Territorio
Climi e vegetazione
Insediamenti
Siti UNESCO
Risorse turistiche naturali
Risorse turistiche culturali
La città di Matera
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*Fiumare: fiumi ricchi di
acqua nella stagione piovosa e
in secca nei mesi estivi.
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Nome: Il secondo nome di questa regione è Lucania, il
quale ha due origini: dal nome di una popolazione
dell’Anatolia (Turchia), i Lyki, che colonizzarono questo
territorio, oppure deriva dal latino «lucus» che significa
bosco, visto che è una zona segnata dalla presenza di
boschi. Il nome Basilicata deriva dal greco “Bisilicos” cioè
l’amministratore bizantino della giustizia.
Confini: Nord Est Puglia , Nord Ovest e Ovest
Campania, a Sud Calabria, Est Mar Ionio ed Ovest Mar
Tirreno.
Monti: Al passaggio con la Campania abbiamo
l’Appennino Lucano con alcuni vulcani spenti, a nord il
Vulture (1325m) , al centro verso Ovest il Vulturino
(1835m) , a Sud Ovest il Sirino (2005m), al confine con la
Calabria il Pollino (2267m).
Colline: Piana di Metaponto a Sud.
Fiume: la maggior parte sono fiumare*, ma i più
importanti scorrono paralleli e sfociano nello Ionio e sono
il Bradano, Basento, Cavone, Agri, Sinni (Piana
Metaponto), Ofanto (nasce in Campania, segna il confine
con la Puglia e sfocia nell’Adriatico).
Laghi: Ci sono sia laghi vulcanici come il Vulture, sia
laghi artificiali per la produzione di energia elettrica.
Coste: la costa tirrenica (30 km) è alta a picco sul mare
con il golfo di Policastro; la costa ionica (60 km) è bassa e
sabbiosa con il golfo di Taranto.
Clima: mediterraneo vicino al
mare e continentale nelle zone
interne.
Vegetazione: vicino al mare
la vegetazione è caratterizzata
dalla presenza di pini marittimi e
dagli arbusti odorosi della
macchia mediterranea. Nelle
zone montane sono presenti
boschi di querce, aceri, pruni,
carpini e altre latifoglie.
Arbusti odorosi
Quercia
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Capoluogo: Matera.
Province: Potenza e Matera.
Altre città:
Menfi: conosciuta per la FIAT e per i
castelli di Federico II di Svevia.
Venosa: patria del poeta romano Orazio
Flacco.
Maratea
Policoro: pratica dello sport della barca a
vela.
Lagonegro
Conosciute per i
Pescopagano
castelli
Lagopesole
Palazzo San Gerbasio
Potenza
Matera
I sassi di Matera
Si tratta di grotte
scavate nel tufo, rocce
tenere (abitate già nel
periodo neolitico).
• Parco Nazionale del
Pollino: condiviso con la
Calabria, è caratterizzato da
altopiani carsici, gole
profonde e sorgenti. Tipico
nel parco è il pino loricato
con una grande corteccia
(“lorica” in latino significa
«corazza», appunto perché
ha uno strato che protegge il
fusto.)
• Parco regionale di
Gallipoli Cognato
e delle piccole
Dolomiti: si trovano nel
cuore della regione e
ricordano le DOLOMITI
VENETE.
Pino Loricato
Magna Grecia: i coloni greci si insediarono in
questa zona, fondando numerose città, Eraclea,
Metaponto, Siri. In particolare Metaponto
(significa «in mezzo ai fiumi») fu fondata nel XIII
sec a.C. e nel V sec a.C. il grande Pitagora vi fondò
la sua scuola. Oggi l’unico tempio rimasto in piedi
è quello delle Tavole Palatine.
Roma: antichi resti della civiltà romana si
trovano nella città di Venosa.
Castelli: nel Medioevo l’imperatore Federico II
di Svevia costruì numerosi castelli difensivi, di cui
oggi quello più celebre è il castello di Melfi, che
ospita il Museo nazionale archeologico. Altri
castelli da visitare sono il castello del Malconsiglio
e Miglionico, il castello di palazzo San Gervasio. In
particolare il castello di Lagopesole è visibile da
lontano, costruito con una pietra rossastra che
accentua il suo colore col tramonto.
Mare: il centro più importante sul Tirreno è
Maratea, fondata dai Greci, che conserva l’aspetto
medievale con stradine tortuose e scalinate. Sulla
costa ionica i centri sono più recenti legati allo
sviluppo turistico della zona: Lido di Metaponto,
Marina di Pisticca, Lido di Policoro.
Castello di Melfi
Tempio delle Tavole
Palatine
Maratea
Resti romani
a Venosa
La città di Matera si trova ad est della Basilicata Matera conta
circa 55.000 abitanti, si trova a 401 m.dal livello del mare e dista
solo 45 chilometri dalle spiagge. E’ una città tra le più antiche
del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di
insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni
fino ai nostri giorni. Rappresenta una pagina straordinaria scritta
dall’uomo attraverso millenni di storia.
Matera è la città dei Sassi, il nucleo urbano originario,
sviluppatosi a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e
successivamente modellate in strutture sempre più complesse
all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso
Caveoso e il Sasso Barisano. Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi
di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità
I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia in ordine cronologico, il
primo nel meridione.
In occasione di questa iscrizione, per la prima volta l’UNESCO
utilizza nei criteri e nelle motivazioni il concetto di Paesaggio
Culturale, che in seguito verrà utilizzato per motivare l’iscrizione
di altri siti nel mondo. I Sassi di Matera sorgono su uno dei
versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina
mentre sull’altro versante si estende il Parco Archeologico
Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano. Il Parco
custodisce gli insediamenti più antichi del territorio. Tra questi
la Grotta dei Pipistrelli i cui ritrovamenti paleolitici sono
conservati presso il Museo Nazionale Domenico Ridola a
Matera, i villaggi neolitici di Murgecchia, Murgia Timone e
Trasanello.
STEMMA: la lettera "M" in alto
sarebbe l'iniziale del nome della
città, mentre le spighe in bocca al
bue aggiungerebbero il resto del
nome; infatti spiga in greco si dice
"Ather-Eros", quindi dall'insieme
delle parole si ottieneMatherEros, da cui Matera. La corona che
il bue ha sulla testa indicherebbe
che la città era libera, cioè non
dipendente da alcun feudatario
ma direttamente dalla corona
reale. Lo scudo porta sull'alto del
campo, in argento, la lettera M in
oro; e nel basso del campo è un
bue che agli araldisti usa dire
"passante", con in bocca tre
spighe. Alla testa del bue
sormonta una corona principesca.
Intorno all'orlo dello scudo corre
una lista su cui è scritto il motto di
"Bos lassus firmius figit pedem".