UN TERREMOTO O SISMA E’ UN
BRUSCO MOVIMENTO DEL SUOLO
DOVUTO ALL’IMPROVVISA
LIBERAZIONE DI ENERGIA ELASTICA
ACCUMULATA NELLE ROCCE
PROFONDE.
1.
TEORIA DEL RIMBALZO ELASTICO
1.
Prima della
deformazione
3. Quando lo sforzo supera
Il carico di rottura, si rompono
lungo il piano di faglia
liberando l’energia elastica
2.
Sono sottoposte a compressioni
accumulata con violente
E stiramenti e si deformano accumulando Oscillazioni.
Energia potenziale di natura elastica
IL MOVIMENTO PER MEZZO
DELLE ONDE SISMICHE SI
PROPAGA DALL’IPOCENTRO
IN TUTTE LE DIREZIONI: IL
TERREMOTO RAGGINGE LA
MASSIMA INTENSITA’
NELL’EPICENTRO.
SECONDO LA LORO ORIGINE, I TERREMOTI POSSONO ESSERE:
VULCANICI = LEGATI ALLA PRESENZA DI UN VULCANO.
LOCALI = ORIGINATI DAL CROLLO DI CAVITA’ SOTTERRANEE.
TETTONICI = LEGATI AL MOVIMENTO DELLE ZOLLE.
IN BASE ALLA PROFONDITA’ DELL’IPOCENTRO, SONO CLASSIFICATI IN:
SUPERFICIALI = PROFONDITA’ INFERIORE AI 60 Km.
INTERMEDI = PROFONDITA’ VA DAI 60 Km AI 300 km.
PROFONDI = PROFONDITA’ SUPERIORE AI 300 Km.
1.
O ONDE
P
3. Onde superficiali o onde L
OSCILLAZIONI ELLITTICHE
I
P
O
C
E
N
T
R
O
DIREZIONE
OSCILLAZIONI
2.3
O ONDE
S
3
.
1
OSCILLAZIONI ORIZZONTALI E RASVERSALI
DIREZIONE
OSCILLAZIONI
QUELLE CHE PROVOCANO I MAGGIORI DANNI
E
P
I
C
E
N
T
R
O
FERMA
SI MUOVE
MOVIMENTI ORIZONTALI
FERMA
SI MUOVE
MOVIMENTI VERTICALI
Si ricavano informazioni sul tipo di onde sismiche e sulla loro velocità, sull’intensità del
Terremoto, la distanza e la posizione di ipocentro ed epicentro
grado
magnitudo
La scala MERCALLI misura,
in modo empirico, l’intensità,
cioè gli effetti del terremoto
sulle persone e sulle cose con
valori da 1 a 12.
La scala RICHTER misura la
“magnitudo”, cioè la quantità
di energia liberata in un
terremoto nell’ipocentro.
LO ZERO DELLA SCALA RICHTER CORRISPONDE AD UN TERREMOTO CON UN’ENERGIA DI 105 J
L
Gli epicentri dei terremoti sono localizzati lungo il margine di contatto fra le placche. Lungo
Le dorsali oceaniche si verificano terremoti frequenti, ma superficiali e di debole intensità.
Il valore max è stato registrato in Cile nel 1960 con magnitudo 9,5.
Le zone in cui il rischio è
più elevato sono L’Appennino
centro-meridionale, la Sicilia
orientale e la zona al confine
con la Slovenia.
Perché in Italia i terremoti sono
frequenti?
Il Mediterraneo è la zona di
collisione fra la placca africana
e quella eurasiatica. La placca
Africana subduce sotto la
placca eurasiatica e sprofonda
sotto l’Appennino; gli epicentri
che si verificano nella zona
appenninica sono localizzati
lungo il margine di contatto
fra le due placche.