quasi tutto il cap 15 abbraccia l’inno: di lode in lode si snoda la celebrazione di un
amore mai visto sulla terra. L’Egitto, i popoli circostanti e quelli più lontani, la terra, il
mare, il deserto, il cielo: tutto è coinvolto in questa vicenda unica, irripetibile, forse
incomprensibile
Miryam dopo Mosè, o forse prima, riprende le stesse parole del ritornello, ma tutto è
nuovo, perché il canto di donne è sempre canto viscerale, canto vitale. E subito dopo
Mosè da ordine di riprendere la marcia. Giorni di cammino nel deserto, portando nel
cuore, sui volti, nei passi, quell’esperienza appena vissuta di felicità. Tanto grande e
vera da dare forza per entrare nel deserto e nella fatica
Miryam incontrata bambina in Es 2 lungo il Nilo, ora è una donna matura lungo la riva
del Mar Rosso. Secondo la tradizione rabbinica ha 86 anni. Da una riva all’altra, da un
fiume all’altro mare, dalla salvezza di uno alla liberazione di molti
1863, Anonimo, Canto della profetessa Miryam
Due canti di lode
… Allora Mosè cantava e i figli d’Israele cantarono questo canto a
YHWH e dissero: «Canterò a YHWH: perché ha mirabilmente
trionfato, ha gettato nel mare cavallo e cavaliere. Mia forza e mia
lode/potenza è YHWH, egli mi ha salvato. Questo è il mio Dio e lo
loderò, è il Dio di mio padre e lo esalterò! …
… Allora Miryam, la profetessa, sorella di Aronne, prese nella sua mano
il timpano: dietro a lei uscirono tutte le donne con timpani e con balli.
Miryam intonava il ritornello/faceva ripetere (vata‘an): «Cantate a
YHWH perché ha mirabilmente trionfato: ha gettato nel mare cavallo
e cavaliere!» … (Es 15,1-2. 20-21)
1483, Canto di celebrazione di Mosè e della profetessa Miryam, miniatura
Ha mirabilmente trionfato
• Letteralmente nel testo ebraico: innalzarsi si è innalzato. Miryam arricchisce
il suo canto ripetendo questa espressione così traboccante di serena certezza:
il Signore ha vinto!
• L’ebraico usa una forma particolare che ripete il verbo due volte, prima
all’infinito e poi al passato e vuole esprimere intensità, sicurezza, forza. Il
verbo qui viene a significare un innalzamento, una crescita; è usato, per
esempio, nel libro di Giobbe per dire che il giunco cresce quando è nell’acqua
(Gb 8,11); oppure per descrivere l’aumentare delle acque, che diventano
sempre più profonde (Ez 47,5).
• Anche Dio si è innalzato, è diventato più grande, più potente di tutti i nostri
nemici. E come si è innalzato? Facendosi piccolo è diventato grande,
abbassandosi si è innalzato (Gv 3,14). Innalzato sulla croce, abbandonato e
sconfitto eppure vincitore, da lassù ci ha invitato attirandoci a sé; ha preso in
mano lo strumento della sua misericordia e ha dato inizio alla danza della
risurrezione
1931, Marc Chagall, Canto
della profetessa Miriam,
guazzo preparatorio per la
Bibbia
Il poema delle quattro notti
• La notte pasquale radica Israele nel passato e lo mantiene aperto
alla speranza; infatti così recita “il poema delle quattro notti”:
- La prima notte fu quelle in cui Dio si manifestò per creare il mondo
- La seconda notte fu quando si manifestò ad Abramo, promettendogli
la nascita di un figlio
- La terza notte fu quando si manifestò agli egiziani a metà della notte
- La quarta notte sarà quando verrà il Messia e finirà il mondo; è la
notte di Pasqua, per il nome di JHWH; notte fissata e riservata per
la salvezza di tutte le generazioni d’Israele
(Targum Neofiti a Es 12,42)
1952-1966, Marc Chagall, Exodus