Dipartimento di Brain and Behavioral Sciences- Sezione Psicologia Educare con i media: società digitale e sviluppo individuale Media Education a scuola e nell’extra-scuola. M. Assunta Zanetti, Valentina Percivalle Pavia, 31 marzo 2014 Presupposti teorici “I media intervengono sui processi di elaborazione e sulle strategie conoscitive, sulle rappresentazioni di Sé, sulle motivazioni e sulle relazioni interpersonali, cioè su tutte le principali coordinate della costruzione umana della realtà.” (Caprara 2003) Premessa I giovani crescono in un ambiente a stretto contatto con le molteplici sollecitazioni derivanti da un ricco e diversificato universo multimediale, sperimentano esperienze che vanno ben al di là di quelle che sono state considerate, fino a qualche tempo fa, normali esperienze di vita. I media non sono solo un’occasione d’intrattenimento, ma costituiscono una straordinaria fonte di apprendimento che, tuttavia, depotenziando la funzione di orientamento e di guida della formazione e lasciando spazio alla dimensione dell’apprendimento autonomo, finalizzato agli obiettivi concreti dell’“imparare a saper fare”, rischia di ritorcersi contro i loro bisogni formativi. I media sollecitano una molteplicità d’istanze cognitive, emotive, normative e valoriali spesso contraddittorie, ma tali da consentire ai soggetti in formazione di costruire in modo virtualmente più libero le loro modalità d’interazione, i media svolgono anche una funzione di socializzazione che, sia pure esplicandosi in forme e modalità del tutto inedite (orizzontali e non intenzionalmente educative), è pari – se non superiore – a quella delle agenzie tradizionali. . Società mediale L’avvento della società dell’informazione Il progresso tecnologico Lo sviluppo scientifico Le trasformazioni strutturali della modernizzazione Le trasformazioni sociali e culturali della condizione moderna determinate dai media La percezione dello spazio e del tempo La rapidità dei processi di cambiamento La globalizzazione… Trasformazioni tecnologiche e antropologiche che si sono venute a determinare con l’avvento della società mediale, sollevano una questione centrale connesse all’autodeterminazione e inedita libertà dei soggetti in formazione riguardo alla costruzione della conoscenza . La Media Education Media Education è un percorso di conoscenza dei media attraverso i media. Permette: Conoscere il funzionamento pratico dei media; Conoscere le logiche di funzionamento, le categorie dei media e le tecniche utilizzate per costruire i messaggi Informazione e comprensione critica dei messaggi, delle rappresentazioni veicolate Capacità di utilizzare i diversi linguaggi per comunicare Alcune definizioni La ME viene intesa come quel particolare ambito delle scienze dell’educazione e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessione e strategie operative in ordine ai media intesi come risorsa integrale per l’intervento formativo. P.C. Rivoltella (Carocci, 2001) La ME consiste in due aree di saperi ed intervento: - prassi educativa, campo metodologico e di intervento didattico - riflessione teorica sulle prassi, individuazione obiettivi, elaborazione di metodologie atte a conseguirli, messa a punto di strategie valutative opportune. L. Masterman (La Scuola, 1997) segue ME: - Educazione con i media, considerati come strumenti da utilizzare nei processi edu-comunicativi - Educazione ai media, comprensione critica dei media intesi non solo come strumenti, ma anche come linguaggio e cultura - Educazione per i media, rivolta alla formazione dei professionisti (R. Giannatelli,1997) segue ME: “la Media Education è lo studio, l’insegnamento e l’apprendimento dei moderni mezzi di comunicazione ed espressione considerati come specifica ed autonoma disciplina nell’ambito della teoria e della pratiche pedagogiche, in opposizione all’uso di questi mezzi come sussidi didattici per le aree consuete del sapere” (1973) segue ME: “quel particolare ambito delle Scienze dell’educazione e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessione e strategie operative in ordine ai media intesi come risorsa integrale per l’intervento formativo” Obiettivo ME «richiamare l’attenzione dei governi e della società civile sull’importanza di educare gli individui, dall’età scolare fino a quella adulta, a relazionarsi in maniera corretta con i media» (Rivoltella, Marazzi, 2001; Rivoltella, Ardizzone, 2007). La necessità di operare in questa direzione si fonda sulla consapevolezza che i media, partecipando attivamente al processo di costruzione, negoziazione e trasmissione di significati e valori, sono oggi elementi importanti delle pratiche sociali e culturali delle giovani generazioni. I media interpellano l’educazione almeno in tre sensi: alfabetico, perché sono protagonisti dell’interazione sociale e della trasmissione culturale; per cui il sistema formativo non può più esimersi dal confrontarsi con i loro linguaggi, e dal chiedersi come fare in modo da abilitare gli individui a conoscerli e utilizzarli; metodologico, perché si propongono come un nuovo habitat culturale; per cui il sistema formativo non può più continuare ad ignorare questo fatto, perpetuando sistemi d’insegnamentoapprendimento che oggi si rilevano scarsamente efficaci; critico, perché il paesaggio dei media, oltre che impalcatura tecnologica, è - anche e soprattutto - cultura; per cui il sistema formativo non può più limitarsi a favorire l’adattamento degli individui a questo paesaggio mediante un puro e semplice addestramento tecnologico, ma deve far sì che essi vi interagiscano in maniera consapevole. La strategia perseguita dalla ME non è una strategia puramente “difensiva”, che si limita a “proteggere” gli individui (in particolare, quelli di minore età) dagli “effetti perversi” dei media, bensì una “strategia di attacco”, volta a fornire competenze e abilità mediali, affinché ciascuno possa acquisire la capacità critica di comprendere e di confrontarsi con l’universo dei media, e di saper creare a sua volta nuove forme di espressione e di comunicazione. Oltre che una connotazione educativa, la ME viene ad assumere, così, anche una connotazione politica che si rivolge direttamente alla costruzione di una cittadinanza attiva e responsabile. educare ai media (social oriented), cioè alla comprensione critica dei messaggi, delle immagini e del sistema dei media, intesi non tanto come veicoli neutri di contenuti quanto, piuttosto, come linguaggio e cultura; ovvero come un nuovo “ambiente di vita” che dà forma alle esperienze emotivo-cognitive e socio-relazionali dell’individuo (l’educazione è al servizio dei media, per capire i media) educare con i media (media oriented), cioè utilizzarli come strumenti significativi dell’esperienza e dei processi formativi (i media sono al servizio dell’educazione); educare per i media, cioè porsi il problema della formazione dei formatori, lavorando alla costruzione di una nuova figura professionale (quella del media educator) che deve farsi carico di assumere i nuovi compiti dell’educazione nell’era della società mediale. A questi obiettivi oggi se ne aggiunge un altro, connesso alle trasformazioni in atto nell’universo comunicativo: educare dentro i media, ovvero, dal momento che l’educazione nel suo complesso diventa Media Education, per rendere praticabile, efficace e qualificata un’azione educativa attenta allo scenario sociale emergente diventa cruciale creare le occasioni per una formazione di quanti a vario titolo operano nel contesto educativo, orientandoli a sviluppare quelle competenze e quelle abilità che fino ad oggi la scuola non ha previsto, ma che da tempo la società richiede. Perché studiare la ME? 1) Pervasività dei media 2) Media come “industria delle coscienze” 3) Media come “fabbrica delle notizie” 4) Influenza dei mezzi di comunicazione sui processi democratici 5) La convergenza digitale attorno al mezzo computer 6) La globalizzazione della comunicazione e la nuova domanda di etica (Masterman, 1985; Giannatelli, 1997) Nuovi media: funzioni 17 Nuovi media e interfaccia Definiamo NUOVI MEDIA l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni L’INTERFACCIA assume con i nuovi media un ruolo centrale che non aveva con i media precedenti Con l’evoluzione dei media infatti il supporto fisico diventa una “ finestra ” che consente la visualizzazione parziale di un insieme più ampio di informazioni disponibili 18 Le 3 funzioni dell’interfaccia nei nuovi media: Rappresentare le caratteristiche del medium attraverso un modello Rendere visibili gli oggetti digitali contenuti al suo interno Facilitarne l’uso mediante un’opera di filtro e selezione L’interfaccia diventa un METAMEDIUM Ha le caratteristiche di un medium (sostituisce l ’esperienza diretta con una percezione mediata) Utilizza la dimensione medium tradizionale fisica del (pur essendo caratterizzata da dimensioni simboliche e pragmatiche proprie, non ha una dimensione fisica propria) 19 Nuovi media e cambiamento L’introduzione di un nuovo medium implica una RICONFIGURAZIONE DELLE OPPORTUNITÀ DI MEDIAZIONE CULTURALE a disposizione dei suoi utenti: modifica la struttura dell’interazione e obbliga i soggetti ad adattarsi alla nuova situazione rimuove dall’interazione il corpo ed i significati che questo porta con sé dando autonomia al messaggio 20 Nuovi media e corporeità AFFORDANCE è l'insieme di azioni che un oggetto "invita intuitivamente" a compiere su di esso (Gibson, Norman) L’opportunità d’azione (o di inibizione) fornita dall’ambiente all’individuo In pratica il soggetto identifica intuitivamente, in base ai propri obiettivi, il tipo di proprietà più utile a lui tra quelle che un oggetto è in grado di offrire. Il livello d’utilità è legato, oltre che al tipo di obiettivo, alla struttura fisica del soggetto (affordance diretta), al significato (affordance mediata) attribuito all’oggetto e al contesto in cui è collocato. Un’affordance è tale solo quando è visibile ed in grado di guidare l’azione intuitivamente. 21 Usare i media ci cambia nel profondo Imparare ad usare intuitivamente un medium ha un effetto sulla nostra corporeità (bodyframe): di fatto il medium diventa una estensione diretta o indiretta (avatar) del nostro corpo: - Il cambiamento è profondo: porta a vedere in modo diverso l ’ ambiente circostante (brainframe) - Il soggetto non è consapevole del cambiamento: per cui non capisce la diversità/difficoltà di un altro che non ha le stesse competenze 22 La Media Education è esperienziale e metacognitiva Come funziona: • Si osservano fenomeni e comportamenti, • si interviene con la propria azione per modificarli, • si osservano gli effetti della propria azione, si riprova a intervenire, e così via. Si ripetono tipicamente cicli di percezione e azione ciascuno operante sul risultato dell'altro: si prova e riprova. => La conoscenza e il cambiamento emergono da questo «fare esperienza». 23 Ambiti della Media Education Contesto scolastico (educazione formale) Contesto dell’extra scuola (educazione socioculturale) Profit (educazione professionale) No Profit (educazione socioassistenziale) Nuove direzioni della Media Education Da un approccio protezionistico e moralistico dell’educazione rispetto ai media ad una maggiore apertura e partecipazione all’analisi e costruzione dei messaggi mediali (Conferenza mondiale sulle tecnologie, Tolosa, 1990) Le declinazioni della Media Education Media Education: un percorso SAPERE Capacità analisi e comprensione del testo SAPER ESSERE capacità di riflessione critica SAPER FARE Capacità produttiva e creativa Media Education: la competenza mediale Comprendere Sviluppare Fruire Produrre COMPETENZA MEDIALE Media Education: dalla teoria alla pratica DECODIFICA PRODUZIONE Non solo semplice lettura dei media, ma vera e propria produzione, cioè costruzione di un prodotto. ME significa giocare, sperimentare, costruire e de-costruire i messaggi dei media, anche producendoli. Solo costruendo un prodotto, il soggetto impara a: Conoscere le logiche di funzionamento dei media Raccontare e raccontarsi, utilizzando differenti linguaggi Solo usando un linguaggio, lo si conosce veramente ME: Preparazione OGNUNO DI NOI E’ UN MONDO CON UNA STORIA…. Non siamo spettatori passivi! ME prepara, attivando RIFLESSIONE, non PROTEGGE ME: un percorso DEDUTTIVO Agisci sempre in modo da aumentare le possibilità di scelta (H. Von Foster, 1987) L’NFORMAZIONE E’ UNA DIFFERENZA CHE FA LA DIFFERENZA (BATESON, 1979) E’ solo facendo nascere punti di vista diversi, che nasce il cambiamento ME: Un percorso DEDUTTIVO PRESENTAZIONE FATTI, VIDEO, ESPERIENZE MIE CONCLUSIONI: NON ADESIONE A PUNTO DI VISTA PRECONFEZIONATO Educare con i media L’uso dello strumento deve tener conto di: Obiettivi formativi: conoscenze disciplinari/interdisciplinari abilità competenze Processo di apprendimento in base all’età in base alla disciplina in base agli stimoli socioculturali Contesto sociale e relazionale della classe Educazione ai media I media diventano oggetto di studio/riflessione Analisi del testo mediale (che cosa?) la sintassi, le regole grammaticali -Rhetoric la semantica, il significato (denotativo/connotativo) soggettivo e ideologico – Ideology Analisi del sistema produttivo (chi?) -Determinants Analisi del sistema fruitivo (a chi?) - Audience Analisi del processo comunicativo Determinants Chi comunica e perché? Quali sono i meccanismi di produzione? Quali sono i condizionamenti economici, politici, giuridici, sociali e culturali? Come influisce la routine dei professionisti? Rhetoric Che cosa comunicano i media? Quali codici? quali regole sintattiche? quali caratteristiche del canale mediale? Quali generi del medium considerato? Ideology I media sono i grandi costruttori dell’ambiente culturale . “I media costituiscono un sistema di storie e immagini modellano molto di ciò che siamo, pensiamo, facciamo; di come gestiamo la nostra vita. Sono i cantastorie, i griot, gli stories tellers del tempo moderno” ( George Gerbner) Audience Quale impatto hanno i media sull’audience? Quali sono le caratteristiche dell’audience? come avviene il processo di decodifica del ricettore? Quali influenze socioculturali? Macrobiettivi della ME L’alfabetizzazione culturale La formazione integrale dell’uomo e del cittadino L’educazione alla vita sociale Microbiettivi della ME •Saper leggere e scrivere con i media • Autonomia critica • Empowerment Alfabetizzazione culturale “Saper leggere e scrivere con i media” Saper individuare: • • • • • • • • elementi strutturali della comunicazione caratteristiche dei linguaggi mediali generi e categorie mediali meccanismi dell’industria culturale Ideologie politiche, economiche e culturali alla base della costruzione dei testi mediali sintassi e semantica dei messaggi mediali metodi di codifica e decodifica dei messaggi mediali Piuttosto che condannare o esaltare l’indubbio potere dei media, noi dobbiamo accettare il loro significativo impatto e la loro penetrazione nel mondo intero come un fatto indiscutibile ed anche apprezzare la loro importanza come un elemento della cultura del nostro tempo. I sistemi politici ed educativi dovranno essere consapevoli del loro obbligo di promuovere nei cittadini una comprensione critica del fenomeno della comunicazione moderna (Dichiarazione di Grunwald, 1982) Formazione integrale dell’uomo e del cittadino Formazione del cittadino Esercizio della cittadinanza Accesso agli strumenti conoscitivi Fruizione mediale consapevole Riconoscimento dei valori mediati Formazione dell’individuo/cittadino • Modificazione del modo di leggere/ analizzare/ • interpretare la realtà • Sviluppo di un’autonomia critica • • • • Svelare le tecniche comunicative Individuare gli interessi celati dietro il messaggio individuare il punto di vista dell’autore Trovare una chiave interpretativa personale • Sviluppo di un rapporto più consapevole dei media • Sviluppare fiducia in se stessi, autostima Educazione alla vita sociale • • • • • Modificazione di atteggiamenti e comportamenti Modificazione di stili di vita e abitudini Sviluppare nuove visioni della realtà Modificazioni di modalità relazionali e comunicative Empowerment: maturazione di competenze mediali e comunicative che rendono attivo e protagonista il consumatore mediale [email protected]