Presentazione di PowerPoint - Università degli studi di Genova

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA
Considerazioni su
Misurazione, analisi e
miglioramento
Prof. Alberto Diaspro
Dipartimento di Fisica
Schema dei processi
Credit:
Considerazioni generali
Per ottenere Qualità nella Ricerca occorre tenere sotto
controllo la qualità del processo che la genera

La qualità non può essere aggiunta al prodotto finale
…..
…. ma deve essere costruita continuamente
durante il processo di produzione
… per esempio:
Lo sviluppo del software frutto di una ricerca è
riconducibile ad una produzione prototipale: ogni
ciclo di sviluppo genera un prodotto unico

Nello sviluppo software non è economicamente
conveniente scoprire alla fine del ciclo che il
prodotto non soddisfa i livelli di qualità attesi
In un servizio non è possibile rimediare a
eventuali non conformità rilevate durante
l’erogazione del servizio al cliente
Considerazioni generali
“Dare conto” di quanto viene
prodotto e proposto…
• Valutare l’attività di ricerca
• Integrando aspetti di processo
e aspetti di risultato
• A partire da metodologie
consolidate e riconosciute
… ai soggetti interessati
• Organi di governo dell’Ateneo
e tutta la comunità universitaria
che chiedono informazioni
sistemiche su obiettivi,
strategie e gestione delle
risorse
• Stakeholders (Istituzioni, enti
pubblici e privati, studenti,
personale interno) che
chiedono Informazione
pubblica e trasparente
E’ possibile definire un Ciclo ?
SCENARIO di RICERCA
PIANIFICAZIONI
FUTURE
PROGETTAZIONE
MIGLIORAMENTO
PIANIFICAZIONE
RILASCIO dei RISULTATI
MESSA A PUNTO
INTERPRETAZIONE
MISURAZIONI
DEFINIZIONE dei
RISULTATI
ANALISI
SINTESI della RICERCA
Come misurare i risultati ...
Le procedure di misurazione, analisi e miglioramento delle
attivita’ dei Laboratori che operano nei settori della Ricerca di
Base e Applicata sono decisamente variegate e generalmente
non codificate, almeno per quanto riguarda la mia esperienza e
le interviste fatte a proposito a ricercatori universitari e non.
Si utilizzano di fatto informazioni
interne da un gruppo di revisori incaricati ed in seconda
battuta, dopo il rilascio da parte della commissione interna,
informazioni esterne tramite la retroazione proveniente dalla
sottomissione dei risultati della Ricerca a riviste scientifiche
dotate di collegi di revisori e piu’ recentemente, e oggi più
diffusamente, il parere delle Commissioni che valutano i
progetti di ricerca presentati a finanziamento.
Come misurare i risultati ….
La fase relativa alle valutazioni interne si basa su rilievi
oggettivi ricavati da attività di misura sviluppate utilizzando
strumentazione della quale si ha padronanza e dalla quale si
possono ottenere dati affidabili.
La specificita’ della strumentazione influenza alcuni passaggi
chiave nelle misurazioni che possono richiedere competenze
per cosi’ dire allargate, ad esempio riguardanti la
preparazione e la manipolazione del campione da esaminare.
Larga parte degli accorgimenti riguardanti la Misurazione e’
generalmente riportata nel cosidetto paragrafo di Materiali e
Metodi.
Come valutare i risultati ….
In fase di valutazione interna sono da considerare alcuni aspetti:
Un aspetto riguarda la consistenza statistica dei dati e un secondo
la loro collocazione nel panorama scientifico internazionale.
Per la prima attivita’ si utilizzano criteri di Analisi degli errori legati
alla tipologia di misura fatta.
Per la seconda si confrontano i risultati ottenuti con quelli
disponibili in letteratura per definirne i limiti, la congruenza, e
l’eventuale originalita’.
Come valutare i risultati ….
“Strumenti” disponibili:
Oltre alla strumentazione vera e propria per la valutazione
dell’attività il laboratorio può avvalertsi di:
a) Collegio di revisori del Laboratorio di Ricerca (nel seguito CRR),
costituito da membri del laboratorio e personalita’ esterne.
b) Attuatori della ricerca (nel seguito AR), intesi come persone
dedicate ad individuare la tipologia di misurazione piu’ adatta
alle richieste del cosidetto Cliente (sia questi il Gruppo stesso di
Ricerca o un committente esterno) e al parco di competenze e
strumenti a disposizione del laboratorio.
c) Parco degli strumenti per la ricerca (SR) e delle metodologie
attuabili con ogni strumento (MR), relativi costi di utilizzo (CU).
d) Campioni di riferimento e standarzizzazione (CRS).
e) Tipologia dell’Analisi statistica (TAS).
Come valutare i risultati ….
La valutazione dell’Attivita’ del Laboratorio, puo’
essere condotta utilizzando:
•la retroazione dei clienti,
•il parere del CRR,
•l’eventuale pubblicazione dei risultati su rivista (qui
come unico parametro valga il cosidetto Impact
factor normalizzato all’Area di ricerca entro la quale
si muove il Laboratorio e che dovrebbe essere
dichiarata),
•la congruenza dei dati ottenuti con quelli pubblicati
in letteratura,
•Gli aspetti originali e innovativi.
Come migliorare i processi ….
In relazione al Miglioramento il laboratorio
dovrà considerare come necessarie alcune
azioni:
l’aggiornamento del potenziale umano AR;
il rinnovo e miglioramento costante della
strumentazione;
l’eventuale aggiornamento dei protocolli di
misura.
Riferimenti bibliografici
PRINCIPALI NORME APPLICABILI
UNI EN ISO 9001:2000
Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti
UNI EN ISO 9000:2000
Sistemi di gestione per la qualità Fondamenti e terminologia
INOLTRE
(per alcuni approfondimenti mirati)
UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2000
Requisiti generali per la competenza dei laboratori
di prova e taratura.
Definizione di Qualità
Grado in cui un insieme di caratteristiche
intrinseche soddisfa i requisiti (a loro volta
definiti come “esigenza o aspettativa che
può
essere
espressa,
normalmente
implicita o cogente”)
•
Misurazioni, analisi e
miglioramento
8.1 Generalità
8.2 Monitoraggi e misurazioni
8.3 Tenuta sotto controllo dei
prodotti non conformi
8.4 Analisi dei dati
8.5 Miglioramento
Introduzione
8 Misurazioni analisi e miglioramento
Si riporta il testo della norma in bianco ed alcuni spunti
per l’approfondimento critico legato al vissuto specifico
del laboratorio di ricerca in colore giallo
8.1 Generalità
L’organizzazione deve pianificare ed attuare i processi
di monitoraggio, di misurazione, di analisi e di
miglioramento necessari:
a) Dimostrare la conformità dei prodotti,
b) Assicurare la conformità del sistema di gestione per
la qualità,
c) Migliorare in modo continuo l’efficacia del sistema
di gestione per la qualità.
Questo deve comprendere l’individuazione dei metodi
applicabili, incluse le tecniche statistiche, e l’estensione
della loro utilizzazione.
8.2 Monitoraggi e misurazioni
8.2.1 Soddisfazione del cliente
L’organizzazione deve monitorere le informazioni
relative alla percezione del cliente si quanto
l’organizzazione stessa abbia soddisfatto i requisiti del
cliente
medesimo,
rappresentando
questo
monitoraggio come una delle misure delle prestazioni
del sistema di gestione per la qualità. Devono essere
stabiliti i metodi per ottenere e utilizzare tali
informazioni.
8.2 Monitoraggi e misurazioni
8.2.2. Verifiche ispettive interne:
L’organizzazione deve effettuare ad intervalli pianificati
verifiche ispettive interne per stabilire se il sistema di
gestione della qualità:
a) È conforme a quanto pianificato (vedere 7.1), ai
requisiti della presente norma internazionale ed ai
requisiti del sistema di gestione per la qualità
stabiliti dall’organizzazione stessa,
b)
È stato efficacemente
aggiornato.
attuato
e
mantenuto
8.2.2 segue
Deve essere pianificato un programma di verifiche
ispettive interne che tenga conto dello stato e
dell’importanza dei processi e delle aree oggetto
di verifica, oltre che dei risultati di precedenti
verifiche ispettive. Devono essere stabiliti i criteri,
l’estensione, la frequenza delle verifiche ispettive.
La scelta dei valutatori e la conduzione delle
verifiche ispettive devono garantire l’obiettività e
l’imparzialità del processo di verifica ispettiva. I
valutatori non possono effettuare verifiche
ispettive sul proprio lavoro.
8.2.2 segue
Le responsabilità ed i requisiti per la
pianificazione e per la conduzione delle verifiche
ispettive, per la documentazione dei loro risultati
e la conservazione delle relative registrazioni
(vedere 4.2.4), devono essere precisati in una
procedura documentata.
I responsabili delle aree sottoposte a verifica
ispettiva devono assicurare che vengano
adottate, senza indebilti ritardi, le azioni
necessarie per eliminare le non conformità
rilevate e le loro cause. Le azioni successive
devono prevedere la verifica dell’attuazione delle
azioni predisposte e la comunicazione dei risultati
di questa verifica (vedere 8.2.5).
8.2 Monitoraggi e misurazioni
8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi
L’organizzazione deve adottare adeguati metodi e,
ove applicabile, misurare i processi del sistema di
gestione per la qualità. Questi metodi devono
dimostrare la capacità ad ottenere i risultati
pianificati. Qualora tali risultati non siano
raggiunti, devono essere adottate correzioni ed
intraprese azioni correttive, come opportuno, per
assicurare la conformità del prodotti.
Quali indicatori siamo in grado di utilizzare e
gestire?
8.2.2 Monitoraggi e misurazioni
8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei prodotti:
L’organizzazione deve monitorare e misurare le
caratteristiche dei prodotti per verificare che i relativi
requisiti siano soddisfatti. Questo deve essere
effettuato in fasi appropriate dei processi di
realizzazione dei prodotti, in accordo con quanto
pianificato (vedere 7.1).
Deve essere documentata l’evidenza della conformità ai
criteri di accettazione. Le registrazioni devono indicare
le o la persone che autorizzano il rilascio dei prodotti
(vedere 4.2.4).
Il rilascio dei prodotti e l’erogazione dei sevizi non
devono essere effettuati fino a che quanto pianificato
(vedere 7.1) non sia stato completato in modo
soddisfacente, salvo diversa approvazione da parte
delle autorità aventi titolo e, quando applicabile, dal
cliente.
8.3
8.3 Tenuta sotto controllo dei prodotti non conformi:
L’organizzazione deve assicurare che i prodotti non conformi ai
relativi requisiti siano identificati e tenuti sotto controllo per
evitare la loro involontaria utilizzazione o consegna. Una
procedura documentata deve precisare le modalità e le
connesse responsabilità ed autorità per occuparsi dei prodotti
non conformi.
L’organizzazione deve trattare i prodotti non conformi in uno o
più dei seguenti modi:
8.3 segue
L’organizzazione deve trattare i prodotti non conformi in uno o
più dei seguenti modi:
a) Adottando azioni atte ad eliminare le non corformità
rilevate;
b) Autorizzandone l’utilizzazione, il rilascio o l’accettazione
con concessione da parte delle autorità aventi titolo e,
quando applicabile, del cliente;
c) Adottando azioni atte a precluderne l’utilizzazione o
l’applicazione originariamente previste per il prodotto.
8.3 segue
Devono essere conservate le registrazioni sulla natura delle non
conformità e sulle azioni susseguenti intraprese, incluse le
concessioni ottenute (vedere 4.2.4). Quando dei prodotti non
conformi sono corretti, essi devono essere riverificati per
dimostrare la loro conformità ai requisiti. Quando un prodotto
non conforme viene rilevato dopo la sua consegna o dopo l’inizio
della sua utilizzazione, l’organizzazione deve adottare
appropriate azioni in merito agli effetti, reali o potenziali, derivanti
da tali non conformità.
8.4
8.4 Analisi dei dati
L’organizzazione deve individuare, raccogliere ed analizzare
i dati appropriati per dimostrare l’adeguatezza e l’efficacia
del sistema di gestione per la qualità e per valutare dove
possono
essere
apportati
miglioramenti
continui
dell’efficacia del sistema di gestione per la qualità.
Rientrano in tale ambito i dati risultanti dalle attività di
monitoraggio e misurazione e da altre fonti pertinenti.
8.4 segue
L’analisi dei dati deve fornire informazioni in merito a:
a) soddisfazione del cliente (vedere 8.2.1)
b) conformità di requisiti del prodotto (vedere 7.2.1)
c) caratteristiche ed andamento dei processi e dei
prodotti, incluse le opportunità per azioni
preventive
d) fornitori
Deve permettere di comprendere quali dati e
come questi verranno rilasciati al cliente
(studente, erogatore fondi pubblico o privato).
Deve essere specifica per ogni tipo di misura
sostenibile.
8.5 Miglioramento
8.5.1 Miglioramento continuo
L’organizzazione deve migliorare con continuità
l’efficacia del sistema di gestione per la qualità,
utilizzando la politica per la qualità, gli obiettivi per la
qualità, i risultati delle verifiche ispettive, l’analisi dei
dati, le azioni correttive e preventive ed i riesami da
parte della direzione.
Formazione avanzata del personale, aggiornamento
della strumentazione, aggiornamento continuo di tutto
lo Staff contribuiscono al Miglioramento.
Il miglioramento può davvero tendere all’Eccellenza?
8.5 Miglioramento
8.5.2 Azioni correttive
L’organizzazione deve attuare azioni per eliminare le cause
delle non conformità al fine di prevenire il loro ripetersi. Le
azioni correttive devono essere appropriate agli effetti delle
non conformità riscontrate.
Deve essere predisposta una procedura documentata che
precisi i requisiti per:
8.5.2 segue
a) Il riesame delle non conformità (ivi inclusi i reclami dei
clienti),
b) L’individuazione delle cause delle non conformità,
c) La valutazione dell’esigenza di adottare azioni per evitare il
ripetersi delle non conformità,
d) L’individuazione e l’attuazione delle azioni necessarie,
e) La registrazione dei risultati delle azioni attuate (vedere
4.2.4)
f) Il riesame delle azioni correttive attuate.
8.5 Miglioramento
8.5.3 Azioni preventive
L’organizzazione deve individuare le azioni per eliminare le cause
delle non conformità potenziali, onde evitare che queste si
verifichino. Le azioni preventive attuate devono essere appropriate
agli effetti dei problemi potenziali.
Deve essere predisposta una procedura documentata che precisi i
requisiti per:
8.5.3 segue
a) l’individuazione delle non conformità potenziali e delle loro
cause,
b) La valutazione dell’esigenza di attuare azioni per prevenire il
verificarsi delle non conformità,
c) L’individuazione e l’attuazione delle azioni necessarie,
d) La registrazione dei risultati delle azioni attuate (vedere 4.2.4),
e) Il riesame delle azioni preventive attuate.
La discussione è aperta…
Su come trasferire in modo relativamente
sintetico l’esperienza nelle attività di ricerca
di base ed applicata alla definizione dei
criteri
di
Misurazione,
analisi
e
miglioramento da trasferire nel Manuale qui
trattati dal punto di vista dell’esperienza nel
settore della ricerca e dell’organizzazione
delle procedure in un assetto più formale.
Ringraziamenti…
Prof. Giovanni Battista Rossi
(DIMEC - Università di Genova)
Prof. Ugo Valbusa
(Dipartimento di Fisica - Università di Genova)
Dott. Riccardo D’Eredità
(Ufficio Speciale Ricerca - Università di Genova)
Sig.ra Manuela Rigano
(Dipartimento di Fisica - Università di Genova)