BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Per non fare “parti uguali tra disuguali”” Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile alla presenza di deficit In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni va potenziata la cultura dell’inclusione Area dei Bisogni Educativi Speciali DISABILITA’ DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO LINGUISTICO CULTURALE vasta area di alunni per i quali va applicato il principio della personalizzazione dell’insegnamento (Legge 53/2003 e 170/2010) anche in assenza di certificazione Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione, dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate. Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO, CULTURALE Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici sociali. Alunni che sperimentano difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana (di recente immigrazione) Monitorare l’efficacia degli interventi Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza STRATEGIA INCLUSIVA della SCUOLA ITALIANA “presa in carico” dell’alunno con BES da parte di CIASCUN docente curricolare e di tutto il team dei docenti coinvolto elaborare un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con bisogni educativi speciali, anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato individuale o anche riferito a tutti i bambini della classe le scuole con determinazioni assunte dai Consigli di classe possono avvalersi per tutti gli alunni con bisogni educativi speciali degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previste dalla Legge 170/2010 Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza STRATEGIE D’INTERVENTO: Circolare 6 marzo 2013 n.8 Indicazioni operative diritto alla personalizzazione dell’apprendimento a tutti gli studenti in difficoltà Piano Didattico Personalizzato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. costituzione del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI): funzioni interne ed esterne elaborazione di un Piano annuale per l’Inclusione Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza CURRICOLI INCLUSIVI Indicazioni Nazionali 2012 – i principi ispiratori •Non inseguire lo sviluppo di singole tecniche e competenze; piuttosto, formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Non Programmi ma Indicazioni Nazionali Non somme di saperi, ma “saper stare al mondo” PERSONA •Verticalizzazione del curricolo in funzione delle 8 competenzechiave di cittadinanza europee e degli “assi culturali” dell’obbligo •Centralità dei processi di inclusione e integrazione scolastica, finalizzati a “rimuovere gli ostacoli… che impediscono il pieno sviluppo della persona umana” (art. o 3 Cs t.) Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza Cittadinanza & Costituzione Un nuovo Umanesimo •la responsabilità della costruzione del curricolo è affidata alla Scuola, nel rispetto di traguardi di competenza nazionali prescrittivi •Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. •Valutazione e autovalutazione costituiscono la condizione decisiva per il miglioramento delle scuole •Superare la frammentazione tra le discipline, rafforzando le aree di trasversalità e interconnessione •No ad aggregazioni arbitrarie di saperi (aree disciplinari); sì alla promozione di un “nuovo umanesimo”, dove i saperi si intersecano nello sviluppo di competenze di cittadinanza Le criticità sullo sfondo: Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza tagli “nella” e “intorno” alla scuola aumento dei “casi” a organici ridotti servizi territoriali decimati classi troppo numerose organici di sostegno precari il “nodo” formazione: carente, non obbligatoria, senza risorse edilizia non adeguata Riferimenti utili Per sostenere l’azione delle scuole, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna ha attivato un settore sul proprio sito internet (www.istruzioneer.it), denominato “Bisogni Educativi Speciali”. In questo settore sono stati raccolti i collegamenti a molti materiali di formazione e di documentazione. http://www.bo.istruzioneer.it Raccolta di software didattici di libero utilizzo Furlan Lazzarato I.C. Motta di Livenza